La petizione popolare a sostegno dell’acqua pubblica, presentata lo scorso giugno e promossa dalla lista civica Trieste 5 Stelle e dal Gruppo Beppe Grillo Trieste, è stata accolta dal Consiglio comunale.
Il consiglio si è espresso favorevolmente, accogliendo tutti e tre i punti contenuti nella petizione:
1) il Comune riconosce il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale e inalienabile, e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;
2) il Comune conferma il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
3) il Comune riconosce che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli artt. 31 e 114 del decreto legislativo n. 267/2000.
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