27 Dicembre 2010

Giovani e politica: intervista a Francesco Bettio

Dopo la chiacchierata con Stefan Cok, ho voluto approfondire ulteriormente il tema della politica sul territorio. Per avere un confronto sulle diverse esperienze dei giovani politici triestini, questa volta ho fatto una chiacchierata con Francesco Bettio, operaio turnista presso una fabbrica a San Dorligo e presidente circoscrizionale della circoscrizione Chiarbola-Servola-Valmaura e Borgo san Sergio. Francesco è una persona solare che ama stare in contatto con la gente e dare un contributo concreto al proprio territorio. Ecco perché dieci anni fa ha deciso di intraprendere un percorso politico.

Raccontaci dei tuoi inizi…
Come succede a tanti ragazzi, a vent’anni ho incominciato a guardare con occhio critico il mio territorio e a desiderare che molte cose potessero essere diverse o migliori. Ho incominciato a seguire la politica triestina. Successivamente esortato mi sono iscritto all’allora Forza Italia. Sin da subito sono stato coinvolto attivamente nel partito, stando in contatto con consiglieri, assessori e onorevoli.  Dopo un anno ero membro attivo della commissione ambiente di Forza Italia. Dal 2006 sono consigliere circoscrizionale presso la circoscrizione Chiarbola-Servola- Valmaura e Borgo San Sergio, dal 2009 sono presidente di questa stessa circoscrizione.

Com’era il clima all’interno del tuo partito?
C’era un confronto tra i giovani e chi era più esperto di politica. Ci veniva dato molto spazio.

Per quella che è la tua esperienza, cosa significa “fare politica di territorio”?
Non si tratta di politica di massimi sistemi, in altre parole non c’è la contrapposizione ideologica della politica nazionale o di un consiglio comunale. Ti faccio un esempio: se c’è bisogno di fare due parcheggi nuovi, di potare un albero, destra, centro o sinistra si troveranno d’accordo… e questo perché in una circoscrizione si lavora per il bene comune dei cittadini e si ha a che fare. con i problemi quotidiani di un territorio. Ciò significa avere un contatto diretto con i cittadini, cercando di venire incontro alle loro esigenze

Da ciò posso dedurre, che sei contrario all’abolizione delle circoscrizioni…
Beh, dirti di si, senza darti delle motivazioni, sarebbe superficiale. Perciò ti do un po’ di dati: tutti i consiglieri e/o presidenti circoscrizionali del nostro comune costano in un anno 350.000 euro lordi. Un consigliere circoscrizionale porta a casa 150 euro netti al mese, da cui devi togliere benzina, tempo, telefonate, … tutto si riduce ad un rimborso delle spese.
Calcola che ciascuno di noi è disponibile sette giorni su sette giorni, dalle otto alle venti. Nessun ufficio comunale offre al cittadino questo tipo di orari.  È anche vero che chi fa questo lavoro, non lo fa per il guadagno, ma lo fa principalmente per passione. Ognuno di noi  ha la possibilità e il dovere di essere in contatto diretto con il cittadino.
Le circoscrizioni hanno un potere propositivo e consultativo. Molte mozioni vengono approvate, ma altre no, il che dipende dalle risposte che riceviamo dal Comune o da altri enti e istituzioni. Nel 2006 proposi di piantare degli alberi in via Svevo, ma la risposta dei tecnici fu negativa. La cosa non si poteva fare perché sottoterra c’erano dei tubi di corrente e acqua.
Insomma le circoscrizioni hanno un ruolo importante di collegamento tra il cittadino e il comune e le altre istituzioni.

Come si può essere politicamente presenti nel proprio territorio?
Ascoltando le persone. Inoltre  è importante avere la voglia di fare ed essere disponibili ad andare a verificare di persona un eventuale problema, valutandone il grado di gravità. È importante inoltre dare in tempi brevi una risposta alle segnalazioni dei cittadini (nel nostro caso passano in media due giorni). Quando le segnalazioni riguardano problemi, di cui le circoscrizioni non sono competenti, segnaliamo il problema alla provincia o altri enti.

Spesso i giovani  affermano di non essere ascoltati dai politici: cosa ne pensi?

A questi giovani posso consigliare di venire ai banchetti dei vari partiti, di frequentare le conferenze e gli incontri pubblici, magari proponendo le loro idee. Gli incontri con i cittadini sono frequentati da pochissimi giovani, interessati alla politica. Gi altri sono tutti over 50.  Lo spazio per i giovani c’è, basta proporsi.

Per una donna, che vuole affermarsi in politica, l’iniziativa spesso non basta…
I  gruppi giovanili sono, per la maggior parte, composti da uomini. Di donne ne vedo poche…
Di solito voti una persona perché pensi sia più brava o capace e non perché sia uomo o donna. Quindi tutto sta ne proporsi e nell’avere credibilità. Alcune donne puntano anche sul fatto di essere donna e questo può andarmi bene. Ma nel momento in cui ti voto, ti scelgo perché ti ritengo capace. In questo momento mi viene in mente Giorgia Meloni, attuale ministro della gioventù:una vera macchina da guerra, donna carismatica… a lei di certo non servono le quote rosa.

Ti sono mai capitati momenti di crisi in questi dieci anni?
Grandi momenti di crisi non ce ne sono stato.Il mio percorso politico è stato un lento e costante crescere, durante il quale mi è sempre stata data la possibilitò di essere parte attiva del mio partito.
Capitano dei momenti di sconforto, ad esempio quando una mozione non viene approvata, ma durano poco. In questi casi è importante tenere i piedi per terra, capire che dietro ogni cosa c’è sempre una motivazione.

Cosa cambieresti di Trieste?
Innanzitutto vorrei più treni diretti da e per Trieste e più collegamenti con l’aeroporto di Ronchi. Una volta risolti questi due problemi Trieste ne potrà beneficiare economicamente, ma anche per quanto riguarda il turismo.
Sarebbe bello poter fare qualcosa per lo sblocco delle pratiche di disinquinamento. Mi spiego: tutta la zona industriale di Trieste è inquinata. La legge prevede che a risarcire i danni, non sia chi li ha provocati, ma chi si trova in quella zona oggi. Ciò fa sì che le nuove aziende non siano motivate a investire in questa zona. Nel momento in cui a pagare saranno i responsabili dell’inquinamento, allora molte cose cambieranno.
E poi… forse una cosa ovvia e scontata, un desiderio comune a tutti: risolvere il problema dell’inquinamento della Ferriera.

Cosa invece non cambieresti di Trieste?
La città così com’è oggi; ricordiamoci che dal punto di vista architettonico abbiamo una delle più belle città in Europa.
E poi il turismo, che va ulteriormente sviluppato. Secondo i dati presentati dall’assessore Rovis,gli incrementi  in questo settore sono stati quest’anno del 10/15%; un ottimo risultato per una città di 200.000  abitanti. Oggi Trieste offre una scelta sempre più vasta di eventi.

Scuola e occupazioni: un pensiero!

Non me ne vogliano gli studenti, poiché io stesso al liceo ho protestato. Si è sempre protestato indipendentemente dal tipo di governo in carica. Incomincerò a credere alla protesta quando vedrò degli studenti di domenica mattina, alle 7.45 a  manifestare pubblicamente contro la riforma.
Insomma si protesta perché si vuole avere il diritto allo studio e si saltano le lezioni: un controsenso. Inoltre non crei un danno alla scuola, come succede alle proteste degli operai. La Gelmini non avrà nessun problema dal punto di vista dei guadagni finali, ma tu si, perché ne risentirà il tuo rendimento scolastico.
Per quanto mi riguarda, non sono critico verso motivazioni degli studenti, ma verso il loro modo di manifestare il loro disagio. Non dubito che ci siano dei giovani studenti con delle idee concrete, ma molti scioperano per evitare di andare a lezione.

Ciò nonostante è innegabile che il sistema scolastico italiano sia in crisi…

Una crisi che va avanti da molto tempo. Pensa alla protesta per lo stato degli edifici scolastici.  Il problema esiste, ma è strumentalizzato. L’edilizia scolastica è qualcosa che va oltre ai governi di sinistra o destra che si sono succeduti in questi anni. Penso che in questo caso si debba procedere passo passo, fare un programma di ristrutturazione: quest’anno ristrutturo una di scuola, il prossimo un’altra, e così via.
Il ricreatorio di Servola e la scuola Svevo sono stati ristrutturati, ma se n’è parlato pochissimo. Spesso fa più scoop parlare dei disagi della scuola, che non dei passi in avanti, seppur non sempre rilevanti, che si fanno.

Che consiglio ti senti di dare ai giovani?
Nel vostro piccolo fate qualcosa, siate attivi, proponetevi e proponete, siate  aperti al dialogo. Se siete interessati alla politica, iscrivetevi a qualsiasi partito politico, per avere la possibilità di dare un contributo reale al vostro territorio.

Francesco Bettio è nato a Trieste il 12 gennaio 1975. Nel 1995 si diploma al liceo scientifico Oberdan.
Nel 1997 consegue il post-diploma di tecnico software. Ha lavorato come impiegato, come cassiere e come magazziniere, dal 2000 dipendente in una fabbrica a San Dorligo, con mansioni di operaio turnista, e qui eletto R.S.U. nel 2003 e 2007. Impegnato in politica con il gruppo giovanile di Forza Italia dal 2000, dove ha ricoperto incarichi nel direttivo giovanile del partito a livello provinciale, nell’aprile 2006 è stato eletto consigliere circoscrizionale nella VII circoscrizione (Chiarbola Servola Valmaura Borgo San Sergio). Nella seduta del 30 luglio 2009 è stato eletto Presidente della VII circoscrizione.

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10 commenti a Giovani e politica: intervista a Francesco Bettio

  1. Triestin - No se pol ha detto:

    cara Sara nella circoscrizion del presidente Bettio no ghe xe solo el problema della potatura dei alberi o parcheggi, se parla in questa circoscrizion oltre ai terreni inquinadi e inquinamento ferriera de rigassificador, centrale elettrica Lucchini Energia Srl, nova linea dell’inceneritor, cementificio… ecc.ecc.

  2. Sara Matijacic ha detto:

    Vero. In questo caso però Francesco me stava dando solo degli esempi, per farme capir come funziona una circoscrizion e che competenze ga. 🙂

  3. A.Facchin ha detto:

    Credo la differenza stia anche nel fatto che alberi, parcheggi e cose simili sono argomenti ristretti e piccoli, diciamo così, affrontabili da una circoscrizione, visti i propri poteri.
    Ferriera, cetrale elettrica,rigassificatore etc etc vanno ben oltre i poteri di una circoscrizione, sempre che i poteri di tale organo non vengano notevolmente aumentati, ma allo stato attuale se un presidente di circoscrizione citasse tali argomenti dicendo di voler fare qualcosa di oggettivo (leggi: promesse) con la propria carica, ci prenderebbe in giro.

  4. Tergestin ha detto:

    Mi me domando come pol un operaio turnista votar e iscriverse a Forza Italia. E come Forza Italia gabi portado a casa diversi voti in una circoscrizion popolare come quela (Valkmaura-Borgo).
    E si’ che -a scanso de equivoci- el sotoscrito no xe “bandiera rossa”. Misteri.

  5. Triestin - No se pol ha detto:

    3) su argomenti come rigassificador e centrale elettrica la circoscrizion vien coinvolta per dar dei pareri (consultivi) che pol anche esser diversi da quei della giunta comunale o del consiglio…. quindi no tratta solo le questioni minori…Il contatto con la cittadinanza sul territorio a volte riserva delle sorprese positive…Non va abolide per niente le circoscrizioni specie quelle de periferia potenziando le loro strutture…

  6. A.Facchin ha detto:

    E so, purtroppo consultive e basta. La circoscrizion de cui parlemo infati ga da paerer negativo sia sui rigassificatori che centrale eletrica; per questioni minori intendo che el comun però dopo pol far quel che vol dando magari parer opposto. Se Bettio o chi per lui disi che i vol far striche per pedoni, facile che i li scolti; se i disi de no far el rigasificator, facile che no i li gabi pel…fiocco.
    Te me trovi pienamente d’acordo sul fato de tegnir le circoscrizioni verte, anche perchè segnalazioni che mi go fato nei anni in circoscrizion vien scoltade (mi son più con la sesta che con la setima), in comun se i te rispondi vol dir che i sbaia numero.

  7. Riccardo Laterza ha detto:

    Visto che Bettio è così entusiasta, perché non ci spiega cosa ha fatto Forza Italia in questi 10 anni di governo a Trieste per la questione Ferriera?

  8. Riccardo Laterza ha detto:

    (e poi volevo avvisarlo che è possibile fare politica anche al di fuori dei partiti, anzi per esperienza personale è molto meglio 😉 )

  9. A.Facchin ha detto:

    Bettio è stato a tele4 un pomeriggio di qualche mese fa, argomento Servola; nessuna telefonata per ridire del suo operato, forse dovuto al fatto che è uno dei pochi , o forse il solo in periodo non elettorale, a presentarsi quando l’associazione NoSmog a Servola fa le conferenze periodiche; io l’ho conosciuto là oltre un anno fa. Ma come detto essendo circoscrizionale non ha poteri a riguardo e se sbaglio corregettemi, la circoscrizione nemmeno viene chiamata ai tavoli sulla Ferriera.
    Concordo che la politica fuori dai partiti sia una cosa molto più bella, e da ex PC la cosa per il sottoscritto vien anche più facile; di fatto però o si è un miliardario poi e ci si fa il proprio partito (Illy, Berlusconi) o ci si deve iscrivere.
    Sul come un operaio turnista possa far parte di Forza Italia e come venga votato a Borgo, credo nel primo caso tutti gli operai si ricordano l’irpef abassata dal 28 al 23 e poi rialzata al 27, e chi le abbia riabassate e rialzate (motivo per cui io ho rinunciato al mio credo politico, cambiando poi ad ogni elezione bandiera e andando a fiducia di volta in volta); su Borgo, ho vissuto là dall’84 all’89 da mia figlia e torno spesso a trovarla. Credo la differenza tra l’amministrazione non di F.I. e quella poi di F.I. abbia portato alla stravittoria di tale partito in tale zona, guardando a come era il rione sotto il centro sinistra e come poi sotto il centro destra. Probabilemnte a Borgo votano non per bandiera ma per cose fatte.

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