23 Dicembre 2010

Cosolini: “C’è bisogno di ridare credibilità alla politica”

“Hanno ragione le categorie economiche a lamentare la mancanza di scelte politiche, ma è anche il caso di passare dalla definizione generica all’attribuzione delle responsabilità: piattaforma logistica, Unicredit, nomina Monassi, stallo sulle bonifiche, auto-affondamento di un piano regolatore inadeguato e brutto sono i tanti episodi che caratterizzano inadeguatezza litigiosità e arroganza del centrodestra locale”.
Da questa considerazione si è mosso l’intervento di Roberto Cosolini, candidato sindaco del centrosinistra, nell’incontro di fine anno con la stampa svoltosi questa mattina a Trieste presso l’Eppinger Caffè.

Ha aggiunto Cosolini: “La presenza asfissiante del centrodestra in tutte le operazioni di potere è confermata anche dal fatto che il presidente camerale Paoletti ha ricordato di aver proposto agli imprenditori portuali una scelta tra i nomi di Dipiazza, Antonione, Dressi, Monassi… come dire che le categorie economiche devono, o vogliono, scegliere solo politici di centrodestra escludendo a priori veri manager di cui il Porto avrebbe bisogno”. Cosolini ha quindi invitato nuovamente il Presidente Tondo ad un atto di responsabilità ovvero a respingere la proposta di Matteoli e a far ripartire la procedura con una nuova terna per un porto che deve anche rimontare l’handicap della scelta di Unicredit su Monfalcone.

“Per garantire la qualità della vita occorre rilanciare economia e lavoro e occorre modernizzare: siamo tra i più cari come Tarsu e tra gli ultimi sulla raccolta differenziata dei rifiuti, la città è bella ma sporca, manca il piano del traffico con le necessarie pedonalizzazioni”. Da qui le proposte che Cosolini formula come impegni di un centrosinistra che, sottolinea, ha già il candidato e si presenta unito dove gli altri sono divisi: un vero piano regolatore studiato e realizzato consultando i soggetti interessati già nel corso della campagna elettorale in modo da poterne approvare le direttive prima della scadenza delle salvaguardie previste dalla pessima variante 118, nota come “piano Dipiazza”; l’avvio delle bonifiche in zona industriale con lo sblocco delle caratterizzazioni per ridefinire il perimetro inquinato e liberare aree non inquinate per gli insediamenti in modo da favorire anche l’accordo di programma sulla chiusura della Ferriera e la riconversione produttiva e occupazionale; un patto per l’innovazione tra buona politica e imprese – con impegni e responsabilità precisi per ambedue i soggetti – che diventi il motore di una nuova identità produttiva della città, trasformando la Trieste di oggi nella città del wireless, di aziende della new economy, di un’ecologia urbana capace di generare sviluppo; e ancora piano della mobilità, pedonalizzazioni e piste ciclabili anche per rilanciare turismo e commercio, a proposito del quale Cosolini ha espresso solidarietà ai commercianti che già in una situazione di crisi vivono la concorrenza di una permanente “gazebopoli” che certo nulla porta, al di là di due o tre eventi all’anno, all’immagine della città.
“Trieste ha bisogno di superare l’immobilismo che la deprime: ha insomma bisogno di innovazione nell’economia e nella politica ed è questo il progetto al cui servizio ci poniamo e per il quale chiediamo ai cittadini di darci il voto per una svolta che rimetta in moto le risorse di questa città”.

Cosolini ha perciò sottolineato la necessità di ridare credibilità alla politica favorendo la partecipazione dei cittadini nelle scelte, garantendo la totale trasparenza dell’attività amministrativa del Comune e dimostrando quell’autorevolezza che oggi clamorosamente è venuta a mancare.

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1 commenti a Cosolini: “C’è bisogno di ridare credibilità alla politica”

  1. Massimiliano ha detto:

    Ma come si fa a ridare credibilità alla politica con personaggi quali Cosolini, espressione della segreteria del suo partito e non della volontà della gente. Se Cosolini meditasse a quest’ora si sarebbe già dimesso e avrebbe rinunciato alla candidatura alla carica di sindaco. Ma davvero pensa che la gente di sinistra non sia andata a votare per il freddo o perchè poco informata? Non è andata a votare perchè non ha gradito i candidati, Andolina aveva fatto intendere che si sarebbe dimesso qualora fosse stato eletto “per errore” al posto di Cosolini. Queste primarie sono state una farsa, per fortuna alle vere elezioni Cosolini troverà pane per i suoi denti, mi dispiace che a rappresentare la sinistra ci sia proprio lui che per anni è stato il fedele delfino dell’industriale Illy, sempre pronto a non contraddirlo nelle sue scelte di privatizzazione scellerata.

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