13 Ottobre 2010

Violenza serba a Genova, ecco come è andata realmente: il racconto a parole e immagini di chi c’era

Chi sono quei delinquenti che hanno causato l’annullamento della partita di calcio di ieri a Genova tra le nazionali di Italia e Serbia? e cosa è successo davvero al di là di quanto si è visto alla tv? Infine, quali conseguenze avranno i fatti di ieri e come si collocano nell’analisi del nazionalismo serbo? Per capirci qualcosa di più rilanciamo l’articolo scritto dall’amico Alessandro Gori, giornalista carnico giramondo e profondo conoscitore della cultura (e nel caso degli hooligans di ieri, incultura) serba. Alessandro ieri sera era in mezzo ai serbi e ha potuto vedere e quindi raccontare cosa è successo.

Leggi l’articolo completo sul blog di Alessandro Gori

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107 commenti a Violenza serba a Genova, ecco come è andata realmente: il racconto a parole e immagini di chi c’era

  1. massimiliano ha detto:

    concordo pienamente con il giudizio di Alessandro Gori.
    queste sono le sensazioni che ho avuto pure io – da casa – di fronte alla tv:

    1 la totale ignoranza, supponenza ed incompetenza dei telecronisti RAI (cosa peraltro arcinota).
    Ossia: gente che parla a vuoto per dare aria alla bocca, abituata alle autocelebrazioni e a gioire per il pollice in bocca di Totti o a contare i peli sul petto di Cassano.
    Li manderei ad aggiornarsi sul calcio e quanto ruota attorno ad esso, magari in un bel Partizan-Stella Rossa, tanto per far capire loro la differenza tra lo studio e la ricerca di fenomeni sociali e devianti (come il tifo estremo organizzato) ed “avere il culo al caldo” in RAI e fare telecronache soporifere e ridicole, infarcite di retorica e luoghi comuni degni del canovaccio di una soap opera.

    2 idem per quanto riguarda chi avrebbe dovuto conoscere le problematiche che questi “tifosi” portano con se ad ogni occasione pubblica (partita o meno):
    si sa, noi italiani siamo superiori a tutto e tutti, conosciamo tutto, non abbiamo paura di nulla. Siamo o non siamo i (oops… ex) campioni del mondo?? Non ci abbassiamo a chiedere informazioni ai colleghi “poveri” della Serbia, quelli con l’alito di aglio e magari qualche dente cariato.
    Meglio i nostri papaveri strapagati dei vari osservatori sulla violenza negli stadi etc. o i giganti intellettuali della Federcalcio Italiana, quelli si che sanno come va il mondo!!

    Ecco i risultati.
    Li abbiamo visti tutti ieri sera. Auguri.

  2. capitan alcol ha detto:

    I telecronisti della Rai non hanno detto una parola una sull’organizzazione e sul questore che ha accompagnato le due corriere di esagitati allo stadio con tanto di scorta.
    Forse era sufficiente fermarli al LISERT e fargli fare retromarcia?
    La vittoria a tavolino la darei alla Serbia per manifesta incapacità organizzativa degli italiani.

  3. alpino ha detto:

    Fantastico Massimiliano!!! dacchè erano i serbi la parte malvagia e compevole di quanto accaduto ora siamo noi italiani ed i cronisti RAI, ammazza che fantasia

  4. capitan alcol ha detto:

    alpino fino a quindici anni fa tra Tarvisio e Muggia non passava una mosca e adesso li accompagnano fino allo stadio scortati!

  5. massimiliano ha detto:

    @alpino:
    la mia è un’analisi NON sui “tifosi” serbi. quelli li conosco bene. e appunto mi meraviglio di come “altri” invece pensino di vivere sulla Love Boat.
    il mondo, anche quello del calcio, è ANCHE questo.
    e quando occupi certe posizioni o sei chiamato a spiegare da telecronista certi fatti, devi conoscere ciò di cui parli. tutto qui.

  6. piero vis'ciada (italiano) ha detto:

    1 – 2

    son (adiritura) senza parole….

  7. asem ha detto:

    massimiliano, finalmente un commento sensato con dati veri….il primo che cita la tifoseria (“politicamente”organizzata) dalla Crvena Zveza (Stella Rossa) e del Partizan (Partigiano) ……nessuno cita cosa è successo qualche giorno prima a belgarado, il non gioco della serbia contro l’estonia, ….alcuni gruppi, tra i più violenti sono partitri anche a Lubiana (gli orthodox boys -se ho letto bene- ma non nel senso di ortosossi ma di fedeli alla linea…..nacional-socialista, alcuni ignoranti tendono a mostrare questi balordi come nazionalisti per via del segno, ma non lo sono, ossia lo sono ma nel senso balcanico……dove il nazionalismo più BECERO è strettamente legato al socialismo violento jugoslavo e alla sua tradizione culturalmente estremamente nostalgica)

  8. massimiliano ha detto:

    Dalla Questura di genova sui tifosi serbi:
    “Controlli adeguati, avevano solo una pinza”

    Potocco, Eppinger o Ulcigrai?

  9. massimiliano ha detto:

    asem, purtroppo non tutti conoscono questi retroscena e la “in-cultura” dei protagonisti.
    ma se rimaniamo qui tra noi è anche comprensibile.
    quello che invece voglio sottolineare è l’ignoranza degli addetti ai lavori a qualsiasi livello, dalle istituzioni al mondo dell’informazione.
    in italia siamo troppo impegnati a gioire per uno stronzo a cavallo di una moto che froda al fisco milioni di euro… lui si che è un mito!!

  10. massimiliano ha detto:

    e comunque, ritornando ai fatti e ai protagonisti, ho un caro amico e collega ricercatore che insegna a Pola, il quale da anni studia “sul campo” questi fenomeni del tifo organizzato-politicizzato in croazia e serbia. alcune volte si è “infiltrato” tra loro e li ha seguiti in trasferte “calde” documentando il tutto anche con immagini fotografate di nascosto.
    la realtà è quella di gente in perenne assetto da guerriglia, a cui interessa solo destabilizzare, creare tensione e caos, distruggere e fomentare.
    ma i retroscena, come dicevi giustamente tu, pochi vanno a studiarli e ancora meno sono quelli che riescono a capire il fenomeno. è una mentalità totalmente diversa dalla nostra. quella (gli ultras politicizzati) è gente che si sveglia al mattino convinta del proprio credo: è quasi una forma di religione, per alcuni aspetti di approccio mentale.

  11. massimiliano ha detto:

    @piero
    è la realtà, un’analisi della realtà.
    triste, ma vero.

  12. capitan alcol ha detto:

    il nazionalismo più BECERO è strettamente legato al socialismo

    Uhm nazionalismo + socialismo… aveva un nome una volta questa combinazione. Na..na…nazismo?

  13. dimaco ha detto:

    bon che no la ga giogada a Trieste sta partida, altrimenti asem scomodava de novo TITO. Ma te se le sogni de note ste cagade che te disi o tega batul a testa?

  14. capitan alcol ha detto:

    Ma il mato gaveva in man una pinza, una falce o un martello?

  15. massimiliano ha detto:

    infatti si tratta di un gruppo (gli ultras della Crvena Zvezda) di chiara ispirazione naonazista.
    Ivan Bogdanovic, detto “Coi” è il loro leader.
    1389: questo numero, tatuato sull’avambraccio, gli è costato caro, in quanto grazie al tatuaggio è stato riconosciuto. il numero in questione riporta l’anno della famosa battaglia della Piana dei Merli (Pristina), quando l’esercito cristiano composto da serbo-bosniaci ha affrontato l’esercito ottomano, subendo una pesante sconfitta.
    E nonostante ciò, questa data rimane nel simbolismo nazionalista serbo più becero.

  16. massimiliano ha detto:

    per farvi un’idea di ciò che accade a Belgrado durante Partizan-Crvena Zvezda:

    http://dailymotion.virgilio.it/video/x1gx43_derby-partizan-stella-rossa-belgrad_shortfilms

  17. alpino ha detto:

    e che cosa accadrebbe? vedo cori bandiere tifo accalorato da curva e fuochi…ma hai mai visto le tifoserie italiane? mai visto le curve, te li spettavi tutti seduti con la copertina sulle gambe?

  18. massimiliano ha detto:

    ok alpino, la prox volta ti regalo un biglietto… 😉
    nn andiamo OT, cerchiamo di capire il fenomeno ed il motivo del fallimento della gestione della sicurezza e dell’informazione di ieri.

  19. matteo ha detto:

    “Abbiamo acquistato i razzi di segnalazione nei negozi di nautica di via Gramsci, li abbiamo messi nella cintura dei pantaloni sotto la maglia e siamo entrati senza problemi allo stadio”. Lo ha detto Slobo, un capo tifoso serbo intervistato a microfoni spenti da un giornalista del Tg Rai regionale della Liguria all’uscita dalla Questura.
    “Non siamo nazisti, siamo nazionalisti – ha detto ancora Slobo al cronista della Rai – siamo contro l’entrata della Serbia nell’Unione Europea e contro l’indipendenza del Kosovo, per questo abbiamo bruciato la bandiera dell’Albania. Il palcoscenico di Genova era ideale per fare conoscere le nostre motivazioni, che sono tutte politiche. A Belgrado c’e’ una dittatura – ha aggiunto il tifoso – e la’ non possiamo manifestare”. “I duri della Stella Rossa erano 50-60 – ha concluso il tifoso – non trecento come avete detto voi italiani. Se fossimo stati di piu’ avremmo avuto la meglio sui vostri poliziotti che sono molto piu’ piccoli di quelli serbi”.
    http://www.agi.it/news/notizie/201010131543-cro-rt10264-ultra_serbi_siamo_nazionalisti_razzi_comprati_a_genova

    ma la partita come è finita?

  20. lady gaga ha detto:

    “via Gramsci”?

    ma allora e’ vero che sono comunisti

  21. Srečko ha detto:

    asem

    Cambia occhiali!!!

    Commento generale. Questo delle tifoserie serbe e croate e’ un male acuto ed anche cronico alo stesso tempo. Si tratta di tifoserie di due scuadre di calcio serbe (Crvena zvezda e Partizan) e due croate (Dinamo e Hajduk). Nei campionati nazionali se le danno regolarmente di santa ragione. In campo internazionle fanno problemi ovunque li si lasci avvicinare una arena sportiva. Cosi’ fanno casino su campi di pallavolo, pallacanestro, pallanuoto, addirittura nello sci, sport immuni da huliganismo.

    Quoello del collegamento politico, credo, sia prima una scusa che una vera ragione. Sono genti piene di frustrazioni che vogliono bastonare per bastonare. La bandiera scelta e’ un pretesto. Lo scopo e’ la violenza.

    Ora la UEFA dovrebbe punire duramente la Serbia, cosi’ lo stato serbo si dara’ una svegliata e iniziera’ a dare soluzione al problema.

    Purtroppo pero’ va notato anche che la polizia italiana si e’ lasciata sorprendere (come mai?). Se, come scritto da qualcuno qui sopra, avesse chiesto consiglio ed informazioni ai paesi vicini, la vergogna di ieri sarebbe stata evitata.

  22. asem ha detto:

    15
    massimiliano
    13 ottobre 2010, 15:09

    infatti si tratta di un gruppo (gli ultras della Crvena Zvezda) di chiara ispirazione naonazista.

    ritengo che la terminologia (nazisti) non sia giusta, neanche nazional-socialisti andebbe bene perchè si cade sempre sul nazisti………il termine giusto per i balcani sarebbe social-nazionalisti.
    Il socialismo (non come l’ideologia pura , ma modo di sentire. più sul sociale nel senso di unione , di unitarietà, ..ecc.ecc. ecc.) …..
    Come jelincic in slovenia, come molti dell’HDZ croata, dei vari partiti al potere in serbia ecc. ecc. quando il socialismo è sinomino di un certo modo di sentire il nazionalismo più feroce, più becero, più idiota.
    Spero di essere stato chiaro.

  23. matteo ha detto:

    asem il nazbol?

    ma mica è una specifica dei balcani, lo trovi in tutto il mondo, anche in italia

  24. massimiliano ha detto:

    @asem, si hai ragione.
    nazionalsocialisti è una comoda semplificazione che riconduce ad un significato universalmente condannato, ma nella fattispecie è corretto disambiguare e correggere anche i particolari. concordo.

  25. asem ha detto:

    Srecko, lo so che ti do fastidio, perchè mostro anche il tuo modo di pensare (solo che tu sei più “istruito, vivi meglio,…loro sono solo dei poveracci, dei frustrati…vero?..ma dai…chi la dai a bere) , solo che devi fare l’intelletualone devi far credere(nella buona tradizione jugslava) quello che in realtà non è……è ovvio che è stato tutto organizzato prima, che dietro ci sono le solite faccie, i soliti …….vorrei sentirti parlare nella stessa maniera se le bandiere non fossero le tue….ma magari cori inneggianti al fascismo…….già sento il tuo urlo di dolore…..
    secondo me questi atteggiamenti vanno condannati….e per finire, la politica centra, è molto…riguarda i video…..

  26. asem ha detto:

    e poi ci saranno i soliti ignoranti che mi commenteranno facendo del sarcasmo o ridicolizzando il tutto…..ma solo perchè non hanno argomenti ma solo ferree convinzioni.

  27. Luigi (veneziano) ha detto:

    Le Tigri di Arkan sono nate in quegli stessi spalti.

    Io capisco i discorsi di tutti, ma immaginate qui se un gruppo di tifosi italiani avesse fatto sospendere ad Amsterdam la partita Olanda-Italia.

    Adesso staremmo qui a disquisire sul “fallimento della gestione della sicurezza e dell’informazione”? Non ci credo nemmeno se me lo giurate in turco!

    Lo sai invece che hanno fatto questi tifosi simpaticoni?

    Io da un anno sto cercando di portare due imprenditori delle mie parti ad investire in Serbia. Non sono dei sottili sociologi o storici, non sono persone con due lauree che t’impancano in due minuti un ragionamento sul subproletariato urbano di Belgrado: sono due che hanno iniziato a lavorare a quindici anni e adesso pensano ad investire anche fuori.

    Potete immaginare che m’hanno detto al telefono questa mattina.

    Per cui io dico: complimenti a questi idioti all’ennesima potenza, e complimenti anche ai signori serbi che li hanno lasciati uscire dalle gabbie.

    Intanto su youtube e nei forum si sono scatenati nei commenti antiserbi i croati e gli albanesi.

    Allegria!

    L.

  28. Srečko ha detto:

    asem

    Ma ke kacco volevi dire?

  29. asem ha detto:

    purtroppo ancora una volta nei balcani non si conoscerà il mandante (politico) di questi azione deficiente e violenta….peccato.

  30. Tergestin ha detto:

    Che sia la civile Inghilterra o la dura Serbia, passando per l’Italia, i ultras xe sempre ultras. I vol far biava e casin e la bandiera, come ala fin fine el balon, diventa solo che pretesti per balordi imbriaghi che ga voia de far casin.

  31. capitan alcol ha detto:

    Saranno contenti gli operai italiani di Marchionne allora.

  32. dultan ha detto:

    bravo tergestin, finalmente una roba saggia tra “xe pezo i balcansocialnazisti che i popolarfascisti o i nazionalfeticisti, femo più cori noi, femo più fumo noi, ma te ga visto al curva del milan, ma te ga visto la curva del partizan e altre menade simili”. xe gente che se lasa abindolar da un’ideologia o da una straza colorada, cos’te vol de lori… e dopo i tira fora onore, orgogli e altre str…de simili
    purtroppo xe la feccia del genere umano e purtroppo ghe ne vedo sempre de più in giro. riempir la testa svoda de un ignorante xe sai semplice, te ghe meti una bandiera, due cori (no tre, non ghe riva a memorizarli…), qualched’un de odiar e xe fatta.

  33. apu ha detto:

    il commento sopra (30) aggiunge un elemento alla discussione che condivido e che mi sembra non sia stato detto da nessuno in nessuna trasmissione né in alcun commento. e cioè che il calcio (con le varie violenze intorno) è il problema.
    con poche differenze tra un paese e l’altro, il calcio è una delle casse di risonanza più forti della nostra società, quindi anche lo sofgatoio di vari fenomeni o movimenti più o meno violenti.
    quindi è giusto e interessante chiarire un fenomeno per certi versi poco conosciuto (la realtà serba e quella balcanica… le baggianate della rai su alcune questioni sono state drammatiche) e per altri molto conosciuto (sovrapposzione di gruppi ultrà e movimenti politici nazionalisti), ma finchè continuiamo a permettere che intorno a una partita di calcio possa succedere di tutto non ci sarà controllo o organizzazione che tenga.
    E, in questo caso, la prima vittima di ciò che è successo ieri è proprio l’immagine della serbia, come già sottolineato in qualche commento.
    Qualcuno si è chiesto perchè nella partita di pallavolo tra italia e serbia non sia successo niente?

  34. capitan alcol ha detto:

    Mi stupisco dell’imprenditore che si spaventa a delocalizzare in Serbia.
    Su cosa basa la sua valutazione? Su una partita di calcio?
    Anzi, se così fosse io ci correrei in un paese simile. Manodopera a basso costo, scarsa coscienza di classe e facilmente manipolabile. Vagli a parlare di lotta di classe a questi.
    Quando gli dai una tv 50″, una cassa di birra e la loro dose quotidiana di nazionalismo sono già contenti.

  35. massimiliano ha detto:

    bravo Apu, hai isolato una variabile (il calcio) e il discorso – effettivamente – quadra.
    rimane però una cosa da dire: tra calcio e pallavolo la differenza è il palcoscenico (ossia chi o quanti ti vedono).
    quindi, il discorso si complica ulteriormente, in fatto di analisi e forse “annacqua” un po’ l’effetto della variabile calcio.

  36. Maurice ts ha detto:

    le tre dita sono le tre c cetniche.

  37. matteo ha detto:

    fa piu notizia una rissa a una partita di tennis e golf che una rissa di calcio

    non so, cosa erano quelli del altro anno che hanno assaltato le caserme dei poliziotti? l’analisi nazbol non tiene

  38. chinaski ha detto:

    tornando all’ aspetto politico, il fenomeno rosso-bruno esiste da moltissimo tempo (basti pensare ai nazional-bolscevichi nella germania degli anni venti). nell’ italia moderna, il fenomeno e’ nato nel ’68, con il movimento dei nazi-maoisti, ed e’ rimasto una costante dell’ estremismo di destra fino ai giorni nostri.

    segnalo questa analisi di valerio evangelisti (evangelisti appartiene all’ area della sinistra radicale, e per questo e’ molto importante per lui smascherare le ambiguita’ con cui si presentano i rosso-bruni in italia)

    http://www.carmillaonline.com/archives/2010/07/003561.html

    in europa il fenomeno rossobruno e’ diffuso soprattutto nei paesi dell’ ex blocco comunista, *in particolare in russia e nella ex jugoslavia*.

    resta da capire se gli ultras che abbiamo visto a genova possano essere catalogati come rossobruni, o se siano semplicemente bruni. l’ iconografia da loro utilizzata (si vedano le foto pubblicate su repubblica: teschi, croci, simboli cetnici, saluti a mano tesa) mi fa propendere per la seconda ipotesi.

  39. chinaski ha detto:

    su un piano piu’ culturale, e’ interessante anche questo punto di vista “anarchico”:

    http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2006/un35/art4460.html

  40. Luigi (veneziano) ha detto:

    http://www.youtube.com/watch?v=kHItzqZNypA

    Lo stile documentaristico è un po’ alla pene di segugio, ma qualcosa si riesce a capire della segatura che riempie le teste.

    L.

  41. asem ha detto:

    Luigi, la 4 parte è quella che spiega meglio la tifoseria della stella rossa e del a partizan

    http://www.youtube.com/watch?v=_Ifri9yoDTM&feature=related

  42. čriček ha detto:

    asem

    Ti sei letto l’articolo proposto da Chinaski? Come commenti? I tifosi italiani che cosa sono? Socialisti nazionalisti? O pecorelle innocenti fuorviate?

  43. piero vis'ciada (italiano) ha detto:

    (ANSA) – ROMA, 13 OTT – ’Sono dispiaciuto per quanto avvenuto a Genova’, ha detto il presidente della Serbia BorisTadic in una telefonata a Berlusconi. I due premier hannoconvenuto sul fatto che quanto accaduto ieri, ad opera di gruppiestremisti, non possa e debba incidere sulle relazioniamichevoli che ci sono tra Italia e Serbia.

    …amen

  44. famagosta ha detto:

    Parecchi post per decidere il pare nuovo fenomeno mondiale, i tifosi balcanici. nazional-social-ca–ial treditini…

    A me sembrano semplici fascisti.

  45. alpino ha detto:

    ma quale nazional socialismo fascismo comunismo ma ancora qui a remenarci su sti serbi?
    La Grande Serbia ed il Pan serbismo hanno da sempre accalorato i cuori di quelle genti molto ma molto prima che il nazional socialismo comparisse anche a livello embrionale, ma non diciamo sciocchezze, i serbi hanno un pensiero nazionalista tutto loro ed antico.
    Ke quattro balordi nel 2010 alzino il braccio teso con le tre dita (antiche Dio Patria Famiglia) non significa nulla è semplicemente moda ignorante di gente che al massimo conosce i confini geografici del proprio paese, i simboli oggi sono slegati dal proprio significato intrinseco, la gente alza pugni chiusi e saluti romani alla caxxo lancia slogan di cui manco conosce il significato…guardate gli studentelli delle superiori che protestano tutti con la kefiah, tutti a sventolare bandiere con il CHE a riportare slogan con la K (di Okkupazione)e pugni chiusi, ma voi pensate che questi siano dei veri comunisti? è moda, pericolosa su tutti e due i fronti ma moda..
    Non scervellatevi troppo su sti facinorosi e la loro pseudo ideologia, loro seguono Arkan, Arkan vestiva abiti tradizionali ed era un assassino on gliene ne fregava nulla di fascismo o nazismo ma solo della Serbia!
    Non confondete i serbi con i croati seguagi di Pavelic

  46. viceversa ha detto:

    @ matteo 19:
    non so se hai notato che i serbi hanno bruciato la bandiera albanese dopo che alcuni sventolavano la stessa bandiera albanese proprio nella curva accanto al loro settore (quella dei genoani)…

  47. matteo ha detto:

    e allora, non h capito

  48. viceversa ha detto:

    @ alpino 48:
    a zeljko Raznatovic detto “arkan” (ps: tralaltro, lo sai perchè?) non interessava granchè della Serbia ma dei $oldi… tant’è vero che iniziò la sua “carriera” in Svezia rapinando banche negli anni ’70… Si servì solamente dei “ragazzi” della Stella Rossa originando i Deljie appena alla fine degli anni ’80. I quali poi sappiamo per cosa furono “impiegati” durante la guerra…
    Non mescolerei acqua e olio (o se volete diavolo e acqua santa…) perchè poi si danno vita a leggende che diventano realtà. Che vengono prese come verità assoluta da personaggi piuttosto pericolosi: il resto lo sappiamo, purtoppo.
    Genova è stata la punta di un iceberg che purtoppo nasconde altre ben più pericolose realtà… Che forse il nostro “inviato speciale” Alessandro Gori ben conoscerà (a prop. complimenti per il reportage)

  49. viceversa ha detto:

    e allora, matteo, è come sventolare il drappo rosso davanti a un toro… le conseguenze le conosciamo tutti

  50. Srečko ha detto:

    E dov’e’ asem? Si e’ liquefatto o sublimato?

    alpino

    Fai attenzione che ora sentirai le ire di asem!!! Quelli di Genova sono komunisti, travestiti da četnici, ma komunisti, perche’ nel loro intimo tutti gli ex jugoslavi siono komunisti. Escluso asem. Ovviamente

  51. viceversa ha detto:

    @ matteo:
    e allora è come sventolare un drappo rosso davanti a un toro… vedi tu cosa può succedere…

  52. dimaco ha detto:

    http://www.youtube.com/watch?v=PUBVSUd5okw

    tutta per asem. se volete vi metto la canzone tradotta

  53. alpino ha detto:

    @viceversa
    conosco la storia di “ARKAN” e anche se lui come altri della sua pasta pensavano al dopo ovvero i soldini e proprietà è vero anche che come spesso accade con i piccoli e grandi dittatori/condottieri (passatemi il termine) si cavalca un ideale e tutti ti seguono a ruota, ovvero lui pensava ad una cosa ma ovviamente professava sangue e serbia e le sue fedelissime tigri lo seguivano, un po’ come Hitler si inventò le cagate sulla razza e affini alle quali tutti i sudditi accecati credettero sugli ebrei, tutto fu fatto per il solo impossessamento dei loro beni e ricchezza…ma tant’è

  54. alpino ha detto:

    @dimaco
    una traduzione non sarebbe male per me è arabo 🙂

  55. dimaco ha detto:

    @alpino. la preparo subito, mi servono 10 minuti . devo trovare anche i termini propriati in italiano. sarà un post un’pò lungo, ma se può metterli luigi così lunghi noncredo che ci saranno problemi. 🙂

  56. alpino ha detto:

    @ dimaco mettila tradotta io non capisco un H di Serbo (dio..gnanca de sloven e croato 🙂 )

  57. alpino ha detto:

    redazione ci deve essere qualche problema i post appaiono poi spariscono o appaiono in ritardo, mi scuso per il post doppio/simile scritto in direzione di dimaco ma non apparivano

  58. dimaco ha detto:

    prima parte. Chiedio scusa per la traduzione non proprio perfetta in quanto dovrei cercare una terminologia appropriatain italiano e la cosa mi porterebbe via molto tempo, per cui ho deciso di fare una traduzione letterle. Il senso è cmq chiaro. Premetto chenon ritengo asem un’ivo balila ma ho citato la canzone solo per un piccolo passo. Aggiungo anche che la canzone parla di quelli che cambiano bandiera ogni volta che fa comodo a loro.

    Signor giudice glielo dico in faccia,
    Io sono colpa e io pagherò ,
    per tutto quello che è successo l’altro giorno
    Tutte le persone sono uguale davanti alla legge,
    Una persona è una persona e un mona è un mona.
    E tutti sappiamo chi è Ivo Balila

    Signor giudice , quelli come Ivo mi fanno andare fuori giri
    E per questo siamo venuti oggi a questo processo.
    Per il mio nervoso non c’è calmante
    L’unica cosa che aiuta è un bicchiere di vino
    Che vado a bere in osteria

    Quella sera con un quartino, stavo pensando come
    arrivare a fine mese.
    Che in osteria è arrivato proprio lui.
    Preferirei soffrire come Gesù in croce,preferirei avere una diarrea di sangue,
    Non poteva portarmi più scalogna.

    Sono stato sitto un’po’, ma non mi dava pace,
    Ho chiamato la cameriera:
    “Senti elvira, sembra che la fogna si sia intassata.Qui puzza come ci fosse una cagata”
    Ah adesso vedo la ragione di sto tanfo.
    Salve come stai Ivo Balila?

    Ha fatto finta di essere sordo,”come prego?”
    “Ti ho solo chiesto come stai’”
    “Forse vuoi offendermi?”
    “No dico solo che l’aria è diventata pesante, per cui fatti un passeggiata,
    Sai no , per l’igiene”
    “In questo stato siamo tutti cittadini uguali, e chi mi impedisce con calmadi bere qui dentro un caffè?”
    Ma chi ti impedisce cos,a, ma ti pregherei di andartene finchè sei sei tutto d’un pezzo.
    Perchè farti veder da me da ste parti non è sano per te.”

    Ha alzato il anso in aria:”ti ignoro”
    “Niente di strano sei sempre stato un ignorante”
    Cosa pensi tu non mi interessa”
    “vattene via finche hai le gambe, che se ti do un pugno tra le corna,
    Sembrerai investito da un autotreno.

    “Ohho e forse questa una minaccia?
    “Attento a quello che dici se non vuoi che chiami immediatamente gli organi di polizia”
    “ma chiamali e non dimenticare di dirgli che si portino dietro una scopa in maniera da raccogliere quello che trovano.

    “Tu mi offendi tutti mi sono testimoni”
    “Smettila una buona volta di tirare il diavolo per la coda”
    “Tu non sai chi sono io nel partito”
    “ma guardalo, con il bello si ingrazia, poprio per questo non devi puzzarmi qui al bancone”
    “Chi insulta il governo, Tu per anni ,come membro del consiglio comunale, facevi la spia in giro per le osterie.
    Adesso invece vai a messa e insulti i rossi.
    Rivoltato come un calzino, si dice
    Tu sei il tanfo,Ivo; che si sente da lontano. “

  59. dimaco ha detto:

    Dovreste vedere com’è arrossito e a cominciato a balbettare:
    “Questo non è vero. I sono sempre stato democratico”
    “No Ivo tu sei sempre stato una piattola che sa come entrare nel culo al governo e che sono sporchi come le mutande di un soldato.”
    “allora era diverso”
    “Ma smettila che non ha senso parlarne”
    “vorrei parlarti come a una persona”
    Ma smettila che dio di ha composto al contrario. Hai il culo al posto della testa,
    Per questo tutto quello che dici puzzerà sempre”

    “Ascolta quei tempi sono passati, adesso è diverso, cerchiamo di essere amici”
    Non la smetteva e non la smetteva
    “ma io parlo al muro per caso?
    Ho gia messo il piedone letame ‘ l’ho anche spalto, ma non sarò mai di certo suo amico”

    Giusto mi sono raffreddati i nervi ma l’ho sentito dire:
    “Trogloditi primitivi, tutti rivolete il vecchio sistema”
    Signor giusice proprio questo mancava
    E davanti agli occhi è diventata nebbia e come grandine cadevano su di lui.

    “Signor giudice , se non ci fossero altri, .ivo oggi starebbe in una bara
    Per fortuna sono accorsi i miei amici.
    Loro volevano aiutare, ma intanto ognuno gliene ha caricate due e sembrava che tutti lo stessero pestando”
    Ma lasciamo stare.

    Signor giudice glielo dico in faccia,
    Io sono colpa e io pagherò ,
    per tutto quello che è successo l’altro giorno
    Tutte le persone sono uguale davanti alla legge,
    Una persona è una persona e un mona è un mona.
    Ma già che ci siamo vorrei chiederle una cosa

    Dopo quella baruffa mi sono veramente calmato
    Per un mese intero sono riuscito a dormire come un bambino.
    Adesso sto diventando di nuovo nervoso.
    Ditemi, a quattrocchi, giusto per sapere, così faccio un mutuo.
    Se lo faccio ancora una volta, quanto mi costerà?

  60. asem ha detto:

    Cmq, degli ultimi post soltanto quello di alpino è sensato e pensato…..per il resto sono solo offese, ma d’altronde non puoi aspettarti altro.

  61. asem ha detto:

    45
    čriček
    14 ottobre 2010, 06:08
    possono essere usati da un estremismo come dall’altro….il risultato è uguale , io condanno entrambi.

  62. Srečko ha detto:

    alpino

    Non fare sforzi, non e’ serbo, neanche croato, ma dialetto di Nova Gorica…

  63. capitan alcol ha detto:

    Bon comunque tra gli adesivi spiaccicati nello stadio neanche uno innegiava a tito, solo uno al fascismo. E’ andata male.
    Adesso dobbiamo tornare ai soliti argomenti tipo uno stupido che manda in fin di vita una donna rumena nel metrò, uno zio che ammazza e sevizia la nipote, un branco di idioti che ammazzano di botte un tassista per un cane.

  64. capitan alcol ha detto:

    Dimenticavo quel malato di protagonismo che riempie le scuole di simboli di partito.

  65. dimaco ha detto:

    no asem non mi permettereimai di bastornare qualcuno solo perchè la pensa diversamente. Poi è divertente avrei dovuto pubblicarla nei ommenti sui sindaci o sui politici. L’ho pubblicata perchè a quanto apre sei uno sloveno convertito (almeno a stare a sentire quello che hanno scritto altri.) all’italica causa. Mi domando di dove sei. Mah

  66. dimaco ha detto:

    –dove il nazionalismo più BECERO è strettamente legato al socialismo violento jugoslavo e alla sua tradizione culturalmente estremamente nostalgica)–
    Questa la frase che mi ha portato a postare la canzone.
    Perchè non posso risponderti che con il passaggio alla fine della prima strofa:

    Una persona è una persona e un mona è un mona.

  67. Victor Bergman ha detto:

    mmmmh…

    69 dimaco dice che asem è uno sloveno “convertito” all’italica causa…

    …un po come il portiere della nazionale serba che è passato dalla Crvena al Partizan…

    … un po come Fini che si è messo a obiettare contro Silvio …

    … e che certa gente non riesce a rimanere al proprio posto, cambia opinione, valuta opportunità diverse, forse addirittura pensa con la propria testa.

    Dimaco, dove andremo a finire? Meno male che ci sono ancora uomini, come gli ultras serbi: “vogliamo giustizia, non libertà” è uno dei loro motti. Bello no?

  68. capitan alcol ha detto:

    Vero, ma ci sono anche quelli che si chiamano opportunisti.
    A me sinceramente più di qualche politico italiano negli ultimi anni ha dato quell’impressione.
    Oh! Non mi si travisi, ho fatto mio quel motto “preferisco avere ragione che essere coerente”.

  69. Srečko ha detto:

    Victor B.

    Non e’ che tu abbia capito un gran che di quello che voleva dire dimaco. Leggiti tutti gli sproloqui di asem e, forse, capirai. Poi moralizza…

  70. dimaco ha detto:

    ma dai vi sembr sensato quello che ha scritto? Come si tutti imali derivassero dal socialismo Yugoslavo? ma per cortesia ogni tanto bisogna pur essere seri. Ogni due parole tira fuori TITO. Cosa diavolo ti ha fatto? Dipinge layugoslavia come il male unico al mondo, chegli sloveni sono tutti asassini e comunisti. Cazzo non esistono più>(a parte rare eccezzioni come il sottoscritto) ma ve l’hanno detto, ascoltate quel pagliaccio con i capelli finti, inceronato e libidinoso come se fosse un profeta. Ci sono i comunisti , ci sono i comunisti. MA DOVE SONO CHIEDO IO. almeno ho un’pò di compagnia. Tutto deriva dal socialismo. beh ti spiego unacosa, il nazionalismo cheè stato mostrato dai serbi è solo un collante di gruppo, perchè altrimenti si ammazerebbero tra di loro. Sono degli idioti che urlno patria famiglia e dio quando gioca al nazionale. Gli stessi che spalla spalla a spalla facevano casino a genova belgrado se si incontrano per strada si accoppano l’un’l’altro perchè appartengono a club diversi. A me da più fastidio che gli abbiamo lasciati fare quello che volevano invece di riempirli di botte e rimandarli a casa immediatamente.

  71. piero vis'ciada (italiano) ha detto:

    dopo quasi 80 interventi domando:
    ma xe giusto titolar: “Violenza SERBA a genova…” !?

    se dimaco ga ragion (70) e “Una persona è una persona e un mona è un mona”… allora un violento xe un violento a prescinder se serbo o altro

    (ma vara ti, me toca a mi dir ste robe…)

  72. piero vis'ciada (italiano) ha detto:

    in ogni caso, mi me par che quel rampigado oltre a esser un violento xe anche un mona (col pasamontagna ma tuto timbrado sui brazi…mona proprio)

  73. chinaski ha detto:

    calma, mozione d’ordine. la questione secondo me e’ completamente diversa. quello che secondo me non e’ accettabile delle cose che scrive asem, e’ che lui attribuisca alla sinistra qualunque cosa gli faccia schifo. finche’ si tratta di tito, o delle brigate rosse, mi sta bene. io sono di sinistra, odio le brigate rosse, condanno cio’ che ha fatto tito nel dopoguerra, ma so che con quella roba devo comunque fare i conti (anche se sono nato nel ’70). ma i cetnici, arkan, e il ciccione sulla balaustra di marassi, con la sinistra non c’entrano un cazzo. sono altri che devono fare i conti con quella roba li’.

  74. capitan alcol ha detto:

    La violenza era serba anche se non era la Serbia ad essere violenta.

  75. asem ha detto:

    76 chinaski, d’accordissimo…però una domanda (riguardante i balcani)

    slobodan milošević era o non era socialista?

    lui si è sempre proclmato socialista ed erede dil jugoslavismo (prima di rispondere leggito almeno qualcosa sulla storia politica di slobodan milosevic – x favore, grazie ) …… .

    A te l’ardua sentenza…

  76. Paolo Geri ha detto:

    #78. asem
    Uno si può proclamare quello che vuole. Di casi così nella storia ne abbiamo avuti centinaia. Poi rimane quello che è. Milosevic socialista o ancora meglio comunista (ha detto di se anche questo quando gli faceva comodo ….) ? Ma per favore …….

  77. asem ha detto:

    dimaco,

    Ti capisco, però rispondimi seriamente.

    Come mai tutti i presidenti delle ex repubbliche jugoslave (togliamo il Kosovo) fin ora dalla 2. guerra mondiale ad oggi –
    anche dal 1990 ad oggi – hanno avuto TUTTI i presidenti o (i più vecchi) iscritti e attivi nel partito comunista jugoslavo o (i più giovani) facenti parte dei partiti social-democratici – tutti è sono un bel pò?
    Lo stesso -ma in misura leggermente meno assoluta vale per predisenti del consiglio.
    Come mai?

    Ti sarei grato se mi rispondi senza astio e con dati certi è non tue opinioni “oponabili”.
    Grazie

  78. asem ha detto:

    79
    Paolo Geri, ma la gente che lo votava e lo faceva rimanere al potere votava per il partito socialista serbo, lo stesso partito cche all’estero veniva presentato e percepito come partito nazionalista….come mai questa dicotomia?

  79. Paolo Geri ha detto:

    #81. asem
    Anche in Italia qualcuno ha battezzato il suo partito “Popolo della libertà” (!!). I nomi si lasciano scrivere.
    Io non credo che tutti coloro che votano Lega Nord siano razzisti (parecchi si …), ma la Lega Nord in Europa è percepita comunque come un partito razzista.
    Altro è un discorso lungo sulla commistione da sempre esostita in Serbia e in parte in Croazia di nazionalismo e “comunismo” (o meglio pseudocomunismo). Ma non vorrei andare ancora più OT di quanto già siamo.

  80. chinaski ha detto:

    asem

    milosevic era un uomo dell’ apparato comunista, che quando ha visto che il sistema stava crollando, per salvarsi il culo, ha fatto appello all’ unita’ di tutti i serbi (nel famoso discorso di kosovo polje). era il segnale che tutti i nazionalisti eredi dei cetnici stavano aspettando. per me in quel momento milosevic esce dalla sinistra (un settore della sinistra a cui io comunque non avrei mai dato la mano, e nemmeno un dito), e diventa qualcos’ altro. se hai letto gli articoli sui rossobruni che ho linkato, capirai cosa intendo dire. il fatto che certi settori dell’ ultrasinistra italiana abbiano continuato per anni a considerare milosevic “di sinistra” dimostra solo la loro (colpevole) confusione ideologica. si sono ritrovati a manifestare insieme a leghisti e forzanovisti, senza nemmeno capire il perche’.

  81. alpino ha detto:

    @76 chinaski e 73 dimaco, siete dei comunistacci paura, (io no :-)) ma vi stimo fratelli parole sante le vostre e finalmente centriamo il nocciolo della questione ovvero la chinaskiana confusione ideologia che oggi impera, una confusione che si nutre di ignoranza e volontà a tutti i costi di inquadrare e categorizzare fenomeni cose e persone, questi ultras serbi tra forum giornali blog sono passati dal comunismo più terribile e becero al nazismo più nero e violento quasi che a Genova fossero tutti con un braccio teso e l’altro piegato con il pugno..per fortuna avevano i pantaloni addosso altrimenti gli davano pure dei leghisti se ce l’avevano duro!

  82. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ chinaski 83

    Tuttora una parte della sinistra italiana considera Milosevic “uno dei loro”. E’ una parte un po’ strana, eterogenea, che si riunisce attorno al Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia.

    Questi qui hanno pubblicato l’intero discorso di Milosevic a L’Aja, col titolo di “2004: Autodifesa di Milosevic”, nonché l’illuminante carteggio fra Fidel Castro e Milosevic (questo non ve lo aspettavate, vero?) del 1999.

    Alle iniziative del CNJ hanno aderito – fra gli altri – Sandi Volk, Claudia Cernigoi e Alessandra Kersevan.

    L.

  83. chinaski ha detto:

    luigi

    onestamente sono affari loro. sono loro ad essere in contraddizione (pesante), non io. basta leggere il discorso di milosevic a kosovo polje, con quei riferimenti a una storia remota trasformata in mito tecnicizzato, per rendersi conto che l’ ideologia miloseviciana era completamente priva di qualunque riferimento culturale di sinistra.

  84. capitan alcol ha detto:

    Se parliamo di sinistra la frattura più insanabile del novecento è stata consumata in Spagna durante la guerra civile.
    Le più efficaci critiche alle degenerazioni delle ideologie egualitariste come quella di Orwell sono passate da quella esperienza.
    Da destra non sono ancora riuscito a sentirne mezza che sia degna di nota nei confronti del fascismo e del nazismo, pare quasi che ogni pretesto sia buono per farli tornare di moda (anche una partita di calcio).

  85. chinaski ha detto:

    da leggere attentamente (se non siete sfiniti da questa discussione). e’ la storia di un personaggio secondario, dragos kalajic. come accade spesso, sono le storie dei personaggi secondari che permettono di illuminare certe zone d’ ombra.

    http://www.ecn.org/reds/mondo/europa/balcani/jugoslavia/balcani0102destraserba.html

  86. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ chinaski

    Nella storia dei regimi comunisti, è un po’ difficile discriminare il punto in cui essi si privarono di qualcuno o di tutti i riferimenti culturali della sinistra, o quando invece li proclamavano a voce alta al mattino facendo finta di farli propri, e al pomeriggio facevano tutto diverso.

    Stalin – lo si è detto – in realtà non sarebbe più stato un uomo di sinistra, ma un autocrate paranoico più simile ai tremendi zar del 1500. E il regime nord-coreano? Oggi alcuni lo dipingono come un misto di confucianesimo in salsa coreana, con massicce dosi di culto della personalità.

    Insomma: quando uno che fino ad allora è stato totalmente e fedelmente “di sinistra” nel senso social/comunista del termine improvvisamente diventa troppo “brutto e cattivo”, è singolare che trovi sempre uno che dice “no: non è più di sinistra. Lui è diventato un’altra cosa”.

    Milosevic si è presentato come il continuatore e il restauratore della Jugoslavia di Tito: il successore del “mito” della “fratellanza e unità”. Quando nel 1990 si scioglie la Lega dei Comunisti, Milosevic non fonda un partito chiamandolo “Comunità Democratica Serba”, omologo dell’HDZ croata. No: lui foda il “Partito Socialista di Serbia”, che praticamente è formato da TUTTI i capi del Partito Comunista di Serbia e dichiara la sua fedeltà ai principi dell’autogestione socialista!

    E allora, che cosa è successo? Erano tutti non comunisti già prima? Avevano deviato dalla retta via segnata da Tito?

    E il sodale di Milosevic di nome Momir Bulatovic, come lo definiremmo? Il suo partito si chiama Partito Socialista del Popolo del Montenegro. Sarà di destra o di sinistra, con quel nome?

    Ma vogliamo anche ricordare chi era il braccio destro di Bulatovic (oggi quest’ultimo è in pensione)?

    Non era forse quel Milo Djukanovic che appoggiò tutta la politica annessionista della nuova Jugoslavia di Milosevic, che voleva papparsi la Dalmazia del sud (Ragusa & Co.)?

    Chissà dove sarà finito, un ceffo di questo tipo…

    Aspetta, aspetta, adesso mi ricordo: è attualmente primo ministro del Montenegro!

    Mi gira un po’ la testa…

    Luigi (veneziano)

  87. piero vis'ciada (allibido) ha detto:

    MA ANCORA QUA SE !? azz !!! per quatro deficenti tatuadi e incapucciadi….
    spero solo che i ghe ne daghi tante co i torna in serbia… tropo sempi !

    mi gaveria fato el titolo:
    “ALCUNI DEFICENTI PROVENIENTI DALLA SERBIA ROVINANO UNA SERATA DI SPORT”

    i politici gaveva de star ziti, la polizia doveva carigarli sul pulmman e portarli de là, che i ghe daghi zo col ratapalz apena passà el confin…

    cossa mai tute ste storie de fascisti e comu isti… sti qua xe idioti. punto.

    desso i pianzi, domanda scusa e se giustifica…

  88. chinaski ha detto:

    luigi

    attenzione, io non sto dicendo che quando un dittatore di sinistra diventa troppo cattivo allora non e’ piu’ di sinistra. non ho nessuna difficolta’ a collocare a sinistra mao, o stalin, o altri. e’ del tutto evidente che la loro violenza nasce a sinistra, e per questo la sinistra deve farci i conti. ma quando milosevic va a kosovo polje e reinventa il mito della nazione serba ricollegandosi alla battaglia del 1389, parla di destino del popolo serbo, ecc. ecc., diventa oggettivamente un’ altra cosa. in questo modo un’ intera classe dirigente corrotta e’ riuscita a salvare le chiappe e a farci pure la cresta. perche’ hanno continuato a chiamarsi “socialisti”? credo sostanzialmente per due motivi: primo, per distinguersi almeno in qualcosa dai croati, che stavano facendo la stessa operazione a zagabria. secondo, perche’ questo dava loro maggiori possibilita’ di mestare nel torbido (vedi la storia di dragos kalajic che ho linkato qua sopra).

  89. chinaski ha detto:

    e’ interessante vedere quanti hanno fatto il loro giro di valzer con milosevic:

    da l’ unita’ del 23 febbraio 2008:

    Quelle riportate di seguito sono solo alcune, ma illuminanti, delle tante esternazioni che il senatùr regalò alla Padania, l’organo di stampa leghista. Siamo nel biennio 1999-2000, quando massacri, deportazioni e stupri di massa non erano più congetture ma una drammatica realtà. La Padania, 9 aprile 1999: «Milosevic è caduto nella trappola Usa: gli americani attaccano la Serbia, che non si allinea ai diktat e alla prepotenza dei gendarmi a stelle e strisce», denuncia Bossi, che nello stesso mese si reca in visita a Belgrado per un cordiale incontro con Milosevic. Un passo indietro, marzo 1999. «Non sapevo esistessero dei massacri dei serbi nei confronti degli albanesi, sicuramente c’erano per la pubblicistica americana», insiste Bossi. Che, nel febbraio 2000, avanza un illuminante parallelo tra Milosevic e Berlusconi: «Milosevic e Berlusconi – argomenta il capo della Lega Nord sempre su La Padania – sono due vittime di una gravissima persecuzione politica e giudiziaria». Sono giorni di polemiche. E a Marco Pannella che lo accusa di essersi schierato con l’autocrate serbo, Bossi replica così: «Meglio Milosevic che Culosevic…». Occhio ai tempi: sono ormai cinque anni che i Balcani sono in fiamme, quattro anni dal massacro di Srebrenica, perpetrati dalle truppe serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladic, uno dei più sanguinosi stermini di massa avvenuti in Europa dai tempi della seconda guerra mondiale. Eppure per il leader della Lega «Milosevic è vittima di una gravissima persecuzione politica e giudiziaria», al pari di Berlusconi. E ancora: «La Serbia è uno Stato nazionale, che difende le frontiere, ciò scatena i liberoscambisti, come fecero con il Giappone (il secolo scorso, ndr.): o apri i mercati al nostro commercio o ti bombardiamo». Ma il senatùr non è solo in questa crociata. Sempre sulla Padania, esterna Carlo Stagnaro (aprile 1999): «Il più grande nemico dei kosovari sono i bombardamenti della Nato e, in particolare, degli Usa». Tanto più, sentenzia Archimede Bontempi (24 novembre 2000), a quei tempi responsabile esteri della Lega Nord «gli alti comandi sapevano benissimo che non era in atto un genocidio in Kosovo». Nel marzo 1999 inizia la guerra, Bossi si schiera con Milosevic e definisce «immigrati» (discorso alla Camera) e «straccioni» (Il Gazzettino, 30 marzo) i profughi kosovari. Per poi sintetizzare tutto in un documento-volantino (1999) che recita tra l’altro«….La Lega ha rifiutato la versione della propaganda occidentale, ribadendo delle semplici verità: l’Uck è un esercito di mercenari, finanziato e protetto dagli Usa, i profughi kosovari (prima dei bombardamenti Nato) sono pure invenzioni, quello di Rambouillet non era un accordo di pace ma un ricatto ai serbi per imporgli che il Kosovo divenisse un protettorato Usa». Si dirà: le solite esagerazioni leghiste. A parte che queste «esagerazioni» vengono da chi oggi si candida, e con ambizioni di potere dichiarate, a rigovernare l’Italia, a parte questo non trascurabile particolare, c’è da ricordare che Umberto Bossi non è il solo a prendere le difese del regime di Milosevic. Certo, a schierarsi dalla parte di Belgrado c’è anche Armando Cossutta, che alla vigilia della guerra del 1999, afferma: «Ho parlato con Milosevic. Mi ha assicurato che presto i banditi dell’Uck saranno fermati e la popolazione evacuata per precauzione potrà tornare a casa». Si dirà: vecchi legami comunisti che si rinsaldano. Ma di «comunista» non ha proprio nulla il «liberale» Antonio Martino, che nel primo governo Berlusconi ricoprì il ruolo di ministro della Difesa. Facciamo un altro salto nel tempo. Siamo nel settembre 1994, quando la frantumazione della ex Jugoslavia è già in atto: «Bisogna aiutare Milosevic ad uscire dall’isolamento, poiché accettando il piano di pace corre rischi ad opera dei falchi del suo Paese: senza la cooperazione internazionale sarebbe in pericolo», avverte Martino, che individua in Milosevic non il problema ma la soluzione.

  90. matteo ha detto:

    non esiste chi decida cosa sia comunista luigi, la via del comunismo non ha una via definitiva, si può benissimo dire che mussolini era comunista dato che alcune sue idee assomigliano

    la destra e la sinistra non esiste esistono personaggi che creano idee che cambino in volta in volta

  91. chinaski ha detto:

    luigi

    tornando ai nomi: c’e’ ad esempio tutta una componente di forza italia che si definisce “socialista”. si tratta di una bella fetta di classe dirigente del psi craxiano che si e’ salvata le chiappe salendo sul carro di berlusconi. vogliamo mettere anche loro in quota alla sinistra?

    in sostanza: vogliamo fare giochetti sui nomi e sulle parole, aumentare il casino semantico, come se non ce ne fosse gia’ abbastanza, oppure vogliamo cominciare a sbrogliare la matassa e trovare le parole giuste per descrivere le cose nella loro realta’ storica?

  92. chinaski ha detto:

    asem

    nel n.7 scrivi:

    “alcuni gruppi, tra i più violenti sono partitri anche a Lubiana (gli orthodox boys -se ho letto bene- ma non nel senso di ortosossi ma di fedeli alla linea…..nacional-socialista”

    in realta’ basta fare un giro in rete per scoprire, a proposito della stella rossa, che:

    “The first international game after the civil war ended was a friendly match with Olympiacos (4–1) at Marakana. A large flag with “Welcome Orthodox Brothers” was set along the east stand as a welcome gesture to Greek fans and players. Today there is a solid friendship between the two supporting groups, and they have an ultra-union group, Orthodox Brothers.”

    pensa un po’, persino la religione entra nell’ immaginario del mondo ultras. che facciamo adesso? cominciamo a discutere del ruolo dei rispettivi cleri nella guerra balcanica?

  93. dimaco ha detto:

    Milosevic sapeva che la yugoslavia si stava lentamente disgregando dopo la morte di TITO. Le nuove gnerazioni non erano molto entusiaste dl motto: unità e fratellanza. Le prime avvisaglie di ciò che sarebbe successo si ebbero nel 1990 con i fatti di knin. Milosevic(che stupido non era)per mantenere il potere aquisito e aumentarlo aveva bisogno di trovare il modo di tenere insieme il popolo serbo. La Slovenia si stava staccando dalla federazione(seguita a ruotadalla croazia) quindi veniva meno il motto descritto sopra allora ha dovuto ripiegare sul nazionalismo serbo strettamente legato alla religione. In fatti la guerra civile in Yugoslavia non era una guerra civile politica, ma era una guerra di religione(dimostrazione del fatto che le religioni creano più problemi che risolverli). Milosevic lo sapeva che doveva premere su quel nervo scoperto per poter mantenere il potere, sapeva che giostrando con i sentimenti nazionalistici, giostrando sulla questione Kosovo avrebbe tenuto insieme il popolo. Che fosse stato comunista socialista o altro poco importa. Asem, che lui si definisse socialista è una cosa , che lo fosse veramente è un’altra. Lui voleva il potere, volevaessere amoato come lo fu il suo predecessore, doveva fare qualcosa di grande perchè potesse sostituire il ricordo di Tito e essere mato come lo è stato lui. voleva il potere ed essere ricordato per sempre. Beh ci è riuscito benissimo. difficilmente qualcuno potrà dimenticarlo. Ma per motivi opposti di qquelli del suo illustre predeccessore.

    chiedo sucssa se non ho risposto prima alladomanda postami da asem, ma sembra che in sti giorni sia più facile entrarein Monica Bellucci che nel sito di Bora.la

  94. asem ha detto:

    insomma posiamo dire che nei balcani la cultura, la mentalità prevalente e abbastanza social-nazionlista o nazional-socialista , ossia un binomio molto radicato e radicale di socialismo-nazinalismo?
    E che ogno parte (dell’unione) cerca di prevalere violentemente facendo a TURNO dei danni?

  95. dimaco ha detto:

    finita la mia disamina sociopolitica psudointelettuale(che parolone) torno al thread. All’inizio di questo thread vi sono le parole:”Chi sono quei delinquenti che hanno causato l’annullamento della partita di calcio di ieri a Genova tra le nazionali di Italia e Serbia?”

    Mi soffermo su questa parte dell’articolo , ma non per aggiungermi alle voci che condannano ma per fare una domanda:

    Il calcio è talmente importante, una partita di calcio è più importante di quello che sta succedendo in questo paese?
    ma è mai possibile che la gente si indigni perchè non ha potuto vedere il calcio? Cos’è reato di lesa maesta? Toccatemi tutto ma non la partita? C’è una discocupzione del’11%, famiglie che non arrivano a fine mese, scuole che chiedono i genitori un contributo per il miglioramnto dell’attività didattica (carta igenica e toner)perchè il governo ha tagliato la spesa per la scuola, i servizi fanno schifo ecc e gli italiani si perdono su 22 deficenti(miliardari) che danno calci a una palla su un campo? E’ normale?
    la gente non ha soldi da spendere, ma per comprare il bigletto i soldi si trovano?
    Tutti a parlare dei tifosi serbi violenti, che non sono poi molto diversi da quelli nostrani. Parlano solo in maniera diversa. Tutti furiosi e inkazzatiperchè non hanno potuto vedere la partita alla tv come se gli avessero poertato via qualcosa di vitale e importante, e poco importa se l’ultim bistapagaera di 700 euro perchè c’è la cassa integrazione o nessuna busta perchè sei senza lavoro e nemmno la disoccupazione prendi più. Non importa se non sai come farai arrivare a fine mese, basta che si possa vedere la partita. Non importa se uno di quei calciatori guadaaagna in un mese quello che un’operai non guadagnerà n una vita di lavoro, bisogna pure pagare per vederlo.

  96. asem ha detto:

    68
    dimaco
    14 ottobre 2010, 15:39

    sei uno sloveno convertito all’italica causa.

    l’ho letta appena adesso . Cosa vuole dire? mi è estremente difficile da capire…se sono sloveno “puro” cosa dovrei essere? dovrei odiare l’italia? essere almeno di sinistra (se non comunista come ti proclami tu)?

    non dovrei parlare dei massacri di tito? dovre tacere e “godere” delle violenze fatte alla popolazione italina in istria ed altrove?
    Realmente non capisco……
    Ma tu come intendi l’unione europea?
    Anzi …forse capisco e rabbrividisco…….
    svegliati siamo nel 2010.

  97. chinaski ha detto:

    sorry asem, non mi interessa arrivare a dare una definizione in tre righe della mentalita’ balcanica. mi interessa capire i dispositivi che producono certe derive nazionalistiche, e se questi dispositivi possano riprodursi altrove, magari in modi piu’ “puliti” ed asettici.

  98. dimaco ha detto:

    Asem ma cercadi capirlo una buonavolta. Non sono socialisti comunisti o altro. Sono un branco di idioti che urlano e spaccano tutto perchè non hanno niente di meglio da fare. la politica non centra nulla con questi, la politica è stata una scusa per cercare di dare unsenso al loro comportamento. Mica povevano dire: “noi siamo venuti qui solo per spaccre tutto, mca per veder la partia. siamo qui soloper fare casino” le dicharazioni di appartenenza politica sono solo una cosa per far diminuirela gravità di quello che hanno fatto. Perchè se si ha una ragione valida per farlo si tende a comprendere e cercare di capire, mentre se fai solo casino e spacchi tutto solo per fare il bullo la considrazione è diversa.

    Ti faccio un esempio su cosa è cosnderare un fatto in due maniere dverse in base alle dichiarazioni:

    io e te davnti al giudice in tribunale. io sono accusato di avverti spaccato la macchina a sprangate.
    1) tu ti sbattila mia donna io ti sgamo e per non spaccartile ossa mi sono rifatto sulla tua macchina a cui tieni. il giudce mi riconosce deelle attenuanti, mi riconosce il fatto che ho evitato di mia volonta di romperti le ossa emi sono sfogato sulla tuamcchina cusando solo danni mteriali.

    2)ti spacco la macchinasoloperl custo di farlo, prchè eroubriaco o fatto o semplicemente perlavogliadicausareun danno e basta.
    Il giudice non mi da attenuanti, ma anzi mi da il massimo della pena.

    Dipende tutto da ciò che dici. che sia vero o no.

    tutto qui, loro hanno detto che volevano far sentire la lorodisapprovazione per l’entrata della serbi nella UE e per il fatto del Kossovo. Che sia vero o no il giudice ne terrà omunque conto.

    A mio avviso potevano benssimo darsi fuoco per dimostrare la loro contrarietà.

  99. chinaski ha detto:

    99 era per 96.

    aggiungo ancora questo:

    “L’ Europa e’ piena di ringhiose identita’ avvitate su se stesse, di anticentralismi frustrati, insofferenze etniche, rabbie metropolitane, vittimismi regionali e provinciali, nazionalpopulismi e microprotezionismi assolutamente identici tra loro eppure sicuri di essere unici nella loro diversita’. Tutti pronti a farsi collettori di tensioni sociali e a farsi cavalcare con ebete arrendevolezza dal primo capopopolo e da vecchie volpi trasformiste munite di giornali e tv. E tutti ovviamente certi del proprio incrollabile europeismo e della propria estraneita’ planetaria ai balcani”

    Paolo Rumiz, Maschere per un massacro, 1996.

  100. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Perché stupirsi per l’importanza incredibile del calcio? Non è una cosa della quale addirittura indignarsi: è un dato di fatto plurimillenario che le manifestazioni sportive non si esauriscono nel mero gesto atletico.

    Vogliamo fare un po’ di sboronaggio intellettuale?

    L’11 gennaio del 532 a Costantinopoli esplose una violentissima protesta all’ippodromo che coinvolse le due fazioni dei Verdi e degli Azzurri, che poi debordò in sommossa politica. L’imperatore del tempo – Giustiniano I – fece intervenire l’esercito, e pare che in sei giorni di mattanza varia ci furono circa 35.000 morti.

    Venne addirittura appiccato il fuoco alla Basilica di Santa Sofia, e tuttora al suo interno trovi la “colonna piangente”: una colonna di marmo dhe trasuda acqua per capillarità, ma che secondo la tradizione popolare emette le lacrime dei morti di quei giorni.

    Cinquanta ultras serbi sono un’inezia, in contronto.

    L.

  101. asem ha detto:

    100
    dimaco, a me cmq qualcosa non torna, un dissocupato che fa il tepistello a tempo perso (dove trova i soldi?)che per caso vive nella zona in di belgrado ha come vicino di casa il ministro dell’interno’.
    sarà….cmq rimane un deficente violento….poi sicuramente anche qualco’altro.

  102. dimaco ha detto:

    luigi non nego l’importanza dello sport. ma riteengo eccessiva l’apprensione per una partita persa. come se si dovesse moriree domani perchènon è stata giocatta. Concorderai con me che ci sono cose molto più importanti di una partita di calcio per cui indignarsi. E a ragione. Quello che non capisco è perchè è tnto importante. Gesto atlettico o meno. Preferisco il rugby, personalmente lo ritengo uno sport nel vero sensodella parola. Allo stadio puoi tifaretranquillo, non corri il rischi di ncappare in un branco diidioti come quelli di genova. ci puoi portare i bambini senza rischio alcuno se non quello che tornino a cas sporchi dio fanco dalla testa aipiedi perchè anche i gocatori si tuffano così nel fango. è semplicemnteuno sport pulito.

  103. dimaco ha detto:

    Asem ma non puoi bolalre tutti come socialisti soloperchè appartenenti alla loro classe politica lo sono stati. Bondi èstato comunista, bossi anche, vogliamo dire che sono comunisti tutti quelli del pdl(dio quanto mimanca eros) soloperchè acluni losono st il politico cambia più volte pelle di un serpente. i politici vivono grazie a dei cretini come ivan bogdanov, infatti è grazie a idioti simili che sono al potere. che quelli al potere sfossero stati comunisti o socialisti nonimporta, perchè sicuramente non pensano aibisgnidellagente ma pensano a come arraffare il più opossibile prima che vengano sostituiti dai prossimi. tuttoqui. non c’è dapensare tanto. Che centra dovevive? io vivovivino al sindacomanonper qusto sono unodel pdl. chi lo saperchè vive la, forse il apdreera un pezzo grossodel partitonegli anni andati, o chissa che altro. non sono copse che ci riguardano.

  104. matteo ha detto:

    un teppista mica lavora come la gente normale, fa traffici

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