30 Settembre 2010

Festival del cinema sloveno a Portorose: è l’anno del Kinoatelje

L’associazione goriziana Kinoatelje quest’anno si presenta al Festival cinematografico sloveno (FSF) di Portorož-Portorose con ben tre produzioni. Due film sono stati inseriti nella gara competitiva: il documentario sull’Isonzo Trenutek reke / Il tempo del fiume (2010) di Nadja Velušček e Anja Medved e il documentario breve Pogledi skozi železno zaveso (Sguardi oltre la cortina di ferro) (2010) di Anja Medved. Nella parte non competitiva del programma verrà presentato il documentario Muzika od Trsta do Trbiža (Musica da Trieste a Tarvisio) (2010) di Jurij Gruden e Martin Turk. Si tratta della presenza più massiccia finora del Kinoatelje al FSF da quando nel 1989 l’associazione ha iniziato a occuparsi di produzione cinematografica.

La produzione di quest’anno del Kinoatelje, che opera sia in Italia che in Slovenia, comprende cinque progetti documentaristici. Il primo a essere stato presentato a gennaio al Trieste film festival è Trenutek reke / Il tempo del fiume di Nadja Velušček e Anja Medved, che nei mesi estivi ha rappresentato il fulcro della manifestazione ambientalista transfrontaliera Soča sooča / A fronte dell’Isonzo. A giugno il film è stato premiato all’Etnofilmfest, mostra del cinema documentario etnografico di Rovigo. Il secondo documentario è Pogledi skozi železno zaveso (Sguardi oltre la cortina di ferro) di Anja Medved, che ha appena vinto il primo premio al Festival Fisch di Tolmin ed è stato premiato anche a giugno al festival I’ts My Film organizzato dalla EHMN (European Home Movies Network) a Vicenza. All’inizio dell’estate è stato trasmesso in televisione Običaj in prevara / Tradizione e tradimento (2010), una visione soggettiva di Anja Medved sugli eventi artistici dell’edizione 2009 della manifestazione Stazione Topolò-Postaja Topolove. Muzika od Trsta do Trbiža (Musica da Trieste a Tarvisio) (2010), la cui prima proiezione si terrà a Portorož-Portorose, è una riflessione di Tatjana Rojc (autrice della sceneggiatura) e di Jurij Gruden e Martin Turk (regia) sulla cultura musicale della minoranza slovena in Italia. Alla fine dell’anno verrà presentato il quinto e ultimo film, l’ultima opera di Alvaro Petricig Prostor v tej galaksiji (Un posto in questa galassia) (2010).
Proprio grazie ad Alvaro Petricig il Zavod Kinoatelje ha ricevuto per la prima volta un premio al Festival cinematografico di Portorož-Portorose, il premio Vesna per il film Mala apokalipsa (2008).

Il Kinoatelje è stato istituito nel 1977 come centro polifunzionale per progetti interculturali, con lo scopo di promuovere tra il pubblico il cinema come mezzo di conoscenza del mondo. Tra i primissimi progetti ricordiamo la coproduzione Zamejci (1989) e Sejem pripadnosti (1992), la nuova linea di produzione cinematografica si è sviluppata invece a partire dalla fine degli anni novanta. Tra i film di maggiore successo citiamo Moja meja / Il mio confine (2002) di Anja Medved e Nadja Velušček, che hanno indirizzato la produzione del Kinoatelje verso temi quali il territorio transfrontaliero e le questioni interculturali. Il successo dell’ultimo film delle autrici sul fiume Isonzo Trenutek reke/Il tempo del fiume dimostra che le tematiche ambientaliste possono portare naturalmente alla realizzazione del sogno di un contatto concreto tra culture diverse.

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