di Laura Bartoli
Solo il titolo, che alla pronuncia risuona “molle” e simile ad uno scioglilingua, rende “golosa” questa edizione 2010 di Artefatto, iniziativa promossa dal GAI (Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani).
La mostra, conclusasi il 3 ottobre a Trieste in ben quattro spazi espositivi situati nel cuore della città, presenta un tema evocativo e multiforme. Il “Candy World”, ossia il “Mondo Caramellato”, infatti richiama alla mente una sensorialità edulcorata, che può essere ricondotta alla realtà fanciullesca. Il percorso dell’esposizione si popola di immagini e impressioni intrise de “la stessa fantasia di quando eravamo bambini”, si carica di un atmosfera rarefatta, si colora di fumetti e creature caricaturali. Nei sogni infantili tutto è permesso, anche di stravolgere il mondo, di cambiarlo semplicemente osservandolo capovolto in un riflesso, sembra urlare gioiosamente l’opera di Elif Karagof “Io ed una felice riflessione mia”, autoritratto particolarissimo dell’artista turca.
L’universo fanciullesco, però, non è caratterizzata solo dalla spensieratezza. La percezione di un bambino è anche uno strumento di anlisi critico e obiettivo, lontano dai “noiosi” tabù degli adulti e da giudizi preconfezionati, capace di svelare la vera essenza delle cose. Ecco allora che anche la nudità, presente in opere come, ad esempio, “Nuda come uno specchio” – scatto fotografico realizzato da Marco Boaro – è una presenza di indiscutibile semplicità e totalmente estranea all’imbarazzo. E ancora, il concetto dell’orrore della violenza si comunica attraverso soggetti inusuali come, ad esempio, degli orsetti gommosi dai colori forti – e per tale motivazione la rappresentazione è di significato chiaro ed immediato quanto può esserlo una di tipo realistico.e realistica .
Allo stesso modo dei bambini, “Candy World” non è un universo da inscatolare attraverso la nostra visione, ma sorprende cambiando continuamente volto.
Un articolo fatto con gusto e molta cura!! Complimenti
sono francesca e non pieribiondo
complimenti laura sei precisa, esaustiva pur in uno spazio limitato
e in più accattivante
ti si legge volentieri fino in fondo (che è una cosa difficilissima)