6 Novembre 2010

Eurolega: palazzo nuovo, Union Olimpija nuova e vincente

Foto di Ivan Doglia

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Anno nuovo, palazzo nuovo. Sembrava che la nuova stagione sportiva dell’Olimpija Ljubljana sarebbe stata caratterizzata dal nuovo imponente impianto sportivo, la Arena Stožice, capace di 13000 posti. E invece succede quello che non ti aspetti, la stagione inizia nel nuovo palazzo, ma quello di cui più si parla in questi giorni è la partenza fulminea della squadra, stiamo parlando dei risultati. Fino a qui l’Olimpija ha registrato tre vittorie su tre in Eurolega (mi pare che ne aveva vinte tre negli ultimi due anni di competizione), e 4 vittorie ed una sconfitta nella Lega Adriatica. E ora, grandezza dello sport e degli atleti, si parla e si gioisce per i risultati e le emozioni, e perché no si sogna!
Sinceramente nessuno si aspettava un rendimento del genere. Io stesso ero un po’ perplesso dell’assemblaggio della squadra, composta da giocatori nuovi per la sua grande parte, giovani e qualche veterano, firmati in fretta e furia.

Gli unici superstiti degli ultimi anni sono Vlado Ilievski e Sašo Ožbolt, un guerriero.
Giovedì abbiamo finalmente fatto visita alla nuova casa dell’Olimpija. La prima impressione non è molto positiva; è un megaimpianto situato ai margini della città, ma vicinissimo alla tangenziale. Entrare nei parcheggi non è stato facilissimo, anche per colpa nostra, ma una volta sbrigate le pratiche abbiamo fatto l’ingresso nell’arena. La partita era già iniziata e ci siamo sistemati alla meglio, Union Olimpija in svantaggio, a condurre la gara era il temibile Panathinaikos di Atene (vincitore 2009 di Eurolega). Il colpo d’occhio è stato notevole, entrando a livello del parquet siamo stati accolti da un frastuono incredibile e da un muro bianco verde, il calore si percepiva.

Il primo quarto viene condotto dai greci, con gli sloveni a rincorrere. Il secondo quarto vede protagonista assoluta la squadra di Lubiana, buona difesa e un più che discreto attacco fanno la differenza e scavano un solco con il Panathinaikos. In questo parziale la difesa slovena limita i greci a soli 6 miseri punti. E si va all’intervallo sul 39 a 28 per la squadra di casa. Nel terzo quarto la situazione si ribalta. L’Olimpija è molle sulle gambe e non riesce a difendere bene e di conseguenza anche l’attacco ne risente. Tutto ciò si traduce in un parziale favorevole ai greci, che porta dopo 30 minuti di gioco sul 48 pari.
Nel quarto conclusivo comincia la battaglia vera, il livello agonistico sale. Le squadre si fronteggiano a viso aperto, si segna da una parte e dall’altra. A cinque minuti dalla fine la tensione cresce e Mike Batiste, statunitense dei greci, trovando Sašo Ožbolt sotto i suoi piedi a terra pensa bene di calpestargli letteralmente la testa con i piedi, bruttissimo.

Per fortuna l’arbitro vede e fischia il fallo antisportivo (qui il video). Sašo Ožbolt deve uscire temporaneamente, ma, insanguinato, ritornerà. La tensione è stata smorzata dal bel gesto del coach dei greci, il grande Obradovic, che ha personalmente accompagnato Batiste a scusarsi da Sašo Ožbolt.

Strano vedere questo omone accompagnato dal suo ben più piccolo allenatore a chiedere venia. Ce ne fossero di gesti così. Inoltre Obredovic punisce il proprio giocatore non facendolo più entrare per i tempi regolamentari, seduto a spurgare. Si diceva di tempi regolamentari. Si perché l’Olimpija è sotto di due a pochi secondi dalla fine, quando un claudicante Ožbolt prova la via della penetrazione, e con una cosa a metà fra palla persa e assist trova alla sua destra un libero Ilievski, che in una frazione lunghissima segna un tiro in sospensione fantastico. 72 pari. Incredibile, il palazzo nuovo così solido per un attimo perde la sua stabilità perché i 13000 dell’Arena esplodono in un tripudio di salti, cori e abbracci. Emozioni sportive.
Nei supplementari i greci si affidano esclusivamente a quel fantastico giocatore che è Diamantidis, mentre Lubiana mostra un gioco più corale, essendo priva di una stella assoluta. I primi tre minuti del supplementare servono a ingranare di nuovo e poi le squadre ribattono colpo su colpo. Ljubliana dimostra scarsa lucidità quando commette fallo su un tiro da tre punti di Sato (1 su 3), e soprattutto negli ultimissimi istanti quando uno stanchissimo Ilievski cade nella classe di Dimantidis, facendo fallo a 8 metri da canestro su un improbabile tentativo di tiro. Di nuovo tre tiri liberi. L’Olimpija è in vantaggio di 3 punti, mancano 2.8 secondi, nuovo overtime in arrivo? Diamantidis segna i primi due tiri, sbagliando l’ultimo. Rimbalzo di Pinkney. 85 a 84 per una sorprendente Union Olimpija. Il palazzo esplode.

La squadra festeggia, dieci minuti di applausi. Esce più volte sul campo. Emozione. L’immagine che mi resterà più a lungo è quella di Ilievski che taglia il campo in diagonale, saltellando come un bambino e sorridendo di felicità, spontaneo.
Lubiana ha avuto la tenacia e, come ha detto un amico in questi giorni, la chimica, nessuna stella assoluta, ma la chimica. Sašo Ožbolt è stato incredibile quanto a voglia di vincere e di giocare con una maschera di sangue. Ilievski ha mostrato una buonissima gestione dei passaggi in area, facendo molto male e anche i vari Pinkney, Markota, Vrkic e Jagodnik hanno portato dei mattoni fondamentali. I greci sono forti, ma al momento di decidere mi sono sembrati troppo dipendenti da Diamantidis.
Alla prossima…
Qui trovate la fantastica galleria fotografica.

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10 commenti a Eurolega: palazzo nuovo, Union Olimpija nuova e vincente

  1. massimiliano ha detto:

    volevo esserghe anche mi! che figada!

  2. Caio ha detto:

    Bel racconto, bellissime emozioni e immagino che partita. Ma… arrivare in ritardo! Io avrei rischiato una crisi di pianto :)))

  3. Umberto ha detto:

    Solo una piccola osservazione, l’arbitro non ha visto il merdoso fallo di Batiste su Ozbolt e non ha fischiato alcun fallo antisportivo. L’avesse visto l’avrebbe dovuto espellere, tanto era evidente l’intenzionalita’ criminale, speriamo nella prova tv, perche’ quel giocatore merita una squalifica esemplare. Io c’ero!

  4. giacomo ha detto:

    Ero sul nervosetto andante, a girare per i corridoi di sti parcheggi sotteranei…

  5. santacruz ha detto:

    Bravo Berto… e adesso tutti a comprarse il pacchetto 3-partide-3! 🙂

  6. asem ha detto:

    Giovedì abbiamo finalmente fatto visita alla nuova casa dell’Olimpija. La prima impressione non è molto positiva;

    Mi trovi d’accordo. Così nuovo , che sembra già vecchio….. non è un bel impianto, per è grande…peccato che l’UE non abbia dato più soldi. .

  7. enrico maria milic ha detto:

    grande olimpija.
    io c’ero!
    : )

  8. omo vespa ha detto:

    no ghe iero. ma me piasi el sponsor :))

  9. marko ha detto:

    nota che non c’entra con la partita ma l’impianto sportivo. un buco da milioni di euro non pagati alle ditte … che stanno fallendo

  10. Sw ha detto:

    noi c’eravamo per la prima con l’efes, anche là èartita simile (2 supplementari!) e grande scenario, probabile ci vediamo su a una delle prossime (se non valencia, milano e/o cska)
    cmq il palazzo è tutt’altro che finito: parcheggi, corridoi, dintorni.. ma la cittadella sportiva promette bene, sebbene sia in monazza rispetto alla buona vecchia tivoli, che era dotata di bel sapore ben + slavo e meno ameriano asettico 🙂

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