1 Dicembre 2010

Protocollo per l’emergenza freddo tra associazioni e Comune di Trieste

Firmato oggi, tra i principali enti locali e associazioni di volontariato operanti nell’aiuto alle persone in difficoltà, il rinnovato Protocollo d’intesa per l’emergenza freddo.
Promotore il Comune di Trieste, hanno aderito l’Ass Triestina, la Caritas Diocesana, la Comunità di San Martino al Campo, la Comunità di Sant’Egidio, la Croce Rossa Italiana-sezione di Trieste, ICS–Consorzio Italiano Solidarietà, il Nucleo Volontario Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri e il Sindacato Autonomo Forze dell’Ordine in Congedo.

Oggetto del documento è la precisa definizione degli impegni assunti dai soggetti firmatari per la messa in atto di misure eccezionali e temporanee a sostegno delle persone senza fissa dimora in caso di condizioni atmosferiche critiche. E ciò per tutti questi mesi invernali, a partire da oggi e fino al 31 marzo 2011.
Nella sostanza si tratta – come hanno illustrato oggi i rappresentanti delle organizzazioni intervenute – di un ampio coordinamento di forze volto a organizzare una rete completa e organica di servizi e interventi, immediatamente attivabili in caso di proibitive condizioni atmosferiche per dare il necessario sostegno alle persone senza fissa dimora, offrendo loro l’ospitalità, anche temporanea, in strutture in grado di garantire un riparo dal freddo, pasti caldi e soddisfacimento delle necessità di igiene personale.

Il Protocollo prevede anche una serie di azioni “collaterali” come l’accompagnamento e trasporto nelle strutture o l’eventuale sostegno, anche su strada, nei confronti delle persone che comunque non volessero recarsi nei luoghi d’accoglienza; inoltre, un’ampia diffusione delle necessarie informazioni, sia agli interessati che più ampiamente all’intera cittadinanza, sui luoghi dell’accoglienza e le strutture cui rivolgersi, con i numeri da contattare per attivare gli interventi in caso di necessità.

Quanto ai “luoghi” dell’accoglienza (sia diurna che notturna) è stato precisato che saranno disponibili 12 posti al Centro di via Udine 19 della Comunità di San Martino al Campo, più altri 15-20 al “Teresiano” della Caritas in via dell’Istria 71.
Ma, come detto, saranno messi a disposizione, anche presso le altre organizzazioni aderenti, pure coperte e generi alimentari di prima necessità (alla Croce Rossa), un servizio di docce e lavanderia (alla Caritas), mezzi di trasporto e volontari accompagnatori.

Gli evidenti intenti ma soprattutto la “filosofia” dell’iniziativa sono stati sottolineati prima della firma dall’Assessore comunale alla Promozione e Protezione Sociale Carlo Grilli che ha ribadito come “non ci devono essere “ultimi”, ma eventualmente solo persone in difficoltà che devono essere aiutate a riacquistare condizioni di dignità in ogni aspetto, recuperate per quanto possibile a un percorso di vita piena”. E per quanto riguarda la specifica “Emergenza Freddo”, non è la prima volta che attiviamo questo Protocollo e questa sinergica e molto soddisfacente collaborazione fra enti e associazioni – ha aggiunto Grilli -, segno importante anche questo di un “welfare” cittadino della solidarietà che davvero funziona bene”.

“Un’iniziativa – ha concluso l’Assessore – nata “dalla strada” ma alla quale il Comune ha fin dall’inizio partecipato, anche con importanti contributi finanziari (quest’anno di 70 mila Euro), ai quali si affianca l’indispensabile e non misurabile “valore” dell’azione dei volontari e delle opere delle associazioni aderenti.”
E mentre anche Isabelle Sanchez per l’ICS ha dato atto che “a Trieste la ‘rete’ di accoglienza funziona” e Marisa Pallini della Croce Rossa ha ringraziato il Comune e l’Assessore Grilli in particolare “per il suo entusiasta operare in quest’ambito così difficile e rilevante”, il dott. Calandra della Comunità di San Martino al Campo ha sottolineato “l’importanza dell’intervento del Comune per riunire attorno a un tavolo e quindi organizzare tutti i soggetti operanti in quest’ambito, per meglio raggiungere lo scopo di fare davvero tutto quanto possiamo per i più deboli, nella consapevolezza che molte volte anche un piccolo aiuto può trasformarsi in una grande opportunità”.

Tag: , , .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *