6 Dicembre 2010

Necropoli: una rappresentazione memorabile

Un lieto evento. Un evento memorabile. In realtà non ci sono parole adatte per esprimere ciò che abbiamo provato e pensato noi, che eravamo al Verdi sabato sera. Di sicuro ”Mai più” ,monologo tratto dal romanzo Necropoli di Boris Pahor, è stato un evento che per una sera è riuscito a unire gli animi di una città per troppo anni divisa da scelte storiche e politiche.

Lo spettacolo è stato in messo in scena dall’attore e regista sloveno Boris Kobal, per molti anni direttore artistico del Mestno gedališče Ljubljana. Uno dei suoi meriti è certamente quello di aver fatto conoscere al pubblico sloveno autori italiani, quali Primo Levi, Carlo Goldoni e Fulvio Tomizza.

Protagonista del monologo è il signor P, ovvero Pavle Ravnohrib, accompagnato da giovani comparse in veste di visitatori in visita al campo di sterminio di Natzweiler. Osservando i cambiamenti portati dal tempo nel luogo del ricordo oramai divenuto museo. Il signor P. si lascia andare ai ricordi. Tra i visitatori c’è una giovane coppia, che si scambia gesti affettuosi, contrapposti ai ricordi delle atroci violenze e umiliazioni che il signor P. subì in quel luogo. La vitalità delle descrizioni del racconto si contrappone al cupo ricordo della prigionia. Le luci soffuse del palco trasformano le esili figure delle comparse in ombre, che accompagnano il racconto personale del protagonista.

Parole intime, parole che raccontano dei vari aspetti della vita umana, capaci di toccare il cuore e l’anima di ogni spettatore. Questo è Necropoli. Un evento unico, non solo per il suo valore simbolico, ma anche perché segna l’inizio della collaborazione culturale tra le città di Trieste e Lubiana, intrapresa dai sindaci Dipiazza e Janković.

Al termine della rappresentazione è salito sul palco Boris Pahor, che dopo i ringraziamenti, ha dichiarato che dopo aver vissuto a Trieste e dopo aver raggiunto una notevole fama all’estero, ora può sentirsi finalmente un triestino accettato e riconosciuto all’interno della sua comunità.

Qui le foto della serata.

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87 commenti a Necropoli: una rappresentazione memorabile

  1. dultan ha detto:

    le foto no funzia

  2. Dultan ga ragion: no funzia

  3. effebi ha detto:

    Taddea… bel nome.

  4. alpino ha detto:

    bon dai el nostro anche per stasettimana lo gavemo fato, el Pahorweeklytribute è stato fatto, xe come la pipì prima de andar in leto mejo farla che no se sa mai…

  5. effebi, se femo un spritz lunedì 13?

  6. effebi ha detto:

    ma si dai, andemo… qua xe na noia… sto post no va ne vanti ne indrio…
    te inviti anche Taddea ?

  7. effebi ha detto:

    tadeja se fa pregar…

  8. effebi ha detto:

    il fatto è che da quando leggo le cronache su boris pahor e non trovo più la parola “fascismo” rimango basito…
    nemmeno una volta da lui pronunciata… allora mi chiedo: ma allora è vero !? il novecento è alle nostre spalle !? anche tito e il letame possono essere davvero confusi !?

    ‘demo bever sto spriz dai ! qua xe veramente casin !

  9. effebi ha detto:

    Comunque se Taddea verrà potrò chiederle qualcosa su “le atroci violenze e umiliazioni che il signor P. subì in quel luogo…”
    forse lei è a conoscenza di cose che io non so

  10. Federico Degni Carando ha detto:

    Il ‘900 ce lo metteremo alle spalle quando saranno abolite le giornate che lo rievocano, 10 febbraio 25 aprile e 2 giugno compresi

  11. Alvor ha detto:

    il 1°Maggio e il 15 settembre invece ,festa dei lavoratoti e festa di Maria….mater dolorosa?

  12. Federico Degni Carando ha detto:

    Il 1 maggio non lo considero neanche 900… E’ Medioevo

  13. effebi ha detto:

    salvemo la befana !? i natali di roma !? el 29 luglio !? 🙂

  14. Josepihine87 ha detto:

    cio, ma povera Taddea! Come mai la gave tanto con ela? 🙂

  15. Josepihine87 ha detto:

    le foto xe splendide! Complimenti Taddea!!! 🙂

  16. Taddea ha detto:

    #effebi:
    le atroci violenze e umiliazioni che il signor P. subì in quel luogo, hanno dato vita a un insieme di opere molto aprezzate… c’eravate anche voi al Verdi sabato sera??

  17. bruno ha detto:

    e no! la befana no! se la abolimo le babe cossa festeggia….maschilisti!!!

  18. Taddea ha detto:

    #effebi
    le atroci violenze e umiliazioni che il signor P. subì in quel luogo, hanno dato vita a pensieri unici, perche sorti in una situazione particolarmente difficile non solo per lo scrittore stesso ma per tutta le genti europee. Questi pensieri ci danno un ottimo spunto per riflettere sul valore della vita, dell’ amore e della morte. C’ eravate anche voi al Verdi sabato?

    #Josepihine87 😉 grazie! per 2 foto son particolarmente felicissima…

  19. Sara Matijacic ha detto:

    cmq vada per el spritz, me autoinvito! 😉

  20. Federico Degni Carando ha detto:

    Alle 18 di lunedì al Bar Roma 4 di via San Nicolò? Va bene?

  21. Sara Matijacic ha detto:

    Si, ci sarò. così conoscerò finalmente un pò di lettori di bora.la . 🙂

  22. MARCANTONIO ha detto:

    aho’ ma quanno finisce sta storia? fatelo santo, una festa al posto di quelle che state suggerendo di togliere e nun se ne parli piu’

  23. Srečko ha detto:

    Sara

    Pazi, ker namesto aperitiva ti bojo dali odvajalo… (ricinusovo olje?)… 🙁

  24. Tarcisio ha detto:

    E’ stata una gran serata!!

  25. effebi ha detto:

    tadeja, ok, ma la domanda era un altra, forse nemmeno tu hai letto il libro.. ops… ma non vorrei rimanere in tema al post, ho visto che se lo faccio vengo cancellato…
    bene, allora tutti all’aperitivo, paga degni… 🙂 -mi no, mi son istrian-

    …poi si va a cena alla Taverna del Santopalato ? 🙂

  26. matteo ha detto:

    beh effebi dimostralo con i fatti, i fatti sono quelli che servono, il resto sono sparate

  27. Taddea ha detto:

    #effebi
    a me e sembrata piu’ una trasposizione teatrale del testo del libro!

  28. effebi ha detto:

    taddea… ma quale libro ? necropoli ? forse tu hai letto la versione originale in sloveno, nella mia, in italiano il “nostro signor P.” racconta di “atroci violenze e umiliazioni” sofferte dagli altri.
    propongo di trovarci tutti con una copia, magari le confrontiamo.

  29. Srečko ha detto:

    effebi

    Ma quanti anni hai? Devi essere molto molto giovane… 🙁

  30. Ma insomma, EFFEBI, che vorresti da dì, che il signor P. era un collaborazionista?

  31. effebi ha detto:

    32… ho visto tito: fai te…
    33… ho letto i vangeli: “tu l’hai detto”

  32. Sara Matijacic ha detto:

    @Srecko: 😉 sem bom pazila, obljubljeno!

  33. Srecko, nemoj zaboraviti da malo razumijem i slovenski… :-)))

  34. effebi ha detto:

    ma non era proibito parlare !?

  35. Sara Matijacic ha detto:

    vabbè dai… bando alle ciance, ci vediamo tutti all’aperitivo di lunedì. così mi illuminate sulla trama del libro (io non sono riuscita a finirlo) 🙂

  36. effebi ha detto:

    cioè 5 pagine oltre alla prefazione di magris…

  37. Alvor ha detto:

    Mammia mia !spritz je fašistični zasedi!!!

  38. Alvor ha detto:

    scusa effebi,non ho letto il libro,ma quali sono le “atroci violenze e umiliazioni”?

  39. matteo ha detto:

    effebi non lo dira mai e lo so bene perche

  40. Alvor ha detto:

    @24
    Sv.Boris Tržaški(mučenik) patrono dei mangiaitaliani

  41. maja ha detto:

    eh, no, effebi non lo dirà mai perchè è abbastanza furbo da sapere che “the internet is not written in pencil; it is written in ink” (cit.).

  42. Alvor ha detto:

    xe che no go fliche perchè el libro va leto ben prima de parlar.mando subito la leterina al Božiček de S’ciedna……

  43. effebi ha detto:

    ah i miei fans !!! vi adoro !!!

  44. effebi ha detto:

    ma vi aspettate da me che dica io quali sono le sofferenze e le atrocità che il sig. P. ha subito ? mi sembrate un pò strani…
    in ogni caso, confermo che nel libro non ci sono… ma finchè non farete lo sforzo di leggerlo so che sarà difficile che mi crediate.

  45. omo vespa ha detto:

    dai efebi, ormai xe ciaro tuto. dine che torture che te ga pati per man de pahor- el te ga ruba caramele? el te ga roto la barbie?

    mi ciamario interpol e onu, sto pahor devi eser un nazista-comunista magnafioi. efebi xe scampa solo perche nanca i magnafioi no lo vol.

  46. effebi ha detto:

    omo vespa… semo alle solite, mi parlo de pahor e trovo sempre un che inveze de contestarme quel che digo me vol meter sul lettin dei mati (me par un vecio sistema, quel de certi regimi)
    bon, omo vespa, ti te lo ga letto el libro !? perchè qua, veramente, più passa el tempo e più vedo che son l’unico mona che lo ga letto (ma guai se esprimo un parer !!! ocio de soto ! no se toca el “santo”….)

    ma po, voleria saver, de tanto orribile… cossa go srito, per esempio in sto post…
    mah !
    anche se parlo de aperitivi me trovo tuti dosso.

  47. effebi ha detto:

    bene, per quei interessati all’ argomento vedo in FB che sabato alle 11 ci sarà una conferenza presso il circolo Identità e Tradizione di via rapicio 7 Trieste, riguardo dipiazza, pahor…

    immagino che non si tratti di borut pahor.
    magari se bora.la ci va tira su un pò di materiale per altri mille post 🙂

    non credo che ci andrò, mi annoio a sentire sempre le stesse cose…

  48. ufo ha detto:

    Su Slomedia il testo del discorso di Boris.

  49. “identità e tradizione”, già queste due parole mi mettono i brividi…

  50. Srečko ha detto:

    effebi

    Nekropola la lessi, quando tu di Pahor non sapevi neppure che esistesse e quando anche in Slovenia era poco nota. Mi sono letto tutte le opere di Pahor.

    E ora a te che ami sparpagliare merda da tutte le parti e poi nascondi la mano. Sono mesi che cerchi di insinuare, ma senza mai dirlo apertamente, che Pahor in Necropoli ha scritto un sacco di fandonie, che fu un collaboratore della Gestapo e delle SS. Esattamente come scrisse sui muri di Trieste “Pahor Kapo”. Questo pensi di dimostrarlo col fatto che Pahor fu trasferito da un lager all’altro, che viaggio’ in treno, dove incontro’ e scherzo’ con ragazze libere, che alla fin fine si salvo’, cioe’ non ci rimase stecchito. Con tutte queste insinuazioni in effetti dimostri una cosa sola: la tua profonda ignoranza e la tua profonda malafede.
    Pahor ha piu’ volte scritto e detto che ha avuto per anni sensi di colpa di fronte ai compagni di sventura che morirono, per esserne uscito vivo. Questo fu un sentimento molto comune tra chi si salvo’ dai campi di sterminio nazisti. Ne scrisse anche Primo Levi. Leggilo, leggi Kertes, leggi gli altri autori sui campi nazisti, vedrai che chi si salvo’ fu per delle circostanze fortunate. I piu’ fortuinati furono certamente gli infermieri, perche’ rimanevano al caldo e non pativano la fame. Ma tutti furono testimoni delle sofferenze degli altri e ne parlarono. Cosi’ Pahor non ha mai negato che le sofferenze di chi non si salvo’ furono peggiori delle sue! Se affermi il contrario significa che Necropoli l’hai letta ( ma sei sicuro?) ma non ne hai capito nulla.
    Quanto ai trasferimenti da un campo all’altro, studiati un po’ di storia e geografia della II Guerra Mondiale. Vedrai, se vorrai vedere, che i campi venivano chiusi ed aperti a seconda delle circostanze e fortune della guerra per i tedeschi.

    Il fatto che Pahor al Verdi si sia inchinato alla memoria di Foschiatti ovviamente per te non significa nulla…

  51. Sottoscrivo gran parte delle parole di Srec’ko, dicendo che c’è in atto, tra i nazionalisti italiani, un tentativo negazionista. E’ singolare, poi, che gli stessi che accusano di negazionismo la Kersevan e la Cernigoi siano i primi a negare e/o a sminuire i crimini fascisti e del regio esercito.
    Qualcuno sta cercando di portare avanti un disegno ben preciso: le colpe durante la II guerra mondiale sono attribuibili solo ai nazisti, mentre gli italiani erano “buoni”. Tanto buoni da subire poi la “ferocia slava”.
    Come ha ricordato Cazzullo giorni fa a Pansa: “tu parli dei vinti, del sangue dei vinti, ma non dici mai che questi vinti fino a pochi giorni prima di esserlo erano coloro che avevano il coltello dalla parte del manico. E lo usavano”.
    Nel caso dell’Istria è stata più o meno la stessa cosa: parliamo senza se e senza ma dei crimini titini, ma ricordiamoci di quando gli italiani avevano il coltello dalla parte del manico. E lo usavano, entusiasticamente, contro i “barbari slavi”. Raccontiamola tutta la storia.

  52. niemand ha detto:

    uh?

    ma no te ieri ti che zirca un 30 comenti fa te volevi abolir el 25 aprile? come un pansa qualunque?

    e no iera el tuo amico berlusconi quel che diseva che mussolini mandava i opositori in vilegiatura?

  53. no, no, pian con le parole…
    Io ho detto che il ‘900 ce lo metteremo alle spalle quando aboliremo tutte le giornate che lo rievocano. Siccome giornate come il 10 febbraio sono state istituite politicamente ad hoc per creare un contraltare al 25 aprile, se si abolisce l’una, si deve coerentemente abolire anche l’altra.
    Il 1° maggio è roba da medioevo, da dialettica servo-padrone ormai superata.
    Il 2 giugno è un’altra data che divide: richiama un referendum poco chiaro, pieno di brogli, un re mandato malamente in esilio quando non aveva colpe (quelle dei padri non ricadono sui figli), ecc. ecc.
    La Giornata della Memoria della Shoah prima o poi va abolita. O dobbiamo portare la croce per i prossimi 300 anni? E come mai l’olocausto ebraico sì e quello curdo od armeno no?

  54. Paolo Geri ha detto:

    Per chi non lo sapesse “il circolo Identità e Tradizione di via rapicio 7” di cui parla effebi è la sede di Forza Nuova.

  55. Federico Degni Carando ha detto:

    Ah, ecco

  56. effebi ha detto:

    si…si… avete VOI ragione e IO torto…
    allora la butto in ridere…
    “LA SAI L’ULTIMA !?”

    (AGI) – Roma, 6 dic. – La scrittura mi ha aiutato a superare gli orrori della guerra e della persecuzione nazista. Lo ha detto alla Fiera della Piccola e Media Editoria ‘Piu’ libri piu’ liberi’, lo scrittore triestino Boris Pahor presentando il suo ultimo libro ‘Piazza Oberdan’. “Era la festa di san Niccolo’ del 1920 – ha ricordato Pahor – e il santo, come e’ tradizione, distribuiva piccoli regali ai bambini, io avevo sette anni. All’improvviso arrivarono invece i diavoli, quelli in camicia nera e manganello. Ero con mio padre: spaccarono tutto, buttarono tutto giu’ dalle finestre e diedero fuoco al Narodni Dom, la Casa della cultura slovena. Uno spettacolo grandioso e orrendo, che ha segnato tutta la mia infanzia e oltre. Anche perche’ la citta’ rimase a guardar senza intervenire e commentare in qualsiasi modo”. Negli occhi di Pahor ancora oggi e’ vivo il ricordo di quell’incendio, e con esso tutte le vicende storiche e personali che ha attraversato in 97 anni di vita. Proprio quella giornata e quell’incendio hanno segnato l’inizio delle persecuzioni fasciste della minoranza slovena di Trieste, una verita’ che “noi italiani ci abbiamo messo 50 anni a conoscere e ad accettare”.

    si dovrà rifare il concerto di Muti in questa nuova data…
    ora sappiamo, dal signor P, quando davvero è bruciato il Balkan….

    buone ciacole….

  57. effebi ha detto:

    53Srečko8 dicembre 2010, 10:08effebi
    Nekropola la lessi, quando tu di Pahor non sapevi neppure che esistesse e quando anche in Slovenia era poco nota. Mi sono letto tutte le opere di Pahor.

    …no te invidio

  58. effebi ha detto:

    55niemand8 dicembre 2010, 11:18

    purtoppo no te conossi el soggetto… 🙂

    el xe qua per dir dele robe a vanvera, tanto per sparigliar , parlando mal dei taliani… boris pahor per lui è solo un pretesto, come tanti…
    c’è chi usa boris pahor “vittima” per sputtanare l’italia
    e c’è chi usa boris pahor “vittima” per preparare i prossimi affari (la nuova destra bottegaia e enteportista triestina)

    peccato che boris pahor sia tutto meno che una “vittima”

  59. effedici ha detto:

    effebi, dove avrei parlato male degli italiani?

  60. effebi ha detto:

    57Paolo Geri8 dicembre 2010, 11:45Per chi non lo sapesse “il circolo Identità e Tradizione di via rapicio 7″ di cui parla effebi è la sede di Forza Nuova.

    credo sia aperta a tutti 🙂 anche a te… magari puoi intervenire per smentirli
    chiunque dei miei boriosi “fans” qui presenti possono farlo

  61. effedici ha detto:

    in pratica gli estremisti neofascisti alla Forza Nuova vanno bene, quelli comunisti no. il doppiopesismo di effebi

  62. matteo ha detto:

    61effebi
    8 dicembre 2010, 16:32
    55niemand8 dicembre 2010, 11:18
    purtoppo no te conossi el soggetto…
    el xe qua per dir dele robe a vanvera, tanto per sparigliar , parlando mal dei taliani… boris pahor per lui è solo un pretesto, come tanti…
    c’è chi usa boris pahor “vittima” per sputtanare l’italia
    e c’è chi usa boris pahor “vittima” per preparare i prossimi affari (la nuova destra bottegaia e enteportista triestina)
    peccato che boris pahor sia tutto meno che una “vittima”

    a si e ti per cosa te lo usi?

    a questo punto te lo usi anca ti per un qualcosa, senno non te intereseria piu de tanto, a cosa te servi scriver qua in batude e insinuazioni su fatti che non te ga dimostra

    cmq finalmente te ga dito cosa te pensi de pahor e xe triste

  63. effebi ha detto:

    effedici …cheddici !?

    (un nuovo fan !?)

    ho semplicemente pubblicizzato un evento (dove peraltro ho annucnaitò che non ci sarò)
    metntre peraltro ho scritto di pahor a muggia dove ero presente.

    che vuol dire la tua frase ?

  64. effebi ha detto:

    matteo quello che penso io di pahor sarà anche triste, ma non dipende da me…

  65. effedici ha detto:

    e che te devo dì?

  66. matteo ha detto:

    a no e da cosa dipende?

    che scopo te ga se non quel de sminuir uno scritor (che non ghe xe sta da i premi per la vita ma per quel che el ga scrito), anca se le tue insinuazioni saria vere (e no le xe) non centreria un tubo con i premi che ga ricevudo per i libri che ga scrito

    a sto punto per cosa te lo usi?

  67. omo vespa ha detto:

    grande efebi, bon, dai, te potevi dir che te piasi sfiga nuova, che almeno te ciolevimo sul serio.

  68. effedici ha detto:

    effebi, ma el spritz de lunedi ale 18 xe confermato o te fa l’ofeso?

  69. niemand ha detto:

    @fdc

    si vede che non hai capito niente dei fascisti. se pensi che abolendo il 25 aprile loro per fair play la smetteranno di buttare merda sulla resistenza, ti sbagli di grosso. ad ogni arretramento dell’ antifascismo corrisponde un avanzamento del post-neo-fascismo o come diavolo si chiama adesso (blocco identitario? nuova destra? vattelapesca?)

    p.s. il primo maggio non e’ medioevo. lo sfruttamento dei lavoratori e’ medioevo.

  70. chinaski ha detto:

    il 2 giugno divide? non direi proprio.

    perche’ il 27 gennaio? perche’ la shoah si’ e il genocidio degli armeni no? se non riesci a capirlo da solo te lo spiego io: la shoah e’ un crimine (anche) italiano: a partire dalle leggi razziali, annunciate proprio qui a trst.

  71. Tergestin ha detto:

    Xe che se te parli con fassisti che no xe i soliti disadattadi analfabeti i te dira’ la litania del “Si’, le leggi razziali xe stade brutissime, ma a parte quel ga fato tuto Hitler”. Foibe? Slavocomunisti. Risiera? Nazitedeschi. E via cussi’, pazienza se gli italiani c’entra pesantemente con ambedue: italiani brava gente e Mussolini tipo un poco scontrosetto ma in fondo tanto bravo.

    Per chi ancora no lo gavessi capido, le sportellade a Pahor xe fate proprio per tenir su queste traballanti teorie: la sua testimonianza sul razzismo, la repression e la decimazion contro la sua gente no se pol gnanca dir che sia opera dei nazisti anca se i ga dado una man. Xe stada tuta farina de italianissimi sacchi fassisti, Hitler d’altronde vedeva meio la “razza” slava rispeto a quela mediterranea (anca se gavessi copado tute e do’).

    Necropoli, el Kapo’ e tuto el resto xe solo pretesti per sminuir la figura de Pahor. La realta’ xe che no se devi mai parlar de chi ga iniziado per primo a far el prepotente da ‘ste parti.

  72. Tergestin ha detto:

    Preciso: i fassisti disadattadi xe quei pochi (e ben poco furbi) che no se fa problemi a elogiar anca Hitler e parlar de sporchi giudei. Ma qua de noi un poco per civilta’ e molto per astuzia, quei che xe un atimin sgai i sa dove tirar l’acqua, cossa xe socialmente acetabile e cossa no.

  73. effebi ha detto:

    uh quante belle chiacchere…
    ma di preciso, allora, il balcan è andato a fuoco quando !?

    forza nuova, la destra furba, quella stupida…. el solito effebi in tutte le salse…chiacchere….

    ma poi il vecchio quesito rimane:
    Boris Pahor è stato “antiFASCISTA” !? quando ?

    se dobbiamo parlare di boris pahor sarebbe meglio partire da due o tre certezze, altrimenti continuiamo pure a parlare …di me.

  74. effebi ha detto:

    (AGI) – Roma, 6 dic. – La scrittura mi ha aiutato a superare gli orrori della guerra e della persecuzione nazista. Lo ha detto alla Fiera della Piccola e Media Editoria ‘Piu’ libri piu’ liberi’, lo scrittore triestino Boris Pahor presentando il suo ultimo libro ‘Piazza Oberdan’. “Era la festa di san Niccolo’ del 1920 – ha ricordato Pahor – e il santo, come e’ tradizione, distribuiva piccoli regali ai bambini, io avevo sette anni. All’improvviso arrivarono invece i diavoli, quelli in camicia nera e manganello. Ero con mio padre: spaccarono tutto, buttarono tutto giu’ dalle finestre e diedero fuoco al Narodni Dom, la Casa della cultura slovena. Uno spettacolo grandioso e orrendo, che ha segnato tutta la mia infanzia e oltre. Anche perche’ la citta’ rimase a guardar senza intervenire e commentare in qualsiasi modo”

    virgolettato AGI

  75. matteo ha detto:

    bene partiamo da certezze

    a me non risulta che sia mai stato fascista anzi mi risulta che sia sempre stato antifascista, dimostra la tua tesi con prove e parole non prese a caso tipo è andato in libia a fare il militare o con prove prese a casaccio dai suoi scritti i quali non provano assolutamente nulla

    aspetto anche di sapere per cosa lo usi

    e anche

    effebi
    8 dicembre 2010, 17:43
    matteo quello che penso io di pahor sarà anche triste, ma non dipende da me…

    da cosa dipende?

  76. effebi ha detto:

    mentre il signor P. era al Verdi questo era programmato al teatro sloveno di trieste 🙂
    http://triestechespettacolo.files.wordpress.com/2010/12/locandine321.jpg

    il papa è l’attore di trst je nas (credo) poi ce nè un altro 🙂 in divisa… 🙂
    ma non è la destra triestina che ha una fissazione !? 🙂

  77. matteo ha detto:

    e questo sta a dimostrare?

  78. maja ha detto:

    l’altro è boris kobal, il regista di necropoli.
    tutto torna…

  79. matteo ha detto:

    “Vanno necessariamente chiariti i limiti della generosissima legge italiana di tutela della Minoranza slovena dalle richieste del Comitato paritetico, suffragate dall’ istigante attuale governo di Lubiana” precisa il presidente dell’Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota.

    “Occorre distinguere i diritti che la legge in parola riconosce alla nostra minoranza nei Comuni interessati delle Province di Trieste, Gorizia ed Udine dai privilegi e da qualche prevaricante capriccio che si vorrebbe venissero riconosciuti, con conseguenze irrefrenabili che genererebbero tensioni di cui la città e tutta la sua popolazione non hanno certamente bisogno” sottolinea Lacota.

    “Si deve riconoscere che in troppe zone dell’altipiano l’applicazione della legge è carente nella segnaletica, nelle insegne pubbliche, nella toponomastica e forse anche nei servizi, e ciò va sanato nel più breve tempo possibile, perché si tratta di diritti che vanno rispettati integralmente” conclude Lacota. “Ma se il tentativo è quello di coronare il sogno–programma di far installare al bivio di Miramare, piuttosto che in via Flavia, o ancora in via Valerio, cioè all’ingresso della città, la scritta “TRST”, in aggiunta a quella esistente “TRIESTE”, allora la risposta che tutte le istituzioni devono dare, con responsabilità, rigore e decisione, è no”.
    http://www.leganazionale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=427:bilinguismo-no-a-privilegi-e-capricci-unione-degli-istriani&catid=53:bilinguismo&Itemid=77

    tuti xe fisai con qualcosa

  80. effebi ha detto:

    mentre il balkan è andato a fuoco il giorno ?

  81. Taddea ha detto:

    Il Narodni dom fu devastato il 13. luglio 1920, in seguito a due giorni di caos e proteste.
    A Split/Spalato il 12. lug due officiali dell’ imarcazione italiana – Puglia, tolsero dall’ asta la bandiera del Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni, ritornando con essa sull’ imbarcazione.
    Una commissione internazionale accerto’ che l’ incidente fu provocato dai marinai Italiani, che spararono verso la costa sulla folla, uccidendo un dimostrante. Le guardie jugoslave… risposero agli spari degli agressori uccidendo il comandante dell imbarcazione Gulli ed il macchinista Rossi.
    Il 13.lug all’ indomani dell’ agressione fascista a Spalato, a Trieste in piazza Unita’ si tenne una manifestazione di fascisti triestini di protesta invocando il pubblico a vendicare le “vittime” di Split/Spalato.
    La folla in seguito si diresse in via Filzi verso il Balkan. Qui fu incoraggiata da un atto delle guardie della caserma vicina (che avrebbero dovuto salvaguardare il palazzo) ad invadere il palazzo e a spargere benzina per per poi incendiarlo.
    . . .

  82. effedici ha detto:

    Non sapevo fosse stato provocato da marinai italiani…

  83. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ taddea
    Incredibile come tu riesca in poche righe ad accumulare una tale sequela di falsità o vere e proprio incredibili sciocchezze.

    Premessa: i fatti di cui parliamo non sono accaduti – come tu scrivi – il 12 luglio, bensì il giorno prima. Nemmeno le date esatte conosci!

    Primo: tu scrivi che quella di Spalato fu una “aggressione fascista”. Ma quale fascista, ma che scrivi! Era la Marina da guerra italiana, che aveva inviato a Spalato una propria nave ad occupare militarmente la città assieme ad altre forze d’occupazione. Infatti – cara la mia ignorantona – la Dalmazia faceva parte interamente di una zona militarmente occupata, in quanto parte di uno stato che aveva perso la guerra, l’Austria/Ungheria.

    Secondo: la commissione internazionale non stabilì che gli italiani avevano per primi sparato sulla folla, ma scrisse che gli incidenti furono causati all’inizio dal furto della bandiera da parte dei due marinai italiani.

    Terzo: è falso che la bandiera fosse – come tu scrivi – sopra “un’asta”. Era una bandiera appesa ad un balcone d’una casa del porto, e venne praticamente strappata dalle mani di una signora dai due marinai.

    Quarto: a seguito di ciò, la popolazione di Spalato – già ben bene eccitata da una conferenza di un ufficiale serbo di nome Lovric dal titolo “l’eterno nemico”, e dedicata interamente all’Italia, scatenò dei disordini, che furono uguali a quelli che da un anno e più si scatenavano a Spalato, contro gli italiani che vivevano in città. Sì, perché da novembre del 1918 s’erano avuti almeno dieci casi di attacchi agli italiani del luogo, con addirittura vari casi di scuse ufficiali delle autorità militari e civili jugoslave. Erano state varie volte divelte le insegne italiane, spaccate le vetrine, malmenati i notabili italiani, scassate le porte delle case, colpite con sassaiole le finestre, bruciati i ritratti dei reali d’Italia, strappate le bandiere italiane dalle case e perfino da una nave mercantile italiana attraccata in porto.

    Ultimo: in questi disordini dell’11 luglio, tu nemmeno sai che vi fu un morto fra la folla. Non ne sai il nome. Non sai come morì. L’unica cosa che sai fare è chiamare “vittime” con le virgolette le due persone che vennero uccise, e cioè Gulli e Rossi.

    Vergognati.

    Luigi (veneziano)

  84. effebi ha detto:

    per boris pahor bruciò il giorno di s.nicolò….

    “Era la festa di san Niccolo’ del 1920 – ha ricordato Pahor – e il santo, come e’ tradizione, distribuiva piccoli regali ai bambini, io avevo sette anni. All’improvviso arrivarono invece i diavoli, quelli in camicia nera e manganello. Ero con mio padre: spaccarono tutto, buttarono tutto giu’ dalle finestre e diedero fuoco al Narodni Dom, la Casa della cultura slovena….”

    tanti auguri, buone feste

    (effebi chiude qui)

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