19 Dicembre 2010

Elton John a Izola il 2 luglio 2011

Elton John terrà un concerto a Izola. Il grande evento si terrà il 2 luglio 2011 nello stadio della cittadina istriana.

A breve partirà la prevendita dei biglietti. Nel frattempo scoppia la polemica sull’opportunità di organizzare il concerto a Izola invece che nella nuova area sportiva di Stožice, a Lubiana. Pare che, secondo la stampa slovena, non sia stato trovato l’accordo con l’organizzatore del concerto, Mladen Patajac.

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88 commenti a Elton John a Izola il 2 luglio 2011

  1. dultan ha detto:

    scuseme ma perché non scrive il nome in italian corretto ovvero Isola? non me par tanto difficile! Me par che non utilizzar il nome in italian sia un bel invito a scatenar inutili polemiche dei soliti personaggi del “ritorneremo”. Se fossi scritto in sloven un articolo su trieste me daria per le b… se fossi scritto il nome in italian visto che esisti anche il nome in sloven. so che fomentar ste discussioni ve servi per aumentar visite, ma ve prego un poca de dignità…

  2. effebi (friuljano) ha detto:

    sembra che le provocazioni e i provocatori siano molto di moda

  3. Srečko ha detto:

    Quoto dultan.

    effebi non si meravigli, essendo uno dei massimi provocatori lui stesso.

  4. effebi (friuljano) ha detto:

    quindi siamo tutti daccordo ?

  5. Srečko ha detto:

    effebi

    Sul fatto che tu sia un provocatore assolutamente si!!! 🙁

    Sul fatto che scrivendo un articolo in italiano sia appropriato usare la forma italiana del nome Isola anche. 🙂

  6. effebi (friuljano) ha detto:

    ma poi perchè isola viene tradotto izola e non otok ?

  7. Srečko ha detto:

    effebi

    Non fare il furbo, non e’ tradotta ma traslitterata, si va per similitudine di suono, cosi’ in sloveno veniva sempre chiamata Isola e pronunciata Isola, ma scritta Izola, che in sloveno si pronuncia sempre nello stesso modo. Nessuno ha badato al significato. Infatti quando Isola cesso’ di essere un’isola?

  8. Alvor ha detto:

    @Dultan parole sante,è il modo più giusto di porsi,altrimenti diventa un vezzo per ostentare un filoslovenismo a tutti i costi da opposta fazione.osservavo durante la discussione sul porto unicredit ,tutta una ridondanza di Koper,Trst,ma su Monfy nessuno ha elevato lo spirito a tal punto da adoperare il toponimo Tržič………

  9. Alvor ha detto:

    @7
    mi sembra nel IX secolo d.c.
    nei documenti papali o patriarcali il nome adoperato è il latino Insula.

  10. effebi (friuljano) ha detto:

    V torek po vstopnice za Eltona Johna

    Organizatorji, Simple Events, obljubljajo vrhunski koncert, ki se bo ponašal z velikim produkcijskim vložkom; velikim odrom, osvetlitvijo, ozvočenjem in LED ekrani za boljši pregled na odru. Za Izolo so se odločili, ker želijo v sodelovanju s še nekaterimi slovenskimi glasbenimi organizatorji Izolo ponovno vpisati na koncertni zemljevid Slovenije. Koncert Eltona Johna bo tako prvi v nizu ponovne obuditve Izole kot večjega koncertnega prizorišča, na leto pa obljubljajo vsaj en veliki odmevnejši koncert, pravi Patajac.

    Organizatorji so se za Izolo odločili tudi zaradi njene lege, bližine Hrvaške in Italije ter turističnega vrveža v poletnem času.

    Na koncertu Eltona Johna pa pričakujejo najmanj 10.000 obiskovalcev.

  11. Bibliotopa ha detto:

    Izola:Isola = Basovizza:Basovica

  12. effebi (friuljano) ha detto:

    in ogni caso auguri agli organizzatori e a chi acquisterà il biglietto per il concerto di Izola.
    il caro John è infatti un noto tirapacchi e ormai non si contano più i suoi concerti annullati, anche trieste ne sa qualcosa…

  13. chinaski ha detto:

    ma kišene ščafott’ di elton john. el xe un vecio s’gionfo, a mi me fa cagar.

  14. Luigi (veneziano) ha detto:

    Come forse sapete, Elton John ha una casa a Venezia (Benetke – Venecija), dove viene abbastanza spesso col suo sposo.

    Un mio amico cameriere in un famosissimo ristorante veneziano m’ha raccontato che un anno fa la coppia ha prenotato un tavolo per quattro: loro due e i loro due cagnolini.

    Il maitre ha dato ferrei ordini a tutti: nessuno avrebbe dovuto disturbare, né fare commenti inadeguati per il fatto che al tavolo sedevano due cani, giacché pare che Elton John sia suscettibile se si scherza sulle sue creaturine.

    Infatti la cena è andata splendidamente: i cani hanno mangiato un risotto, che è stato poi graziosamente messo in conto a otttanta euro alla porzione.

    L.

  15. ilaria ha detto:

    …ma il riso iera coi scampi? 🙂

  16. Flores ha detto:

    per mi xè ininfluente ma visto che xè stà rilevà e senza intenti che no sia “puristici”, quà de noialtri e parlando ben o mal, più o meno volenti in lingua italiana, mi diria, Isola e Trieste e là de lori e in lingua sua Otock o Izola e se propio i vol, Trst.
    Pitosto son propio curiosa de veder s’el due de Luglio, la Eltona come al solito no se dà per indisposta…

  17. rajc ha detto:

    sulla tastiera “s” e “z” sono vicine…

  18. rajc ha detto:

    sulla qwerty, intendo….

  19. effebi (friuljano) ha detto:

    Già che ci troviamo qui a parlare di Isola d’Istria, e la discussione su eltona non decolla, colgo l’occasione per ricordare un grande di isola d’istria: Domenico Lovisato
    http://www.istrianet.org/istria/illustri/lovisato/index.htm

  20. cagoia ha detto:

    Ma quanta gente tien el “stadio” de I*ola ?

  21. Tergestin ha detto:

    Autoincensazioni Istriane in odor de patriottismo italico. Sempre grandi novita’, da ‘ste parti.

  22. Luigi (veneziano) ha detto:

    El stadio de I#ola tien 1.500 posti sugli spalti, po’ però ti ga da pensar al campo da zogo. 5.000 persone credo che ghe staga tute.

    Quando Elton ga cantà in Piazza San Marco (2008) i prezzi ‘ndava da 45 a 200 Euro… monade! Però el ga cantà gratis: tuto l’incasso xe ‘ndà par i restauri dei monumenti.

    Spettatori presenti: 4.500.

    L.

  23. effebi (friuljano) ha detto:

    21 – xe chiaro che se un cita un qualsiasi italian nato in istria vien inesorabilmente tacciado de “patriottismo italico”…
    nianche che pò che fussi un qualcossa de vergognarse…

    anche i geologi turba cussì tanto i tergestini devoti all’impero ?

  24. effebi (friuljano) ha detto:

    provo con questo altro nato a isola d’istria:
    nino dobrodosli

    http://www.istrianet.org/istria/illustri/benvenuti/index.htm

  25. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ effebi

    Sono andato a leggermi il link su Lovisato, e devo dire che c’è un’imprecisione. La targa che a Isola ricordava il Nostro sulla facciata di casa sua è stata sì strappata nel 1953, ma non venne distrutta: nascosta dai nuovi poteri popolari per lo scandalo che dava l’accostamento di Lovisato a Garibaldi, è stata “ritrovata” all’inizio degli anni 2000, e dopo “soli” sette anni di richieste da parte della locale comunità degli Italiani (una delle due, visto che l’altra è sempre più “tiepida” nel ricordo di questi protofascio-irredentisti italioti) è stata alfine rimessa al suo posto.

    Gironzolare per i monumenti isolani conoscendone la loro storia è cosa oltremodo istruttiva.

    Per esempio: tu arrivi al mandracchio e ti trovi il busto in bronzo di un “pescatore rivoluzionario”, nato nel 1901 e morto nel 1969 (eccolo qui: http://kraji.eu/slovenija/izola_veliki_trg_z_okolico/IMG_7738_izola_veliki_trg_franc_stoka/eng ).

    “Cavoli” – ti dici – “a Isola è nato un noto pescatore e rivoluzionario!”. Dopo chiedi un po’ in giro, e scopri che questo “pescatore isolano” in realtà non è altro che il triestino Franc Stoka “Rado”, quello che fu commissario politico del Comando Città di Trieste nei “famosi” quaranta giorni, che proclamò lo stato di guerra a guerra finita, il coprifuoco, la modifica del fuso orario di Trieste per allinearlo a quello della Jugoslavia, e che fu fra i grandi organizzatori delle sparizioni di circa 5/700 triestini in quel periodo!

    Stoka fu anche quello che organizzò il “famoso” blocco della tappa del giro d’Italia del 1946, che doveva arrivare a Trieste e che veniva per ciò considerata una (cito letteralmente) “provocazione neofascista”.

    Che ci fa a Isola questo qui?

    Le malelingue isolane fascio-irredentiste di lingua italiana affermano che siccome non si riusciva a trovare uno che fosse uno famoso isolano sloveno di nascita in tutta la storia della cittadina, allora nel 1979 (decennale della morte del pescatore rivoluzionario) si sono dovuti “inventare” Stoka, fra l’altro assai inviso ai fascio-irredentisti e sciovinisti di lingua neoromanza che ancora pullulano nell’amena località. Ma questi – com’è noto – devono solo che stare zitti.

    Questo non è l’unico monumento eretto a Isola negli ultimi sessant’anni: c’è anche il busto a Vojka Smuk, partigiana che morì nel 1944 durante la Lotta per la Liberazione. Anche lei non era isolana di nascita. A Vojka Smuk è stata dedicata la principale scuola elementare in lingua slovena di Isola.

    Altri monumenti a Isola non si trovano. Da ciò si deve concludere che non si è proprio riusciti a individuare un singolo isolano degno di monumento, nei duemila anni di storia di questa località del litorale.

    L.

  26. matteo ha detto:

    nel 2011 non gliene frega a nessuno come viene chiamata quella localita, probabilmente il nome di new york ai indiani d’america era differnte, ora non ha importanza

    cmq ste beghe stanno per finire

  27. Tergestin ha detto:

    @ 23 Effebi

    No, no xe niente de vergognarse, oltretuto te ga anca messo Nino Benvenuti che xe un mio idolo (e te ringrazio).

    Xe lecitissimo parlar de istriani dediti all’amor patrio che tanto, tanto ga pati’ e via dicendo, dedicarghe momunmenti, musei, targhete, libri, messe, riviste, congressi, fiction, canzoni, taiar tanti bei nastrini e tute ‘ste robe estremamente utili.
    Solo che se lo fa ogni seconda ora, gnanca giorno, da sessanta ani a ‘sta parte: ogni tanto pol scampar anca un sbadiglio, no te par?

  28. Flores ha detto:

    come si spazia però! e mrs. Eltonia completamente estromessa da un contenzioso tra “Z” e “T”…

  29. Flores ha detto:

    che refuso, pardon! leggasi tra ” Z” e “S”

  30. effebi ha detto:

    ma flores, te pensi forsi che a redazione ghe interessava piu della signorina eltona o de scriver izola co la zeta !?

  31. effebi ha detto:

    tergestin, te me piasi, te son veramente el tipico tergestin originale, de quei che co sbadiglia riva anche a brontolar…

  32. effebi ha detto:

    ah, ma per continuar con i isolani “prominent” propongo un altra testa calda… pasqualin besenghi il beffeggiatore d’uomini…
    http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/2929678073/

  33. ufo ha detto:

    @25 “Che ci fa a Isola questo qui?” Beata ingenuità…

    “Questo monumento dovrebbe stare nel centro di Trieste, perché di tale città era figlio ed in essa ha vissuto la vittoria dell’esercito di liberazione nazionale e della rivoluzione quale protagonista di giornate gloriose ed indimenticabili. Questo è purtroppo ancor oggi impossibile.” Branko Babič nella pubblicazione celebrativa in occasione dell’inaugurazione del monumento nel decennale della scomparsa.

    In compenso abbiamo una via intitolata al “giornalista” Granbassi…

  34. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ufo

    Certo: se avessero vinto loro, adesso a Trst avremmo una serie sterminata di monumenti dedicati a questi grandi eroi, che hanno mandato a morte un mezzo migliaio di propri compaesani in quaranta giorni, nel nome della fratellanza.

    E se avessero vinto i nerissimi, allora avremmo piazza Globocnik. Un altro eroe triestino.

    Purtroppo abbiamo dovuto accontentarci della putrida democrazia italiota. Che sfigati, questi triestini!

    A Isola invece sono stati più fortunati: è arrivata la forma più avanzata mai pensata al mondo di democrazia… e sono andati via gli isolani!

    Di conseguenza, hanno potuto piazzare in riva e in tutta tranquillità la statua di un criminale, per di più nemmeno isolano.

    L.

  35. matteo ha detto:

    luigi, hanno vinto loro, fino a prova contraria la jna ha liberato trst, senno gli angloamericani hanno occupato l’italia

    se proprio vogliamo dirla tutta, i jna non sono stati il male peggiore nei 40 giorni, tutto va in un vista ottica di quei anni e non soffermarsi a soli 40 giorni della jna come male assoluto mentre prima si potevano raccogliere le fragole

    è stata una guerra, prima si capisce prima si finisce con questa cavolata di propaganda politica

  36. effebi (friuljano) ha detto:

    oro olimpico ad amsterdam nel 1928…
    “seguentemente” la società si è “trasferita” a muggia dove prosegue l’attività.

  37. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ matteo

    Hanno vinto loro, e hanno perso gli isolani.

    Dal mio punto di vista sarebbe stato meglio se avessero vinto gli angloamericani e poi ognuno avesse potuto decidere liberamente da sé il proprio destino, senza doversene andare da casa “spintaneamente”.

    @ effebi
    Questo ti farà sicuramente piacere:

    http://www.bled2011.org/en/why_rowing.htm

    E’ il sito ufficiale sloveno per i campionati del mondo di canottaggio del 2011. Come potrai notare, gli sloveni affermano che il canottaggio è uno degli sport più importanti per la Slovenia: la prima società di canottaggio risale addirittura nel 1887, e la seconda invece è stata fondata l’anno dopo.

    La prima era di Pirano e si chiamava Club Piranese Salvore, la seconda di Capodistria: la S.C.Libertas. “S.C.” sta probabilmente per “Società Canottieri”, ma è pure sbagliato: il nome esatto era “Circolo Canottieri Libertas”. Il sito non ricorda che uno dei più famosi soci sloveni di questo circolo sloveno fu il patriota sloveno Nazar Saurijc, che noi fascio-irredentisti chiamiamo inopinatamente “Nazario Sauro”.

    Anche lui però non ha statue a ricordarlo, anzi: dopo esser stato distrutto il suo monumento tanto tempo fa, un anno fa Luka Koper propose di radere al suolo la sua casa natale.

    Allegria!

    L.

  38. matteo ha detto:

    gli angloamericani hanno promesso ai siciliani che saranno una nazione a parte

    gli angloamericani poi non sono stati teneri con la popolazione e i soldati

    nazario sauro era tutto meno che un eroe

  39. matteo ha detto:

    non lo ricorda, ma ricorda che

    The first success in the Olympic Games dates back to 1928 when four members of the rowing club Pullina from Izola/Isola d’Istria won gold in Amsterdam when competing for Italy in that time. Similarly, a coxed four from S.C. Libertas from Koper/Capodistria won silver for Italy in the 1932 Los Angeles Olympics.
    http://www.bled2011.org/en/why_rowing.htm

  40. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ matteo

    Certo: e quindi uno è pure portato a pensare che gli equipaggi sloveni isolani e capodistriani avessero ingiustamente gareggiato per un’altra nazione!

    Vuoi sentirne un’altra?

    Nella Wikipedia in lingua inglese sono citati i fratelli Cattalinich, che si chiamavano Simone, Francesco e Antonio. Vinsero il bronzo alle olimpiadi del 1924.

    Ebbene: sono tutti “canottieri croati”, che gareggiarono per l’Italia:

    http://en.wikipedia.org/wiki/%C5%A0imun_Katalini%C4%87

    La cosa divertente è che i fratelli Cattalinich esodarono in Italia tutti quanti dopo la guerra, abbandonando evidentemente la loro madrepatria. Ovviamente però questo non viene ricordato nella voce… chissà perché.

    Così viene raccontata la storia, in certi luoghi molto più democratici della porca Italia neofascista e irredentista.

    L.

  41. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ matteo

    Su Nazar Saurjic nema problema: sono abituato a sentirlo sbeffeggiare da tanti anni. E’ un personaggio che ancor oggi dà tantissimo fastidio, perché fa ricordare una storia che non è proprio quella che si vuole ricordare. Infatti a Capodistria nessuno lo ricorda, questo fascistone prima del fascismo, traditore della Corona, mendace, codardo, imbelle e negato alla conduzione di mezzi marini.

    Il bello è che lui non ne ha ammazzati ma è un evidente porco traditore, mentre lo Stoka che ha mandato al muro parecchie centinaia di suoi concittadini è un grande eroe che merita perfino una statua in una città non sua.

    In conclusione, tu sei uno di una lunga lista di sbeffeggiatori di Saurjic: mettiti in coda.

    L.

  42. rajc ha detto:

    scusa luigi, ma i cattalinich non potevano certo chiamarsi katalinić nel ’24. e tanto meno simon, franjo e anton. non credi?

    sai chi e’ a smentirti stavolta? enzo bettiza in un suo libro di cui purtroppo non ricordo il titolo.

    ecco, se si tratta della stessa famosa famiglia spalatina katalinić, mi spiace sciogliere la tua propaganda cosi’ senza scrupoli, ma tant’e’.

  43. effebi (friuljano) ha detto:

    calciatore della juve e della nazionale italiana
    http://4.bp.blogspot.com/_NTUKu0pMgd0/THFAZdVPnxI/AAAAAAAACEA/yZMNn1VwMcc/s1600/gimona.jpg
    Nato ad Isola d’Istria il primo febbraio 1924, Aredio Gimona era un giocatore strano, ma di indubbio talento. Aveva un viso pallido, due occhi timorosi, una espressione compunta e vereconda. In una squadra come il Livorno, dal temperamento così lontano dalla natura di “abatino” di Aredio, il nostro amico scrisse il primo capitolo del suo romanzo di avventure.
    L’allenatore Magnozzi scoprì nell’ala frivola ed evanescente la stoffa e le attitudini di mediano. E proprio come mediano (aveva ormai 29 anni) esordì nella Juventus 18 novembre 1953 a Bologna, dove i bianconeri vinsero per 1-0 con rete di Praest.
    Gimona rimase due anni alla Juventus e lasciò in tutti un ottimo ricordo, sia come calciatore che come uomo. Con la maglia della Nazionale italiana ha esordito l’11 novembre 1951 nella partita Italia-Svezia 1-1 ed ha preso parte al torneo olimpico del 1952; in totale ha disputo tre partite, segnando altrettante reti (tutte realizzate nell’incontro olimpico Italia-Stati Uniti 8-0).

  44. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ rajc

    I Cattalinich non erano spalatini, ma zaratini.

    Di Enzo Bettiza ho letto tutto ciò che parla della sua Spalato. Se ti stai riferendo al suo “Esilio” – il libro più importante, denso e famoso di Bettiza, le sue “memorie spalatine e zaratine” – allora devo darti un dispiacere: ce l’ho in mano e l’ho scorso velocemente pagina per pagina: non parla dei fratelli Cattalinich.

    Mi dispiace sciogliere le tue convinzioni in così pochi minuti, ma tant’è…

    L.

  45. Luigi (veneziano) ha detto:

    C’è anche Pietro Coppo, nato a Venezia (!!!) e morto a Isola nel 1555, che però diviene “Petar Kopic”:

    http://hr.wikipedia.org/wiki/Petar_Kopi%C4%87

    Ma il non plus ultra lo si raggiunge nel sito ufficiale (!!!) del Comune di Capodistria, nella pagina dedicata alla “cultura dell’Istria”.

    Lì impariamo che il “costume tradizionale istriano” comprendeva “opanke” e “fazou”. Pensa un po’ te un capodistriano – o anche un paolano – con le opanke!

    Poi ecco “i suonatori istriani”, comprendenti “zingari” e “musicanti”. Ovviamente la tradizione musicale costiera è ignorata completamente.

    Il terzo capitoletto è dedicato all’alfabeto glagolitico. Usato regolarmente – si dice – in Istria e sul litorale croato. Il glagolitico a Capodistria, Pirano, Isola… come no! Infatti alla fine viene fuori che si trova “nei dintorni” di Capodistria. Dove, non è dato saperlo.

    Come dimenticare poi i “kali” e le “sterne”? Strapieno a Capodistria e dintorni di “kali”, mentre ovviamente non esistono toponimi che derivino… che ne so… da una lingua romanza.

    Concludiamo in gloria, scoprendo che “la donna istriana ” si chiama tradizionalmente “savrinka”.

    E il cerchio si chiude: duemila anni di storia e di tradizioni capodistriane o della costa occidentale istriana sono totalmente annullate. Mai esistite.

    Allegria e sempre “libertà ai popoli” nel nome della “fratellanza italo-slava”!

    L.

  46. rajc ha detto:

    luigi, non ricordo bene il libro perche’ l’ho letto distrattamente, pero’ ricordo molto bene che riporto’ l’aneddoto sui katalinić(ok, zara). neanche mi ricordo precisamente di che tipo( qualcosa sulla figlia che fu famosa per la bellezza) pero’ mi ricordo di quest’aneddoto proprio perche’ bettiza lo riporto’ come una tipica manipolazione sciovinista italiana funzionale ai scopi che sappiamo. proprio perche’ lui fu’ testimone in prima persona della vicenda dei katalinić all’epoca. e la ricorda come una famiglia completamente croata, borghese. non italiana.

    le manipolazioni sui nomi sono la cosa piu’ sintomatica del vincitore che scrive la storia. abbastanza banale come scoperta.

  47. Macia ha detto:

    In “Esilio” ricordo che Bettiza parla degli spalatini Colombatich/Kolombatic…

    C’è una bella poesia di Marin che paragona le città istriane (nel caso specifico mi sembra Rovigno, ma non sono sicuro)a delle navi pronte a salpare. Sono partite, sono rimaste solo le pietre.

  48. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ rajc

    Ascolta: se riuscirai a trovare il libro, il passo, il nome e le circostanze, allora ne parleremo.

    Nel frattempo, permetti che io – che “Esilio” l’ho appena sfogliato – ti posso tranquillamente ribadire che di questi fantomatici fratelli Katalinic non se ne trova traccia?

    L.

  49. Luigi (veneziano) ha detto:

    In “Esilio” si parla dei Kolombatic e di molti altri.

    Una Kolombatic fu la madre – croata – del vice-federale fascista di Spalato Riccardo Savo, ferito a pistolettate in un attentato l’11 febbraio 1943 e morto più di un mese dopo. Bettiza dedica più di qualche pagina all’evento, raccontando una serie di intrecci mai prima noti (fra i quali il nome dell’attentatore: un ragazzo sedicenne ammazzato subito dopo l’attentato).

    In seguito Bettiza riporta una “vox populi” spalatina, per cui l’omicidio di cinque giovani spalatini successivo alla morte di Riccardo Savo sarebbe stato una sorta di “vendetta su commissione”, effettuata dai fascisti su richiesta della Kolombatic.

    Katalinic… non pervenuti.

    L.

  50. rajc ha detto:

    ho letto un po di questi tuoi post sopra e mi hanno fatto un po ridere. allora:

    1)opanke sono dei sandali tipici montenegrini, un retaggio dell’impero turcho. opankar e’ una parola dispregiativa che gli sloveni usano verso tutti al di sotto dell’ex confine imperiale turcho.

    singolare che il comune di capodistria possa usare questo attributo di costume come peculiarita’ autoctona sul suolo istriano. non c’entra nulla con gli sloveni. non ha molto senso.

    2)nazar saurjić ??? un nome italiano croatizzato dai sloveni? urca, questo e doppio carpiato con avvitamento. io personalmente non ho mai sentito di questo nazar saurjić. ma puo’ darsi che tu sia riuscito a vederne il fantasma:)

    3) suonatori zingari ecc… luiđi, ma se ogni anno organizzano il carnevale di venezia con tutto l’ambaradan in stile serenissima? dai su….

    non aver paura, luiđi, apri gli occhi;)

  51. rajc ha detto:

    eh se potessi ricordarmi il titolo…la famiglia si chiamava sicuramente katalinić. una ricca famiglia croata borghese. non so se c’entra poi con questi sportivi. non parlo’ di sportivi, ma della figlia….

  52. omo vespa ha detto:

    cio ma anche con el tono zuane che vien cantar arive meterse in aseto de guera, stile autuno 1943.

  53. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ rajc

    Ma ci sei o ci fai? Io ho CITATO tutte cose (opanke, zingari etc. etc.) scritte nel sito ufficiale del comune di Capodistria.

    Roba che trovi qui:

    http://www.koper.si/index.php?page=documents&item=2002190&tree_root=4

    Nazar Saurjic l’ho inventato io – sveglia! – per sfottere una tendenza invalsa alla grande fra i croati, ma presente anche (un tempo) in Slovenia, per la quale tutto era ed è sempre stato “sacro suolo croato” o “sacro suolo sloveno”, con conseguente traslitterazione dei nomi.

    Del resto, non lo sai che il ministero del turismo croato ha pubblicato due anni fa ventimila opuscoli su “Marko Polo” croato?

    L.

  54. ufo ha detto:

    Prima che questo dibattito s’involi verso la metafisica pura faccio presente agli interessati che i biglietti per il concerto si possono comprare a prezzo ridotto sino a Befana inclusa – a partire da 36 €.

    Giacche stiamo a sbigliettare: dove prendo il biglietto per mettermi in fila tra quelli a cui Nazario Dinosauro (e parenti stretti) sta sulle palle? E ci sono dei gadget? Almeno una maglietta…

  55. rajc ha detto:

    hehe,ci sono ci sono e che non ho troppo tempo per star dietro a ste robe, ora ho capito. il tuo referente e’ il sito del comune. si’ ora sono andato sul sito, parla dei costumi che gli sloveni usavano in istria. non della slovenizzazione dei costumi, come a tratti pare di capire tu voglia intendere. e si’, ignorano l’ex componente italiana. legittimamente o no, non sono io a deciderlo, ma i vincitori in pectore;)

    e chi l’ha detto, che non fu croato? la storia scritta dalla serenissima?;)

    il fatto delle opanke invece mi incuriosisce….

  56. effebi (friuljano) ha detto:

    A Trieste (fascistissima città) c’è una via a lui dedicata. A Izola ? Sua città natale ?
    http://www.anpi.it/donne-e-uomini/umberto-felluga

    (forse anche lui è uno sconfitto)

  57. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ufo

    Metafisica pura? Tu dovresti sapere che Πάντες ἄνθρωποι τοῦ εἰδέναι ὀρέγονται φύσει, di conseguenza che sia Dio, Elton John, Nazario Dinosauro o le tue palle, tutto dovrebbe farti brodo.

    Dico bene o dico giusto?

    L.

  58. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ rajc

    La storia scritta dalla serenissima? Forse la storia scritta da lui stesso: “… questo vi conterà il libro ordinatamente siccome messere Marco Polo, savio e nobile cittadino di Vinegia, le conta in questo libro e egli medesimo le vide” (Il Milione, Cap. I).

    So che certuni non vedono il palo della luce nemmeno quando gli sbattono addosso, ma credo e spero tu ci tenga al tuo setto nasale, così come un pochinino anche alla logica e alla storia, indipendentemente dai tuoi fantomatici Katalinic-che-mi-ricordo-benissimo-ma-non-mi-ricordo-dove.

    O no?

    L.

  59. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ effebi

    Umberto Felluga? Ma che sei pazzo? Nel comune di Isola ci sono sei lapidi dedicate ai partigiani locali: tutti e solo sloveni!

    Felluga è im-pos-si-bi-le che piaccia ad est di Muggia: incarcerato sotto l’Austria e addirittura membro di “Giustizia e Libertà”! Praticamente uno di quelli che se l’avessero beccato i seguaci di Tito sarebbe stato spedito seduta stante in galera. La cosa non è per nulla campata in aria: accadde a vari suoi soci del CNL di Trieste, arrestati e spesso ammazzati dall’esercito di liberazione jugoslavo, su ordine di Stoka. Infatti Felluga manco per sogno, invece Stoka a Izola ha il suo bel busto in bronzo: un eroe.

    L.

  60. effebi (friuljano) ha detto:

    Beh ma c’è un altro felluga, certo Livio, che il vino lo sa fare, certo non come i “maestri locali” 🙂 certo, no… ma se la cava, benino 🙂

    http://www.liviofelluga.it/?lang=it&section=pages&subsection=cartageo&id=31

    Un ricordo d’Isola.
    – Mio nonno a sette anni mi metteva sull’asino, sul mus, con le brente, cioè con i sacchi di tela appoggiati al corpo della bestia, e diceva: ‘Eri mus, eri mus’. ‘Vai, vai’. Andavamo a Saredo nei nostri vigneti. In una brenta c’ero io. Nell’altra? Una pietra del mio peso. A sette anni sapevo già potare…”

    (Ovviamente Isola qui citata è Izola…)

  61. ufo ha detto:

    Per intanto dici – con generosa abbondanza, come si conviene per il periodo. Ed io neanche tento di rispondere a questa metafisica che da pura sta diventando più astratta della metamatematica…

    Riguardo agli oggetti sferiformi posso solo confermare che dalle parti mie la neve è svanita quasi del tutto e c’è dunque carestia di palle di neve, che le palle colorate sono al loro posto sull’albero stagionale, che in effetti Sir Elton Hercules John, CBE (neé Reginald Kenneth Dwight), per personaggio che sia, ha la tendenza a diventare palloso se assunto in dosi massicce e che , se ben ricordo, il tizio in cappotto la cui statua risponde all’appellativo di “unico istriano rimasto in strada” avrebbe millantato un’inesistente conoscenza dei fondali e dei mari di casa sua con conseguenze per lui poco felici (vedi tu come c’entrano le palle).

    Nell’attesa di vedere anche a Trieste un monumento a Štoka ti faccio gli auguri cidandoti le parole del Poeta: “Le čevlje sodi naj Kopitar“.

  62. rajc ha detto:

    luigi, luigi, io i pali li schivo; e chi lo dice che la citazione sia autentica. tu di certo saprai sciorinare casi di contraffazione storiografica e dispute simili. colombo era catalano o genovese?(questa e’ la meno seria) la storia la scrivono i vincitori.

    oppure, schivando il palo dal lato opposto; come tutti i contadini croati dell’epoca che volevano risalire la scala sociale nella serenissima, hanno dovuto sposare la venezianita’ come da citazione. gli avi del buon effebić sono un esempio recente di questo fenomeno…
    la storia la scrivono i vincitori.

    i croati avranno le loro buone ragioni suppongo…

    (hai qualcosa da confessare su močnik?:)

  63. effebi (friuljano) ha detto:

    gli avi del “buon effebic” sono di etnie variegate e hanno sempre ben convissuto con etnie di tutti i tipi, finchè non si sono imbattuti con quelli assolutamente e definitivamente “non-italiani”
    ma che centra con Izola ? mah….

  64. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ rajc
    E chi dice che la citazione sia autentica? E chi dice che tu esista? E chi dice? E chi? E?

    Močnik? Nato a Izola? Parente di Katalinic? Eroe con busto in bronzo?

    @ ufo
    Scusa, ma il primo che ha parlato delle tue palle sei tu (post 56). Io mi sono limitato a partire in contropiede sulla fascia, cross al centro, rovesciata e gol all’incrocio. Il tutto nello splendido stadio di Izola, con 5.000 spettatori e Eltonio Zuane a farmi da cheerleader.

    Hai comprato il biglietto?

    L.

  65. rajc ha detto:

    una saggia constatazione:

    cattalinich, un chiaro cognome italiano slavizzato dagli austroungarici:)

    comunque elton mi fa schifo.

  66. ufo ha detto:

    Scusatissimo, visto che sotto l’albero siamo tutti buonisti – ti perdono in questo caso anche di non aver seguito il link che ho citato e che annuncia esplicitamente la vendita dei biglietti a partire da jutri, che vorrebbe dire domani. Confesso inoltre che per il buon John non ho alcuna intenzione di mettermi in fila a mezzanotte o quant’altro di simile – anche perché il tale non è che sia esattamente affine ai miei gusti musicali (avrà pure i suoi spunti di bravura, ma a me pare piuttosto uno che campa di gloria vissuta, e vissuta assai tempo fa: il tizio ha l’età dei Ricchi e poveri, per capirci).

    Tornando a palla sulle palle lascio volentieri a te gingillarti con quello che una volta era lo sport del pallone (ora è chiaramente una semplice industria dell’intrattenimento): da buon palleggiatore in età giovanile ho sempre preferito l’ambiente della palla a spicchi, con meno miliardi e più umanità e buon senso. Aspetto che escano i biglietti per gli Europei di basket, visto che ce li avremo in casa.

  67. effebi (friuljano) ha detto:

    Nato a Izola pure il prof Stelio Spadaro ex -segretario pds triestino iscrito al pci dal 1960 autore tra l’altro con Patrick Karlsen de “L’altra questione di Trieste. Voci italiane della cultura civile giuliana 1943-1955”

  68. Tergestin ha detto:

    @ 31 Effebi

    Si’, ma noi “Originali” dovemo anca ringraziar dei ottimi maestri, tipo quei che se lagna da sessanta anni ogni giorno su Segnalazioni perche’ i rivol indrio la caponera del nono. Con esempi cussi’…..

  69. matteo ha detto:

    quante lagne

  70. effebi (friuljano) ha detto:

    71 chi si lagna ?

  71. matteo ha detto:

    che senso ha mettere questi famosi izolani? nessuno

  72. Dalmatian ha detto:

    No capisso perché Ljubljana diventa Lubiana e Isola diventa Izola, Zagreb diventa Zagabria e Capodistria Koper.

  73. matteo ha detto:

    si, è vero dovrebbe chiamarsi ageida dai greci

  74. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ageida è un nome fascista, non lo sapevi?

    L.

  75. matteo ha detto:

    che lagna

  76. ufo ha detto:

    Questa la xe bela: un istrian che el chiedi chi xe che se lagna…

  77. Bibliotopa ha detto:

    Ageida? ma no xe Aegida? in italian ègida, el scudo de Atena..

  78. effebi ha detto:

    ma qulchidun ve obliga a leger le mie “lagne” ?
    no, perchè vedo che me ste sempre drio… 🙂

  79. ufo ha detto:

    Se solo no te le metessi in mezo a quel che per davero un vien quà a leger. Magari (redazion?) in un canton a parte, tipo in fondo dopo le clausole dei avocati… opur su una pagina a parte.

  80. effebi ha detto:

    He’s a pinball wizard
    There’s got to be a twist
    A pinball wizard
    He’s got such a supple wrist

  81. effebi ha detto:

    (practice made perfect… probabilmente)

  82. ufo ha detto:

    Grazie della dedica. Sono commosso, contraccambio. Come per glasba po željah

    Per quanto riguarda le questioni di polso (62 al minuto a riposo, grazie) cedo il passo alle opinioni dell’incontestato esperto. 🙂

  83. aldič ha detto:

    semo sempre alle solite! impareve a parlar sloven!! semo in (europa)? ono!

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