3 Dicembre 2010

Anche gli anziani cercano casa e affetto: campagna della Provincia di Gorizia per l’adozione dei cani

Cinque, sette, dieci e a volte anche di più. Molti cani rimangono per anni nei canili o nelle strutture di accoglienza. Nonostante le cure dei molti volontari, la loro esistenza, dentro una gabbia, non è delle più felici. Da questo spirito nasce la Campagna di informazione e comunicazione per l’adozione dei cani anziani. Lo Sportello 4 zampe della Provincia, voluto fortemente dal Presidente Enrico Gherghetta, si sta impegnando anche su questo fronte, attraverso messaggi mirati alla comunità web e con la produzione del calendario 2011 dedicato all’argomento. Dodici storie di dodici cani che, dopo anni di canile, hanno finalmente trovato una famiglia in cui abitare e da cui ricevere affetto e speranza.

“Crediamo che lo spirito natalizio possa essere d’aiuto e convincere molta gente a compiere un gesto meraviglioso” spiega Gherghetta. “Sono stato a visitare le strutture di accoglienza e ho visto molti cani bisognosi. Con questa campagna vogliamo far riflettere la gente, far sapere che anche i cani anziani hanno bisogno, forse anche più dei cuccioli, di una casa e di dei padroni”.

Dal 15 dicembre la Provincia fornirà i calendari alle associazioni di volontari. Chiunque sia interessato potrà dare una mano all’iniziativa.

Lo Sportello 4 zampe opera da più di un anno per informare gli amanti di cani e gatti su iniziative, opportunità, adozioni e per fornire fattivo aiuto a chiunque sia in difficoltà sull’argomento. Su internet quasi 1.400 persone seguono e collaborano alla pagina Facebook (www.facebook.com/sportello4zampe) e 2.000 hanno visitato il sito www.4zampe-provgo.it: attraverso queste molti animali hanno trovato casa e padrone. Parallelamente il Tavolo4zampe sta elaborando un regolamento per la tutela degli animali, da proporre poi a tutte le amministrazioni comunali isontine, in modo da diffondere una legislazione coerente e coordinata sulla materia, favorendo il rispetto e la salvaguardia per tutti gli esseri viventi

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11 commenti a Anche gli anziani cercano casa e affetto: campagna della Provincia di Gorizia per l’adozione dei cani

  1. isabella ha detto:

    Purtroppo in canile restano a lungo soprattutto cani di taglia grande e non sono quelli più adatti a fare compagnia ad un anziano.

  2. isabella ha detto:

    Ops scusate, ho letto male il titolo.
    Io ho adottato un cane proveniente dalla Croazia che ha tra i 13 e i 15 anni.

  3. maria isabella ha detto:

    Mi congratulo con la Provincia di Gorizia per l’interesse che dimostra per i cani in difficoltà : ho adottato , nel 2009 , due cani ospitati al Canile di Brazzano , uno di 16 e una di 9 anni , pur avendo in casa già altri cani e gatti . Si sono felicwmente ambientati ed ora convivono tutti assieme , cani e gatti.
    Faccio presente , però , il mancato versamento del contributo una-tantum promesso dal Comune di Gorizia a chi adotta un cane adulto ospitato nei Canili Convenzionati : a distanza di 15 mesi e pur promettendo di mantenere l’impegno , l’Assessore all’Ambiente Del Sordi è ancora latitante e , al momento , non sembra intenzionato a mantenere la parola data
    E’ ovvio che non ho accolto i due cani per avere il modesto contributo che non copre certo le spese e non sostituisce la gioia di avere offerto una casa a cani anziani abbandonati. Ma, come cittadina di Gorizia , mi domando se sia lecito per un’istituzione pubblica non mantenere la parola data , se sia una dimostrazione di buon governo e ,alla fine , a chi siano stati diretti i fondi stanziati per questa iniziativa diffusa in città attraverso manifesti e depliants pubblicitari .Mi aspetterei un risposta.

  4. isabella ha detto:

    Hai perfettamente ragione!

  5. Flores ha detto:

    Auguri di un tratto di vita finalmente sereno ai tuoi anziani ospiti e tutto il bene che la tua sensibilità ed altruismo di una scelta così disinteressata si meritano, Maria Isabella.
    Un pò mi vergogno di aver fatto una scelta più “facile” e consumistica acquistando il mio cagnolino in un allevamento ( perlomeno non in un negozio!) quando avrei potuto donare amore e sicurezze ad un rifiutato. Beh, c’è ancora spazio in casa e nel mio cuore…vedrò di rimediare.
    Possa la sensibilità verso gli animali in difficoltà crescere e sovvertire questa tendenza, finché i canili non abbiano più ragion d’essere.

  6. Nicola ha detto:

    Con tutto rispetto per i cani,sarebbe molto meglio se la provincia e il comune facessero fronte unico per aiutare tutte le famiglie che sono rimaste senza lavoro e che non usufruiscono neppure della cassaintegrazione e della mobilità,(vedi vari contratti con le agenzie interinali,CO.CO.CO,co.co.PRO,ecc ecc).

    I contributi per i cani datelo alle famiglie in difficoltà,i nostri amici cani non hanno mutui e bollette da pagare …

  7. isabella ha detto:

    si Nicola hai ragione, comunque il contributo non arriva nè a uno nè all’altro, ma non capisco perchè quando si parla di animali si debbano sempre tirare fuori i problemi degli umani.
    E’ un altro argomento.

  8. Andrea ha detto:

    Io preferisco la compagnia del mio cane a certe “persone”e per lui farei tutto

  9. Mulon ha detto:

    Ste boni muloni che se và vanti cusì i cani se li magnemo gatti compresi,xò concordo con la siora Maria Isabella,che tiri fora i bori 200 iuri li gaveva promessi se non me sbaio?!?
    Sempre se lo prendevi dal canil …passa l’anno no se pila no se bori?!? e se facile cusì, prima se promette e poi se fà l’orecia de mercante. 😀

  10. Flores ha detto:

    una volta di più concordo con te Isabella.
    una cosa non esclude l’altra anzi le trovo sinergiche. la sensibilità non è settoriale.
    Comunque , Andrea, sebbene convinta e felice titolare di animale da compagnia, vorrei contestare il luogo comune ” più conosco gli uomini, più amo le bestie”.
    Personalmente, al figlio di cane continuo a preferire il figlio…di buona donna!

  11. Flores ha detto:

    D’accordo con Isabella. Si nominano i cani abbandonati e replicano coi bambini del terzo mondo!
    Una cosa non esclude l’altra. La sensibilità e la carità non sono settoriali. Anzi sinergiche.

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