25 Settembre 2010

Allarme alluvioni, in arrivo una nuova ondata di maltempo

Dopo gli effetti disastrosi delle piogge torrenziali dello scorso fine settimana, una nuova ondata di maltempo sta colpendo il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia.
Nell’area di Postumia e Lubiana l’Agenzia slovena per l’ambiente prevede le situazioni più critiche, ma l’allarme si estende a tutta l’area occidentale.

Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, le precipitazioni si dovrebbero attenuare già dal pomeriggio di oggi, ma la pioggia continuerà a cadere fino alla mattinata di domani.

Intanto si traccia il bilancio dell’ondata di maltempo del 17 e 18 settembre. L’assessore regionale alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, ha informato ieri la Giunta regionale: per far fronte all’emergenza, lo stesso assessore ha emesso già il 18 settembre un decreto urgente che autorizzava interventi per il ripristino del territorio e il soccorso alle popolazioni, la messa in sicurezza di persone e cose, l’utilizzo di personale delle squadre di volontari e della stessa Protezione civile regionale, mettendo a disposizione una somma di 300 mila euro.
Durante l’emergenza, scattata nella giornata di venerdi’ 17 settembre per protrarsi fino a domenica 19, i dirigenti e i tecnici della Protezione civile regionale, oltre che mantenere costanti contatti con i Comuni colpiti e con gli altri enti istituzionali di competenza, hanno avuto un filo diretto con i tecnici idraulici della Slovenia, per avere informazioni sullo stato del bacino dell’Isonzo ricadente nel territorio della vicina Repubblica. Dall’illustrazione dell’evento atmosferico si ricava che le abbondanti precipitazioni del 17 e 18 settembre hanno provocato la formazione di una piena dell’Isonzo e del suo affluente Vipacco, che alle prime ore di domenica e’ fuoriuscito dal proprio alveo. Alle ore 4:34 del 18 settembre il fiume Isonzo a Gradisca d’Isonzo superava il livello di guardia pari a 7,80. In seguito al raggiungimento di tale valore, veniva attivato il Servizio di Piena. Nelle ore successive il livello del fiume Isonzo continuava ad aumentare, fino a superare il primo livello di presidio argini e raggiungere il livello massimo di 8.84 m. Il fiume Vipacco all’idrometro di Savogna d’Isonzo raggiungeva il livello massimo pari a 7.03 m alle ore 7:30 del 19 settembre, quando gia’ si erano registrati numerosi allagamenti dovuti alla fuoriuscita del corso d’acqua dal proprio alveo. Riccardi ha quindi illustrato l’attivita’ del coordinamento dei soccorsi, dell’attivita’ del Servizio di Piena e dei gruppi volontari di Protezione civile (180 persone nei giorni 17 e 18 settembre, 147 nei giorni 19 e 20 settembre), mettendo in evidenza come piu’ gravi conseguenze nell’area isontina siano state scongiurate grazie ai lavori di messa in sicurezza e di ripristino ambientale gia’ realizzati dopo l’alluvione del dicembre 2009 nella zona di Gradisca d’Isonzo.

Infine l’assessore ha comunicato l’avvio di nuovi interventi a prosecuzione delle attivita’ del Commissario delegato nominato a seguito degli eventi alluvionali del Natale 2009, vista anche la buona risposta data dalle opere già eseguite, utilizzando gli oltre 500 mila euro di risparmi conseguiti nella realizzazione dei primi interventi. I tecnici della Protezione civile della Regione – ha assicurato Riccardi – stanno proseguendo, in stretta collaborazione con le amministrazioni comunali interessate, nella stima dei danni e dei costi di ripristino.

(foto Nik Rovan – Zurnal24)

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