4 Gennaio 2011

Un secolo fa: 9 gennaio 1911, la tragica fine di Edvard Rusjan

Era il 9 gennaio 1911. L’aviatore goriziano Edvard Rusjan perse la vita a Belgrado in seguito ad un incidente di volo. Ecco la cronaca della vicenda riportata, due giorni dopo, dal Gazzettino popolare.

Ed ecco l’episodio con cui “La Bella Transalpina” rievoca i fatti dell’epoca:

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42 commenti a Un secolo fa: 9 gennaio 1911, la tragica fine di Edvard Rusjan

  1. piero vis'ciada ha detto:

    ma russian (gazzettino popolare) o rusjan(bora.la) ? 🙂

  2. maja ha detto:

    russian, white russian

  3. Srečko ha detto:

    piero fis’ciada

    Sulle pagine di Bpra.la critichiamo Pahor, perche’ nazionalista, critichiamo gli sloveni, perche’ parlano do coscienza nazionale, che sarebbe uguale a nazionalismo.
    Poi pero’ italianizzamo tutto, nomi, cognomi, in barba al rispetto del prossimo. Che, ovviamente, se protesta, e’ un nazionalista, uno che non capisce i tempi nuovi, le nuove realta’, e’ uno sorpassato dai tempi!!!

  4. effebi ha detto:

    http://www.edvard-rusjan.it/

    segnalo l’interessante sito (credo ufficiale) del celebre e sfortunato aviatore di origine slovena

  5. Alvor ha detto:

    “FABRIQUE TECHNIQUE D’AEROPLANS RUSJAN”
    marilenghe????

  6. Luigi (veneziano) ha detto:

    Tanto per divertirci un po’.

    Wikipedia ha la “mania” di classificare tutto quanto, comprese le persone per nazionalità.

    Ebbene:

    – Nella wiki in lingua italiana “Eduardo Rusjan” è definito “austriaco di nazionalità italo-slovena” http://it.wikipedia.org/wiki/Eduardo_Rusjan.

    – Nella wiki in lingua tedesca “Edvard Rusjan” è definito “austriaco” http://it.wikipedia.org/wiki/Eduardo_Rusjan

    – Nella wiki in lingua inglese “Edvard Rusjan” è definito “sloveno” http://en.wikipedia.org/wiki/Edvard_Rusjan

    – Nella wiki di lingua slovena “Edvard Rusjan” è definito “sloveno” http://sl.wikipedia.org/wiki/Edvard_Rusjan

    – Nella wiki di lingua serba “Едвард Русјан”
    è definito “sloveno” http://sr.wikipedia.org/sr/%D0%95%D0%B4%D0%B2%D0%B0%D1%80%D0%B4_%D0%A0%D1%83%D1%81%D1%98%D0%B0%D0%BD

    – Nella wiki di lingua cinese “エドヴァルト・ルスジャン” sarà anche definito in un qualche modo, che smanettando un po’ sono riuscito ad intuire essere “sloveno”
    http://ja.wikipedia.org/wiki/%E3%82%A8%E3%83%89%E3%83%B4%E3%82%A1%E3%83%AB%E3%83%88%E3%83%BB%E3%83%AB%E3%82%B9%E3%82%B8%E3%83%A3%E3%83%B3

    L.

  7. Loki ha detto:

    Giusto per curiosità… Fra un paio di mesi sarà aperto il nuovo grattacielo a Nova Gorica dedicato a Edvard Rusjan – “Eda center”.

    http://i212.photobucket.com/albums/cc207/LoKeY84/Eda%20center/IMG_2960.jpg

    http://i212.photobucket.com/albums/cc207/LoKeY84/Eda%20center/IMG_2980.jpg

  8. Petrovic ha detto:

    massa beooo!!

  9. ufo ha detto:

    Luigi, sospetto che il tuo ‘cinese’ sia in verità giapponese (quello cinese è zh.wikipedia.org)

  10. AnnA ha detto:

    Lo stesso avevo già notato tempo fa per Max Fabiani (si potrebbe controllare anche per Michelstädter), in ogni lingua su wikipedia si trova un’altra nazionalità. Erano cittadini dell’Impero austroungarico, quella era la loro nazionalità, direi. Se poi si sentissero “personalmente”, per ragioni di famiglia o loro, più italiani o sloveni o che forse si sarebbe dovuto chiederlo a loro, ma in tanti casi penso che difficilmente avrebbero dato una risposta univoca: tanti dei nostri nonni o bisnonni potevano avere la mamma ebrea ungherese, il padre croato, per tacere del nonno ceco e della nonna veneta, magari erano nati a Lubiana e avevano studiato a Vienna… ergo?
    Del resto proprio quello era il bello dell’Impero, questa estrema mescolanza, a mio parere almeno.

  11. Srečko ha detto:

    ufo

    In effetti il nostro (si fa per dire) Luigi in questo caso ha fatto un po’ di confusione. L’ultimo suo link e’ con la versione giapponese di WKPD e il testo dice chiaramente “sloveno” per Rusjan.

  12. omo vespa ha detto:

    giusto Anna, come diseva quel tipo strano de ste parti… “vorrei dirvi, sono nato…”

  13. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ AnnA

    Frequento oramai da lungo tempo Wikipedia, e quindi ho notato alla grande questa “foga appropriativa”.

    Ti segnalo – sulla wiki in lingua inglese – il personaggio che ha causato le più feroci battaglie campali fra contributori di diverse nazionalità:

    – Nikola Tesla (http://en.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla) conteso a spada tratta fra serbi e croati, tanto che la pagina di discussioni della voce presenta addirittura tre archivi storici, gonfi di baruffe mastodontiche.

    Su Max Fabiani in realtà non si è discusso più di tanto, per lo meno nella wiki in lingua italiana e in quella di lingua inglese: nella prima è indicato come “architetto italiano”, nella seconda “italo-sloveno”. Interessante notare come nella voce in lingua slovena non sia stata inserita l’informazione storica per cui nel 1919 Fabiani rifiutò il posto di professore all’Università di Lubiana, si trasferì a Gorizia, s’iscrisse al Partito Nazionale Fascista e fu pure podestà di San Daniele del Carso (Stanjel).

    Io personalmente sono portato a credere che lui fosse etnicamente misto (italo-tedesco-sloveno), ma di sentimenti prevalentemente filoitaliani. Però – ripeto – questa è la mia personalissima impressione. Non ho studiato bene il personaggio e non vorrei scatenare flame su una questione come questa, che considero di secondaria importanza. Quando ho scritto una voe per wikipedia non ho mai attribuito una nazionalità per un personaggio di queste terre, a meno che non fosse assolutamente chiara a motivo di ciò che questo personaggio fece o scrisse.

    Per esempio: se io scrivessi una voce sullo spalatino Gaio Bulat – di ascendenze bergamasche, parlava il dialetto veneto-dalmata e conosceva il croato molto male, secondo quanto risulta dalle testimonianze dei suoi concittadini – non avrei difficoltà a definirlo “croato”, visto che lungo tutta la sua vita lottò (parlando e scrivendo in italiano) per l’unione della Dalmazia con la Croazia, come membro del Partito Nazionale Croato.

    L.

  14. AnnA ha detto:

    @ Luigi:
    Non parlavo di discussioni, che non seguo di solito (su wikipedia), ma sui risultati di quella che tu chiami “foga appropriativa” a proposito di Fabiani:
    wikipedia in tedesco: nazionalità austriaca-italiana
    in inglese: slovena-italiana
    in francese: italiana
    in italiano: italiana (devono averla cambiata recentemente perché allora avevo letto austroungarica o asburgica, che sinceramente mi sembrava decisamente più corretto – il padre era italiano, la madre tirolese, lui è nato in una zona slovena)
    in polacco: slovena-italiana
    in portoghese: italiana-slovena
    in svedese (i più fighi) prudentemente non si sbilanciano, dicono solo che è stato attivo soprattutto a Lubiana e Vienna ed è nato in un posto attualmente in Slovenia.

    Comunque, per me la nazionalità è una cosa, è un fatto, che piaccia o meno (è scritto pure sulla carta di identità ora), quello che uno si sente può essere benissimo altro (il mio caso ad es., ma non voglio assolutamente portarla sul piano personale). Può darsi benissimo che sia come dici tu, che lui si sentisse italiano, però questo per me non è un buon motivo, non è un motivo sufficiente (qua mi rivolgerei a chi scritto su wikipedia l’articolo in italiano) per scrivere che era di nazionalità italiana (così definito guarda caso solo sulla pagina italiana). Concordo comunque, trovo penosissima questa “foga appropriativa”.

  15. effebi ha detto:

    http://www.edvard-rusjan.it/lnk26.htm

    “yugoslav aviation pioneer”

    così, sempre per curiosità

  16. maja ha detto:

    @AnnaA

    scusa, ma confondi il concetto di nazionalità con quello di cittadinanza. sulla carta di identità è indicata solo la cittadinanza.

  17. AnnA ha detto:

    @Maya:
    Perché, per te nazionalità è quello che ti senti?

  18. AnnA ha detto:

    Maja, scusa.

  19. maja ha detto:

    sì, Ana, una delle mie cittadinanze coincide con quello che mi sento, l’altra no.
    poi non è detto che uno debba per forza sentirsi qualcosa, eh.

  20. maja ha detto:

    anna, scusa (faccina)

  21. AnnA ha detto:

    No, per me decisamente no, quello che mi sento non c’entra nulla con nessuna mia cittadinanza. Sulle distinzioni fra cittadinanza e nazionalità non approfondisco perché nel campo del diritto sono molto debole, ma comunque io distinguerei fra “appartenenza statale/nazionale / nazionalità” e “appartenenza etnica” e anche “sentimento di appartenenza”, detto proprio terra terra.

  22. dimaco ha detto:

    i soliti irredentisti che vogliono apporpirarsi dei meriti altrui italianizzando qualsiasi cosa con cui vantarsi di fronte agli altri e far vedere quanto sono “fighi”.

  23. dimaco ha detto:

    giusto per completare:per fabio gentile i fratelli rusjan non erano italiani per cui non si deve intitolare l’aeroporto di ronchi dei legionari con il loro nome. meglio d’annunzio.
    Fa comodo appropriarsi dei meriti(italiani quando fa comodo), ma quando si dovrebbe render onore sono slavi per cui non meritevoli.

  24. čriček ha detto:

    AnnA

    La cittadinanza e’ quella che ti e’ data dai documenti, la nazionalita’ e’ invece quello che ti senti dentro. In italiano ed inglese spesso le due cose vengono confuse. Rileggi quello che ha scritto Maja…
    Che cosa poi uno si senta dentro e’ del tutto una cosa personale. Uno si puo’ sentire tutto quello che vuole, magari anche niente. Tutto e’ legittimo e sacrosanto.

  25. AnnA ha detto:

    Semmai vado a rileggermi qualche vocabolario o enciclopedia 🙂 Comunque, sempre per restare su wikipedia ;), questa dice che spesso nel linguaggio comune il termine di nazionalità viene usato come sinonimo di cittadinanza… In ogni caso, è fondamentale distinguere i due concetti. Se nazionalità è da intendersi come dici tu, a maggiore ragione non si può appioppiargliene una così come capita come fanno là (era questo il punto).

  26. čriček ha detto:

    AnnA

    Vero!

    Volevo solo dire che Maja ha 2 cittadinanze, ma dentro si sente qualcosa che coincide solo con una di esse…

  27. effebi ha detto:

    Josip, Luigia (Gigia), Maria, Giovanna (Nucci), Carlo, Anna, Antonio (Tunin), Anita

    Fratelli e sorelle Di Edvard Rusjan, come riportati dalla pagina (in sloveno) del sito ufficiale.

  28. dultan ha detto:

    non vedo il problema ‘talian, sloven, tedesco, austriaco, turco, serbo, croato… iera de ste terre e chissenefrega cosa se sentiva e cosa parlava. scuseme ma non rivo trovar el problema, ognun pol eser quel che vol.

  29. effebi ha detto:

    30 dultan the best

  30. maja ha detto:

    e chi ga mai dito el contrario? se ciacolava solo dela confusion che xe su wikipedia.

  31. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ AnnA

    Mi sono informato meglio su Max Fabiani. Esiste un libro di Marco Pozzetto dal titolo “Max Fabiani: nuove frontiere dell’architettura”, all’interno della quale viene riportato il testo di una intervista allo stesso Max Fabiani, nella quale lui si definì “italiano di cultura mitteleuropea”.

    In questa intervista lui racconta la storia della sua famiglia: i nonni bergamaschi che si trasferirono a Paularo (UD), dove nacque suo padre; la storia della madre – triestina di origini tirolesi. Fabiani racconta che fu il padre – Antonio – a chiedere al precettore che veniva a casa sua di insegnare al figlio anche lo sloveno e il tedesco, e fu così che il giovane Max imparò tre lingue fin dalla più tenera età.

    Riguardo al discorso più generale su “cittadinanza” e “nazionalità”, qui in Italia i due termini sono considerati – anche dal punto di vista del diritto – quasi dei sinonimi. Si dice “di cittadinanza italiana” e s’intende in genere anche “di nazionalità italiana”. In altri paesi al cui interno le minoranze sono molto più variegate che in Italia invece i due termini sono anche legalmente differenziati.

    Uno dei primi paesi al mondo che distinsero “cittadinanza” e “nazionalità” fu l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, che fu – se le mie informazioni non sono sbagliate – il primo in assoluto ad effettuare dei censimenti ove veniva chiesto al censito di dichiarare la propria “nazionalità” pur condividento la stessa identica “cittadinanza” di tutti gli altri.

    In Austria/Ungheria fin dal censimento del 1880 si faceva qualcosa di simile: si chiedeva infatti di dichiarare la propria “lingua d’uso”, ritenendo però (errando) che la “lingua d’uso” coincidesse a grandi linee con la “nazionalità”. Nella parte ungherese dell’Impero invece veniva chiesta la “lingua materna”, che se ci pensi è cosa diversa dalla “lingua d’uso”.

    Com’è noto, un altro paese nel quale si sono sempre svolti i censimenti etnici è stata la Jugoslavia, e questo fin dal tempo del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.

    In Italia l’unico censimento nel quale si chiese di dichiarare la propria lingua d’uso nei territori orientali del Regno fu quello del 1921.

    Wikipedia non fa altro che riflettere il modo di pensare (e di classificare le persone e le cose) di una determinata comunità linguistica. Le maggiori baruffe si fanno nella WP di lingua inglese, giacché ad essa contribuiscono anche svariate centinaia di utenti non anglosassoni. In praticolare, esistono gruppi di utenti uniti in vere e proprie “lobby nazionali”, che cercano di “spingere” le voci dalla “propria parte”.

    Il “luogo geografico” che presenta nettamente il maggior numero di discussioni eterne è – guarda caso! – la regione dei Balcani. Sulle voci albanesi si scannano – oltre agli albanesi – i serbi, i greci e i bulgari; esistono conflitti continui fra serbi e croati; fra macedoni e greci; fra greci e turchi; fra bulgari e serbi; fra bulgari e turchi; fra serbi e bosniaci… e così via. Questo ha portato a individuare – sempre per la WP in lingua inglese – una serie di regole particolari, fra le quali una particolarmente drastica: blocchi di utenza imposti “a vista” dagli amministratori per chiunque inizia un flame.

    Luigi (veneziano)

  32. Luigi (veneziano) ha detto:

    Un’altra cosa: non è vero che la Wiki svedese non si sbilanci: se guardi sotto (il luogo dove ci sono le cosiddette “categorie” di Wikipedia), noterai che è definito così: “Architetto Italiano” e “Architetto Austriaco”: http://sv.wikipedia.org/wiki/Max_Fabiani

    L.

  33. AnnA ha detto:

    @Luigi:
    Tutto ok.
    Wikipedia svedese: non me ne ero accorta, ma certo è uno sbilanciamento mooolto relativo rispetto alle altre versioni, ammetterai, lo catalogano sì, ma si tengono comunque prudenti evitando un’affermazione precisa e inderogabile nel testo.
    Mi rimane una domanda: ora wikipedia ha già di per sé diversi problemi di gestione, per determinare la correttezza ed evitare falsi, tendenziosi etc., alcune versioni poi sono ancora in una fase per me “appena sufficiente” (o neanche), quella italiana, che quasi mai consulto, ad es. (consulto normalmente solo quella tedesca, a volte quella inglese e altre per specifiche questioni), non fosse altro per il basso numero di voci presenti (almeno questa è la mia opinione). Non ti sembra che cose come questa (ossia che diverse persone, come in questi casi, “cambino” nazionalità a seconda della versione) contribuiscano a un’immagine ancora poco affidabile di wikipedia in generale? Per me a monte dovrebbero decidere di evitare queste dichiarazioni (dovute alla “foga (auto)appropriativa” – come noti, la tua definizioni mi garba assai 😉 ), invece che continuare a litigare se uno sia stato più sloveno, austriaco, ungherese, croato, ebreo, slovacco o che diavolo? Per me wiki ci perde molto così (a prescindere che poi ad accorgersene saranno anche pochi).

  34. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ AnnA

    Se il criterio per considerare “affidabile” Wikipedia fosse quello del numero delle voci, allora la WP in lingua italiana dovrebbe essere una delle più affidabili al mondo: dopo la WP in inglese (3,51 milioni di voci), quella tedesca (1,16 milioni) e quella francese (1,04 milioni) viene proprio la WP in lingua italiana, con 761.646 voci a quest’oggi.

    In generale, la qualità delle voci è più che buona, soprattutto all’interno di alcuni sottoprogetti come “medicina” o “matematica”.

    Secondo uno studio del 2005 della rivista “Nature”, il livello di errori riscontrati negli articoli scientifici della WP inglese è in linea con quelli riscontrati nell’Enciclopedia Britannica. Questo articolo ha scatenato all’epoca delle feroci discussioni, ma tutto sommato è passato sotto silenzio nella stampa popolare, che già continua a perdere lettori a manetta a favore di Internet. Come ha rilevato lo stesso Milic, oramai una fetta sempre maggiore di persone per informarsi usa Internet. Idem per consultare un’enciclopedia, e qui ti dispenso dall’elencarti le decine e decine di volte che ho letto un articolo o addirittura un saggio di vario tipo, che poi alla prova dei fatti era scopiazzato almeno in parte da Wikipedia.

    Le voci storiche sono quelle sulle quali di solito si appunta l’attenzione dei lettori per giudicare il progetto nel suo complesso, ma ovviamente non è corretto prendere una parte per il tutto.

    Tu fai notare che le appropriazioni di nazionalità contribuiscono a dare un’immagine poco edificante di wikipedia. E se io ti dicessi che invece tutte le varie attribuzioni di nazionalità sono fondate su libri editi nei vari paesi?

    Ti faccio un solo esempio, così ci capiremo.

    C’è uno scrittore nato a Lesina (Hvar) nel 1572, che si chiama Gian Francesco Biondi. La sua voce nella Wiki italiana è qua: http://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Francesco_Biondi . Non esistono altre voci in altre lingue.

    Ebbene: questo Biondi è l’autore dei primi romanzi in lingua italiana dell’intera storia della letteratura. La monumentale e classica “Storia della letteratura italiana” Cecchi-Sapegno lo inserisce fra i letterati italiani. Tutte le sue principali opere sono in lingua italiana. Non risulta nemmeno una riga scritta in croato.

    Ebbene: se tu acquisti un recente libro di storia della letteratura croata scritto da un croato, troverai questo autore fra gli “scrittori croati di lingua italiana”. Di conseguenza, in un’eventuale futura voce su di lui scritta nella Wiiki croata lo definirebbero “croato” basandosi proprio sui testi editi in quel paese.

    Nella “storia della letteratura croata” c’è anche tutto un filone di personaggi definiti “latinisti croati”, all’interno dei quali è stato messo pure il raguseo Elio Lampridio Cerva, che addirittura si scagliava nei suoi scritti contro tutti quelli che parlavano una lingua slava, da lui definita espressamente “stribiligo illyrica”, e cioè “strologo illirico”!

    Come noterai, la voce su Biondi è stata impostata (anche su mio input) nella WP italiana SENZA inserire un’indicazione nazionale, affermando semplicemente che questo autore è un dalmata.

    In definitiva, quindi, Wiki non fa altro che riflettere il mondo circostante, che è pieno e strapieno ancor oggi di autori – anche serissimi – che scrivono i loro saggi coll’elmetto in testa.

    Se tu leggi un Giotto Dainelli – per esempio – (un grande geografo italiano) non potrai non notare la sua foga irredentistica nei suoi testi dedicati alla Dalmazia.

    In senso generale, però, devo anche notare che tutte queste “manie autoappropriative” sono tipiche di alcune zone geografiche: i Balcani sopra tutti.

    L.

  35. Luigi (veneziano) ha detto:

    PS Giotto Dainelli è morto nel 1968.

    L.

  36. AnnA ha detto:

    @ Luigi:
    Non ho certo parlato di “affidabilità” in relazione al numero delle voci. Il quarto posto di per sé non dice molto, è solo il numero delle voci che conta.

    C’è di certo qualcosa di vero in quel che dici, però sinceramente sarebbe da controllare a più largo campo, prendendo la corrispondente letteratura scientifica riconosciuta in tutta una serie di lingue, se effettivamente Max Fabiani, Rusjan e altri, magari anche più conosciuti o importanti (oltre all’esempio che hai citato) subiscono la stessa “foga (auto)appropriativa”. Può darsi anche che a livello enciclopedico sia veramente così come dici, consultando letteratura più ampia magari no.
    Siccome però una peculiarità di wikipedia è proprio questa facilità di passaggio e quindi di confronto fra le varie versioni (nella misura in cui si conoscono le relative lingue), proprio per questo motivo in questo caso, a monte, come dicevo, farei evitare queste affermazioni così “definitive” e contrastanti (non sempre si rientra poi in certe caselle, in quei casi o si spiega meglio il quadro di riferimento o si evitano comunque affermazioni categoriche). Aldilà che la voce in svedese su Fabiani è molto telegrafica, la prenderei a modello. Non so, forse manca un’istanza “superiore” in wikipedia che coordini anche le varie versioni ;), mi rendo ovviamente conto che sarebbe un lavoraccio.

    Grazie dell’interessante scambio 🙂

  37. abc ha detto:

    @ Luigi (veneziano,
    i dati che hai riportato erano giusti per quel giorno, ma c’era un errore di stampa, la WP in polacco supera per quantità di articoli quella in Italiano, che pertanto non è al quarto ma al quinto posto.

  38. abc ha detto:

    @Piero vis’ciada commento 1.

    Alcune foto di cui al commento 5 sono firmate Rusjan per cui è giusta la grafia slovena del cognome. A volte la grafia di uno stesso cognome poteva cambiare a seconda dell’estro del prete che annotava i dati anagrafici.
    L’obbligo di trascrivere tali dati risale al 1564 (concilio di Trento). In quella occasione fu inventato un cognome per chi non lo avesse già. Se consideri una media di 4 generazioni per ogni secolo (una ogni 25 anni), sono passate da allora circa 17 generazioni. Poichè ognuno ha 2 genitori, 4 nonni, 8 bisnonni e via avanti secondo la potenza di 2, se si moltiplica il numero 2 per se stesso 17 volte si ottiene il numero di antenati che ognuno di noi aveva 17 generazioni fa. Si ottiene la ragguardevole cifra di 131.072. Si può pertanto dedurre dei 131.072 cognomi dei nostri avi di allora ci è rimasto appicicato solo uno, ovvero il nostro cognome rappresenta una su 131.072 parti del nostro essere.
    Per rendere meglio il ragionammento prendiamo un bicchiere di terano o di merlot, ne beviamo mezzo e aggiungiamo acqua per l’altro mezzo: il colore del vino sarà molto diluito. Se ripetiamo questa operazione per 17 volte alla fine ci rimarrà solo acqua, senza più traccia del vino. Ecco spiegata l’importanza del cognome.

  39. ufo ha detto:

    Poi accendi il teleschermo e c’è un tale che spiega in lungo e in largo i miracoli dell’omeopatia… 😉

  40. I miei zii erano di nazionalità austriaca, parlavano italiano/sloveno/tedesco e un po’ il francese. In casa italiano(anche scritto) ma soprattutto sloveno con gli amici sloveni, i più appassionati dalle nuove tecnologie.
    Gli iugoslavi (ora sloveni) hanno adottato Eduardo come eroe nazionale slavo, e cio’ non ha niente a vedere con la lingua o le lingue parlate in famiglia. Io so che era l’italiano in quanto la madre (mia nonna) non parlava lo sloveno essendo friulana di Medea.

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