20 Dicembre 2010

Imprenditore intasca contributi e tfr dei dipendenti. Smascherato dalla Guardia di finanza di Gorizia

Le Fiamme gialle di Gorizia hanno denunciato tre persone per appropriazione indebita nell’ambito di indagini di polizia giudiziaria delegate ai finanziari dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia.
A seguito di approfondite investigazioni in materia di lavoro “sommerso”, le Fiamme gialle isontine hanno portato alla luce il meccanismo illecito posto in essere da un imprenditore, a totale discapito di oltre 50 lavoratori dipendenti, completamente ignari della propria precaria posizione contributiva, causata dall’inottemperanza agli obblighi previdenziali ed assistenziali.

Il datore di lavoro si sarebbe indebitamente appropriato delle somme costituenti le quote di contribuzione volontaria a fini pensionistici e di trattamento di fine rapporto, “regolarmente” trattenute nella busta paga dei lavoratori aderenti al fondo pensionistico integrativo.
Il mancato versamento dei contributi da parte dell’impresa, oltre il decimo giorno di scadenza del termine previsto, integra il previsto reato di appropriazione indebita, poiché le somme trattenute dal datore sulla retribuzione del dipendente e destinate, in questo caso, al fondo pensionistico, fanno parte integrante della retribuzione spettante al lavoratore come corrispettivo per la prestazione resa.

Nell’arco di un anno (dal mese di agosto 2009 al mese di luglio 2010), l’impresa ha omesso di versare al fondo pensionistico, per conto dei propri dipendenti, la somma complessiva di oltre 120.000 euro.
A conclusione delle indagini, i militari delle Fiamme Gialle hanno deferito alla locale Autorità Giudiziaria tre persone, quali responsabili legali – succedutesi nel periodo di riferimento – nella gestione dell’impresa.

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27 commenti a Imprenditore intasca contributi e tfr dei dipendenti. Smascherato dalla Guardia di finanza di Gorizia

  1. niemand ha detto:

    per FDC un eroe, insomma.

  2. massimilianoR ha detto:

    gente del genere andrebbe messa alla gogna e portata in giro per gorizia palle al vento con 0°. andrebbero pubblicati nome e cognome, residenza etc etc…. ah, naturalmente anche una foto.

  3. Dipendente ha detto:

    Ma noooo, non ci posso credereeeee! Gli imprenditori sono tutti onesti, sono il simbolo della moralità presente in Italia. E’ un teorema politico dei giudici comunisti.

  4. Luigi (veneziano) ha detto:

    Boh!

    Viene presentata come brillante operazione investigativa delle Fiamme Gialle una boiata pazzesca.

    Questo datore di lavoro avendo 50 dipendenti regolarmente iscritti all’INPS è in una delle situazioni più controllate dell’intero panorama nazionale, e fra l’altro in questo caso basta la richiesta dei lavoratori per avere il delegato sindacale (non mi sorprenderebbe se questo in realtà ci fosse già).

    Attenzione che qui non stiamo parlando dei “normali” contributi previdenziali obbligatori, ma degli accantonamenti per il fondo pensione (la “famosa” pensione integrativa), e cioè di una somma molto, ma molto più bassa!

    I dati relativi ai mancati versamenti sono rilevati tramite semplice incrocio da parte dell’INPS con i fondi pensione di categoria o quelli privati, quindi qui le Fiamme Gialle non hanno fatto altro che ricevere un’informativa e richiedere un paio di informazioni a chi di dovere.

    Vi rendete poi conto che un’impresa con 50 dipendenti pagherà fra stipendi e contributi almeno 100.000 Euro al mese? Qui stiamo parlando di 120.000 Euro “imboscati” in un anno!

    Secondo me tutta questa notizia in realtà è una bufala, e nasconde ben altro.

    L.

  5. dimaco ha detto:

    giusto luigi daiamogli un premio, in fondo ha fottuto solo i soldi delle pensioniintegrative edel tfr. che vuoi che sia. Tanto sti operai morti di fame devono pure dire grazie del fatto che gli sono stati RUBATI i soldi.
    Io ho una mia idea come liberarsi di queta feccia a cui non basta sfruttare, sottopagre i lavoratori ma adiruttura gli si ruba la speranza di una pensione. si comincia con il fil di ferro. Il resto te lo lascio immaginare.

  6. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Conoscendo abbastanza bene il settore, mi tocca ripetermi: qua probabilmente ci sono ALTRE questioni, che il mero tentativo di fottere i soldi dei dipendenti, che se fosse stato posto in essere nei modi descritti dall’articolo sarebbe oltremodo ridicolo: come se uno andasse a rubare avvisando prima i carabinieri!

    PRIMO: qualsiasi datore di lavoro sa che se c’è una cosa sulla quale la multa arriva in automatico, è quella relativa ai contributi INPS non pagati e a tutto ciò che ci gira intorno, compresi i contributi per le pensioni integrative. Questo perché i controlli vengono fatti in automatico, incrociando i dati. Quindi io veramente non capisco: com’è possibile PENSARE di rubare i soldi dei dipendenti per il TFR? E’ troppo idiota questa cosa: è molto più facile far lavorare in nero dieci persone: i rischi che ti becchino sono molto minori e i risparmi sono infinitamente maggiori di questi ri-di-co-li 120.000 Euro in un anno. Ridicoli – sia chiaro – per un’azienda con 50 dipendenti, che ad occhio e croce spende per stipendi e contributi ordinari una cifra dieci volte superiore ogni anno!

    SECONDO: Chi ha avuto modo di dover versare i contributi da TFR e gli altri tipi di contributi per i fondi pensione integrativi, si sarà accorto dell’enorme casino che è stato creato. Numeri di conto inesistenti dove fare i versamenti, normative piene di incongruenze, diversità di indirizzamento delle somme se tu hai più o meno di 35 dipendenti, un fondo INPS sul quale versare il TFR che nemmeno l’INPS conosceva, somme versate cui seguiva un’ingiunzione di versamento, somme che improvvisamente “rimbalzavano” sui conti correnti del datore di lavoro… un casino inenarrabile.

    TERZO: qui ci troviamo tre responsabili legali/finanziari in un anno, il che significa che ogni quattro mesi il responsabile di tutto l’ambaradam cambiava. Fra l’altro, trattandosi – ripeto – di un’impresa con 50 dipendenti credo proprio che il responsabile finanziario fosse un dipendente esso stesso, e non necessariamente un titolare.

    QUARTO: per chi sa come vanno le cose, in un’azienda con 50 dipendenti le decisioni su dove spedire i contributi per la pensione integrativa vengono presi in base ad un accordo con le rappresentanze sindacali, che (per l’esperienza che ho io in almeno una ventina di casi a me noti) non solo controllano mese dopo mese dove vanno i soldi, ma addirittura sono nei consigli di amministrazione dei fondi pensione dove dovrebbe arrivare la grana! E che: questi fanno l’accordo e poi si mettono a dormire?

    QUARTO E ULTIMO: da tutto ciò che ho indicato sopra, ritengo questa notizia molto parziale. Scritta così pare addirittura una bufala bella e buona.

    Luigi (veneziano)

  7. dimaco ha detto:

    imprenditori omqquelliche hanno ladrato si trovano ovunque.non sono ne i primi, ne gli ultimi. Lo stesso è venuto fuori in una piccola azienda di moraro dove per la prima volta che sono entrati i sindacat a controllare le buste paga hanno scoperchiato il vaso di pandora. Non so come è andata afinire ma non credo bene. Facile comprarsi la flotta di x6 con i soldi degli operai. LADRI.

    luigi non serve che per ogni risposta scrivi un capitolo di guerra e pace (come lunghezza intendo) rimangodella mia idea,cominciamo con il filo diferro e una gita in una nota localita di villeggiatura nella selva di tarnova.

  8. Luigi (veneziano) ha detto:

    Qua non c’entra guerra e pace, ma cose molto più semplici (o anche complesse).

    Ripeto: la GdF ha beccato uno che ruba i soldi ai suoi dipendenti?

    Centoventimila Euro in un anno, per un’azienda che paga stipendi dieci volte tanto e che se tanto mi dà tanto avrà un fatturato di almeno quaranta volte?

    E va a fregarglieli proprio dove i controlli si fanno in automatico incrociando i dati?

    E’ troppo idiota questa cosa per essere vera.

    E quante flotte di X6 vengono fuori con 120.000 Euro? Due a farla grande?

    Dai, dimaco: basta ragionarci su un minimo per capire che qua non ci siamo…

    L.

  9. dimaco ha detto:

    sono sempre 120 mila euro all’anno. sono soldi rubati a gente he lavora per te. sono soldi che vannoperle pensioni e per il tfr. visto che pagano in stipendio 10 volte di più sono autorizzati a rubare. Sono solo dei miserabili pezzenti e infami. come se non guadagnssero abbastanza e proprio di quei soldi avevano bsogno. Se non lisgamavano chissa quanti avrebbero ancora rubato.

  10. FAN FIGHEL ha detto:

    Ma perche non pubblicate nome e cognome

  11. Luigi (veneziano) ha detto:

    Dimaco: se tu per un attimo staccassi il tuo consueto “mode-on => propaganda” e conoscessi come vanno le cose, sapresti che di fronte alla grandissima maggioranza delle fantomatiche imprese della GdF ci stanno storie che poi vengono sbugiardate di fronte ai giudici.

    L.

  12. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    A proposito: lo sai che il TFR non c’è più, per quelli che hanno optato per il fondo pensione? Tecnicamente è una cosa del tutto diversa.

    Qualcuno te l’ha mai spiegato?

    L.

  13. viceversa ha detto:

    Dimaco agiornite: il fil de fero no se dopra più, deso i dopra le fascette de plastica… 🙂
    E cmq no sta eser sempre così drastico, dai, bastasi un poco de goli otok, no?? 😉

  14. Paolo Geri ha detto:

    #11.luigi (veneziano)
    ” ….sapresti che di fronte alla grandissima maggioranza delle fantomatiche imprese della GdF ci stanno storie che poi vengono sbugiardate di fronte ai giudici…..”

    Questa volta ti quoto in pieno. Negli ultimi quattro anni ho vinto cinque piccole cause (va beh non era la GDF ma l’ Ufficio delle entrate, poco cambia)su una presunta, inesistente, evasione IVA. Vinto in tutti i gradi di ricorso. Il punto è che il commercialista costa e anchese vinci nessuno ti rimborsa … 🙂

  15. dimaco ha detto:

    continiuiamo a difendere i ladri, ma che volete si segue l’esempio del grande capo di arcore. sono pattici giri di parole ituoi luigi, come al solito. Si difendono i ladri di scuola democristiana(ora pdl). Possoaanche capirti che difendi i tuoi compagni di merendine.

  16. Luigi (veneziano) ha detto:

    Dimaco, non far finta di non capire: io dico che i ladri devono finire in galera, ma che questa storia – così com’è raccontata qua dentro – è troppo piena di strani buchi per rendermela credibile. Una società con cinquanta dipendenti non è l’impresetta familiare dove il proprietario è padre-padrone, ma una cosa ben diversa!

    La GdF è famosa per essere andata a multare un mio conoscente proprietario di bar per mancata battitura dello scontrino fiscale per essersi fatto e bevuto un caffè per sé stesso, e contemporaneamente non becca il suo vicino ristoratore che ha sessanta coperti, sei dipendenti e dichiara diecimila Euro all’anno.

    Sveglia!

    L.

  17. omo vespa ha detto:

    e no venezian, adeso volemo numeri, statistiche, studi…mica basta un sentido dir del tuo compagno de merende.

  18. effebi (friuljano) ha detto:

    🙂 ah non ci poso credere …geri difensore del tiranno di arcore ! 🙂
    questo è troppo !!! 🙂 dimaco…. quindi anche geri lo buttiamo con la spazzatura !?

  19. dimaco ha detto:

    ci sto pensando.

  20. Luigi (veneziano) ha detto:

    omo vespa OVVERO “del commento inutile”.

    L.

  21. dimaco ha detto:

    indifendibili! ladri e morti di fame della peggior specie.

  22. Tergestin ha detto:

    Forse el comento 16 de Luigi alludi ala corruzion dilagante nell’ambito della GDF, roba ‘bastanza evidente a tutti. E qua ghe dago ragion se l’intendi questo.

    Resta el fato che chi ruba ai propri dipendenti anca una lira, se ruba e xe provado che ruba, ga de pagar el giusto conto.

  23. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ma lascia perdere! Magari domani si scopre che in realtà sono stati i tre responsabili legali a imboscarsi i soldi, o che l’INPS ha sbagliato a registrare le somme, o mille altre varianti che allo stato non si conoscono.

    Ripeto: questa storia è troppo assurda per stare in piedi così com’è stata raccontata dalle fiamme gialle.

    Fra parentesi, avete presente i resoconti trimestrali della GdF, quando raccontano quanti miliardi di Euro hanno recuperato a destra e a sinistra? Lo sapete che la cifra che questi sparano è solo una stima, e che alla prova delle corti di giustizia le somme recuperate divientano pari a circa il 10%?

    L.

  24. Paolo Geri ha detto:

    #18. effebi.

    ” ….geri difensore del tiranno di arcore ! ….”
    E dove lo hai letto ? Io non l’ ho mica scritto. Anzi !!
    Questa volta però sono d’ accordo con Luigi (infatti piove tutto il giorno …. :-)) quando dice che la storia non è per niente chiara o non ci viene raccontata giusta.

  25. effebi ha detto:

    24 geri

    vedi 15 (dimaco) dopo il tuo 14… 🙂

  26. Dodo ha detto:

    A me sembra abbastanza chiaro.
    La chiave di lettura sta in questa frase:

    “..si sarebbe indebitamente appropriato delle somme costituenti le quote di contribuzione volontaria a fini pensionistici e di trattamento di fine rapporto, “regolarmente” trattenute nella busta paga dei lavoratori aderenti al fondo pensionistico integrativo.”

    In particolare quel “..costituenti le quote di contribuzione volontaria..”.
    Non si tratta di INPS e del classico fondo integrativo. Dovrebbe/potrebbe trattarsi invece di un Fondo Integrativo Contrattuale o Bilaterale, aggiuntivo al classico fondo previdenziale.

    Se così fosse, sarebbe spiegato l’ammontare del maltolto (l’INPS costa molto di più) e pure il tono che sottolinea l’appropriazione indebita, perchè con i fondi privati non ci puoi scherzare e pensare di pagare dopo, rimettendoti “in linea” magari con qualche maggiorazione. Perciò, se si tratta di un fondo integrativo volontario e privato, al quale viene destinata contrattualmente una quota del TFR, questi imprenditori si trovano di fronte ad una denuncia penale di quelle che possono far male.

  27. Dodo ha detto:

    Per essere ancora più chiaro, se si trattasse ad esempio di questo fondo integrativo, la storia sarebbe molto comprensibile:

    http://www.cometafondo.it/

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