7 Settembre 2010

L’Arco Bollani e il Castello tra “I luoghi del cuore” di Udine

Il castello di Udine è tra i luoghi più belli della città. A sostenerlo è la grande maggioranza dei cittadini che hanno compilato i questionari di “Costruiamo il piano”, l’iniziativa ideata dall’ufficio Agenda21 del Comune nell’ambito della fase di ascolto e dialogo per la redazione del nuovo Piano regolatore e che si pone l’obiettivo di stimolare un dibattito sui caratteri udinesi di maggiore interesse per uno sviluppo urbano sostenibile e rispettoso della città.

Ed è proprio il castello, uno dei simboli del capoluogo friulano, assieme a piazza Libertà e piazza San Giacomo, ad essere stato scelto come uno dei principali elementi che caratterizzano l’identità udinese. Da qui lo spunto per la collaborazione tra Agenda21 e il Fondo Ambientale Italiano, uniti con il comune obiettivo di portare agli antichi splendori, tramite un impegnativo intervento di restauro, l’arco Bollani, lo splendido ingresso alla salita del castello da piazza Libertà.
Dar voce alle segnalazioni dei beni più amati in Italia per assicurarne un futuro, infatti, è lo scopo de “I Luoghi del Cuore”, il censimento nazionale promosso dal Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che chiede ai cittadini di indicare, entro il 30 settembre, i luoghi che sentono particolarmente cari e importanti e che vorrebbero fossero ricordati e conservati intatti per le generazioni future.

Ecco che, sulla scia del successo ottenuto dalla fase partecipativa di Agenda21 per la redazione del nuovo Piano regolatore, la delegazione udinese del Fai ha chiesto la collaborazione di palazzo D’Aronco con l’obiettivo di raccogliere più firme possibili e annoverare a livello nazionale l’arco Bollani tra i luoghi vincitori del censimento.
“Abbiamo accolto molto volentieri – ha commentato l’assessore alla Pianificazione Territoriale e ad Agenda21, Mariagrazia Santoro, durante la conferenza stampa di presentazione oggi, 6 settembre, a palazzo D’Aronco, alla presenza anche del sindaco Furio Honsell– l’appello per questa iniziativa del Fai di Udine, volta alla difesa di tesori artistici, come il castello, che occupano un posto speciale nella vita di chi li ha a cuore. Così – ha proseguito – abbiamo deciso di collaborare per raccogliere il maggior numero di firme possibili e far vincere Udine a livello nazionale”.

Per questo motivo, durante la quattro giorni di Friuli Doc, la rassegna enogastronomica in programma dal 16 al 19 settembre nel centro cittadino, si potrà votare, grazie alla collaborazione con l’assessorato al Turismo, presso gli Infopoint del Comune in piazza Libertà e in via Lionello (aperti dalle 10.15 alle 21.45) e, in collaborazione con l’assessorato all’Innovazione, presso il PuntoInforma in via Savorgnana (aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30 e il weekend dalle 10 alle 19), oltre che sulla homepage del Comune (www.comune.udine.it), sul sito internet del Fai (www.iluoghidelcuore.it) e presso la libreria Einaudi in via Vittorio Veneto, dove saranno anche presenti i volontari della delegazione Fai di Udine.
Il sodalizio, infatti, da anni si impegna nella sua missione di tutela dell’ambiente, affinché quanto segnalato dai cittadini possa trovare presso le istituzioni il supporto necessario alla valorizzazione del bene segnalato e a contribuire con la propria attività al buon esito del recupero ambientale.

“In questa edizione – hanno spiegato Laura Stringari, capo delegazione Fai di Udine, Mara Moretti, responsabile dell’iniziativa per il capoluogo friulano e la professoressa Teresa Perusini, alla presenza anche di Alessandro Puhali, della segreteria Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone-Gruppo Intesa San Paolo, sponsor del progetto – il Fai intende richiamare l’attenzione della cittadinanza su un luogo molto caro sia al Fai, sia agli udinesi, il castello di Udine, in particolare sull’arco Bollani in piazza Libertà”.

Edificato su progetto di Andrea Palladio nel 1556, e così chiamato in onore del luogotenente veneto Domenico Bollani, è da sempre la cerniera simbolica e architettonica tra il potere rappresentato dal castello e il popolo rappresentato dalla piazza Contarena. L’arco Bollani, oltre a essere un’icona cittadina e un’importante opera d’arte, è particolarmente caro al Fai, anche perché ormai vent’anni fa, prima delle numerose opere d’arte nel centro di Udine, fu restaurato a cura del Fai stesso, con la sponsorizzazione di “Fanzutto”. Il censimento dei “luoghi del cuore”, che prevede la raccolta di voti tramite la compilazione di apposite schede, potrebbe determinare un intervento di recupero a cura del Fai, con il supporto di Intesa San Paolo.
Oggi, infatti, un intervento manutentivo si rende necessario soprattutto sul leone marciano che ne orna la cima. Il leone è in realtà opera recente (degli anni Cinquanta) voluta da Someda de Marco, allora direttore dei Musei Civici, per sostituire l’originale abbattuto dai francesi. La pietra di Vicenza, in cui è scolpito, lo rende particolarmente sensibile al degrado biologico e ai depositi carboniosi, in quanto la superficie è particolarmente scabra e pieni di alveoli. Non così i conci di Bugnato in pietra di Torreano del fornice, che risultano infatti in assai migliore stato di conservazione, ma che – innalzando l’impalcato – andrebbero ugualmente sottoposti a un intervento manutentivo (pulitura, controllo delle stuccature, stesura di un protettivo). Il lavoro andrebbe eseguito, come vent’anni fa, mantenendo il fornice pervio in modo che il castello, da luogo simbolo, continui a rimanere anche luogo accessibile e le varie fasi del lavoro possano essere viste dalla cittadinanza.

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