7 Dicembre 2010

Il calendario dei concerti di Natale e fine anno del teatro Verdi di Trieste

Nel periodo natalizio il Teatro Verdi organizza alcuni concerti che vedranno impegnate le compagini artistiche della ondazione triestina del Coro, istruito dal M° Alessandro Zuppardo, e dell’Orchestra nell’esecuzione di programmi musicali in tema con le Feste di fine anno.

Il primo concerto programmato per domenica 12 dicembre alle ore 11 vedrà protagonista il Coro del Verdi che eseguirà alcune tra le più belle pagine di carattere sacro o legate al Natale. In apertura saranno eseguiti alcuni tra i più importanti “Gloria”: il Gloria del Canto Gregoriano, il Gloria – dalla “Missa brevis” in Fa di Andrea Gabrieli compositore veneziano del Cinquecento; faranno seguito il I movimento dal Gloria, una delle opere più ispirate di Antonio Vivaldi, il Gloria dalla”Troisième Messe Solennelle” di Charles Gounod, il Gloria dalla “Messa di Gloria » di Giacomo Puccini e in chiusura della la prima parte del programma, il I movimento del Gloria di Francis Poulenc. Nella seconda parte del concerto saranno eseguiti alcuni canti di Natale; nell’ordine: An die Sonne di Franz Schubert, Cantique de Noel di Adolphe Adam, e i seguenti canti tradizionali: il canto inglese The Coventry Carol, l’afro-americano Kumbaya e il peruviano Festejo de Navidad. Dirigerà il M° Alessandro Zuppardo con l’accompagnamento al pianoforte del M° Alberto Macrì.

Il secondo appuntamento con i concerti natalizi si terrà martedì 21 dicembre 2010 ore 20.30 in collaborazione con Acegas APS. Il programma si aprirà con l’esecuzione della Sinfonia n.5 in re op.107 “Zur Feier der Kirchen-Reformation” (“Per la festa della Riforma ecclesiastica”) composta da Felix Mendelssohn Bartholdy in occasione del terzo centenario della Confessione di Augusta. La Sinfonia n. 5 in Re maggiore, op. 107, detta “Riforma”, con cui si apre il programma del concerto,. È la prima sinfonia di grandi proporzioni di Felix Mendelssohn composta nel 1830 in occasione del trecentesimo anniversario della Confessione Augustana di Martin Lutero e seconda delle cinque grandi composizioni che caratterizzano la sua produzione sinfonica. Articolata nei seguenti tempi Andante – Allegro con fuoco; Allegro vivace; Andante; e Andante con moto – Allegro maestoso nella Quinta si sente l’influsso di Bach sia nel trattamento dei corali, ricchi di variazioni elaborate, sia nell’uso del fugato che figura già nell’Andante iniziale. notissimo ai musicisti di chiesa protestanti è il tema presentato al termine della lenta introduzione al primo movimento, ossia l’Amen di Dresda e che è associato all’idea dello Spirito Santo e che, quasi identico, diverrà il tema del Graal nel Parsifal di Wagner. Di grande impatto è l’Andante con moto finale, di chiara ispirazione beethoveniana che chiude la composizione riaffermando con il tema del corale l’imponenza che si addice all’intento celebrativo di tutta la Sinfonia.
Nella seconda parte della serata con il coinvolgimento anche dell’organico del Coro stabile della Fondazione lirica triestina, preparato dal M° Alessandro Zuppardo, saranno eseguiti i Quattro Pezzi Sacri di Giuseppe Verdi e precisamente: l’Ave Maria, Stabat Mater, il Te Deum e le Laudi alla Vergine Maria.. Questi pezzi, così come li aveva concepiti Giuseppe Verdi, non erano destinati alla diffusione, invece furono eseguiti ( tranne l’Ave Maria) a Parigi, al Teatro dell’Opéra, il 7 aprile 1898 pochi anni prima della morte del grande Maestro. L’Ave Maria, invece, ha in comune con gli altri pezzi solo il testo che è di carattere sacro e fu composta da Verdi come puro esercizio di contrappunto, stimolato da un invito pubblicato sulla Gazzetta musicale di Milano, che proponeva ai suoi lettori di comporre una propria armonizzazione di una scala enigmatica comparsa sullo stesso giornale. Verdi accettò la sfida e Boito si occupò del testo.
Per la prima volta sul podio dell’Orchestra del “Verdi” il M° Corrado Rovaris, attuale direttore musicale della Philadelphia Opera Company . Formatosi al Conservatorio di Milano e diplomatosi in organo e composizione organistica, Rovaris è stato assistente del M° del Coro della Scala di Milano per poi dirigere in seno alle più importanti istituzioni musicali italiane ed estere. I suoi interessi inizialmente erano concentrati sul repertorio barocco per passare poi a un repertorio più vasto che include Mozart, Haydn, Paisiello, Rossini, Donizetti, Bizet, Verdi, Puccini.

Terzo e ultimo appuntamento dell’anno è il concerto del 31 dicembre che si terrà alle ore 18 e che vedrà protagonista il grande soprano Mariella Devia che ha recentemente interpretato il ruolo di Traviata, con grandissima classe e personalità, per la prima volta sul palcoscenico del “Verdi”. Il programma include alcune tra le più belle pagine operistiche: da Bohème di Puccini a Rossini, alla Norma di Bellini. La sua esibizione sarà intercalata da alcuni brani sinfonici affidati all’Orchestra come la famosa Ouverture da Die Fledermaus, An der schonen blauen Donau e la Radetzky March di Johann Strauss jr. o il Pizzicato polka di Josef Strauss o ancora, la Sinfonia dalla Gazza ladra e altri popolarissimi brani ancora con l’intervento del Coro del “Verdi” preparato dal M° Alessandro Zuppardo. Sul podio il M° Giuseppe Marotta, direttore e compositore, per molti anni direttore musicale di palcoscenico e assistente del direttore musicale dell’orchestra della Fenice di Venezia, ruolo a cui ha affiancato un’intensa attività artistica in Italia ed all’estero, partecipando alle stagioni di prestigiose istituzioni liriche e sinfoniche e di importanti festival. Il M° Marotta si dedica con particolare passione alla riscoperta e divulgazione del repertorio popolare veneto del 17° e 18° sec. e ha diretto numerose “prime esecuzioni” sia di musica contemporanea che di revisioni del Settecento veneziano.

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