26 Ottobre 2010

No alla chiusura del Punto nascita di Gorizia

“Risulta assolutamente inaccettabile il metodo con il quale abbiamo appreso la chiusura del punto nascite di Gorizia da parte dell’assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic, inserito sulle linee di gestione sanitarie 2011. L’argomento era stato oggetto di discussione durante il confronto sul Piano sanitario regionale e già quella volta la proposta fu stoppata in quanto ritenuta inaccettabile, ma soprattutto non suffragata da contenuti di carattere tecnico”.

A prendere le distanze dal Piano di riorganizzazione dell’assessore Kosic in merito ai punti nascita, è il consigliere regionale del Pdl Roberto Marin.
Abbiamo appreso della volontà dell’assessore dalla stampa – commenta Marin. Ringraziamo il presidente Tondo che durante la riunione del gruppo di lunedì a Udine ha preso atto delle rimostranze dei consiglieri regionali, bloccando la proposta per affrontarla in una discussione più articolata nella riunione di
mercoledì al termine dei lavori del Consiglio.

La sanità isontina, non serve ripeterlo – precisa il consigliere – ha già pagato prezzi politici pesanti a vantaggio di altre realtà regionali ed è impensabile che una città capoluogo sia privata del suo punto nascite. I dati forniti da Kosic sulla natalità di Gorzia fanno comunque riferimento all’anno in cui è
stato effettuato il trasferimento nella nuova sede ospedaliera, quindi bisogna chiaramente attendere che la nuova struttura sanitaria vada a pieno regime sull’intero territorio provinciale e non solo.
Certo è che le dichiarazioni dell’assessore, di cui deve assumersi tutte le responsabilità, pesano come un macigno, dato che è inaccettabile che venga dichiarato che non esiste un sufficiente standard di sicurezza, ma nulla si è fatto affinché questo fosse ristabilito – così ancora Marin. Politicamente pertanto – conclude l’esponente del Pdl – Kosic non dia nulla di scontato in quanto i rappresentanti di questo
territorio, dai consiglieri comunali ai consiglieri regionali, su questa vicenda non faranno sconti.

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11 commenti a No alla chiusura del Punto nascita di Gorizia

  1. Alessio ha detto:

    “…è impensabile che una città capoluogo sia privata del suo punto nascite.”

    Oh non si preoccupi per la storia del capoluogo, stanno pensando anche a quello.

  2. alpino ha detto:

    semo capoluogo per sbaglio meno de 30mila abitanti, gia la definizion de città ne va grande

  3. Alessio ha detto:

    Con Nova Gorica o senza?

  4. Vale ha detto:

    Vogliono eliminare la possibilità dei nostri figli di nascere nella nostra città, ci rendiamo conto! Gorizia ha una storia importante alle spalle, persino all’altare della patria è ricordato. E’ davvero assurdo voler intervenire su questo settore, al posto di dividere i costi della politica regionale fra Trieste, Udine e persino gli uffici che abbiamo all’estero che si presti più attenzione ai cittadini. E’ trovo ancor più scandaloso sentire continuamente solleciti a incrementare la popolazione: “bisogna fare bambini”, con le tante attività correlate vedi bonus bebè in relazione con questa tanto assurda quanto incosciente volontà di chiudere una struttura nuova e che funziona bene!

  5. milost ha detto:

    L’ho già chiesto una volta e nessuno mi ha risposto: se una donna in travaglio si presenta in un ospedale senza “punto nascita”, che fanno? Non le danno l’assistenza medica necessaria? Io credo che se esiste un ospedale, come ha un pronto soccorso, così deve avere una sala parto e del personale che abbia idea di come far nascere i bambini e intervenire per far fronte ad eventuali problemi. Non c’entra la tipologia della città, la storia, le palle dei politici: se devo partorire, e magari ho una certa fretta, dove vado. IN OSPEDALE!

  6. famagosta ha detto:

    Certoo che non c’entra al tipologia della citta. La realta’ la seguente: quando ci sara una massa critica di persone nelle condizioni descritte da milost, ossia che in caso di una certa fretta si rivolgeranno all’ospedale goriziano, sara’ restaurato il punto nascita di Gorizia. Fino ad allora i malcapitati dovranno accontentarsi di
    “…se devo partorire, e magari ho una certa fretta, dove vado. IN OSPEDALE!”

    😉

  7. marcolino ha detto:

    Ma se pol saver quanti cuccioli nasce, in un anno, in questa cosidetta città?

  8. Mauro ha detto:

    Brava Vale hai detto benissimo, e poi non riesco a capire questo accanimento contro la sanità Goriziana, l’unica che e stata penalizzata da tutte le amministrazioni ragionali chiudendo i due ospedali di Cormons,e Grado, e gli altri non gli hanno nemmeno sfiorati anzi gli hanno dato di più.
    Spero che l’amministrazione comunale di Gorizia, si faccia valere, anche con il presidente Tondo altrimenti le prossime elezioni ci ricorderemo per le votazioni.Comunque anche Illi prima che perdessi le elezioni voleva eliminare la Azienda Sanitaria 2 Goriziana.

  9. isabella ha detto:

    Non è vero Mauro, vedi quanti ospedali sono stati chiusi o ridimensionati in provincia di Udine.
    Per quanto riguarda i punti nascita invece che combattere per averne due a 25 km di distanza (ricordiamo che il parto difficilmente è così precipitoso da non poter raggiungere un ospedale che dista 20 minuti di macchina da casa e se fosse davvero così urgente qualsiasi pronto soccorso è in grado di fornire assistenza a madre e nascituro), ma forse sarebbe meglio averne uno solo, completo, con personale abbondante, in continuo aggiornamento e che garantisca la miglior assistenza possibile (ad esempio il parto in epidurale…).

  10. Mauro ha detto:

    Ma Isabella di dove sei? Sei anche tu una delle tante a tradire l’ospedale di Gorizia?
    Come che stanno faccendo una buonissima parte di cittadini Goriziani che sanno solo piangersi adosso e lamentarsi?
    E riguardo la chiusura del punto nascite tanto che vuoi la chiusura di un punto nascite chiudiamo quello di Udine no, quello non si tocca, Trieste non se ne parla, Pordenone nemmeno guai toccare Monfalcone guai altrimenti viene guerra provinciale allora e semplice gli unici che bisogna penalizzare e solo Gorizia.
    Puoi solo vergognarti di quello che dici.

  11. Mauro ha detto:

    E poi Isabella non so se tu lo sai che la provincia di Gorizia ha gia pagato con la chiusura di due ospedali uno di Grado, e l’altro di Cormons, in più i Monfalconesi si sono presi l’ottorinolaringoiatra e l’oculistica, e se non sbaglio anche il laboratorio analisi, non ti sembra cha abbiano già pagato abbastanza?
    E poi togliere un punto nascite in un capoluogo di provincia, e come dire che a Gorizia non nascerà nessuno, ma non se ne parla nemmeno per ideaa.

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