11 Dicembre 2010

Birdwatching in Friuli Venezia Giulia: istruzioni per l’uso

Uno degli hobby all’aria aperta più in voga negli ultimi anni è il birdwatching. Il termine inglese, nato nel 1901 dal titolo di un libro di Edmund Selous, indica l’osservazione in natura degli uccelli, mentre un tempo indicava anche l’uccellagione o la caccia a questi animali. Lo scopo di questa attività è soprattutto ricreativa, in quanto permette di stare in mezzo alla natura a osservare gli uccelli (e di conseguenza anche altri animali). Nato nei paesi anglosassoni il birdwatching si è diffuso nei paesi del nord Europa e successivamente anche in Italia. Sono molte le associazioni, sia locali che nazionali, che se ne occupano. A livello nazionale troviamo EBN Italia (European Bird Net) che sfruttando internet consente ai birdwatcher italiani ed europei di rimanere in contatto, scambiandosi segnalazioni e informazioni.
Cosa serve per praticare il birdwatching? L’equipaggiamento base prevede un binocolo, una guida da campo, un taccuino e abbigliamento adatto.
Partiamo dalla scelta del binocolo. Potremmo dire che qualsiasi binocolo va bene per iniziare (molti di noi hanno a casa il binocolo del nonno marinaio o un binocolo da teatro), ma naturalmente è meglio indirizzarsi verso modelli specifici. Il binocolo del birdwatcher dovrebbe essere leggero, in quanto portato anche per ore al collo, robusto per sopportare qualche piccolo incidente sul campo (urti e cadute accidentali), avere un buon potere di ingrandimento e magari essere anche impermeabile in caso di pioggia o spruzzi d’acqua (ad esempio durante un escursione in barca). Normalmente i binocoli sono contrassegnati da due cifre con una x nel mezzo, ad esempio 7×50. Il primo numero indica il potere di ingrandimento del binocolo, in questo caso sette volte. Ciò significa che quello che vedremo apparirà sette volte più grande rispetto alla visione ad occhio nudo. Il secondo numero indica il diametro della lente frontale in millimetri, in questo caso 50 mm. Più grande è il diametro della lente frontale e più luminoso sarà il binocolo, caratteristica utile in caso di giornate nuvolose o osservazioni a tarda ora. Un binocolo da birdwatching potrà avere misure quali ad esempio 8×20, 10×20, 8×30, 8×40, 7×50, 10×50, ma non ingrandimenti maggiori, in quanto si rischia che il naturale tremito della mani impedisca una visione nitida. La robustezza è data, oltre che dalla costruzione generale, anche da una gommatura esterna che assorbe piccoli urti, ma rende anche il binocolo meno freddo da tenere in mano durante l’inverno a meno di non usare i guanti. Tutte le case costruttrici di binocoli hanno in catalogo modelli adatti al birdwatching, molto spesso con gommatura di colore verde scuro.
Altro accessorio indispensabile è la guida da campo. Si tratta di un libro con illustrate le varie specie di uccelli, preferibilmente con disegni e non fotografie, con una breve descrizione scritta e una cartina che indica la distribuzione di quella specie. Al contrario della Gran Bretagna e degli Stati Uniti non ce ne sono molte in commercio in Italia, probabilmente perché le vendite non creano grandi numeri. Quelle acquistabili, comunque, sono tutte valide.
Quando si è sul campo è buona norma prendere nota di cosa si è visto. Per questo motivo è utile avere con sé un taccuino per gli appunti e una penna (c’è chi usa sempre una matita, specie d’inverno, per evitare che l’inchiostro freddo impedisca di scrivere). Molto in voga è la Moleskine, il leggendario taccuino da viaggio di Bruce Chatwin, celebre scrittore di viaggi.
E infine l’abbigliamento. Anni fa i birdwatcher usavano portare giacche militari dismesse, in modo da essere sufficientemente mimetici quando ci si muove sul campo. Al giorno d’oggi molte marche di abbigliamento sportivo hanno fiutato l’affare e propongono giacche e felpe in materiale tecnico (Gore tex, pile) adatte a chi va in natura senza farlo sembrare un paramilitare o un cacciatore. Anche in un’attività come questa il look è importante: alcuni birdwatcher della nostra regione, ad esempio, usano portare in inverno giacche di lana cotta di stile tirolese o giacche Barbour di stile inglese.
Non resta che trovare il luogo adatto. Il Friuli Venezia Giulia vanta una rete di aree naturali protette sicuramente adatte all’osservazione degli uccelli. In particolare le zone umide sono il paradiso dei birdwatcher: anatre, oche, aironi, cormorani e limicoli popolano in gran numero, specie in questo periodo e fino a primavera, le paludi costiere. Vi consigliamo senz’altro le riserve naturali delle Foci dello Stella e della Valle Canal Novo in laguna di Marano Lagunare, la Riserva naturale della Valle Cavanata presso Fossalon di Grado e la Riserva Naturale della foce dell’Isonzo – Isola della Cona. Tutte queste aree protette sono dotate di ottimi punti di osservazione, quali schermature e osservatori coperti, per ammirare l’avifauna senza recare disturbo agli animali. Il codice di comportamento del birdwatcher prevede, infatti, che al primo posto ci sia l’incolumità dei soggetti osservati. Quindi, ad esempio, niente disturbo in periodo di nidificazione per evitare abbandoni del nido e evitare di spaventare gli animali facendoli alzare in volo, soprattutto durante il periodo della caccia, per evitare che escano dal perimetro di un’area protetta.
Se volete sapere di più sul birdwatching vi consiglio Wikipedia in inglese (potete usare la traduzione automatica di Google). La pagina in italiano, infatti, è piuttosto scarna.
Per entrare in contatto con gli appassionati della nostra regione ed essere informati sulle molte iniziative imperdibile il sito dell’associazione A.ST.O.R.E. che conta più di 130 associati: www.astorefvg.org
Per avere un’idea di come sono organizzati i birdwatcher italiani visitate il ricco sito www.ebnitalia.it
Sempre EBN ha una pagina dedicata alla scelta del binocolo e una alle guide da campo:
http://web.tiscalinet.it/ebnitalia2/QB002/binocoli.htm
http://web.tiscalinet.it/ebnitalia2/QB001/biblioteca.htm
A Comacchio ogni anno si organizza la Fiera del birdwatching: www.podeltabirdfair.it/2010/index.htm
Qui invece il sito della Moleskine, il taccuino d’appunti più famoso del mondo:
www.moleskine.com/it/

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