2 Ottobre 2010

Michelstaedter 1910 – 2010: eventi, mostre e l’inaugurazione della rinnovata tomba del filosofo goriziano

Si aprono il prossimo fine settimana, a Gorizia, le iniziative di “Michelstaedter 1910 – 2010”, il cartellone di eventi, incontri, convegni e percorsi espositivi promosso dalla città e dalle istituzioni goriziane in occasione del centenario della morte del filosofo: un percorso che riunisce l’impegno dell’Assessorato alla Cultura delle Provincia di Gorizia e dell’Assessorato al Parco Culturale del Comune di Gorizia, della Fondazione Carigo e della Biblioteca Statale Isontina, per il coordinamento di ICM, l’Istituto Incontri Culturali Mitteleuropei. Dopo la suggestiva serata dedicata a “Musica dal naufragio”, che nella serata di martedì ha visto protagonista il musicologo Quirino Principe, domenica 3 ottobre, alle 11.00 presso il cimitero ebraico di Valdirose (Rožna Dolina), è in programma la cerimonia di presentazione dell’intervento di sistemazione dell’accesso del cimitero e del restauro della tomba di Carlo Michelstaedter, promossi dalla Fondazione Carigo in collaborazione con la Comunità Ebraica di Trieste e il Comune di Nova Gorica. Il cimitero ebraico di Valdirose è un luogo estremamente suggestivo proprio perché reca in sé testimonianza storica del ‘crogiuolo’ di provenienze della piccola comunità ebraica isontina, cresciuta con l’apporto di linfa dalle più disparate regioni dell’Impero Asburgico, della Penisola Italiana e dei paesi del Mediterraneo: le epigrafi accostano nomi illustri, cognomi di origine italiana, tedesca, spagnola e araba. Proprio in questo lembo di storia è seppellito Carlo Michelstaedter, il giovane filosofo goriziano che ha contribuito a scrivere la storia del pensiero europeo. Le operazioni di restauro conservativo, eseguite da A.C.R. Arte, Cultura e Restauro S.R.L. di Mestre (Venezia), hanno riguardato le lapidi di Carlo Michelstaedter, Gino Michelstaedter (fratello di Carlo), Alberto Michelstaedter (padre di Carlo), Anna Benporat, Giulio Steiner, Oscar Morpurgo e di una Sara il cui cognome non è stato identificato. Il progetto e la direzione dei lavori della sistemazione dell’accesso del Cimitero sono a cura dell’architetto Giorgio Picotti. Gli interventi sono stati realizzati grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Da un esame visivo ravvicinato la lapide di Carlo Michelstaedter si presentava in un discreto stato di conservazione nonostante la generale condizione di abbandono e degrado dell’intera area cimiteriale che vede divelte dalla loro sede originale (in conseguenza di superfetazioni arboree, di eventi non meglio identificati, di un numero assai elevato di lapidi). L’ambiente attorno alla lapide necessitava di una generale manutenzione, sia per un corretto recupero dei monumenti sepolcrali, sia per consentire ai visitatori che intendessero raggiungere la sepoltura di Carlo Michelstaedter di muoversi con sicurezza. Al termine delle operazioni di restauro l’intera area è stata livellata ed è stato distribuito in modo omogeneo del terriccio fertile seminato a prato, per consentire un più rapido ripristino del manto erboso.

Informazioni sintetiche sulla riqualificazione dell’accesso
I lavori di riqualificazione dell’accesso al cimitero ebraico di Valdirose a Nova Gorica hanno previsto la realizzazione di un percorso pedonale di raccordo fra la pista ciclabile asfaltata e il cancello d’accesso al cimitero esistente, area attualmente lasciata a prato. Tale percorso è costituito da una pavimentazione con finitura superficiale in acciotolato annegato nel cemento; fra la pavimentazione e l’accesso al cimitero è stato previsto un ponte in legno appoggiato a terra che  vuole rappresentare simbolicamente il passaggio dalla “città dei vivi” alla “città dei morti”. Una fila di cipressi è stata messa a dimora parallelamente al percorso. A completamento dell’intervento è stato realizzato un totem in acciaio acidato contenente un pannello informativo plurilingue che, oltre a brevi cenni storici sulla comunità ebraica goriziana, localizza le sepolture all’interno del cimitero delle personalità più illlustri. Internamente al cimitero nei pressi del cancello è stato realizzato, come indicato dalla tradizione ebraica, un lavamani in ferro dotato di serbatoio autonomo.

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