31 Dicembre 2010

Percorsi pre e post-parto al posto del Punto nascita di Gorizia?

Garantire che i punti nascita regionali rispondano a criteri di sicurezza assistenziale per i neonati e per le mamme e che questa sicurezza risponda ai principi di economicità e buon utilizzo del danaro pubblico destinato alla sanità regionale e assicurare nei presidi ove ricorra l’esigenza di rinunciare al punto nascita l’implementazione, grazie alle risorse liberate a seguito di razionalizzazioni dell’offerta, percorsi pre-parto e post-parto che consentirebbero l’accesso a servizi di qualità elevata alla cittadinanza dei territori i cui i punti nascita rischiano di essere soppressi.

È quanto prevede un ordine del giorno accolto dalla Giunta, primo firmatario il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa, ma sottoscritto anche da diversi esponenti del centrodestra.

Con questo documento, spiega Brussa, si da una svolta positiva e significativa a molte delle polemiche sorte a seguito dell’ipotesi della chiusura di alcuni punti nascita, prevista, comunque, con il 2012.

Un documento, sottolinea ancora l’esponente Pd, che “supera anche la pilatesca posizione assunta a suo tempo dalla Giunta regionale allorché, per non scontentare alcune realtà territoriali rette dal centrodestra (vedi Latisana e Gorizia), ha deciso di rinviare al decisione”.

Garantire, infatti, come prevede il dispositivo, che le risorse risparmiate dalla chiusura del punto nascita, siano impiegate a favore del medesimo territorio, offrendo dei percorsi pre-parto e post-parto, significa garantire una alta qualità di servizi offerti alle neo mamme, oggi non previsti.

L’ordine del giorno fa specifico riferimento al documento a suo tempo redatto dai direttori dei punti nascita regionali e inviato all’assessore regionale Kosic, oltre a far riferimento alle linee di indirizzo previste per i punti nascita dal ministero della salute.

“Un passo avanti – conclude Brussa – che cerca di dare dignità all’azione regionale in tema di natalità, togliendo spazio a banali liti di cortile o campanilistiche che, pur di difendere il punto nascita sotto casa, rischiano di compromettere la salute e a volte la vita di puerpere e nascituri”.

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10 commenti a Percorsi pre e post-parto al posto del Punto nascita di Gorizia?

  1. isabella ha detto:

    Sono d’accordo.

  2. Lauro ha detto:

    Io no..
    Fino a quando non avrò una spiegazione davvero comprensibile del come una cosa come il nascere sia diventata talmente complicata da costare un’occhio della testa e per la quale ci vogliono 20 medici, 50 infermieri e non so più quale infernale attrezzatura.. quando fino a questo punto ci siamo arrivati con una levatrice.
    Fraintendete pure se volete.. Ma non raccontate fandonie. Il vero ed unico problema è quello del ruolo e del posto dei soliti pochi.

  3. maja ha detto:

    Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue sofferenze e le tue gravidanze; con doglie partorirai figli: i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su di te»

    come corso preparto me par che possi bastar, no?

  4. isabella ha detto:

    Lauro non è che costa un occhio della testa, c’è un doppione: ci sono due punti nascita a meno di 25 km.
    Tenendo aperte due strutture identiche così vicine lo spreco di denaro è evidente, quando si potrebbe investire invece in un miglioramento del punto nascita, ad esempio potendo effettuare il parto indolore (a me sembra davvero assurdo nel 2011 non poter chiedere un’epidurale).

  5. Lauro ha detto:

    @Isabella

    Il Friuli Venezia Giulia ha un milione e mezzo di abitanti ed ha DUE università con DUE cliniche universitarie, DUE cardiochirurgie.. ha DUE di tutto.. e il doppione che costa e che bisogna assolutamente rivedere è quello dei punti nascita??! In un territorio che ha già chiuso tre ospedali?? Lo capisci che è quì la presa in giro?

  6. isabella ha detto:

    Certo che è una presa in giro, ma noi dobbiamo pure guardare dove viviamo e puntare ad avere la miglior assistenza possibile.
    E diciamocelo chiaro a Gorizia ormai non partorisce quasi più nessuno.

  7. Milost ha detto:

    Se fosse come dici, perchè? Sarà ben più scomodo andare fuori città?

  8. isabella ha detto:

    Io ad esempio sceglierei di andare dove viene praticato il parto indolore.

  9. Fdrk ha detto:

    Infatti perché soffrire per un parto quando altre strutture ti offrono l’epidure???? Io ho scelto un altra struttura e ne sono felice ci ho impiegato 20 minuti e il bimbo e’ nato dopo 5 ore per cui ne ho avuto di tempo per arrivarci. Poi e’ meglio non parlare della differenza tra il reparto di Gorizia e quello di ………. Un abisso….. E i medici…….!!!!

  10. marisa ha detto:

    LAURO, commento 5

    Per cortesia, cerchiamo di non essere ridicoli! C’è un problema legato al fatto che nel punto nascita di Gorizia il numero di parti annuale e di circa 300 ALL’ANNO. PUNTO E A CAPO!

    Cosa cavolo c’entrano le università e i reparti ad altissima specializzazione? Sono più di uno? Benissimo così, visto che sono una ricchezza per il territorio regionale.

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