Caro – caldarroste e un parassita fa crollare dell’80% la produzione di castagne

La situazione sembra destinata a provocare un aumento dei prezzi: per il momento nei supermercati e nei negozi di ortofrutta le castagne costano dai 3,5 agli 8 euro al kg a seconda della qualità e delle dimensioni. Per quanto riguarda le caldarroste (dove è ancora possibile trovarle) il prezzo di un sacchetto di circa 10-15 castagne va dai 2,50 ai 3 euro.
E voi? Segnalateci quanto avete sborsato per un sacchetto di caldarroste.

Tornando al preoccupante parassita che infesta i castagneti, il consigliere regionale del Pd-Slovenska skupnost Igor Gabrovec chiede di “agire tempestivamente per fermare il disastro provocato dal Cinipide galligeno”

“Il Cinipide galligeno – spiega – è considerato uno degli insetti più dannosi per il castagno in tutto il mondo. Originario della Cina, è stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2002 (prima segnalazione anche per l’Europa) in provincia di Cuneo. Quest’anno, purtroppo, vi è stata l’esplosione della popolazione di questo imenottero anche nella nostra regione. In particolare, nelle valli del Natisone si registra quest’anno un calo di produzione dell’80% rispetto al 2009.

Nella sua interrogazione, Gabrovec ricorda che la produzione del castagno rappresenta da secoli un importante ramo dell’economia di queste terre, largamente conosciute ancora oggi per la bontà di questi frutti. “La risorsa castagne – aggiunge il consigliere della Slovenska skupnost – è diventata negli ultimi anni veicolo di numerose iniziative volte alla promozione del sistema territorio, anche attraverso la valorizzazione dei prodotti tradizionali tipici con ripercussioni positive nel rilancio
economico di aree montane svantaggiate. Oltre alla perdita di produzione, un attacco incontrollato del parassita arrecherebbe nel tempo anche una serie di gravi danni indiretti riferiti al mantenimento del territorio, all’aspetto paesaggistico, turistico, di prevenzione da incendi, da frane e smottamenti, con la conseguente ulteriore perdita di equilibrio ecologico”.

Considerato anche che altre regioni italiane (Piemonte, Toscana, Lazio, Calabria) hanno già avviato politiche di informazione, programmi di contenimento delle infestazioni e di lotta biologica al pericoloso insetto ottenendo buoni risultati, Gabrovec chiede un monitoraggio della aree castanicole, iniziative che contrastino la propagazione del parassita e azioni di sostegno al settore.