14 Ottobre 2010

Scuola di Buia non permette a un bimbo di nove anni di andare a scuola da solo: il caso finisce in tribunale

La scuola non permette a un bimbo di nove anni di percorrere da solo il tragitto casa-scuola. La questione finisce in tribunale.

Il fatto si è verificato a Buia. Secondo la madre, che sostiene il proprio diritto a decidere sull’educazione dei figli, si tratterebbe di un divieto immotivato, visto che la distanza tra l’abitazione e la scuola è di soli 200 metri. Secondo la direttrice della scuola primaria, invece, lungo il percorso sono presenti dei potenziali pericoli.

Il giudice, a cui la madre si è rivolta, ha dato alle parti otto giorni per giungere a una soluzione condivisa, magari ricorrendo all’aiuto di un fratello maggiore o a deleghe ad altri maggiorenni.

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9 commenti a Scuola di Buia non permette a un bimbo di nove anni di andare a scuola da solo: il caso finisce in tribunale

  1. Luciana ha detto:

    Come si deve sentire questo bambino che a nove anni è considerato giuridicamente incapace di percorrere 200m a piedi?
    Mia figlia è stata sempre orgogliosa di poter andare a scuola da sola, in Austria.

  2. capitan alcol ha detto:

    La direttrice ha messo le mani avanti, ma credo che la responsabilità fuori dall’edificio e degli orari sia dei genitori, quindi il problema non sussiste.

  3. Lasko ha detto:

    Ma stiamo scherzando? Io sono sempre andato a scuola da solo, alle elementari (a Trieste)… e dovevo fare più di duecento metri.

  4. Luciana ha detto:

    No, non è uno scherzo, è idiozia italiana.

    Trovatemi un altro posto in Europa dove bisogna accompagnare e andare a prendere i figli a scuola come da noi.
    Come se fossero degli incapaci.

  5. capitan alcol ha detto:

    Frequentasse la scuola nel Bronx potrei anche capire.

  6. Gigi ha detto:

    Tra qualche giorno se ritrovemo coi compagni dele elementari dopo oltre 40 anni.
    I due che manca i xe “andài avanti” qualche anno fa per malatia e incidente.
    Andavimo tuti a scola a pie ma a quel semo tuti sopravisudi!
    La diretrice xe ridicola!
    No devi permeterse de intrometerse nei fati familiari se non per evidenti problemi emergenti anche a scola (violenza, grande trascurateza).
    Xe i altri che vien compagnadi che xe strani!

  7. Paolo Geri ha detto:

    Mai visto a Trieste il caos che si crea vicino alle scuole elementariquando piove (non dico quando diluvia ….) perchè mammeta e paparino non vogliono che il pargolo si bagni ? La logica è la stessa. Come si permette la direttrice di interferire su di un ambito che è di pretta competenza familiare ? Mi meraviglio del giudice che cerca impossinili “mediazioni”.

  8. Marco ha detto:

    Poi ci meravigliamo se stiamo diventando un popolo di bamboccioni. Lasciamo crescere questi bambini fuori dalla campana di vetro!

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