7 Ottobre 2010

Lupieri: “I riparti per la sanità non possono basarsi su numero abitanti. Decisione grave per Trieste e Gorizia”

“La Giunta Tondo intende impoverire Trieste, non solo sotto il profilo economico, commerciale, industriale e portuale, ma anche per quanto riguarda la salute dei cittadini”.

A sostenerlo è Sergio Lupieri (Pd) che sottolinea come la Giunta abbia deciso che i 750 milioni assorbiti da Trieste e Gorizia come servizio sanitario regionale, siano troppi rispetto al 1.500 milioni assegnati a Udine e Pordenone.

“Premessa basata su considerazioni superficiali e qualunquistiche, prive di ogni approfondimento e ragionamento – sostiene Lupieri – in quanto gli 800 mila abitanti friulani sono esattamente il doppio dei 400 mila abitanti giuliani e isontini e quindi i conti tornano.

“Quindi, per la Giunta Tondo Trieste deve ridurre alcune strutture e limitare le assunzioni di personale medico e infermieristico, razionalizzando in modo graduale, affinché il sistema ritorni virtuoso. Non con tagli drastici o scossoni violenti, bensì con una nuova proporzione, che dovrebbe avvenire in 10 anni, proprio perché lo squilibrio è profondo.

“Purtroppo – continua l’esponente dell’opposizione – si tratta di dilettanti allo sbaraglio, che non sanno di cosa parlano. L’unica certezza è che così si creano danni enormi alla popolazione.

“La maggioranza regionale di centrodestra vuole impoverire ulteriormente la sanità triestina, riducendo l’assistenza domiciliare nelle 12 ore, i centri di salute mentale aperti 7 giorni alla settimana, il numero di infermiere presenti nei reparti di Cattinara, la fisioterapia a domicilio e tanti altri servizi. Pertanto, invece di migliorare l’assistenza ai cittadini dove manca o è insufficiente, la Giunta Tondo decide di ridurre ed eliminare i servizi dove funzionano e dove ci sono; invece di analizzare il tasso standardizzato di mortalità e morbilità della popolazione, il centrodestra prende decisioni gravissime non tenendo conto della composizione demografica, da noi in larga misura monoparentale, e delle esigenze assistenziali completamente diverse.

“Udine e Pordenone – conclude Lupieri – non hanno certamente tanti anziani soli a casa quanti ne hanno Trieste e Gorizia, con un alto indice di complessità di cura, ma hanno certamente una popolazione più giovane, più sana e con famiglie più numerose”.

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7 commenti a Lupieri: “I riparti per la sanità non possono basarsi su numero abitanti. Decisione grave per Trieste e Gorizia”

  1. brancovig ha detto:

    se ricordo bene credo di aver sentito che i parametri per la distribuzione della spesa sanitaria sui diversi territori della regione sono in linea con quelli europei, ma qui si vuole cambiare ad hoc per impoverire certi territori: la venezia giulia.

  2. Marisa ha detto:

    E’ un problema che si trascina da anni e si chiama: finanziamento su “base storica”.
    Ed è stranoto da moltissimo tempo ( e sempre denunciato) che questo criterio favorisce moltissimo Trieste. Speriamo venga finalmente modificato.

  3. Marisa ha detto:

    Mi pare che Lupieri eviti di spiegare che i finanziamenti sono erogati su “base storica” e che questo criterio da decenni favorisce Trieste. E’ un problema stranoto alla politica regionale e che non si è mai voluto risolvere. Peccato Lupieri non lo precisi preferendo parlare alla pancia dei triestini piuttosto che spiegare sul piano tecnico come stanno le cose.

  4. marisa ha detto:

    qua si capisce meglio ciò che Lupieri “volutamente” non racconta:

    http://www.pordenoneoggi.it/notizie/sanita-pordenone-no-fondi-con-criterio-spesa-storica

  5. marisa ha detto:

    Quello che Lupieri si guarda bene dal precisare:

    SANITA’ REGIONALE – per ogni triestino la regione spende 1.988 euro, cifra che scende a 1.545 euro a Udine e a 1.300 a Pordenone e Gorizia.

    LE DIFFERENZE (che sono la conseguenza del criterio del costo storico) – Travanut (PD) dice: ” non si può pensare di mantenere uno status di differenza così evidente. Prima di andare incontro a temi così grandi come quelli del federalismo va messo a punto un flusso di denaro non così squilibrato”

    Lupieri non parli alla pancia del campanilismo triestino ma spieghi come stanno veramente le cose!

  6. Paolo Geri ha detto:

    #5. Marisa.
    Il parametro “popolazione” (numero abitanti) non piò essere l’ unico. Si deve tener conto di età media della popolazione (più alta a Trieste), incidenza delle patologie croniche e invalidanti, ecc. ecc.
    Che il parametro “storico” vada rivisto è giusto. Ma secondo numerosi esperti – non solo troestini – se inseriamo tutti i parametri corretti scopriamo che Trieste avrebbe diritto a finanziamenti maggiori degli attuali.

  7. marisa ha detto:

    @ Paolo Geri – commento 5

    Uno dei parametri è anche la vastità del territorio da servire e quindi la “rete” necessaria per soddisfare le necessità della popolazione con i relativi costi. A Trieste 220 mila persone fanno riferimento ad un solo ospedale e non hanno bisogno dell’auto per arrivarci, basta il bus. Diversa la situazione nelle altre tre provincie. Spero concordi.
    E comunque se vai a leggere il link del commento 4 – il finanziamento “storico” attuale non fa riferimento al numero della popolazione ad oggi…..ma a quando la popolazione a Trieste era di gran lunga più maggiore ( e anche gli anziani!) di oggi.
    Non per nulla si chiama…”storico”!

    Comunque gli anziani ci sono e anche tanti, anche nelle altre tre provincie, con in più la difficoltà di raggiungerli dato che non stiamo parlando di una città ma di una regione…

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