29 Novembre 2010

Crisi Carraro: il 9 dicembre l’incontro decisivo per lo stabilimento di Gorizia

“Zero esuberi. Questo è l’unico risultato ammissibile da sindacati e Provincia dopo l’incontro con la proprietà della Carraro, previsto per il prossimo 9 dicembre. Gli accordi già presi vanno rispettati e in tempi brevi: il 18 gennaio scadrà la cassa integrazione per i cento dipendenti dello stabilimento. Altre soluzioni che prevedano esuberi vanno escluse a priori, in caso contrario andranno immediatamente interpellate sia la Regione che Friulia”.

È questa la posizione emersa stamani dall’incontro fra il presidente Enrico Gherghetta, l’assessore al lavoro Alfredo Pascolin e i sindacati (Giampiero Turus per la FIM-CISL, Thomas Casotto e Fabio Baldassi per la FIOM-CGIL e Massimo Gualdi della RSU Carraro). L’aspettativa è per una seria proposta industriale capace di rilanciare la sede goriziana, così come già fatto per le sedi di Maniago e Padova.

«Siamo preoccupati per le tempistiche» sottolinea Thomas Casotto della FIOM-CGIL. «Manca poco a gennaio, termine ultimo della cassa integrazione. Vogliamo una risposta concreta, condivisibile e nel pieno rispetto degli accordi presi un anno fa».
In attesa del 9 dicembre, giorno clou della vicenda Carraro, la Provincia ha dato la massima disponibilità per sostenere, anche in sede istituzionale, le ragioni dei sindacati e dei lavoratori.

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