3 Dicembre 2010

Metz: “Partire dai luoghi d’emarginazione per immaginare a Trieste una società multietnica e interculturale”

“Partire dai luoghi d’emarginazione per immaginare a Trieste una società multietnica e interculturale, capace di chiudere l’era dell’isolamento, anche grazie all’uso delle nuove tecnologie, strumento concreto di democrazia partecipativa”.
É uno degli obiettivi che si pone Progetto Comune con la candidatura di Alessandro Metz, da sempre attivo a Trieste come politico “di movimento” e ora aspirante sindaco alle primarie del centro sinistra, che è stato presentato ieri durante una conferenza stampa alla Stazione centrale di Trieste.

«Non a caso – parla Alessandro Mizzi, protagonista del Pupkin Kabarett al teatro Miela – la neonata lista è composta da persone vive, portatrici di vissuti che, ognuna nei vari ambiti di riferimento, hanno deciso di aprire un confronto con le altre realtà cittadine, passaggio fondamentale per allargare la discussione nella Trieste di oggi».

«Persone esterne dalle segreterie dei partiti – interviene il consigliere comunale dei Verdi Alfredo Racovelli – che sulla base delle loro  esperienze hanno messo in moto la città di Trieste, ferma da una decina d’anni, priva di governo e di decisioni di alto profilo». «ha bisogno di nuove risorse – aggiunge Marino Vocci, già sindaco di Duino – e di esaltare le proprie bellezze, determinate dal paesaggio e dalla ricchezza degli scambi. Nata e sviluppata dal mare, è questa la grande cultura che deve essere recuperata». «una riflessione su quale porto vogliamo – gli fa eco Alberto Volpi, presidente della cooperativa Terra Rossa -. Trieste senza porto, è come Cortina senza impianti sciistici».

Progetto Comune è un progetto “libero dai partiti”, come testimoniato dai firmatari del documento, sottoscritto da insegnanti e impiegati, studenti e ricercatori, precari e disoccupati. Tra le firme spiccano poi quelle dell’attore Fulvio Falzarano, che interpreta “Mario” in Benvenuti al Sud, l’ultimo film di Luca Miniero, di Luca Tornatore, astrofisico di fama per le sue battaglie ambientali contro gli Ogm, di Massimo Sangermano, autore regista di Rai Educational, e ancora del giornalista Pierluigi Sabatti, della scrittrice Elisabetta D’Erme e di Giovanna Del Giudice, psichiatra espressione della riforma basagliana.

La scelta di presentare Metz all’interno della stazione ferroviaria di Trieste non è casuale, poichè si tratta di un luogo simbolo di emarginazione sociale, ritrovo di chi una casa non ce l’ha, dei pendolari lasciati ai piedi dai ritardi e dai treni “fantasma”, ma nel contempo il luogo di una possibile partenza, per costruire insieme una Trieste consapevole delle proprie risorse e potenzialità.

A breve si potrà accedere al nuovo portale bilingue (italiano e sloveno) www.progettocomunetrieste.eu, uno strumento concreto e innovativo, una piattaforma politica di partecipazione, parte del programma di Progetto Comune. Il portale vuole essere inoltre uno strumento a  cui tutti possono accedere attivamente, come espressione concreta di democrazia partecipativa, protagonisti essi stessi della città che a partire da oggi possono contribuire a formare.

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47 commenti a Metz: “Partire dai luoghi d’emarginazione per immaginare a Trieste una società multietnica e interculturale”

  1. mario ha detto:

    Ma facci il piacere, non dire sciocchezze! Parti dall’emarginazione con un aspirante sindaco come Cosolini? Vogliamo riprendere l’esperienza negativa di Illy?

  2. Massimiliano ha detto:

    Ancora Metz? Ma non si era detto che in politica c’era bisogno del ricambio? L’ultima cosa di cui ha bisogno ora il nostro Paese è del casino che fanno solitamente quelli dei Centri Sociali. Bisogna ricostruirlo questo Paese e non sfasciarlo completamente. Mi meraviglio che gente seria come Rosato permetta che in politica, nell’ambito del cosiddetto Centrosinistra, possano gravitare ancora i Centri Sociali.

  3. aldič ha detto:

    tra metz e andolina meio andolina! lep dan ciaoo

  4. Julius Franzot ha detto:

    Almenop Cosolini è concreto, ha chiesto l’ opinione della gente, si vede che sta pensando ad un’ alternativa. Metz ha i paraocchi per i veri problemi (strano che si sia accorto che Trenitalia ci ha isolati) e vede solo emarginati. Certo, se si va avanti così ci saranno (quasi) solo emarginati!

  5. sandro ha detto:

    il problema della gente di sinistra di questa città è sempre quello. vedono chi si muove come gente strana e incloncludente. Rosato? esiste?

  6. josephine87 ha detto:

    riflettiamo e ascoltiamo,prima di sputare sentenze. Proviamo a partecipare ai dibattiti pubblici che i candidati organizzano in vista delle primarie. Poi potremmo anche lamentarci. 🙂

  7. elena ha detto:

    La prima definizione di “politica” (dal greco πολιτικος, politikós) risale ad Aristotele ed è legata al termine “polis”, che in greco significa la città, la comunità dei cittadini; politica, secondo il filosofo ateniese, significava l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Ecco, secondo me, perché in tanti partecipano a Progetto Comune scegliendo Metz come portavoce.

  8. Fulvio ha detto:

    è importante partire dal basso , per non perdere ulteriormente il contatto con la realtà

  9. Tergestin ha detto:

    Si’ bon, ma xe tropa carne al fogo cussi’.
    Penso che per l’area piu’ radicale/orientada al sociale va piu’ che ben Andolina. Perche’ a sinistra i devi dividerse sempre in gruppuscoli “critici” e regalarghe el caregon al PDL anca co’ i xe in caduta libera?

  10. BettyBoop ha detto:

    Sono d’accordo con josefine87. Il clima politico di questo paese sta cambiando. Per troppi anni per pigrizia o comodità abbiamo preferito delegare, con danni incalcolabili. Ora dobbiamo uscire da questo incantesimo e ritornare a PARTECIPARE. Penso sia questo che ha messo in moto Metz e la sua lista.

  11. Paolo Geri ha detto:

    #9. tergestin
    Purtroppo le divisioni a sinistra sono un dato storico e permanente. D’ altronde ci sono due approcci diversi per affrontare i temi dell’ emarginazione sociale (che è uno dei temi da affrontare, ma non certo l’ unico). Uno è un approccio “ideologico” come da Metz ed uno è un approccio concreto come fa Andolina.
    A Metz invece vorrei chiedere che cosa pensa e propone su rigassificatore, Ferriera, porto, bonifiche, piano del traffico, piano regolatore ….

  12. elena ha detto:

    Il problema è la società ragiona sempre in termini dicotomici: come a dire, o l’uno, o l’altro. La sinistra ha perso perché ha smesso di fare la sinistra, tant’è che aumentano le persone che non vanno più a votare. La candidatura di Metz (che -basta averlo seguito – si è espresso miriadi di volte su rigassificatore, ferriera, porto, bonifiche, piano del traffico e regolatore, anche con le presenze, concrete, quelle fatte in piazza, oltre che nei palazzi) va allora a cogliere il vuoto espresso dal centro sinistra. Un contributo che non divide, ma anzi, rafforza la sinistra. Un contributo da non sottovalutare, di cui hanno bisogno sia Andolina che Cosolini

  13. Macia ha detto:

    La sinistra perdeva anche quando faceva la sinistra.

  14. Tergestin ha detto:

    @ Elena

    No capisso cossa “rafforza” un che anziche’ contribuir a ingrossar le file se fa un suo movimento. Resto dell’idea che a sinistra pol bastar due forze.
    Dopo i pol candidarse anca in sedise, se i ga voia de incasinar le acque ancora de piu’, ma quel che i Triestini chiedi a gran vose per strada, pei bar, sui giornai (non censuradi), in rete xe che i risani e no i svendi ‘sto benedetto Porto.

    Mi voio veder un politico che concretamente me disi che vol bloccar la speculazion che i sta fazendo e ciamar tecnici internazionali slegadi dale caste locali (come i faria in tuto el mondo), riattivar i magazzini e la zona Franca. Se pol, ghe xe le carte in regola e ghe xe migliaia de Triestini lo chiedi. Mi e non solo mi votassi a oci chiusi se fossi qualchedun che intraprendi ‘sta battaglia: la vera battaglia per el rilancio Trieste, che pol iniziar e cresser solo da la’.

    Ma Bandelli non ne accenna, Cosolini parla molto sui generis e i altri li stemo spetando.
    Finche’ no vedo qualcossa che vadi al di la’ del giogo dele sedie tipico dela nostra provincia, la tessera eletoral la uso solo per fodrar la gabieta del canarin.

  15. Fulvio ha detto:

    #9. tergestin

    PErchè la Sinistra è divisa ? Forse perchè alla sinistra non piace che il candidato venga deciso a Roma, ma anzi piace scegliere il proprio candidato in città con le primarie, che restano uno strumento super democratico (in America lo si usa da decenni e decenni…), e questo ovviamente crea una discussione animata sulle varie correnti di centro sinistra (mentre dall’altra parte le correnti – come abbiamo visto tutti … – vengono subito messe a tacere, c’è un capo, decide lui, gli altri zitti e subire).

    E il fatto che il dibattito sia diviso in più candidati non fa altro che rafforzare poi il candidato uscente dalle primarie, che potrà poi contare sull’apporto dei candidati che verranno sconfitti alle primarie.

    Chi conosce Metz, non può non sapere come la pensa sui temi di cui sopra. Metz parla tra la gente, si fa vedere, non ha paura ad agire se necessario nè tantomeno si nega a discussioni o confronti. La sua forza è vivere le cose di cui parla, e già il fatto che abbia rinunciato a vitalizi e al posto da parlamentare per tornare ad operare SUL e PER IL territorio in cui vive, la dice lunga sulla sua buona volontà di cambiare le cose. E comunque vada, l’importante è che la città di decancrenizzi dall’immobilismo lobbista della vetusta destra locale degli ultimi tempi, che aldilà di tutto, ha STUFATO e non ha dato NIENTE nè alle imprese nè alle parti sociali cittadine, indebolendo quel poco di buono che c’era prima in città.

  16. chinaski ha detto:

    macia, non sai quanto ti sbagli. tu, come quasi tutti in italia, evidentemente ritieni che la politica consista solo nel partecipare alle elezioni, e che vincere o perdere significhi vincere o perdere una gara.
    le vittorie (e le sconfitte) della sinistra vanno misurate sui cambiamenti *reali* che la sinistra e’ riuscita (o non e’ riuscita) ad ottenere nella redistribuzione della ricchezza, nell’ organizzazione del lavoro, nell’ estensione dei diritti, e cosi’ via. e da questo punto di vista, la sinistra ha ottenuto molte vittorie negli anni ’60 e ’70: basti pensare allo statuto dei lavoratori, alla riforma del diritto di famiglia, alla sanita’ pubblica, ecc..

  17. Laverdure ha detto:

    Le mobilitazioni dei migranti, degli studenti, degli operai, in queste settimane hanno causato uno tsunami che molti ancora fanno finta o non hanno più gli strumenti per vedere: sul baratro della crisi la realtà ha fatto irruzione nel teatro delle ombre politiche. Una lista come quella che, scegliendo una figura palesemente non corrotta come Metz, ha deciso di dare sostanza politica a cose molto diverse tra loro, che si sono mosse negli ultimi anni a Trieste su terreni culturali, ambientali e sociali, è un tentativo intelligente di dare rappresentanza locale a questo emergere della realtà.
    Comunque vada sarà un successo, vincere può voler dire molto poco.

  18. Tergestin ha detto:

    Voleria che fossi chiaro: mi no esprimo perplessita’ su Metz, ma sul METODO de far correnti e correntine, gruppi critici che se stacca da quei che va tropo al “centro” e gare de chi pissa piu’ longo.
    Un metodo che ga portado falimenti eletorali ala sinistra zento volte e che ga fato gira e rigira sempre el giogo dele destre piu’ corotte.

    @ Laverdure

    Migranti, studenti (quindi futuri lavoratori) e operai i pol far molto poco se no se ghe da’ concretamente quel che la cita’ pol ofrirghe: nel nostro caso el P-O-R-T-O.
    Insisto sul argomento proprio perche’ gavemo spazi limitadissimi, le imprese fila tute a Est del confin. Pensemo ala tassazion italiana e quela slovena o croata, per no parlar del resto dei paesi: chi xe l’imprenditor che investi qua quando no pol far zinque chilometri e pagar meno? El turismo ga risorse limitade e i enti publici xe za strapieni e no crea ricchezza concreta.

    Inveze gavemo un gioielin sul mar che da 56 anni no sfruta nissun se non per tornaconti personali. Dala ripresa del Porto se otien automaticamente la ripresa dell’indotto, dei cantieri e dele fabriche (che Roma ne ga ciavado, ricordemo el ’66 per dir la data piu’ emblematica).

    Mi son piu’ che d’acordo a dar condizioni migliori ai operai, ai emigranti e ai studenti, ma proprio per quel va studiadi i sbocchi possibili.

  19. chinaski ha detto:

    tergestin

    premesso che no go ancora deciso per chi che votero’ a ‘ste primarie, penso che le cose le sia el contrario de quel che te dixi ti. a mi me par che lo scopo de metz e del suo gruppo sia quel de *riportar dentro* alla sinistra una serie de problematiche e de soggetti che in parte i iera stadi alontanadi da la sinistra piu’ istituzionale, e in parte i se gaveva alontanado de soli pei motivi che te dixi ti (cioe’ mostrar che i iera piu’ duri e puri o roba del genere).

  20. chinaski ha detto:

    dito questo, a mi pe piasessi gaver un gianfranco bettin a trieste. su questo penso che gavessimo de imparar qualcossa dei veneziani 😀

  21. Laverdure ha detto:

    Hai completamente ragione sul porto, ma proprio per questo mi chiedo come sia possibile scardinare quei meccanismi di potere, assolutamente trasversali, che da decenni tengono quel patrimonio incatenato a un’idea privatistica e non pubblica che governa, più in generale, tutte le scelte urbanistiche e del territorio a Trieste. Quando parlo dell’emergere della realtà mi riferisco proprio a questo: l’attuale crisi finanziaria, non solo a Trieste ma a livello globale, produce reazioni a livello economico-politico che incattiviranno ancora di più chi ha sempre agito nella convinzione che i beni comuni siano territorio di conquista. Noi ci lamentiamo del porto ma questi stanno privatizzando persino l’acqua potabile!
    Ne so abbastanza da non credere più, da anni, all’intervento “statale” ma sono invece convinto che sia ora di inventarsi un nuovo concetto di “pubblico”. Non vedo come possa accadere senza la partecipazione vera, concreta, reale, e difficile, alle scelte. Secondo me le lotte di queste settimane sono proprio questo, e ipotesi politiche come quella di questa lista tentano di aprire gli spazi per il confronto. Per questo la critica, in altri tempi sacrosanta, che fa Tergestin al rischio di dividersi anzichè unire non è corretta in questo momento. Si tratta di aprire spazi di confronto, che siano le primarie, le mobilitazioni, o chissà che altro.

    Comunque mi sa che Metz anche sulla faccenda del porto sta preparando qualche sorpresa:
    “Il Mare è l’elemento da cui nasce Trieste, è quello che ha portato culture e popoli, commercio e sviluppo, sogni e desideri spesso realizzati, da troppo tempo abbandonato e vilipeso.”
    http://jomarch87.blogspot.com/2010/12/la-bellezza-e-appunti-di-programma-per.html

  22. Julius Franzot ha detto:

    Io non ho niente da guadagnare o da perdere e per questo mi sembra di poter essere obiettivo quando dico che il Porto Vecchio va rottamato come porto e trasformato in un’ area puramente turistica. Così si leva il pane dalla bocca di mafiosi ed intriganti (che vivono di populismo, spartizione di careghe e provvigioni sugli “studi di fattibilità” da decenni) e finalmente si fa qualcosa per una città in agonia. Avete mai fatto il conto di quanti posti di lavoro dà il porto automatizzato rispetto ad una possibile realtà turistica?
    Toglietevi dalla testa che, dopo l’ assassinio dell’ Euroregione (Vodka fatta bere a Haider, Panto precipitato per opera dello Spirito Santo, Galan traghettato verso altri lidi, Illy che ha perso le elezioni-quella è stata forse l’unica cosa naturale) Trieste possa vivere del porto. Il futuro può essere solo una rottura con schemi mentali del passato e con temi (Ente Porto e beni abbandonati) che servono solo a fomentare intrighi e a far guadagnare soldi e poltrone alle mafie, magari famigliari, locali.
    Trieste può avere un futuro solo come (splendida) meta turistica (stanziale e non solo croceristica, quindi alberghi con piscina e spiagge curate), anche peril suo centro storico mitteleuropeo, unico al mondo.
    Se qualcuno ne vuole fare una città industriale, non ha idea di quanto inquinino le industrie (v. Ferriera e puzza nelle aree colpevolmente abbandonate verso Aquilinia).

  23. BettyBoop ha detto:

    Cultura e Turismo sono il futuro di Trieste. La città dovrebbe riuscire ad attirare il così detto “turismo intelligente” e per farlo deve curare e preservare l’ambiente, il suo mare e il suo Carso, e la sua offerta culturale deve essere costante e di alta qualità. La cultura non inquina e il turismo culturale porta un notevole indotto in diversi settori economici della città, creando quindi posti di lavoro. Quindi chi vuole per Trieste un futuro eco-sostenibile deve investire nella cultura, a 360 gradi x 365 giorni all’anno.

  24. ufo ha detto:

    Julius, sei sicuro che il defunto in camicia bruna richiedesse un particolare incoraggiamento per darci dentro con gli spiriti?

  25. chinaski ha detto:

    ufo, ma cosa vai a pensare. il defonto in camicia bruna e’ stato vittima di un complotto, come il nostro amato lider, a cui la mafia infila minorenni in camera da letto per screditarlo. 😉

  26. Julius Franzot ha detto:

    @ ufo

    A parte l’ allusione alla “camicia bruna” che non condivido, Haider beveva birra e vino bianco, la Vodka (e i superalcoolici in genere) erano estranei alla sua “dieta”.

  27. Julius Franzot ha detto:

    @ ufo

    Haider non indossava camice brune (semmai incassava provviglioni indebite su affari di Stato) e beveva birra e vino bianco. I superalcoolici non facevano parte della sua dieta.

  28. ufo ha detto:

    Sulle preferenze jorghiane in tema di guardaroba non ho alcun problema ad ammettere una conoscenza solo superficiale: sulle posizioni politiche – che fossero sincere o puramente elettorali – e sulla trasposizione di tali politiche in fatti invece confermo la mia valutazione: profondo bruno. O forse meglio: profondo Brüno.

  29. Luca Tornatore ha detto:

    bellissimo. e dopo aver votato il bilancio comunale e i vigili con la pistola. E aver partecipato ad un convegno con l’inviato di guerra de “il giornale”..
    per forza il centro destra voleva dargli l’onoreficenza.
    non ho ben capito di chi è il candidato sindaco, ma vabbè

  30. Perbacco ha detto:

    fantasmagorico.. e ciò dopo aver votato il bilancio comunale e i vigili con la pistola. E aver partecipato ad un convegno con l’inviato di guerra de “il giornale”..
    per forza il centro destra voleva dargli l’onoreficenza.
    non ho ben capito di chi è il candidato sindaco, ma vabbè

  31. Perbacco ha detto:

    [oops, scusate, prima mi è scappato il doppio commento e il “perbacco” è pure finito come nome]

    se la cosa non è un fake, veramente non capisco come gli sia saltato in mente di fare questa cosa insieme a (lasciamo stare sir camber) ferrara.
    ovvero: la lega.
    Il partito che un paio di settimane fa voleva far votare in regione una richiesta al parlamento per rendere legittima la delazione dei medici negli ambulatori e negli ospedali a proposito dei migranti senza permessodi soggiorno. E lui è un pediatra?? che fa, è contento? fa il delatore? non credo, no? e allora?!
    il partito dello “sparamogli come coniglietti” o “vorrei fare fuori i bambini dei zingani”.
    o dei maroni che dicono “embè, quando hanno sparato al peschereccio avranno pensato che erano migranti”..
    Ma Andolina andiamo.. non è mica tutto indifferente, eh!

  32. pallina ha detto:

    Il video di don Gallo che sostiene Metz!

    http://www.youtube.com/watch?v=HO47b0Srwq4

  33. chinaski ha detto:

    luca, ho l’ impressione che sia stato cancellato un commento in cui si parlava del volantinaggio congiunto andolina-camber-ferrara. chi legge adesso, letteralmente non capisce di cosa si sta parlando. potresti scrivere in due righe di cosa si tratta?

  34. Luca ha detto:

    ok, è semplice.
    prima però devo, con sollievo correggermi: andolina ha votato contro le pistole e si è astenuto sul bilancio, diversamente dalla notizia che avevo avuto.

    anyway, pare – e pare che non sia uno scherzo – che verranno distribuite (casa per casa?) 60000 copie di un volantino con gli auguri di natale e con scritto “maggioranza e opposizione si uniscono per fare gli auguri a tutta la città”, con i volti di andolina, camber e ferrara.

  35. chinaski ha detto:

    ok grazie.

    pero’ vediamo di non spararci sulle palle da soli. se andolina ha messo la sua faccia su quel pieghevole (scelta sicuramente infelice, secondo me), questo non vuol dire che sia d’accordo con la politica della lega. la lega ha gia’ raccolto abbastanza consenso sulle sue politiche xenofobe, vediamo di non attribuirle anche il consenso di chi invece la pensa diversamente.

  36. Flores ha detto:

    Stimo Andolina perché (lui sì!) è da sempre uomo del fare e ben diversamente e aldilà di certi slogan.
    Quanto ai blabla dei rappresentanti dei centri sociali , ad esser caritatevole li definirei chimerici.

  37. Laverdure ha detto:

    Voglio sperare nell’errore tecnico, ma il mio commento nel quale riportavo la grave faccenda del volantino di auguri congiunto Andolina-Camber-Ferrara è scomparso!
    Perchè è grave la faccenda? Per il semplice motivo, come scrivevo prima, che un simile volantinaggio a una settimana dalle primarie del csx, assume valenze a dir poco disgustose: da parte di Andolina quella di mostrarsi come unico rappresentante della sinistra in città oltre che persona disponibile ai peggiori inciuci, da parte degli altri due il tentativo di condizionare da destra le primarie stesse.
    Vediamo se sparisce pure questo… che tristezza!

  38. Paolo Geri ha detto:

    La risposta di Marino Andolina sul volantino “incriminato”.

    http://andolinasindaco.wordpress.com/2010/12/06/lo-scandalo-degli-auguri-di-buone-feste/

  39. kaiokasin ha detto:

    Ma perchè parlate di frammentazione della sinistra? Chi si presenta alle primarie poi si impegna a sostenere il candidato che ne esce vincitore, quindi alla fine avremo una sinistra unita: è questo il bello delle primarie. I candidati mi sembra coprano tutto l’arco del centro-sinistra (con l’esclusione dei centristi cattolici del PD): Cosolini per gli ex-DS, Andolina per PRC, Metz per i cani sciolti, artisti, ambientalisti, giovani (molti dei quali altrimenti non andrebbero neanche a votare). In altre primarie gli outsider hanno ottenuto ottimi risultati rispetto ai “quadri di partito”. Che ambienti ex-centri sociali accettino il gioco democratico e si confrontino con il PD mi pare positivo. Allora dov’è il problema?

  40. Laverdure ha detto:

    @Kaio: infatti questa solfa della frammentazione è solo la versione aggiornata del vecchio e indecoroso “voto utile”, che a sua volta riprendeva l’adagio del “turiamoci il naso”, tutti espedienti con cui la partitocrazia di questo paese si è perpetuata per decenni, con i risultati ben noti.

    @Paolo geri: la risposta di Andolina è stucchevole e anche confusa nel finale. Ma l’arroganza di questa frase è davvero degna dei personaggi con cui si è fatto fotografare: “Non ho mica firmato un accordo per la costruzione di un rigassificatore o di una centrale nucleare in piazza Unità.” Bell’esempio di concretezza davvero, per non parlare del rispetto per i potenziali elettori…

  41. Luca ha detto:

    @flores: giusto! andolina è un uomo del fare. fare cosa? il pediatra.
    allora che farebbe se la lega ottenesse quello che vuole, ovvero la delazione dei migranti senza permesso di soggiorno?
    sarebbe contento che dei colleghi potessero (o magari dovessero.. lui uncluso) denunciare i genitori dei bimbi?
    penso di no. non sarebbe un bel fare.
    e allora come fa a mettersi insieme al capogruppo di quel partito per fare gli auguri di natale? spera che diventi più buono?

    il problema è questa narrazione della società pacificata, nella quale alla fine siamo tutti buoni e bravi, a parte qualche piccola idea diversa su pochi dettagli.
    col cavolo.

  42. long john silver ha detto:

    porca vacca, tra andolina che fa pappa&ciccia con camber e ferrara, matteo renzi che va ad arcore a fare non si sa bene cosa (facciamo finta di non sapere bene cosa), lettori di bora.la che si sono insultati per mesi e ora si offrono spritz in via s.nicolo’…

    bah…

    su la testa, merda!

  43. long john silver ha detto:

    idea: tutti e tre i candidati si impegnino, se venissero eletti sindaco, ad incontrare il presidente del consiglio (di qualunque colore sia) esclusivamente nelle sedi istituzionali, cioe’ comune, palazzo chigi o prefettura, e MAI nella sua residenza privata.

  44. long john silver ha detto:

    which side are you on? we have the right to know.

    http://www.youtube.com/watch?v=vbddqXib814

  45. Julius Franzot ha detto:

    Io voterò -non solo alle primarie – Cosolini. Secondo me si tratta di una persona seria, che forse non ha tutta la preparazione necessaria a diventare sindaco, ma se la può ancora fare. Ha il merito di essere l’ unico che si sia preoccupato di chiedere agli elettori cosa vogliono. Dalle sue dichiarazioni ho visto chiaramente che almeno un punto di quello che gli ho scritto io (probabilmente non sono stato il solo9 è stato anche recepito.
    Il problema principale di Trieste è la mancanza di posti di lavoro, non il CPT o gli aiuti ai paesi in via di sviluppo. Se non risolviamo la crisi dell’ occupazione, i bei propositi umanitari, certamente corretti, non servono a nulla. La nostra generezione vive delproprio lavoro e di quello che ha ereditato (consumandolo) e non può risparmiare nulla. La prossima non avrà di che vivere, dovrà emigrare. E noi dovremmo preoccuparci di cose che non riguardano nè noi nè i nostri figli? So di sembrare cinico, ma “einem nackten Mann kann man nicht in die Tasche greifen” (a un uomo nudo non si può portare via nulla dalla tasca).
    Cosolini è un esperto sindacalista e sa benissimo queste cose, si sa muovere nel mondo del lavoro e conosce la logica degli imprenditori. Andolina fa il medico (posto statale fisso) e Metz è … poliedrico, senza fissa dimora lavorativa.
    Voglio prevenire domande malevole: anche se Cosolini non dovesse mai aver lavorato come dipendente, certamente ha sentito,come sindacalsta, migliaia di storie di lavoratori dipendenti, quindi sa benissimo che problemi ci sono nel mondo del lavoro.
    Forse non ha l’ esperienza turistica, necessaria,almeno secondo me, ad un nuovo sindaco, ma certamente sa a chi rivolgersi per ottenerla.

  46. long john silver ha detto:

    julius, so gia’ che non riusciro’ a convincerti, ma te lo dico lo stesso (quel che dico non c’entra con le primarie, e’ un discorso generale). le battaglie per i diritti dei migranti, per il diritto allo studio dei nostri studenti, per lo stato sociale, per la redistribuzione della ricchezza, per la salvaguardia dell’ ambiente, per la libera circolazione della cultura, per la giustizia sociale, per le liberta’ individuali e la laicita’ dello stato, ecc. ecc. ecc., in realta’ *sono la stessa battaglia*. tutto si tiene, ed e’ stata una grande vittoria del neoconservatorismo reaganiano quella di convincere miliardi di persone che queste aspirazioni siano in contrasto tra di loro.

  47. Fulvio ha detto:

    A Julius

    Guarda, io sono straconvinto di dare il mio voto a Metz, perchè condivide le battaglie in cui credo anch’io e soprattutto perchè ho una fiducia indiscutibile in lui.
    Nel caso non dovesse farcela, sarò il primo ad appoggiare Roberto Cosolini, per la persona, per il trascorso pulito, per l’onestà intelletuale e pratica, perchè di sicuro potrà fare meglio di quelli che ci sono adesso, e soprattutto perchè non mi sentirò mai fregato da lui.
    Ma fino a domenica spero con tutte me stesso che sia Sandro Metz il nuovo sindaco di Trieste, questo sì che sarebbe rivoluzionario !
    W le Primarie !

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