17 Ottobre 2010

Brosio: “Ho sentito che dovevo dare una testimonianza dal cuore al Friuli dove non ero mai stato”

Oltre un migliaio di persone, dalla provincia di Gorizia ma anche da Trieste, Sacile, Portogruaro, Cervignano, Udine e un folto gruppo dalla Slovenia hanno ascoltato venerdì sera al Palazzetto dello sport di Cormons la testimonianza di conversione del giornalista e uomo di spettacolo Paolo Brosio, che dall’abisso ha ritrovato la fede e la forza di volontà per superare le difficoltà.

Per la prima volta Brosio ha raccontato il suo percorso di riavvicinamento alla spiritualità in Friuli Venezia Giulia. Per sette volte aveva declinato gli inviti (cinque da Udine e due da Trieste) per la distanza e le difficoltà logistiche della trasferta ma poi, alla chiamata di Cormons, “qualcosa è scattato” ha confidato Brosio: “Ho sentito che dovevo dare una testimonianza dal cuore al Friuli dove non ero mai stato”. E la regione ha risposto con un abbraccio caloroso. Il Palasport di Brazzano rimbombava per l’intensità delle preghiere che hanno aperto l’incontro. Come è tradizione Brosio chiede difatti al pubblico di pregare insieme a lui una decina di Ave maria. Applausi scroscianti a scena aperta e lacrime hanno accompagnato il racconto di Brosio, che nel dicembre del 2008, dopo che il treno della sua esistenza si è fermato alle stazioni della morte e del dolore (il Twiga, il suo locale, andato in fumo per un attentato incendiario, la separazione dalla amatissima moglie Gretel e la morte del padre dopo 50 giorni di agonia per un tumore) ha deciso di riaffiorare dalla china lungo la quale era precipitato. Poi, il 2 febbraio del 2009, la tappa, fondamentale, a Medjugorje, dove in 29 anni sono arrivati 40 milioni di pellegrini. “A Medjugorje si respira un’aria diversa, invito gli atei e gli agnostici ad andarci” ha raccontato Brosio.

Al termine della conferenza, preceduta dall’introduzione di monsignor Marino Qualizza sulla figura della Madonna, alla quale hanno portato i saluti officiali il presidente dell’associazione Piccola accademia Carlo Prevosti, il sindaco di Cormons Luciano Patat, don Fausto Furlanut e monsignor Paolo Nutarelli, parroco del centro collinare, Brosio è rimasto un’ora a firmare autografi e a parlare con gli spettatori, nonostante fosse seriamente malato e febbricitante. Il giornalista ha promesso di ritornare a Cormons per presentare il suo secondo libro “Profumo di lavanda”, che sarà pubblicato alla fine del mese.

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