17 Settembre 2010

Dopo i cinghiai, sul Carso triestino riva le tigri

Ecco la prima pagina che “Strisia la Not-Istria” ha dedicato alla manifestazione commemorativa del 6 settembre 1930, quando furono fucilati Ferdinand Bidovec, Franjo Marušic, Zvonimir Miloš e Alojz Valencic, condannati a morte dal Tribunale speciale per la difesa dello stato perché membri dell’organizzazione illegale radical-nazionale della gioventù slovena e croata della Venezia Giulia.

40 commenti a Dopo i cinghiai, sul Carso triestino riva le tigri

  1. pierovis'ciada ha detto:

    una precisazion:
    no i xe stadi “condannati a morte dal Tribunale speciale per la difesa dello stato perché membri dell’organizzazione illegale radical-nazionale della gioventù slovena e croata della Venezia Giulia”

    ma perchè riconosciuti colpevoli di dell’attentato al Popolo di Trieste (bilancio un morto e tre feriti gravi)

    altri arrestati della medesima organizzazion ga avudo pene diverse o addirittura assolti.

    bon divertimento

    (ma come mai nissun media ga parlado de questa “incursion” sul carso triestin del primo ministro sloven alla testa de tigri e pionieri che ga visto tra l’altro la presenza de sindaci -perfin ret- e della presidente della provincia !!??)

  2. Victor Bergman ha detto:

    Sarebbe bene anche ascoltare il
    discorso IN ITALIANO (il “requiem all’italianità” sarà forse per la prossima volta…)

    http://www.slomedia.it/?mod=aktualno&action=viewOne&ID=7911

  3. dimaco ha detto:

    @victor

    no9n mi sembra dica cose sbagliate.

  4. maja ha detto:

    Avrei due domande.

    Intanto chiederei a piero aka effebi perchè sente il bisogno di ridicolizzare la memoria altrui.

    Poi mi piacerebbe sapere dalla redazione di bora.la per quale motivo prima ha ritenuto opportuno ignorare completamente questo evento per poi decidere di pubblicare questo. Grazie.

  5. aldič ha detto:

    brava maja tako je prav!!

  6. dimaco ha detto:

    trieste è stata tutto fuorchè città italina. Romana si, non italina. Se vi agrappate alle vestigia del romano impero, dovreste scrivere anche Londra(londinum) ex citta italiana e parigi(lutetia) ex città italiana. Ma non credo che vedrò mai una cosa simile scritta a nessuna parte. Vorrei proprio vedere menia che dice alla regina che londra deve ritornare italiana. Riaprono la torre solo per lui.

  7. Macia ha detto:

    @dimaco
    Preferisci “città di lingua romanza”?

  8. dimaco ha detto:

    romanzata coe la storia che vogliono propinare(revisionare).

  9. Marcantonio ha detto:

    Dimaco io ce sto aripjamose tutte le citta’ romane ansai che risate so na marea

  10. dimaco ha detto:

    già. andaoo a ripiglairci londra per prima. Sono sicuro che la regina sarà contentissima.

  11. Marcantonio ha detto:

    Sicuro e penso che ce dara’ puro baiocchi sopra

  12. alpino ha detto:

    bisogna rianimare il motre di questo blogo ovvero la diatriba italo/slava altrimenti sonnecchiavamo tutti come è avvenuto in questi ultimi giorni..grazie piero per aver condiviso con noi quella foto, tra bandiere rosse, bandiere stellate e magliette di cheguevara ho potuto riprendere la mia regolare attività intestinale.

  13. pierovis'ciada ha detto:

    bel, de dove comincio…dunque:

    @5 maia… scelta fiolosofica: rido per no pianzer (di fronte a questo “chi più ne ha più ne metta” de bandiere, simboli, slogan, che ciol a pretesto un fatto che no xe quel che vien raccontado… come che ga racontà anche redazion nela presentazion: sti poveri 4 fioi no xe stati fuciladi per la loro etnia o apartenenza ma per aver commesso un grave fatto – in tute le parti del mondo i li gaveria fuciladi -al tempo- e al processo iera presenti tuti i consoli meno un… qual !? quel yugoslavo)

    bon, chi altro ancora…

    ah si, l’irriduciblile dimaco…

    @7… dimaco, trieste XE italiana, no cori andar ai tempi dei romani, forsi te ga de vignir fora de quel armadio dove te se ga serado in atesa che rivi le neo-tigri a liberarte dal giogo italico

    pel resto no so cossa dir, qua a tuti ghe par normale che el berlusconi sloven, vegni in teritorio italian, quasi de sconto, portandose drio una folla variegata de nostalgici e anche un per de militari a ricordar le gloriose gesta trerroristiche de quei che sognava TRST,GORICE,ISTRA, REKA….

    boh !? a mi no me par normale, ma oviamente mi no fazo testo… ma me piasi veder cossa che i altri disi, o no disi (come el piccolo e i media italiani, locali e non… che no ga scrito meza riga de cronaca… perchè ?)

    mi penso al pandemonio che saria saltado su se fussi suceso el contrario :)(altro che le “ridicolizzade” de un mona come el pierovis…)

    ad oggi son l’unica fonte italiana che ga da notizia de questo avvenimento importante (o me volè dir che no iera importante !? … mi no so, diseme voi che savè !)

  14. capitan alcol ha detto:

    Speri forse che la gente esca di casa a salutarti dopo aver letto questa notiziona?

    http://www.youtube.com/watch?v=VZFZ-wqdOak

  15. pierovis'ciada ha detto:

    questo xe l’anuncio alquanto strampalado del piccolo de un avenimento che ga avudo un ospite (non atteso) molto importante (credo, almeno) ma no go leto resoconti, nè giusti nè strampaladi…

    Il 6 settembre 1930 nell’ex poligono militare di Opicina (!!!) furono fucilati poco più che ventenni, Ferdinand Bidovec, Franjo Marušic, Zvonimir Miloš e Alojz Valencic.
    Furono condannati a morte dal Tribunale speciale per la difesa dello stato perché (!!!) membri dell’organizzazione illegale radical-nazionale della gioventù slovena e croata della Venezia Giulia, istituita nel 1927 con l’obiettivo di predisporre una resistenza attiva contro il fascismo (!!!).
    Oggi sono ricordati come gli eroi di Basovizza. Un monumento, a pochi passi dal paese di Basovizza, con i quattro nomi incisi nella pietra li ricorda.
    Anche quest’anno il ”Comitato per le onoranze degli eroi di Basovizza” ha organizzato un fitto calendario di appuntamenti per commemorare i quattro giovani caduti.
    A ottant’anni dalla loro fucilazione, il 6 settembre alle 5.43 nell’ex poligono militare si terrà una breve commemorazione che sarà seguita da una cerimonia al cimitero di Sant’Anna e da una messa in suffragio nella chiesa di Basovizza alla quale parteciperà anche lo scrittore Boris Pahor.
    Ma gli appuntamenti continueranno per tutta la settimana fino al 18 settembre, con la presentazione di un libro antologia della professoressa Mira Cencic al Narodni Dom di via Filzi, e una visita al Prešernov gaj nella città di Kranj, il primo monumento antifascista costruito in Europa nel 1930.
    E poi ancora musica, incontri culturali e tornei di pallavolo e gare di orienteering.
    Ma la cerimonia ufficiale si terrà nel pomeriggio di domenica 12 settembre sempre al monumento di Basovizza.
    Ad aprire la celebrazione saranno i saluti di Milan Pahor, presidente del comitato promotore, e di Majda Širka, ministro della cultura della Repubblica di Slovenia.
    Seguiranno gli interventi dello storico Raoul Pupo e dello scrittore Miroslav Košuta, mentre la guardia d’ onore sarà composta dai campeggiatori sloveni dell’organizzazione Rod Modrega vala e da scout della Slovenska zamejska skavtska organizacija.
    (i.gh. – il Piccolo)

    …forsi citar tre Pahor saria sta esagerato, i ga lassà fora el meno importante 🙂

  16. pierovis'ciada ha detto:

    TIGR formazione antifascista istituita nel 1927(!?)

    TIGR, abbreviation for Trst (Trieste), Istra (Istria), Gorica (Gorizia) and Reka (Rijeka), was an anti-Fascist insurgent organization, active in the 1920s (millenovecentoeventi !!!) and the 1930s in the eastern Italian region known as the Julian March.

    fascismo: Di ispirazione sindacal-corporativa, combattentistica, socialista revisionista e organicista, raggiunse il potere nel 1922 (millenovecentoventidue !!!!)con la Marcia su Roma e si costituì in dittatura nel 1925 (millenovecentoventicinque !!!)

    quindi el TIGR xe sta movimento antifascista ancora prima che el fascismo nasessi:
    notiziona !!!

  17. Luigi (veneziano) ha detto:

    A me personalmente non scandalizza per nulla che gli sloveni commemorino i fucilati di Basovizza, anzi: liberissimi di farlo, senza alcun problema. A me personalmente basterebbe che non venisse fuori – come è successo nel 2009 – uno ad esaltare dal palco un capo partigiano condannato all’ergastolo per la strage di Porzus. Comunque sia, sempre vivano i fucilati di Basovizza!

    A me fa pensare invece ad un’ipotesi di reciprocità.

    E quindi il 10 agosto di ogni anno il Presidente della Repubblica Italiana vada a Pola e a Capodistria a ricordare l’eroe nazionale italiano Nazario Sauro, che a Capodistria nacque e a Pola venne impiccato! Non c’è nemmeno il problema di irritare sloveni e croati: Sauro non venne mica impiccato da loro, ma da militari dell’I.R.Esercito A/U!

    Peccato che addirittura di Sauro a Capodistria è stato eliminato tutto quanto: monumento, lapidi, ricordo… ci mancava la casa natale, che doveva esser rasa al suolo per far spazio alle nuove infrastrutture portuali, ma che per ora è ancora in piedi (e non di certo perché è la casa di Sauro: solo perché il piano di sviluppo è ancora fermo).

    E tanto per sapere: il 20 dicembre di ogni anno si fa ancora una manifestazione nazionale a Trieste con coro, bandiere e deposizione di gran corone di fiori in Piazza Oberdan, dove nel 1882 venne impiccato Guglielmo Oberdan?

    Scommetto che adesso viene fuori il furbone di turno a dirci che Sauro era un traditore e Oberdan un rinnegato (come Boris Pahor ci ha recentemente insegnato)!

    Luigi (veneziano)

  18. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ piero

    Guarda che 1920s non significa “nel 1920”, ma “negli anni ’20”.

    L.

  19. dultan ha detto:

    scusime piero ma il tigr iera terroristi e oberdank iera un patriota, come vien definidi i terroristi, dai vincitori o dal popolo contro i quali i combatti?
    e so che te dispiasi ma trieste xe anche italiana. ma lo stesso lo digo anche per l’istria che xe anche croata e slovena, ma non solo.
    l’esclusivismo non ga porta mai da nessuna parte e se continua a far dell’ignoranza (de una lingua, della presenza de un popolo) virtù, capiso che brusa dentro gaver lasa le proprie terre, però andemo vanti dei..

  20. chinaski ha detto:

    @ captain alcohol n. 15

    preferisco la scopiazzatura americana…
    da piccolo l’ avro’ visto cento volte, e ogni volta il giorno dopo correvamo in cortile a difendere i campesinos

    pero’ non ho trovato quella scena, ho trovato solo questo

    http://www.youtube.com/watch?v=t0vqQjaXLOU

  21. Triestin - No se pol ha detto:

    me par che Trieste no xe italiana ma dei triestini….w l’Austria e po bon

  22. pierovis'ciada ha detto:

    me par che oberdan no ga copado nisun e de quel che me risulta nianche nazario sauro (se non forsi in azioni de guerra) bon, ma mi torno a bater su un punto:

    posto che ogni dun comemora chi che ga piazer, nele cronache saria bel che i comemorati sia coretamente citadi per le azioni gloriose che ga svolto.
    questi no iera antifascisti ma antitaliani (ma va ben cussì, ogni dun ga un obietivo).
    el punto xe che questi ga commesso atentati e in particolare un dove xe morta una persona (x e non un preciso obietivo) e xe stade feride gravemente altre tre.
    ma continuo a dir che ogni dun celebri chi che vol…
    el punto xe (duepunti): come mai dopo una setimana tuto zito e nisun parla del importante visita de un capo de governo straniero nela nostra città con tanto de codazzo al seguito ?

    tuto el resto (italia, slovenia, tito, foibe, esuli, partigiani e compagnia cantante) lo gavevo za (credo) abondantemente discusso in altre ocasioni (da 300 post in su)…

    salve !!!

  23. pierovis'ciada ha detto:

    23 te par che trieste no xe italiana !? e te par mal… (quindi cossa te vol far !? …un atentato al Piccolo)

  24. asem ha detto:

    18 Luigi (veneziano), concordo con il tuo post . aggiungerei però il fatto che la “memoria” (o quel che è) viene ancora adesso spudoratamente sfruttata dai comunisti sloveni, che tali rimangono -basta vedere le bandiere ed ascoltare certi discorsi…..il giorno dopo sul primorski dnevnik si lamentavno perchè si usava il termine signori e signore invece del nostalgico “tovariši in tovarišice ” …..veramente c’è qualcsa di marcio , di vecchio in certi rappresentanti sloveni

  25. maja ha detto:

    @piero#24

    Bella domanda. Anche io mi sono chiesta perchè questo evento è passato nel totale silenzio dei media (in lingua italiana), inclusa bora.la.

    Forse la risposta c’è in queste parole di Raoul Pupo, tratte dal discorso che ha tenuto alla commemorazione di Bazovica:

    “QUELLA CHE OGGI CI HA RICHIAMATI QUI È UNA MEMORIA FORTE, PER CERTI ASPETTI FONDATIVA DI UN’IDENTITÀ COMUNITARIA. E QUESTA NOSTRA È TERRA DI MEMORIE FORTI E DOLENTI, DI MEMORIE STRUTTURALMENTE DI-
    VISE. MA QUESTA, E’ UNA RICCHEZZA O UNA MALEDIZIONE?
    (…) A RISOLVERE IL DILEMMA NON HANNO CERTO CONTRIBUITO LE PROPOSTE DI MEMORIA CONDIVISA, CHE SI PREFIGGONO UN OBIETTIVO IRRAGGIUNGIBILE, POSTO CHE LA SOGGETTIVITÀ DEI RICORDI NON È INTERSCAMBIABILE (…). PER USCIRE DALLA STRETTOIA PUÒ ESSERCI PERÒ UN’ALTRA VIA, DA PERCORRERE CON PAZIENZA,UN PASSO DOPO L’ALTRO.
    IL PRIMO PASSO È QUELLO DEL RICONOSCIMENTO DELLA MEMORIA ALTRUI, CHE IN ALCUNI CASI
    PUÒ DIVENTARE AUTENTICA SCOPERTA – IN GENERE DA PARTE DI ITALIANI NEI CONFRONTI DI SLO-
    VENI E CROATI – DI UN PATRIMONIO UMANO E CIVILE LARGAMENTE SOTTOVALUTATO.
    IL SECONDO PASSO È QUELLO DEL RISPETTO DELLE MEMORIE SOFFERENTI, CHE NON INTERFERISCE CON LE VALUTAZIONI STORICHE E POLITICHE.
    IL TERZO È QUELLO DELLA PURIFICAZIONE DELLA MEMORIA, TERMINE CHE NON HA UN PARTICOLARE SIGNIFICATO RELIGIOSO, PERCHÉ VUOL DIRE SEMPLICEMENTE LA DISPONIBILITÀ A CONSIDERARE ANCHE I LATI OSCURI DELLA PROPRIA MEMORIA, CON LA QUALE PURE SI RIMANE SOLIDALI.”
    (Chiedo scusa per lo stampatello del copia-incolla.)

    Quindi (duepunti): se vogliamo riconoscere la memoria altrui, dobbiamo prenderla per quello che è, perchè i ricordi sono soggettivi e non interscambiabili.

    Se però a noi questa memoria non piace perchè non è come vorremmo che fosse, possiamo sempre fingere che non esiste, a costo di ignorare l’arrivo di alte cariche dello stato provenienti dai paesi vicini.

    Oppure possiamo scegliere di ridicolizzarla,chè ridere fa bene alla salute.

  26. famagosta ha detto:

    Gli americani, per far fuori i razzisti hanno adoperato addirittura little boy e fat man. Direi che i giovanotti trattati dall’articolo, per liberarsi dal giogo razzista, ci sono andati molto, ma molto piano. Troppo, visto il perdurare della dittatura razzista per un’ altra dozzina d’anni ancora.

    Complimenti di nuovo alla redazione per l’apologia di reato.(che del resto in Italia fa oramai parte del folklore..)

  27. pierovis'ciada ha detto:

    27 maja

    ma de che memoria parlemo !? relativa a che fatti ? a che descrizion ? a quela dei 4 giovani fuciladi “perchè appartenenti a un movimento antifascista” ?

    ma per favor, almeno contemole giuste le robe e dopo vedemo de condividerle

    in nessuna delle “fotocopiate” versioni se parla del fatto per cui i 4 xe stadi incriminadi e condannadi, del morto e dei feriti, del processo, dei avocati che ogni dun de lori ga avudo a disposizion, dele assoluzioni de altri membri e del pene ridotte ad altri(perchè se quel iera el metro no xe stati tuti fuciladi !?)

    me par che usemo la parola “memoria” come fossi un foglio bianco dove ogni dun pol scriver quel che ghe par e l’altro ga de acetar, no xe cussì.

    a proposito de condivision, ma almeno da parte dela slovenia xe sta invitado qualche croato ? e ga partecipado ? chi ?

  28. pierovis'ciada ha detto:

    27 maja

    te vedi al 28 xe un che scrivi “per liberarsi dal giogo razzista” …un altra memoria, anche un fià confusa visto che el dimostra de creder che i americani no fossi razisti (cossa gaveva de lamentarse quel martin luter… quel nero… sempre a brontolar…)

    e in ogni caso, xe normale che un primo ministro de un stato straniero piombi all’improvviso, non preannunciato, in una commemorazion con bandiere, stendardi e gagliardeti de tuti i tipi ? me pareva che ai esuli che fossi sta contestado anche solo el crocefisso e le rose (provocazioni fasciste e irredentiste…)

  29. asem ha detto:

    32
    pierovis’ciada

    questi qua (le bandiere sono nella maggioranza dei casi o rosse o con la stella rossa) sono stati “asfaltati” dalla storia, ma non se ne rendono conto , perciò cercano di “adeguare” la storia (in ogni modo possbile)…e poi non perder tempo con maja , non ci sono speranze che accetti i crimini “dei liberatori”….l’inculturamento ideologico/nostalgico è quotidiano, continuo, persistente….non vi sono dubbi di chi è “il santo” e chi il “malvagio”……

  30. pierovis'ciada ha detto:

    vebben, ma semo qua per confrontarse, per parlar, per esprimer dei fastidi, dele opinioni, mi no go problemi…

    ma, scusime, ti te son sloven ? mi son istrian… ma come xe che anche andemo dacordo ? ti te doveria eser un sporco s’ciavo e mi un taljan fasista… qualcossa no me quadra, forsi gavemo de spartir qualche memoria comune ? 🙂

  31. dimaco ha detto:

    maja , sei una signora!!!! 😛

    asem io ci vado e con la titovka e la stella rossa. La foto è di cattivo gusto, poi visto che ci siamo, perchè visto che si parla di manifestazioni nostalgiche a predappio? Dove ogni annosi riunsce una band di delinquenti a festeggiare un vero dittatore , assassino genocida nonchè distruttore della patria? piero poic se vuoi fare propaganda pro istria vai in istria a farla(sono sicuro che riceveranno a braccia aperte. Cosa centra basovizza?

  32. alpino ha detto:

    Predappio ridente paesello dell’Emilia Romagna, molto carino pulito e curato..

  33. alpino ha detto:

    anche se il tur non si ferma alla sola Predappio ma anche a Dovia di Predappio..

  34. Ciano ha detto:

    @35 dimaco

    dai, no me par che a predappio ghe vadi esponenti de governo

  35. chinaski ha detto:

    #32

    c’e’ stata una differenza fondamentale tra usa e germania/italia. in usa i neri che si battevano per i propri diritti lo potevano fare appellandosi alla costituzione e ai valori fondanti degli stati uniti. come dire: erano i governatori degli stati segregazionisti ad essere in torto. e infatti eisenhower mando’ l’ esercito a disarmare la guardia nazionale dell’ arkansas, affiche’ nove ragazzini neri potessero entrare nella scuola pubblica.
    non mi pare che mussolini o hitler abbiano mai mandato l’ esercito da qualche parte per difendere qualche minoranza dai soprusi dei politici locali. ne’ mi pare che gli sloveni, o gli ebrei, o altri, per ottenere il rispetto dei propri diritti, potessero appellarsi ai principi fondanti del fascismo o del nazismo.

  36. alpino ha detto:

    come gli Italiani non peterono appellarsi a quelli della neo nata Jugoslavia

  37. dimaco ha detto:

    chiansky direi che fece esattamente l’opposto. mandò l’esercito tutti quelli che non erano arianito a distruggere.

    poero le squadracce fasciste operavano a Trieste gia dal 1920 (vorrei ricordarti i fatti del “narodni dom” che fu bruciato proprio in quell’anno.

    Il 13 luglio 1920 esplosero in città tumulti di stampo anti-slavo a seguito dell’uccisione di due militari italiani a Spalato in Dalmazia, durante delle manifestazioni anti-italiane.

    Le ricostruzioni puntuali dei fatti sono molto contrastanti.

    Per protesta contro gli incidenti di Spalato i fascisti triestini organizzarono una manifestazione nella piazza principale di Trieste. Nel corso del comizio, mentre parlava il segretario cittadino Francesco Giunta, fu accoltellato mortalmente il cuoco dell’albergo Bonavia di Fiume, Giovanni Nini. La responsabilità di questa uccisione fu da alcuni attribuita ad un gruppo di sloveni che avrebbero assassinato Nini perché, nel tentativo di allontanare uno slavo che aveva assalito verbalmente un ufficiale del Regio esercito, aveva gridato frasi a sostegno dell’italianità della Dalmazia.[5].

    La morte del giovane fu l’episodio che diede il via ai disordini, che compresero il danneggiamento di negozi gestiti da sloveni, l’assalto di alcune sedi di organizzazioni slave e socialiste e la sassaiola contro la sede del consolato jugoslavo di via Mazzini. Le squadre d’azione fasciste – sotto la guida di Giunta – raggiunsero quindi il Narodni dom, che in quel momento era chiuso e circondato da oltre 400 fra soldati, carabinieri e guardie regie inviate a difesa dell’edificio dal vice commissario generale, Francesco Crispo Moncada. (wikipedia, cito queste fonti perchè non di parte.)

    Tra gli sloveni, il rogo divenne simbolo dell’inizio della persecuzione fascista.

    Come vedi i fascisti esistevano ben prima, e non naquero quando mussolini arrivo a governare il paese. Come al solito la storia si cita solo nelle parti in cui fa più omodo e si tralascia quelle parti che non di gradimento.

  38. rezbar ha detto:

    A mi me par che, come al solito, no andemo de nissuna parte. Tutti a polemizzar e ad attacar la controparte su robe successe 40-50-60-100 anni fa. Xè roba vecia. Son d’accordo che la devi esser rispettada (o ignorada, come dixi Maja). E basta. Trovo inutile, se non deleterio, continuar a tirar fora ste storie (ti te gà fato questo, lui gà fato quel, mi gò solo subido…). Xè ora de finirla e de pensar de far qualcossa de positivo insieme.

    Aloha (a tutti quanti: sloveni, italiani, serbi, croati, austriaci, tedeschi, cinesi, albanesi, rom, africani, bengalesi… insomma a tutti quei che abita Trieste e che fa de Trieste Trieste!)

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