8 Settembre 2010

Ricette domače: sardoni impanai (apanai)

I sardoni impanai o apanai, che dir si voglia, sono una preparazione intensa e buonissima, fatta di poche cose, ma ricca di sapore.
I sardoni sono conosciuti meglio come alici o acciughe e sono una varietà di pesce azzurro; pesce sano, fresco e pescato nel nostro golfo (controllare sempre), non allevato. Si dice che d’estate si trovino i migliori sardoni, i famosi pasta bianca, dalla carne chiara e delicata.
I sardoni impanai sono una costante di tutti i buffet triestini e un’immancabile delizia sulle tavole di tutte le famiglie triestine; grandi e piccoli ne sono ghiotti.
Gli ingredienti. Sardoni, farina, uova, un goccio di latte, pan grattato, sale e limone.
Si comincia col pulire i sardoni, un lavoro non sempre piacevole, ma che con u po’ di buona volontà scivola via veloce. Io taglio loro la testa e sfilo le interiora, poi pratico una lieve incisione sul ventre per aprirli a libro, pulire eventuali resti delle interiora e quindi li dislisco. Questo lavoro va fatto su tutti i pesci, ovviamente, uno ad uno. La pulizia la faccio a secco, e quando tutti i pesci sono puliti li sciacquo sotto acqua fresca, per poi lasciarli a scolare in uno scolapasta per qualche ora.

Veniamo all’impanatura. Su un piatto metto la farina, in una ciotola intermedia le uova sbattute con un po’ di latte e un pizzico di sale, mentre su un terzo piatto metto il pan grattato.
Adesso prendo i sardoni a due a due, facendoli combaciare dalla parte della carne. Quindi li passo per la farina, poi nell’uovo ed infine nel pangrattato. Dopo averli tutti sistemati su un piatto, si passa alla fase finale la frittura.

In una padella scaldo l’olio, extravergine d’oliva, al solito e poi quando questo è giunto a temperatura comincio a immergervi i sardoni. Quando sono ben dorati in superficie li giro uno ad uno e do loro un’ulteriore scottata dall’altro lato. A cottura terminata li tiro fuori dall’olio facendoli scolare bene, e poi li asciugo in carta assorbente. E poi non resta che mangiarli con qualche goccia di limone e un po’ di sale. È difficile resistere, ma se vi avanzano sono buoni anche il giorno dopo, molto.
Il lavoro fra pulitura e impanatura richiede pazienza, ma alla fine sarete ampiamente soddisfatti. Possono essere un antipasto o un piatto principale se accompagnati con una verdura di stagione fresca che faccia da contraltare.
Voi avete dei suggerimenti?

Buon appetito!

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11 commenti a Ricette domače: sardoni impanai (apanai)

  1. Bibliotopa ha detto:

    per la pulitura dei pesci: se il taglio della testa viene fatto leggermente di sbieco, assieme alla testa vengono via le viscere e si risparmia l’ulteriore taglietto. E con questo tipo di pulitura, sarebbero già pronti per i più semplici sardoni fritti. Per aprirli, invece conviene , dopo fatto questo primo passaggio, aprirli sotto l’acqua corrente, così si diliscano e si lavano in un passaggio solo. Io come sempre uso non l’extravergine di oliva, che per me ha sapore troppo deciso, ma olio di semi di arachide.
    Per inciso, lo stesso procedimento di panatura e frittura va bene per melanzane e zucchine tagliate a fette per la lunghezza.
    Il latte con l’uovo permette di usare un solo uovo , anche per una dose maggiore di pesce e.. ovviamente! non comprerete il pangrattato, ma lo farete in casa con il pane secco, vero?
    Notare che in questo modo i sardoni “rendono” di più e quindi se ne possono comprare di meno, però per questa ricetta vale la pena di prendere quelli della misura più grande.

  2. marghe ha detto:

    ..e quela volta che malik se ga sbafà una cofa de sardoni apanai apparecchiadi sul tavolin del soggiorno? co’ i miei xè rivai per magnarli..e i xè restai come ebeti, lui li vardava anche con l’aria de can bastonà..

  3. Argeo ha detto:

    per la cronaca Malik xe el can de Giacomo e Marghe che iera a casa mia ospite e visto che ierimo momentaneamente impegnai,el ga sbafà tutti i nostri sardoni apanai….e noi per zena un tochetin de formagio. Questa no se la dimenticheremo mai! I sardoni sia fritti che impanai nonchè in savor xe el pesce miglior.

  4. Paul Tout ha detto:

    Vi dico in tutta sincerità … e quest’estate ho mangiato sardoni impannati in tutte le maniere. Meglio farina di semola che farina 0 o 00. Per i pigri – fritti così non occorre neanche togliere le spine (che diventano morbide, leggermente croccanti), basta togliere la testa (forbici dietro la nuca e tirare e sbudellargli sotto uno spillo d’acqua dal rubinetto). Faccio 1kg così in 30 minuti.

  5. capitan alcol ha detto:

    Sulla farina di semola so che va bene per i calamari.

  6. Bibliotopa ha detto:

    anche una mia amica li ha fatti con la farina gialla, quella per la polenta: vengono più saporiti, più croccanti ma a mio parere sparisce un po’ il gusto del pesce

  7. capitan alcol ha detto:

    Semola o farina di mais?

  8. Bibliotopa ha detto:

    nel mio caso, farina di mais, proprio quella con cui si fa la polenta.
    Se poi qualcuno ha usato la semola, il gries, per capirci..
    mi sa che siamo a due varianti diverse

  9. DaVeTheWaVe ha detto:

    impanadi xè tropa roba.
    a genova li go trovadi impanadi e ripieni. el cogo no ga volesto dir cossa che iera in mezo. ancora no so, e tutto sommado no so se me interessa. comunque boni!
    e, giusto per vantarme, de sardoni friti (no impanadi) ghe ne go magnadi 48 in fila, tipo sariese. qual xè el vostro record?

  10. omo vespa ha detto:

    ah friti, boni – no go conta ma in due se gavemo fato un chilo e mezo una volta. oviamente dopo, sfati – fiaca totale fin la sera.

    ma mi me piasi de piu in savor.

    per i genovesi – impanadi i i ghe buta in panza zisibe, pinoli, pan grata e (in liguria non go visto, ma in sicilia si) finocio selvadigo. no xe mal, ma no so se te ge rivi a 48 :)))

  11. Gigi ha detto:

    Bora.La gavesi razon de esister anche solo per questi post! Che apetito…

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