6 Novembre 2010

Nuovo wi-fi gratuito da Pizza Connection a Gorizia. E intanto il Cdm lascia scadere il decreto Pisanu

Nuova rete wi-fi gratuita a Gorizia. A offrirla è Pizza Connection, il locale di via 24 Maggio: l’accesso è libero e prevede unicamente la schedatura veloce tramite numero di cellulare (come avviene per il nuovo wi-fi di piazza Unità a Trieste).

Nel frattempo, dal primo gennaio, è prevista una parziale liberalizzazione delle connessioni wi-fi da luoghi pubblici. L’obiettivo è di rendere più snelle le procedure per garantire l’accesso alla rete agli utenti, in modo da favorire la diffusione del wi-fi.

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14 commenti a Nuovo wi-fi gratuito da Pizza Connection a Gorizia. E intanto il Cdm lascia scadere il decreto Pisanu

  1. Alessio ha detto:

    Macchè parziale liberalizzazione, hanno semplicemente cambiato modo di identificare OBBLIGATORIAMENTE chi vuole connettersi. Ad uno straniero, a coloro che non avranno con se un telefono cellulare quando agganceranno la rete wi-fi ed a chi avrà invece con se solamente un telefonino aziendale sarà impossibile collegarsi all’hot spot. Che c’è, temevano che wind, tim, vodafone, tre etc etc perdessero troppi affari? Repubblia delle banane.

  2. Mike ha detto:

    Spiegati meglio Alessio, non mi e’ chiaro quello che dici. Con il mio PC o con il cellulare aziendale non potro’ connettermi?

  3. Alessio ha detto:

    Hannointenzione di aggirare l’identificazione preventiva tramite carta d’identità cartacea mediante il seguente meccanismo:
    1)tyrovo con il PC una rete wifi e provo a collegarmi, mi viene richiesta una password ed indicato un numero di cellulare al quale inviare tramite SMS la richiesta per la password
    2)Tramite il cellulare che devo avere a disposizione in quel momento invio la richiesta di password.
    3)A quel punto, verificato che la scheda sia associata ad una carta d’identità (in Italia non si possono comprare sim-card non intestandole a qualuno), viene inviata al numero richiedente un sms con la password.
    Pertanto:
    1)Devi avere con te un lellulare in testato a qualcuno che ha dato la sua carta d’identità al momento dell’acquisto
    2)Dubito molto che il sistema funzioni anche con sim-card straniere
    3)Dubito molto che i gestori di hotspot wireless permetteranno di collegarsi tramite una sim-card aziendale.

    Hannpo intenzione di mantenere tale meccanismo di identificazione con la scusa della lotta agl illeciti in internet quando in realtà esistono altre decine di metodi per commettere illeciti in rete senza essere tracciati collegandosi da utenze fisse (ed infatti una baggianata del genere nemmeno gli USA dopo l’11 settembre hanno pensato di intodurla). La verità è che tale scelta è legata alla protezione del business della connessione in movimento che è in mano alle chiavette USB HDSPA di TIM, Vodafone, Tre Wind etc. Basti vedere al riguardo le dichiarazioni dell’AD Telecom quando si parlava dell’ipotesi di liberalizzare.

  4. Lauro ha detto:

    Ma liberalizzazione e navigazione anonima sono due cose diverse.
    Io credo che non sia proprio un bene l’anonimato puro (e nemmeno possibile). In quanto alla liberalizzazione, che vuol dire? Che c’è qualcun altro che paga? Mi sta bene se inteso come servizio, ma tantopiù allora l’uso non può essere anonimo. Se invece parliamo di privacy, quella deve essere garantita.

  5. dimaco ha detto:

    volendo puoi connetteri a una rete wifi anche con un portatile predisposto. Secondo me l’acesso dovrebbe essere libero da qualsiasi punto della città. In molti stati europei c’è la wi fi libera. per vere una sim senza intestatario bast nadare a una qualsiasi stazione di servizio petrol e comprare un cellulare precaricato per aver una SIM anonima.

  6. ufo ha detto:

    Effettivamente l’idea di schedare gli utilizzatori dei wi-fi pubblici è una particolarità italiana: nessun altro paese mi risulta aver introdotto tale procedura. Col primo di gennaio in pratica si torna alla normalità, colla decadenza di un provvedimento sostanzialmente inutile e nato solo per fare i titoli dei giornali.

  7. dimaco ha detto:

    @ufo, siamo in democrazia(all’italina ma sempre democrazia è). dipende solo dai punti di vista 🙂

  8. arlon ha detto:

    Ma scuseme: xe vera la vose che circola che questa xe solo una stombazada propagandistica, e sarà cmq de registrarse con una SIM italiana?

    Divertente, specialmente per le zone de confin e in general pei turisti.

  9. arlon ha detto:

    p.s: Come xe stado dito, l’italia xe tra i pochi paesi dove ghe vol registrar qualsiasi SIM a una persona, sempre con la scusa che “dopo i terroristi”.
    Fazo notar, per esempio che nè in Slovenia, ma nianche nel superparanoico UK, questo xe richiesto.

    Giusto per far capir per chi che gavessi bisogno che col teorismo no ga niente a che far, ste legi.

  10. arlon ha detto:

    oviamente, iera “terorismo”

  11. dimaco ha detto:

    neologgismo: teorismo del terrorismo.
    zotno:
    in america te pol comprar telefonini usa e getta senzanissuna rchiestade documenti. te compri l cell comecomprar un panin

  12. arlon ha detto:

    El teorismo del terorismo diria che lo fa chi che se inventa ste legi per preservar le solite caste e castine.

  13. dimaco ha detto:

    mah ci sono centnaia di programmi per craccare una connessione WIFI: credo che per qualcuno il problema proprio non si ponga.

  14. Alessio ha detto:

    @Lauro
    Il motivo per il quale è obbligatoria la schedatura di chi usa il wi-fi e dei gestori di internet point è proprio perchè, ufficialmente (e puerilmente direi) si vuole evitare che la gente si colleghi ad internet anonimamente. Se pensano veramente che il wi-fi sena identificazione sia l’unico modo per poter commettere illeciti anonimamente in internet (ma come ho già scritto secondo me la motivazione è più legata agli interessi delle società che ho citato sopra…) allora direi che ancora una volta chi ci governa denota di essere un perfetto ignorante sulle tecnologie su cui si basa la rete.

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