18 Dicembre 2010

Acegas Trieste: una domenica a tifare per senso di appartenenza

Quando la partita si gioca anche sugli spalti

...do you remember?

“L’appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme, l’appartenenza non è il conforto di un normale voler bene, l’appartenenza  è avere gli altri dentro di sé…” così intonava il grande Giorgio Gaber nella “canzone dell’appartenza”, un’introspettiva visione che potrebbe essere applicata allo sport, sublimata nell’ultima strofa “L’appartenenza è un’esigenza che si avverte a poco a poco si fa più forte alla presenza di un nemico, di un obiettivo o di uno scopo è quella forza che prepara al grande salto decisivo che ferma i fiumi, sposta i monti con lo slancio di quei magici momenti in cui ti senti ancora vivo”.
Quello di cui ha bisogno la Pallacanestro Trieste 2004 in vista della “grande salto decisivo” contro Piacenza è sentire l’appartenenza, la simbiotica unione fra la propria gente e la squadra, creare nel catino del Palatrieste un calore che è energia vitale per moltiplicare le forze e per superare un ostacolo più grosso del previsto. Piacenza è la squadra insieme a Brescia che strutturalmente risponde ai canoni delle pretendenti alla Legadue, ma sarà probabilmente monca di due pedine fondamentali, Federico Bolzonella ma soprattutto Marco Passera, senza il quale Piacenza ha vinto in extremis di un punto con Moncalieri in casa nell’ultima uscita e ha perso a Siena la settimana prima (anche se solo di un punto ndr.). Ora, il reparto regia completamente supportato dal “prestato alla causa” Tommaso Plateo, pone un imperativo e regala una possibilità all’Acegas: l’imperativo è quello di asfissiare la fonte del gioco (unica) piacentina, la possibilità è quella per Leo Busca e Marco Contento di essere decisivi, di caricarsi i compagni verso un’impresa che potrebbe regalare tranquillità in vista delle festività e del recupero di Perugia.
Questa volta però il pubblico del Palatrieste dovrà necessariamente “steatralizzarsi”, perdonate il neologismo teatrale, dovrà fare quello sforzo in più che non sia “il conforto di un normale voler bene”, partecipare come non fa da tempo, esattamente quando qualcosa o qualcuno ha privato tutti di una fonte di adrenalina inesauribile come la tifoseria organizzata; nell’ultima partita casalinga i ragazzini dei centri minibasket hanno dato il buon esempio intonando cori a favore dei propri beniamini, per cui, se manca l’esuberanza di voler cominciare, perlomeno il giusto compromesso di supportare.
Sempre stando allo stretto ambiente sportivo e scomodando gli inimitabili tifosi del Liverpool, se qualcuno crede nel motto “you’ll never walk alone”, il ritrovo è per le ore 18.00 al Palatrieste, Acegas Trieste – Copra Morpho Piacenza, oltre l’ostacolo!

Raffaele Baldini

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1 commenti a Acegas Trieste: una domenica a tifare per senso di appartenenza

  1. Petrovic ha detto:

    Grande vittoria. Mercoledì sera tutti a Perugia nel recupero che può essere la pietra miliare per avere ambizioni serie in caso di vittoria.

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