Opposizione all’attacco: “Da Bassa Poropat solo iniziative elitarie e ideologiche”

“La cosa più visibile fatta da questa Provincia è stato rendere invisibile la Provincia”. Fabio Scoccimarro non ha avuto mezzi termini nella conferenza stampa con cui, questa mattina, l’opposizione ha voluto tracciare un bilancio dell’operato della giunta Bassa Poropat.

Poche, anzi nulle, secondo l’opposizione, le note positive ad ascrivere all’operato dell’amministrazione provinciale. L’unico beneficio concesso riguarda i tagli al bilancio, determinati dalla crisi anche se – ha sottolineato Claudio Grizon – “potevano essere fatte scelte più lungimiranti e più concrete”.

Ma andiamo a vedere quali sono i punti che hanno portato l’opposizione a definire quella guidata da Maria Teresa Bassa Poropat un’amministrazione “senza anima e senza entusiasmo, guidata da un approccio molto ideologico e poco spontaneo”. Si va dal “silenzio completo sul Gnl”, al ruolo “nullo nel campo dello sviluppo economico del territorio”, dai ritardi sul marketing del Carso e la segnaletica turistica alla chiusura degli sportelli del lavoro presenti sul territorio. “Senza contare – ha ricordato Grizon – i ritardi sulle opere pubbliche. Pensiamo alla rotonda sull’Ospo a Muggia o alla nuova viabilità nella zona delle Noghere. Si è intervenuto solo sulle strade del Carso: è stato pagato l’apporto dell’elettorato slavo-comunista”.

Ciò su cui anche Marco Vascotto e Paolo de Gavardo hanno voluto ritornare è la “gestione elitaria” del settore culturale. E qui anche Scoccimarro si è voluto togliere un sassolino dalla scarpa: “Tagli alla cultura sì, ma non alla cooperativa Bonawentura, grazie alla campagna pesantissima portata avanti nei miei confronti”, ricorda l’ex presidente della Provincia.