29 Ottobre 2010

“Decorata” la facciata del Teatro Stabile Sloveno

Ieri, 28 ottobre 2010, ricorreva l’ottantottesimo anniversario della marcia fascista su Roma. Alcuni ignoti hanno voluto ricordarlo  imbrattando la facciata del Kulturni dom – Teatro Stabile Sloveno con la sigla ” Boris Pahor kapo” e  disegnando accanto il simbolo che  rimanda al gruppo Avanguardia nazionale. Inoltre da un’altra parte dell’edificio si può leggere la scritta “28 ottobre viva la rivoluzione fascista“.

Ieri mattina l’amministrazione del Teatro Stabile Sloveno ha chiamato i carabinieri, i quali hanno avviato una procedura.

Anche l’ex-sede dell’ispettorato fascista di via Cologna è stata vittima di simili atti vandalici.

Per maggiori informazioni vedi qui e qui.

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104 commenti a “Decorata” la facciata del Teatro Stabile Sloveno

  1. Danilo Ulcigrai ha detto:

    Ma chi xe ‘sti obsoleti (oltre che mone)?
    Cossa ghe entra Pahor cola marcia su Roma?
    Mi questi li mandassi in Afghanistan a piade in tel cul, a far volontariato.

  2. Srečko ha detto:

    I soliti ignoti cretini al lavoro.
    Incredibile non e’ il fatto che lo facciano, perche’ di cretini e’ pieno il mondo, ma che non li prendano mai!
    Le forze di polizia che hanno tentacoli in tutti gli ambienti politici (e non, pensate a qualche commentatore qui su Bora.la…), non riescono mai a scoprire chi sono questi poveri dementi. E’ un puro caso? Sono davvero cosi’ mal organizzate le forze dell’ordine italiane? Oppure fa comodo a qualcuno che queste scritte compaiano periodicamente, ora in citta’ ora sull’altipiano? Non sara’ che questa tensione venga comoda a qualcuno? Infondo gli sloveni di Trieste farebbero bene a ricordarsi di essere solo “tollerati” non amati!

  3. capitan alcol ha detto:

    Un risma di pittori falliti. Come il loro idolo di Braunau.

  4. matteo ha detto:

    Perché io, giovane triestino, sono contro il bilinguismo e la maggiore tutela dello sloveno e degli sloveni nel Friuli Venezia Giulia.

    Perché si è intrapresa una direzione ANTI EUROPEA, volendo accentuare le differenze anziché smorzarle, volendo evidenziare le situazioni particolari anziché cercare un respiro più ampio, volendo creare ulteriori divisioni, dove ormai da anni non ve ne erano più.

    Perché NON SI VUOLE GUARDARE AL FUTURO, premiando chi parla lo sloveno (lingua parlata da, a mala pena, 2 milioni di persone) e non chi parla l’inglese (lingua parlata in tutto il mondo). Non voglio che mia figlia debba scegliere se studiare inglese o sloveno per garantirsi un futuro: deve scegliere l’inglese, sapendo che ne avrà solo da guadagnare, e non, per questa scelta, porte chiuse in faccia.

    Perché è ANTI STORICA: nella Trieste Mitteleuropea, centro e aggregatore di decine di culture diverse, di popoli e migrazioni si è sempre e solo parlato italiano. Friulani, carnici, serbi, ebrei, tedeschi, austriaci, ungheresi, pugliesi, croati, dalmati, istriani si sono ritrovati all’ombra di San Giusto uniti dalla lingua italiana e, con il passare dalle generazioni, dall’identità nazionale italiana.

    Perché si vanno a riaprire DIVISIONI dove ormai c’e’ riappacificazione, dove le cicatrici della storia erano ormai chiuse, dove anche l’ideologia stava per essere sepolta dalla verità.

    Perché si va a creare una CASTA DI PRIVILEGIATI, coloro che, nati da famiglia bilingue, avranno il posto di lavoro assicurato, avranno accesso privilegiato ai concorsi pubblici, avranno un occhio di riguardo nei rapporti con la pubblica amministrazione.

    Perché voglio che venga PREMIATO CHI SE LO MERITA e non chi ha avuto la “fortuna” di nascere in una famiglia bilingue. Che venga assunto nella pubblica amministrazione chi parla inglese o cinese o arabo o russo, chi possa portare valore aggiunto al turismo, al commercio o ai rapporti con il resto del mondo.

    Perché sono certo che questa legge, come tutte le leggi che creano sovrastrutture, porterà principalmente a SPRECHI DI SOLDI PUBBLICI, in una situazione economica dove le risorse devono essere impiegate meglio: per eliminare situazioni di povertà o disagio, per garantire servizi minimi a tutti e non per premiare una comunità già ricca e protetta come quella degli sloveni.

    Perché la MALAFEDE di chi sta operando per il bilinguismo è provata dal fatto che si vuole introdurre lo sloveno anche in zone della Regione dove si parla sì un dialetto slavo, ma che nulla ha a che vedere con lo sloveno. E che sono gli stessi abitanti di queste zone a protestare, per la paura di perdere anche la loro peculiarità a favore di una lingua straniera e sconosciuta.
    http://www.leganazionale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=69:8-buone-ragioni-per-dire-no-al-bilinguismo&catid=53:bilinguismo&Itemid=77

    da condannare in qualsiasi caso, ma questo è ancora piu grave su un sito

    cmq piero no sta scherzar su ste robe, no xe de scherzar

  5. matteo ha detto:

    ma sta gente se rendi conto?

  6. Srečko ha detto:

    matteo

    Chiedo scusa, ma non e’ chiaro il tuo comento n. 4. Queste sono le tue idee o quelle di chi?

  7. capitan alcol ha detto:

    Io mi domando dove e cosa scriveranno sui muri tra 70 anni i camerlenghi di Mr Bunga-Bunga.

    “Fini immobiliarista” ?

  8. Paolo Geri ha detto:

    #4. matteo

    “nella Trieste Mitteleuropea, centro e aggregatore di decine di culture diverse, di popoli e migrazioni si è sempre e solo parlato italiano”.

    Si possono avere idee diverse ed infatti io non condivido una virgola di quanto hai scritto ma non si possono fare affermazioni false. Se sei fermo all’ inno nazionalista le cui parole dicevano “nela patria de Rossetti non se parla che italian” non so cosa farci.
    A Trieste si sono da sempre parlate più lingue
    Pietro Kandler riporta, nella sua Storia di Trieste, che: “A Trieste la nobiltà parla il Tedesco, il popolo l’Italiano, il contado lo Sloveno”.
    Secondo il censimento austriaco del 1910, su un totale di 229.510 abitanti del Comune di Trieste (comprendente anche una serie di località limitrofe al centro e dell’ altopiano) si ebbe, a seguito di revisione, la seguente ripartizione sulla base della lingua d’uso:

    118.959 (51,8%) parlavano italiano
    56.916 (24,8%) parlavano sloveno
    11.856 (5,2%) parlavano tedesco
    2.403 (1,0%) parlavano serbocroato
    779 (0,3%) parlavano altre lingue
    38.597 (16,8%) erano cittadini stranieri a cui non era stato chiesta la lingua d’uso, tra i quali:
    29.639 (12,9%) erano cittadini italiani
    3.773 (1,6%) erano cittadini magiari

    Se poi nel corso del Novecento questa composizione è in parte cambiata è un altro discorso. Ma ti faccio ad esempio notare che oggi a Trieste vive una comunità serba (oltre a quella “storica” insediatasi nell’ Ottocento)di oltre 10.000 persone che parla “anche” italiano.
    A casa mia (ho quasi 60 anni) si parlava italiano, tedesco, sloveno e triestino. Ho iniziato a studiare inglese a quattro anni e lo parlo correntemente ma le “mie” lingue sono altre. Oggi saper parlare inglese equivale a saper “scrivere, leggere e far di conto”. Non è un merito particolare è qualcosa che tutti dovrebbero conoscere.

  9. Paolo Geri ha detto:

    Comunque la polizia dovrebbe sapere benissimo dove andare a cercare. Decenni fa bastava andare in via Paduina. Oggi basta spulciare fra le foto scattate ai cortei di Forza Nuova e de La Destra.

  10. capitan alcol ha detto:

    Paolo sono gli artisti quelli che firmano le loro opere, non puoi pretendere più di tanto.

  11. matteo ha detto:

    vi siete fermati a leggere solo il mio nome, se cliccate sul link vedete che porta alla lega naziononale, trovo molto piu assurdo delle scritte sui muri una cosa sponsorizzata su un sito

    non sono pensieri miei

  12. Srečko ha detto:

    matteo

    Sono d’accordo. Per questo te lo chiedevo

  13. Bibliotopa ha detto:

    nessuna deplorazione per i vandali che hanno spezzato entrambe le mani alla statua del Giovanin di Piazza Ponterosso?
    perchè non si presta a commenti politici?

  14. capitan alcol ha detto:

    Deploro. La molestia alle statue può essere praticata con garbo e senza arrecare danno.

    http://www.statuemolesters.com/index.php

  15. Paolo Geri ha detto:

    # 11. matteo

    Allora mi scuso per la mio risposta. Ma se scrivi qualcosa si desume ovviamente che sia il tuo pensiero o che lo condividi. Se così non è spiega chiaramente che ti dissoci da quel contenuto. Il fatto che poi linki al sito della Lega Nazionale poteva essere letto come condivisione di quanto li scritto.

  16. Paolo Geri ha detto:

    #13. bibliotopa

    Sono due cose completamente differenti (come la pipa che avevano “rubato” dalla statua di Saba …). Una cosa è l’ idiota vandalismo “comune” ma qui siamo di fronte non a dei semplici imbrattamuri ma ai “soliti noti” che in questa città continuano ad abbondare.

  17. Tergestin ha detto:

    @ Matteo 4

    El giovane “Triestino” no se sa tra l’altro chi sia. Questo compendio de ignoranza, castroneria e strafalcioni storici par butado su in freta e furia dai soliti noti e basta.

  18. Tergestin ha detto:

    In ogni caso mi no me preocucpo tropo come fe’ voi. Me par i soliti quatro mati che se imbriaga in stadio e passa la vita in osteria a bofonchiar contro i “s’ciavi” senza saver perche’. Certo, se dopo alcuni loro simili vestidi un poco meio i vinzi le elezioni, la xe un atimin piu’ grave, ma vedo un clima molto cambiado…..anca se i zervei no i vien mai distribuidi in modo equo, se sa.

  19. Dario Predonzan ha detto:

    Però una condanna pubblica e senza equivoci del fatto, da parte del futuro candidato sindaco Bandelli, ci vorrebbe. Visto che i suoi principali alleati sono proprio FN e La Destra, cioé ambienti molto vicini (per usare un eufemismo) a chi usa tracciare quel genere di scritte. O no?

  20. massimiliano ha detto:

    @dario predonzan
    penso che i “tracciatori” di tale simbolo nostalgico degli anni ’70, non conoscano nemmeno il significato della Runa di Odal (il simbolo in questione).
    e credo pure che non conoscano nemmeno il fondatore del movimento, ossia Stefano Delle Chaie. Si tratta di giovanotti semi-analfabeti che riescono a malapena a mettere assieme tre parole e una figura sopra un muro con la vernice.
    non posso credere che sappiano chi è Boris Pahor(magari intendevano Borut o Samo??..).. 😉

  21. massimiliano ha detto:

    ah, ancora una cosa: Bandelli – qualora riesca a diventare sindaco – avrà le sue gatte da pelare, data la rumenta umana che si porta dietro in termini di coalizione.

  22. massimiliano ha detto:

    al post 20 naturalmente intendevo “Delle Chiaie”, per essere corretti

  23. chinaski ha detto:

    “Certo, se dopo alcuni loro simili vestidi un poco meio i vinzi le elezioni, la xe un atimin piu’ grave, ma vedo un clima molto cambiado….”

    spero tanto che te gabi razon

  24. hozaka ha detto:

    Credo che in giornata arriverà la solita e ipocrita litania della solidarietà a Boris Pahor da parte del sindaco e della sua giunta.
    Visto però che si sa benissimo da dove partono le bombolette spray (vedi via Rapicio 7) qualcuno mi spiega perchè da quelle parti mai si siano visti recapitare multe per imbrattare sistematicamente viale XXsettembre con i loro manifesti sui quali, fra l’altro, c’è stampato il loro indirizzo come legge prevede?
    Sbriglia è troppo impegnato a multare i manifestini dell’Etnoblog in Cavana?
    Troppo sotto stress a multare i musicisti?
    Città misteriosa, Trieste

  25. marisa ha detto:

    Visto che Matteo vi ha linkato quello che si può leggere sul sito della Lega Nazionale (commento nr. 4), di seguito vi incollo un editoriale pubblicato sul quindicinale “La Voce Giuliana”, il 1 ottobre 2007.

    Mi pare che il documento della Lega Nazionale proposto da Matteo (commento 4) e quello che vi propongo io, della “Voce Giuliana”, abbiano la stessa matrice…..

    —————

    Quindicinale “La nuova VOCE GIULIANA” – 1 ottobre 2007 –
    Edito dalla “Associazione delle Comunità istriane” di Trieste
    Editoriale pubblicato in prima pagina a firma di SERGIO TOMASI
    “(…).
    Presunzione linguistica
    Mai così tanto come recentemente si è sentito parlare di un dialetto che i nostri vicini usano tra loro, in famiglia o nei bar o nelle fiere paesane e che, per volere di una certa baronia, si vuoi far diventare, ope legis, una “lingua” che si definisca veicolare, cioè che si possa usare anche per l’insegnamento di altre discipline.
    Per accontentare un gruppo di forte sapore campanilistico e per chissà quali accordi sotterranei o per stemperare le smanie di una lobby che sta condizionando la politica nelle stanze dei bottoni, la Regione non può sprecare il denaro dei suoi abitanti per finanziare una legge che consenta a una parlata locale di definirsi “lingua” che, per essere tale, deve avere innanzitutto alle spalle uno Stato che la riconosca e la protegga con le sue regole grammaticali e sintattiche per la formazione del periodo, insomma una propria letteratura.
    La costruzione di una legge così proposta, di così basso provincialismo indurrebbe più di qualcuno a trascurare la lingua ufficiale della Repubblica dando luogo ad una sorta di analfabetismo per cui uno scolaro non saprebbe scrivere correttamente neppure una lettera a Babbo Natale e sprofonderebbe nell’isolamento culturale dinnanzi ad un prospetto europeo (o di macroregione).
    Il friulano è solo un fatto di lessico parlato con diversi accenti in una zona dell’Italia del nord-est, come avviene per l’istro-veneto, il triestino, il veneziano e così via.
    Non si parlerà mai a Strasburgo, all’ONU, ad incontri internazionali e interregionali in friulano ed in tempi di globalizzazione diventa grottesco statuire per legge una parlata locale. Oltre a sottrarre tempo e risorse all’apprendimento di lingue che sono ben più utili, come l’inglese, il tedesco, il francese… e magari il cinese e il russo, essa avrebbe un effetto babele nei nostri giovani studenti.
    Tutto questo sembra invece un mero tentativo di allargare l’influenza friulana nella nostra Regione a danno della componente giuliana.
    È meglio, come sempre stato, che i dialetti nel nostro Paese rimangano in famiglia o nella cerchia di amici e conoscenti o tutt’al più negli stadi e si eviti l’etnizzazione della politica regionale e non si mandi il nostro Maestro Dante ad impolverarsi od ingiallirsi in qualche museo nazionale. Chissà chi ha la verità in tasca? (…..)
    SERGIO TOMASI
    ——————-

  26. arlon ha detto:

    la espresion ciave là xe “effetto babele” 😀 hahaha

  27. Tergestin ha detto:

    La Lega Nazionale disi in sostanza “tute le lingue che vole’, ma no el sloven”.
    Questi inveze i sostituissi la parola sloven a furlan. Si’, la matrice me par proprio la stessa anca a mi.

  28. maja ha detto:

    “La costruzione di una legge così proposta indurrebbe più di qualcuno a trascurare la lingua ufficiale dando luogo ad una sorta di analfabetismo per cui uno scolaro non saprebbe scrivere correttamente neppure una lettera a Babbo Natale”

    se così è, mi chiedo perchè i pargoli della trieste bene frequentino in massa la scuole inglesi di casteletto e opicina. si vede che a casa loro a natale viene santa claus.

    tornando in argomento, ricordo che alcuni dei personaggi che facevano queste cose 20, 30 anni fa, oggi occupano posizioni di potere a livello locale e nazionale.
    evidentemente c’è chi approva in silenzio (e nel segreto della cabina elettorale).

  29. chinaski ha detto:

    matteo scrive:

    “trovo molto piu assurdo delle scritte sui muri una cosa sponsorizzata su un sito”

    mmm, non sono d’ accordo. ricordiamoci che dietro il simbolo boris pahor c’e’ l’ uomo boris pahor. l’ intimidazione e le offese contro boris pahor sono molto gravi. spero anch’ io che siano solo quattro gatti isolati nel contesto cittadino. questo pero’ ridimensionerebbe solo il lato politico, non cancellerebbe la ferita all’ uomo pahor.

  30. Tergestin ha detto:

    @ Maja

    “tornando in argomento, ricordo che alcuni dei personaggi che facevano queste cose 20, 30 anni fa, oggi occupano posizioni di potere a livello locale e nazionale.”

    Questo xe grave e no tanto per quel che i fazeva de muli ma per via che questi soggetti no ga mai fato marcia indrio in gnanca meza dichiarazion. Tutt’altro.

    “Evidentemente c’è chi approva in silenzio (e nel segreto della cabina elettorale).”

    Bisogna dir che a livel italian l’opposizion xe quasi inesistente e da noi forsi ancora un poco de piu’. Solo che a Trieste i aennini no xe certo i “Finiani-Liberaldemocratici” dela svolta dei ultimi tempi. Questo saria de farlo capir all’elettor medio che vota centrodestra perche’ Dipiazza xe simpaticon nei sui sketch e dopo el se ritrova una giunta col podesta’ dei veci tempi fotografado e messo in bela mostra. Con tuto quel che ne consegui.

  31. Paolo Geri ha detto:

    #24. hozaka

    “Città misteriosa, Trieste”.

    Direi più direttamente città fascista. Con doppiopetto e senza.

  32. Paolo Geri ha detto:

    #25. marisa

    “Il testo della Lega Nazionale e quello che vi propongo io, della “Voce Giuliana”, abbiano la stessa matrice…..”

    Nessuna meraviglia. Forse hanno anche in comune l’ autore.

  33. MARCANTONIO ha detto:

    Tergestin bravo sveglia l’opposizione, ma la destra sara’ sempre coerente a se stessa, forse se analizzi bene e’ Fini che ha guardato la poltrona scordandosene du passato, credo che Almirante si sia rivoltato nella tomba

  34. Dario Predonzan ha detto:

    Si sarà rivoltato nella tomba e avrà, medianicamente, applaudito chi ha vergato le scritte contro Boris Pahor.
    E pensare che c’è chi voleva dedicargli una via a Trieste…

  35. MARCANTONIO ha detto:

    Dario non conoscevi proprio Almirante

  36. capitan alcol ha detto:

    Io no ho capito il senso (se c’è) della scritta (oltre a quello del simbolo).

  37. MARCANTONIO ha detto:

    Comunque non avergliela dedicata e’ stata un’occasione persa per Trieste

  38. hozaka ha detto:

    Pahor è un reduce di un campo di stermino. I kapò erano prigionieri che per mezzo pezzo di pane in più collaboravano con le SS e solitamente avevano il compito di “capobaracca”

  39. MARCANTONIO ha detto:

    Non e’ cosi’ spesso i Kapo’ erano i piu’ feroci aguzzini e quando i campi furono liberati, ci fu piu’ di un caso di resa dei conti

  40. Dario Predonzan ha detto:

    @ Marcantonio

    Ho conosciuto abbastanza bene sia Almirante, sia i suoi scagnozzi locali, credimi.

  41. massimiliano ha detto:

    cmq, se può interessare, a Udine, zona università – via del cotonificio, oggi è comparsa una scritta “onore agli arditi”, con tanto di pugnali e teschi. grandezza 3×2 circa, sul muro di una casetta posta lungo la via principale. anzi adesso vado giù e la fotografo…

  42. flavio gropaiz gropaitz ha detto:

    #8 GERI Il censimento austriaco del 1910 è venuto dopo la costruzione della Transalpina,dopo la linea ferroviaria Trieste Vienna. Quelle linee fatte dall’Austria, per farle avevano impiegato gente del posto in quel tracciato. Gente del posto erano sloveni o circa. Finita la linea si sono trovati a Trieste o molto vicino. Pero’ in territorio Italico. Lo sapevano anche gli amati Austriaci che era Italico. Infatti si parlava italiano,si scriveva italiano. Al Tavolare si scriveva italiano, pero’ gia nel nel 1903 è cominciato chi qualche volta al tavolare ha scritto in sloveno = espansionismo slavo ?

  43. hozaka ha detto:

    nessun insinuzione capitan alcol, forse ho capito male io la tua domanda.

  44. chinaski ha detto:

    capitano, cerca su bora.la i vecchi thread su boris pahor, leggi attentamente le discussioni, e capirai ex-post il senso di certe meline.

    ma forse basta questo:

    https://bora.la/2010/10/24/municipio-tricolore-per-il-150%C2%B0-anniversario-dellunita-ditalia/#comment-195805

  45. Paolo Geri ha detto:

    #45. flavio gropaiz gropaitz

    Neanche Pietro Kandler storico ottocentesco di Trieste e italiano di madrelingua ti darebbe ragione sul tuo “territorio italico”.

  46. MARCANTONIO ha detto:

    Ok d’accordo tregua

  47. ufo ha detto:

    @35 Cos’è che manca ancora di sapere su Almirante?

    “Firmatario nel 1938 del Manifesto della razza, dal 1938 al 1942 collaborò alla rivista La difesa della razza come segretario di redazione. Su questa rivista si occupò di far penetrare in Italia le tesi razziste provenienti dalla Germania nazista.” (Wikipedia.it)

    « il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l’Italia abbia mai tentato.»
    (Giorgio Almirante, 1938)

    « Noi vogliamo essere, e ci vantiamo di essere, cattolici e buoni cattolici. Ma la nostra intransigenza non tollera confusioni di sorta […] Nel nostro operare di italiani, di cittadini, di combattenti – nel nostro credere, obbedire, combattere – noi siamo esclusivamente e gelosamente fascisti. Esclusivamente e gelosamente fascisti noi siamo nella teoria e nella pratica del razzismo »
    (Giorgio Almirante, 1942)

    E per fugare il dubbio su eventuali ripensamenti postbellichi ricordo che negli anni 70 – proprio qui a Trieste – il tenero virgulto tenne un comizio in cui invitò allo sterminio su base etnica di una parte della popolazione di questa città, ovviamente tra la completa indifferenza di istituzioni e forze dell’ordine e calorosi applausi da parte di quei teppisti che oggi sono la classe dirigente di questa città. “Sterminare il bacillo slavo” – parole pesanti da parte di uno che aveva già preso parte al tentativo di mettere in atto tale proposito, e che dichiaratamente si adoperava per averne una seconda occasione.

    Dici che sapere il suo numero di scarpe e taglia di mutande aggiungerebbe qualcosa di rilevante?

  48. flavio gropaiz gropaitz ha detto:

    Vedete come si scriveva nel 1838 al Tavolare.

  49. omo vespa ha detto:

    ufo come sempre no te ga capi un tubo. almirante iera preocupado per la devastante gripa de quei ani la, iera un consiglio medico. e quel fra el 30 e el 45 xe tuto de contestualizar, iera bravi ragazi, patrioti, sbaiava tuti…

  50. omo vespa ha detto:

    flavio te ga ragion – ati austiraci iera cosi potenti che con una ferovia i ga popola el carso e trieste de sloveni in solo diese ani. per questo mi preferiso la machina, i treni riporta a bruti ricordi.

  51. capitan alcol ha detto:

    #57 no vedo niente.
    Non voglio far parte di un social netowork che persiste a volermi accettare come membro.

  52. ufo ha detto:

    Suppongo che bravi ragazzi ci siano pure al Piccolo, che ancora una volta cerca di stendere un velo di ambiguità sull’Ispettorato speciale di via Cologna. Secondo l’anonimo cronista “la targa lordata ricorda i perseguitati politici della seconda guerra mondiale” (oggi a pagina 16). Ed io che credevo che l’understatement fosse di casa nella perfida Albione.

  53. massimiliano ha detto:

    Il 5 maggio 1958 al termine di un comizio a Trieste, Almirante è denunciato dalla Questura per «Vilipendio degli Organi Costituzionali dello Stato».
    20 anni dopo, nel maggio 1978, venne eletto in consiglio comunale a ts, per dare manforte nella battaglia contro osimo.

  54. MARCANTONIO ha detto:

    Redazione avete cancellato i dialoghi tra due che si sono parlati civilmente ed avete lasciato chi ha dato impunemente dei vigliacchi? qualcosa non mi quadra

  55. Redazione ha detto:

    Come sempre, commenti civili e a tema sono i benvenuti, anzi, sono il cuore della discussione, mentre litigi fra due utenti portano la discussione off-topic per cui vengono cancellati.

  56. marko ha detto:

    @ matteo

    ricordo che siamo nel 2010 a.d.
    people do speak english
    govorimo slovensko
    parliamo l’italiano
    parlemo triestin
    govorim po ruski
    pričamo srpski
    govorimo hrvatski
    wir sprachen deutsch

    e dovrei seguire le tue orme … ma te prego. l’inno all’ignoranza te lo laso far a ti in curva

  57. capitan alcol ha detto:

    matteo mai parlare per interposta persona.

  58. flavio gropaiz gropaitz ha detto:

    #60 VESPA era anche la chiesa di mezzo. Faceva preti e vescovi a uffete per contrastare la loro religione iniziale “SerboOrtodossa” gicchè gli sloveni erano i fuoriusciti(fuggiaschi)(zingari)serbi. “Krst pri savici” del similprete Preseren.

  59. flavio gropaiz gropaitz ha detto:

    Era per il 52 OMOVESPA

  60. hozaka ha detto:

    Dopo più di 60 post credi sia necessario tornare all’origine del fatto.
    Boris Pahor è stato insultato sul muro del Kulturni Dom.
    Boris Pahor, indipendentemente dalla sua e dalla madrelingua di tutti i triestini, è una colonna della memoria storica di questa città, nonchè uno dei più grandi intellettuali che Trieste abbia espresso.
    Perchè per questa città è così difficile da riconoscere?

  61. Dario Predonzan ha detto:

    Perché ci sono ancora troppi fasci, dichiarati e non.

  62. isabella ha detto:

    Sono solo dei poveri stupidi.

  63. Paolo Geri ha detto:

    #65. Dario predonzan
    Purtroppo hai ragione tu. Ma la cosa peggiore è che molto spesso non ammettono di esserlo.

  64. Tergestin ha detto:

    Aggiungo con tristezza che un testimone del secolo scorso cussi’ unico come Pahor xe riconossudo in tuta Europa per la sua indiscussa bravura ed el suo spessor intellettuale. Da noi inveze se ga dovudo spetar quaranta anni prima che i publichi, rugnando, i sui libri e che se ghe dia una minima visibilita’.

  65. maja ha detto:

    @tergestin

    e sai perchè?

    perchè è un ingrato.

    perchè gli sloveni a trieste hanno trovato il paradiso in terra e ciò nonostante lui continua a offendersi se lo chiamano s’ciavo.

    antonio lippolis dixit: https://bora.la/2010/05/04/a-boris-pahor-il-premio-hemingway-sparkasse/

  66. dimaco ha detto:

    1945, troppo pochi a quanto pare.

  67. matteo ha detto:

    capitan alcol te ga ragion, dovro scriver una premessa ogni volta che me vien in mente de linkar qualcosa

    marisa roba sconvolgente

  68. Tergestin ha detto:

    @ Maja

    Beh mi penso anca a Veit Heinichen. Nonostante parlemo de un altro contesto, lo scrittor tedesco ga da’ un quadro de Trieste comunque fora dale solite retoriche. El xe sta’ tradoto anca lui per meza Europa, ga vinto premi e i ga persin girado diversi film tratti dai sui libri ambientadi in cita’. El ne ga fato una publicita’, tuto sommato piu’ che positiva. Risultato? Quando el ga dito la sua, sia de persona sia nei libri, la politica locale ghe ga dado addosso, i film no xe stai tradotti e trasmessi da noi (meio un per de rassicuranti puntate de fiction con Lino Banfi, quel si’, i lo premia anca: basta che no daghi de pensar) e in piu’ ga ricevudo calunnie anonime pesantissime. Trieste xe un posto dificile per far cariera, se no te canti nel coro.

  69. hozaka ha detto:

    Forse invece Trieste xe un posto ottimo per far carriera internazionale (vedi Boris e Veit), ma il prezzo delle standing ovation globali xe ciapiar de mona qua.
    Ripeto, città misteriosa…

  70. Antonio ha detto:

    Esprimo la mia solidarietà a Boris Pahor ed esterno il mio totale disappunto e la mia preoccupazione per il solito clima che pervade la nostra città. Siamo nel 2010 ma qualcuno sembra non accorgersene…

  71. arlon ha detto:

    “il prezzo delle standing ovation globali xe ciapiar de mona qua.”

    😀 super.

  72. Diego Manna ha detto:

    concordo con arlon:
    “il prezzo delle standing ovation globali xe ciapiar de mona qua”

    best bora.la aforism 2010!
    grande hozaka.
    Volendo far l’analisi dello stile, si noti l’utilizzo della lingua nazionale nella prima parte della sentenza, che esprime un concetto globale, per poi volgere al dialetto triestino quando di parla di ciò che accade localmente.
    🙂

  73. Diego Manna ha detto:

    anzi, “standing ovation” xe un inglesismo, quindi propio “globale” la prima parte 🙂

  74. hozaka ha detto:

    Sono onorato per questa inaspettata nomination, che dedico a Boris Pahor. In questo momento sarà forse rattristito o arrabbiato, ma può tornare a sorridere con la consapevolezza che in questa città ci sono degli spacconi che hanno paura di lui e delle sue idee. Non male a 80 anni suonati.

  75. alpino ha detto:

    Marcantonio, non dargli in pasto Almirante.
    Buona giornata

  76. Luigi (veneziano) ha detto:

    Condanno totalmente queste scritte idiote (anche perché domani maja potrebbe dirmi che per non averle condannate sono stato io a farle).

    Vedendo la cosa da non triestino che da anni frequenta la città, devo però dire che le cose sono molto migliorate negli ultimi dieci/vent’anni. Trieste è molto meglio di come viene rappresentata qui dentro.

    E’ strano che la polizia non trovi gli autori di queste scritte, come scrive Srecko che cerca d’insinuare che la polizia sia sostanzialmente connivente?

    Rispondo così: è stato mai arrestato uno di quelli che hanno imbrattato i monumenti e i muri con stelle rosse e scritte inneggianti alle foibe?

    L.

  77. Tergestin ha detto:

    Savevo mi.

  78. dultan ha detto:

    allucinante il documento della lega nazionale, me par robe del ‘800, ma veramente sta gente ga paura del bilinguismo? i fa dell’ignoranza virtù.

  79. Paolo Geri ha detto:

    #80. Luigi veneziano

    “Rispondo così: è stato mai arrestato uno di quelli che hanno imbrattato i monumenti e i muri con stelle rosse e scritte inneggianti alle foibe?”

    Rispondo di no anche perchè il rapporto con gli imbrattamenti di chiara origine fascista è di 1:20. Basta leggere al proposito le cronache de “Il Piccolo”. Per tacere dell’ imbrattamento permanente di tutto il viale XX settembre trasformato in spazio di attacchinaggio abusivo da Forza Nuova e Co. che il comune si guarda bene di ripulire da parecchi annetti.

  80. Dario Predonzan ha detto:

    Vedremo quanto tempo ci vorrà per ripulire le scritte celebrative della marcia su Roma e contro Boris Pahor … e intanto dal candidato sindaco Bandelli silenzio di tomba sull’episodio (chi tace acconsente?).

  81. Paolo Geri ha detto:

    #85. dario predonzan

    Facciamo una piccola deduzione logica:
    1.) Forza Nuova e la Destra non hanno (ovviamente) condannato l’ episodio;
    2.) Bandelli si è alleato pochi giorni fa con Forza Nuova e con La Destra;
    3.) nemmeno Bandelli vuole (può ?) dissociarsi

  82. Tergestin ha detto:

    Gave’ visto che xe come disevo mi? Senza el “jolly” no i riva proprio ad argomentar gnanca una partida de balon.

    Comunque no penso che Bandelli approvi certe robe, ma con simili alleati ghe tocheria barcamenarse miga poco se dovessi far una dichiarazion in merito. Meio lassar perder, tanto xe quel che fara’ anca el quotidian locale.

  83. Paolo Geri ha detto:

    #88. tergestin
    Bandelli è troppo intelligente per capire che non può candidarsi solo con l’ etichetta del “fascista duro e puro”, anzi. Ma intanto ha messo le mani in quello che poteva essere un pezzo dell’ orto elettorale di Menia (fra Forza Nuova e La Destra ci saono 1000-1500 voti in ballo). Mi chiedo peraltro come farà Bandelli a tenere insieme Manlio Portolan con Primo Rovis.

  84. Sara matijacic ha detto:

    Benveenuto/dobrodosel Mario (quanto mi piace il bilinguismo :-p ) e ciao a tutti!
    Mio pensiero personale: che bello, e non sono ironica, vedere che si discute di queste cose e che scritte del genere non vi lasciano indifferenti! Anzi vi rigrazio per la vostra “partecipazione”. 🙂

  85. capitan alcol ha detto:

    Forse in Slovenia la destra non ha partorito la più grande catastrofe del 900.

  86. flavio gropaiz gropaitz ha detto:

    #90 C.Alcol……La bora la nasi…la se svoga…la mori….cussi’ xe el fascismo : nato in Italia….se sfoga in Slovenia (al di qua’ delle AlpiGiulie non esistono slavi a d occupare (questo è fascismo)….dove morira’…?

  87. matteo ha detto:

    giocare il jolly non serve sulla lega nazionale che fa il no al bilinguismo

  88. matteo ha detto:

    per la politica direi che ce una cosa interessante (non centra con la scritta)

    TRIESTE 30 Ottobre 2010

    Continuano senza sosta gli attacchi alla Lega Nord da parte di Futuro e Libertà utilizzando tv e stampa locale. Non capisco come si possa ipotizzare un accordo politico con un movimento che danneggia la coalizione di maggioranza denigrando il maggiore alleato del Pdl. Per evitare di mettermi sullo stesso piano di questi personaggi, evidenzio esclusivamente a sostenitori e militanti della Lega la mia posizione, non inviando alcun comunicato stampa ufficiale in risposta a chi continuamente ci offende.
    “ La loro campagna elettorale è già partita. Tricolore e inno nazionale, punto e basta. La tutela della nostra gente dall’invasione straniera, infatti, è solo opera della Lega. Continuano a cercare il voto degli esuli istriani – fiumani e dalmati pur non avendo portato a casa nulla in questi anni e pur essendo figli di quel fascismo che ha perso la guerra ed è la causa principale della tragedia di quelle persone. Mi auguro che la gente capisca che l’isolamento di Trieste è causa della loro politica ottusa e anacronistica. Ora, dopo aver distrutto la maggioranza eletta dal popolo per interessi esclusivamente personali, si lavano la bocca con la coerenza. Ma quale coerenza? Alleanza nazionale non esiste più, sono usciti dal Pdl ma continuano a mantenere stretti tutti gli incarichi di governo e nei Consigli di amministrazione ottenuti perchè in quota Pdl. Prima con il Movimento Sociale, poi con Alleanza Nazionale, poi ancora con il Pdl, oggi con Futuro e Libertà i loro leader riescono sempre a garantirsi i posti in Parlamento ed a denigrare, poco dopo, i loro alleati. Non mi meraviglierei se fosse opera loro l’episodio della bandiera a Basovizza con la collaborazione di quelle stesse persone che da anni imbrattano i muri della nostra Città con deliranti scritte in colore nero.”

    Maurizio Ferrara- Capogruppo Lega Nord in Consiglio comunale
    http://www.leganordtrieste.it/index.php?option=com_content&view=article&id=466:ferrara-replica-agli-attacchi-di-futuroaliberta&catid=36:direttivo

  89. matteo ha detto:

    direi che mi trovo d’accordo

  90. massimiliano ha detto:

    @tergestin
    Heinichen ha capito in pochi anni, cosa è Trieste. E’ il più lucido e spietato (perchè disinteressato) analista della psicotica vita di una città ripiegata su stereotipi che si replicano da decenni, con protagonisti sempre diversi, ma egualmente ottusi nella loro pedissequa acquiescenza a questa sorta di “ombra nera” che ricopre la città.
    Bandelli non è particolarmente illuminato, semplicemente è molto più diretto e sincero – nella sua “entusiasmante ignoranza” (non in senso offensivo)- dei vari “fratellini e fratelloni” che governano Trieste nelle segrete stanze dipinte con i colori delle logge massoniche e dell’Opus Dei.

  91. massimiliano ha detto:

    per quanto riguarda la lega, tirata in ballo qui sopra in post precedenti, credo sia l’esempio più chiaro dell’involuzione politica e culturale, dell’intero paese.
    non merita di essere neppure citata o trattata. è un catalizzatore di cialtroneria.

  92. effebi ha detto:

    Ma i Kapò erano quelli che cercavano di filarsela quando i campi venivano liberati dagli alleati ?
    Che c’entra B.Pahor con questa definizione !? Come mai ad un “fascio” può essere venuto in mente di prendere una bomboletta e di vergare proprio questo epiteto !?

  93. maja ha detto:

    Che glielo abbia suggerito qualcuno?

    Qualcuno che abbia letto la sua biografia e ne abbia tratto le proprie strampalate conclusioni?

  94. effebi ha detto:

    strampalata biografia… strampalate conclusioni !?

    può essere.

  95. Tergestin ha detto:

    Quei che fa certe scritte sui muri dimostra de no gaver tropo intelletto, se sa.

    A mi me preoccupa inveze de piu’, decisamente, el recente museo dedicado ai “vinti” con annessa proiezion del film “Generazione Decima” e un fottio de tochi grossi dela cita’ presenti e dichiaratamente entusiasti alla presentazion: consiglieri comunali, presidenti de varie associazioni, neofassisti…..(va dito che le categorie qua da noi spesso pol coincider).
    Tutti entusiasti, col vecio repubblichin che addirittura rimpianzi dichiarandolo de non esser nato a Trieste, citta’ evidentemente ideale per quei come lui.

    El tutto save’ dove? In via Ghega. La stessa via Ghega che ga avudo pochi portoni piu’ in la’ 51 partigiani impiccadi barbaramente dai nazifascisti sull’andron dele scale del civico 2. Un episodio famoso e documentado, ma forse non troppo in ‘sti anni recenti. Saria stado giusto in quela via meterghe un museo alla Resistenza semmai e non far sta ennesima cagada, con l’ovvio applauso dei soliti noti. Ma tanto i Triestini preferissi dormir. E allora, visto l’orario, bonanotte.

  96. MARCANTONIO ha detto:

    Tergestin e che mi dici di Villa Sagre’, o non fa comodo ricordarlo?

  97. matteo ha detto:

    e il no al bilinguismo della lega nazionale marcantonio?

    cerchiamo di restare al oggi, il ieri è passato il oggi è presente, il domani si vedrà

  98. effebi ha detto:

    mah…per me i colpevoli vanno ricercati nell’ambiente delle freccie tricolori, anche il delo se nè accorto…

  99. matteo ha detto:

    e sul no al bilingusimo effebi?

  100. Tergestin ha detto:

    @ Marcantonio

    No te digo un bel clinz.
    Per el semplice fatto che me son ripromesso de no sprecar piu’ tempo con quei che argomenta con “Si’, pero’ le foibe…?” e analoghi derivati. Niente de personale.

  101. Srečko ha detto:

    flavio gropaiz gropaitz

    Da dove deriva il cognome Gropaiz, o Gropaitz?

  102. effebi ha detto:

    il bilinguismo !? persino srecko qui non lo applica 🙂

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