9 Dicembre 2010

Bora contest: il frisbee freestyle arriva a Trieste

Si intitola “Bora contest”, ma non lo organizziamo noi… Si tratta infatti del primo Torneo internazionale di frisbee freestyle della Città di Trieste, che si terrà al palasport di Chiarbola sabato 11 e domenica 12 dicembre, con orario 9.00-18.00 ed ingresso gratuito.

Oggi nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella sala giunta del municipio -alla presenza del vicesindaco e assessore allo Sport Paris Lippi, del vicepresidente dell’Associazione Italiana Cultura e Sport del Friuli Venezia Giulia Giorgio Mior della presidente dell’Associazione sportiva Belfra Franca Belletti e i campioni mondiali di frisbee, i triestini Fabio Sanna e Eleonora Imatio- è stato illustrato il programma completo della manifestazione internazionale al PalaChiarbola di via Visinada 7.
L’origine del frisbee nasce nella leggenda americana che vede studenti, piatti di torta e perspicaci imprenditori. Erano gli anni ’30 quando la ditta dolciaria “Frisbee Pie Co.” Riforniva le mense universitarie del Connecticut di torte e crostate che, una volta consumate, lasciavano in mano agli studenti le proprie teglie. Così un po’ per scherzo e un po’ per gioco queste teglie iniziarono ad essere lanciate, a volare, dando vita ad un movimento davvero considerevole. Tra le varie discipline del frisbee, il feestyle e la più spettacolare e creativa. Fantasia, abilità, gesto atletico e estro artistico si fondono per presentare uno spettacolo originale, acrobatico e di grande impatto sul pubblico. Oggi il freestyle è praticato come disciplina sportiva prevalentemente in USA, Europa e Asia. In Europa negli ultimi anni si è verificata una crescita esponenziale per numero di atleti, cosa che ha coinvolto pure l’Italia, dove si contano circa 100 praticanti attivi, anche se coloro che hanno imparato e giocano a questa acrobatica disciplina per divertimento sono molti di più.

Sabato e domenica al PalaChiarbola si potranno ammirare le categorie Open Pairs (team di 2 atleti) e Co-op (team di 3 atleti). I team composti da 2 o 3 giocatori, a seconda della categoria, avranno 4 o 5 minuti di tempo per esprimere il proprio livello di gioco con uno o più frisbee in un esercizio chiamato tecnicamente “routine”. Solo chi dimostrerà un elevato livello di difficoltà, mantenendo il numero di errori (es. cadute del frisbee a terra) al minimo potrà accedere alle finali e al podio.
La giuria sarà composta dagli atleti stessi che si suddivideranno in due gironi alternandosi ai tavoli della giuria. Il sistema di giudizio si articola in tre categorie: 1) difficoltà (livello di difficoltà degli esercizi), Esecuzione (numero di errori e imperfezioni commesse); 2) impressione artistica (valore artistico della routine rispetto alla musica) e 3) cooperazione fra i componenti di ciascuna squadra).

Tra gli italiani presenti, si segnalano il riminese Clay Collerà, pluricampione del mondo e il forlivese Claudio Cigna, attuale campione europeo ed il numero uno nella ranking list mondiale Matteo Gaddoni, l’attuale campione del mondo in carica per la categoria Open Pairs. Anche Trieste sarà presente con due suoi campioni del mondo: Eleonora Imazio e Fabio Sanna, che hanno vinto il titolo mondiale Mixed (squadre composte da un uomo e una donna) nel 2006 a Berlino e, singolarmente, i titoli Women (categoria donne) e Co-op (squadre composte da tre atleti), nel 2007 ad Amsterdam. Sanna e Imazio sono i portacolori dell’associazione sportiva dilettantistica triestina Belfra, la prima in regione associata alla Federazione Italiana Flying Disc (Fifd).

Questo il calendario della due giorni di gare. Sabato 11 dicembre, dalle ore 11.00 alle 13.00, semifinali Co-op; dalle 14.30 alle 16.30 semifinali Open Pairs; dalle 16.30 alle 17.30 Jam (la cosiddetta festa del popolo dei frisbisti). Domenica 12 dicembre, dalle 11.00 alle 12.30, finali Co-op; dalle 14.00 alle 15.30 finali Open Pairs; dalle 15.30 alle 17.45 premiazioni e Jam.
“Mi auguro –ha commentato il vicesindaco e assessore allo Sport Paris Lippi- che questo primo torneo internazionale, ospitato all’interno del PalaChiarbola, possa avere tutto il successo che merita, sia in termini di pubblico sia di spettacolo, per pensare di programmare eventualmente un’altra bella esibizione in piazza Unità d’Italia”.

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