Sarà vero che viviamo in una società avanzata, dove i diritti fondamentali di uomini e donne sono cosa scontata oramai? Ti amo e ti amerò per sempre, andato in scena lo scorso weekend al Teatro Miela di Trieste, ci sfida a ripensare i nostri concetti di modernità.
“ … la coppia è come con un bilanciere da cinquanta chili: cominci la prima serie e il sangue scorre… ti guardi allo specchio e bicipiti, quadricipiti e pettorali lavorano tutti assieme… ti senti un Dio… questo è il fidanzamento! Dopo i primi dieci scatta la forza di volontà… i muscoli cominciano ad affaticarsi e la mente lavora al massimo ma vai avanti… e questo è il matrimonio! Ultima serie, ultimo strappo: qui la testa non capisce più un ca… Ops, bambino!! Poi deaffatichi: lasci completamente andare tutto….”
Questa è la vita di coppia vista da Toni (Ivan Zerbinati), amico di Gianni. Gianni è scomparso. La moglie Rosa (Laura Bussani) e il figlio Luca (Ivan Zerbinati) lo aspettano. La polizia indaga. In paese nessuno, neppure Toni, che lo conosce da una vita, sa dove sia finito.In un grottesco e immaginario paese della provincia italiana, viene perpetrato un delitto che mette in luce quello che fino a quel momento era rimasto nell’ombra.
Ti amo e ti amerò per sempre è stato scritto e interpretato in modo brillante da Laura Bussani, Ivan Zerbinati e Stefano Dongetti. Una storia che molti di noi avranno già visto, sentito o forse vissuto. Uno spettacolo di cui, speriamo, siano previste delle repliche.
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