7 Gennaio 2011

Canali Rai invisibili nell’Isontino: il segnale è buono, ma va adeguato l’impianto

Gorizia “Alcuni degli impianti domestici isontini hanno bisogno di un intervento per permettere la ricezione del segnale che – afferma il responsabile di Rai Way, Roberto Collini – è di buona qualità su tutto il territorio regionale”.
Una svolta come quella del digitale terrestre ha creato non pochi problemi per molti cittadini della provincia di Gorizia. Soprattutto nei comuni del Mandamento monfalconese, alcuni televisori non possono ricevere certi canali Rai (Rai1, Rai2 e Rai3 su tutti). Vertice in Provincia, dunque, convocato dal presidente Gherghetta per capire meglio il da farsi.
Presenti, oltre a Gherghetta, il direttore della Rai regionale, Roberto Collini, il responsabile di Rai Way (gestore della rete e del segnale) Nevio Merlino, le associazioni dei consumatori e i rappresentanti degli installatori.

Vittime del malfunzionamento sono sopratutto le antenne installate negli ultimi sette anni: nel 2003, infatti, è partita la sperimentazione del digitale terrestre attraverso l’impianto di diffusione di Piancavallo e, di conseguenza, molte delle antenne domestiche sono state rivolte verso quella fonte. Ora il segnale giunge dal monte San Michele, per quanto riguarda Gorizia, e da Udine o Trieste per il Mandamento. E’ verso queste zone che andrebbe ora rivolta l’antenna. A complicare la situazione si sono messi alcuni filtri che, non a torto per i tempi, vennero applicati all’impianto di ricezione del segnale, ma che, privilegiando alcune frequenze, ne esclusero altre (tra cui quelle Rai).

La soluzione è quella di affidarsi a personale specializzato per le adeguate modifiche (ridirezionamento dell’antenna e analisi dell’impianto). Già da tempo, la Confartigianato ha firmato un protocollo regionale in cui veniva specificato un codice etico che l’installatore deve rispettare, ma soprattutto un tariffario a cui attenersi, con prezzi a partire da 40 euro più iva a intervento.

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18 commenti a Canali Rai invisibili nell’Isontino: il segnale è buono, ma va adeguato l’impianto

  1. ah ah ah ha detto:

    “il segnale è buono, ma va adeguato l’impianto”… io proporrei invece di modificare i palinsesti… e mandare a casa il Minzolini.

  2. Antonio ha detto:

    Ma non bastava il decoder? Un’altra presa per i fondelli dei nostri governanti che amano spremerci come limoni. Personalmente non vedo nessun canale Rai dal momento dello “switch over” (mentre prima li vedevo tutti) quindi già da un mese e 4 giorni. Ho telefonato più volte al numero verde senza ottenere informazioni utili se non quella, sbrigativa, di rivolgermi ad un antennista. Ovviamente, come potete immaginare, gli antennisti sono occupatissimi e così mi ritrovo da un mese senza segnale Rai ed in attesa di “adeguare il mio impianto” dopo SOLI 6 MESI di vita…no comment.
    Avrei trovato molto più corretto da parte dei nostri cari ed amati politici spiegare alla gente che in taluni casi sarebbe stata necessaria una SPESA aggiuntiva per riposizionare l’antenna. Ma si sa, il cittadino è solo un limone da spremere…

  3. Dipendente ha detto:

    Ma scherzi? Vuoi mica che si rimangino la oramai famosa pubblicità che diceva “è arrivato il digitale terrestre, multicanale, interattivo, gratuito”.
    E poi chissenefrega se qualche pensionato dovrà spendere 100 euro per un antennista che gli salga sul tetto a orientargli l’antenna, l’importante è aver salvato retequattro.

  4. Diego ha detto:

    quello che mi fa più fastidio è che prima dello switch-off vedevo i canali rai sul digitale terrestre praticamente perfetti… dal 3 dicembre ci sono fastidi infiniti… dovrebbero essere loro a pagarci per sistemare le cose!

  5. anna ha detto:

    Io vedevo TUTTO perfettamente fino a ieri: ora RAI è KO!!! Cosa succede?

  6. paolo ha detto:

    nessuno ha detto che con i vecchi amplificatori di segniale che possiedono dei filtri appositi per eliminare disturbi laterali certi canali come la rai non sono visibili. percio’ non sono piu’ i cento euri ma ascoltando il tecnico la spesa aumenta in dismisura.e noi paghiamo. evviva l’italia!!!!!

  7. abc ha detto:

    Pure io oggi a Gorizia per la prima volta ho avuto momenti di perdita del segnale su rai3.
    Inoltre dovrei risintonizzare per l’ennesima volta in quanto mi sono scomparsi alcuni canali secondari. Secondo me si potrebbe risolvere il problema in due modi:

    1° – ripristinare per qualche tempo il segnale analogico sui primi 3 programmi rai, in modo che tutti possano trovare nel frattempo antennisti non oberati dal lavoro, disponibili a sostirìtuire i filtri e/o a riorientare l’antenna.

    2° – dare la possibilità ai primi 3 programmi rai di utilizzare una seconda frequenza che non sia bloccata dai filtri. Pure rete4, canale 5 e Italia 1 sono ricevibili su canali ulteriori oltre il 4, 5 e 6. Possibile che non si possa fare altrettanto per rai1, rai2 e rai3.

    Secondo me chi ha il dovere di intervenire fa apposta a lasciare le cose come stanno per screditare ulteriormente la rai, per alimentare il malcontento in modo che diminuisca ulteriormente la quantità degli abbonamenti.

  8. giovanni ha detto:

    Io la RAI (1, 2 e 3) li vedo perfettamente.
    Aggiungo che da un mese a questa parte ho visto un radicale cambiamento, ovvero non ci sono più i soliti idioti a codurre programmi poco intelligenti, ma brillanti professionisti che fanno programmi interessantissimi. Inoltre non ci sono più certi programmi politically uncorrect e per di più l’informazione è equa, cristallina ed esente da influssi politici.

    Ah, dite che non può essere la RAI???
    Aspettate che controllo…
    Avete ragione… 🙁 🙁

  9. avant ha detto:

    ma scusate questi problemi li da la rai che si paga il canone,mentre mediaset funziona, è il momento di mettersi tutti d’accordo e non mantenere piu la rai,hanno problemi? che li risolvino loro se pretendono il canone, oppure che spengano il segnale tanto per quelo che trasmettono.il problema è loro e devono risolverlo loro.

  10. matteo ha detto:

    io ho un lcd con digitale terrestre, a volte si blocca e non capisco perche, mi tocca spegnere la tv e riaccenderla

  11. marcolino ha detto:

    … più che adeguare l’ impianto, secondo me, sarebbe da rinsavire l’ utente.

  12. giovanni ha detto:

    @9: il problema non si pone, l’abbonamento RAI in realtà è una tassa di possesso di apparati atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive.
    Sappi che i soliti genialoidi a Torino volevano far pagare il canone RAI anche a chi possedeva:
    un PC (basta la scheda TV…)
    un videofonino (puoi guardarci la TV…)
    il videocitofono (non chiedermelo…)

  13. Alessio ha detto:

    @ Giovanni.
    Esatto, tutto tragicamente preciso.
    Ora l’ultima di Romani, visto che non riescono a far pagare il canone a più di un terzo degli italiani, è quella di mettere il canone direttamente nelle bollette della corrente.

  14. Tyr ha detto:

    Come nel commento n.4, con la differenza che vedo i programmi RAI soltanto nelle giornate di pioggia!?!

  15. Andrea ha detto:

    Siete i soliti brontoloni!Basta un semplice decoder x nn vedere + le reti rai.

  16. ivano ha detto:

    anche io non vedo piu la rai 1 2 3
    tutti gli altri perfetti

  17. Sebastiano ha detto:

    Da Monfalcone si vede solo il 31 Gennaio, giorno ultimo per pagare il canone………..Eppure era stato detto….”Tutto nuovo, tutto bello, tutto gratis….” Tutto falso…..La verità è soltanto una (intanto paga) poi si vedrà…(nulla)

  18. Ennio ha detto:

    E ora di finirla se prima si vedevano i canali RAI non vedo perché adesso che abbiamo pagato il canone non si vedono più e un problema che lo devono risolvere loro anno fatto per 3 mesi la pubblicità che si vede e si deve. Che spendono il denaro Nostro per potenziare il segnale non Noi per sostituire antenna che non serve sostituire .

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