6 Settembre 2010

Pordenonelegge alle porte: ecco come viverla nel modo migliore

di Sara Rocutto

Se c’è una ragione per cui di Pordenone parlano una volta l’anno anche i media nazionali questa è certo la venuta di Pordenonelegge, la festa del libro giunta quest’anno all’undicesima edizione. Dal 15 al 19 settembre più di 200 ospiti porteranno in città migliaia di curiosi, appassionati, lettori, figli, amici, parenti, ammiratori. Le strade del centro come ogni anno saranno invase da dialetti e lingue provenienti da ogni dove, macchine fotografiche e cineprese casalinghe e trovare la sera un locale dove poter ancora mangiar qualcosa dopo le nove la sera sarà una mission più del solito impossibile.

Ma è di certo questa l’occasione migliore per visitare la città, approfittando dell’aria di festa nel clima mite di settembre, dei punti informativi allocati nelle varie piazze, dell’orgoglio dei pordenonesi che si arriccia un po’ quando si ritrova al centro dell’attenzione e si tramuta in disponibilità non scontata.

Per questo in queste righe non troverete l’elenco degli incontri da non perdere (anche se non suggerire di tentare di partecipare a Carnediromanzo… sabato 18 con Natalino Balasso e Massimo Cirri sarebbe quasi delittuoso), ma piuttosto alcune regole fondamentali per non perdere quelli che magari già da settimane avete segnato in agenda e lasciare con malinconia e delusione la città. Magari per non metterci più piede.

La scelta. Non illudetevi: quelli che a voi possono apparire scrittori in erba o sconosciuti hanno come minimo qualche centinaio di fan. Anzi, più sono sconosciuti più attirano ammiratori da ogni angolo del nord est. E non illudetevi: quelli che vi possono sembrare imperdibili sono sicuramente imperdibili per molti altri. È stato sperimentato che persino la presentazione dell’opuscolo sulla ristrutturazione di una punta di campanile sperduta tra i monti, se realizzata nella saletta meglio predisposta ai passanti, riceve come minimo il pienone, specie se dotata di annessi bagni ancora funzionanti e puliti. Quindi cartina alla mano scegliete gli appuntamenti e i percorsi calcolando per bene il rischio ressa.

Le code. Le code infatti non mancano quasi mai. Per un fenomeno sociologico ancora ignoto ai più, basta che qualcuno, determinato ad ottenere la prima fila in sala, decida di cominciare alle ore 17.00 la coda per qualcosa in programma alle ore 21.00 che già alle 17.15 almeno un gruppetto di 30 persone sarà lì a fargli compagni “per sicurezza”. Munirsi della giusta dose di panini e bevande è quindi essenziale. E non speriate sia sufficiente questo per garantirsi un buon posto! Tutte le iniziative infatti sono gratuite, ma non basta stare in coda per garantirsi una sedia. Questo comporta spesso fenomeni di scatti d’ira, rabbie esplosive e varie tipologie di comportamenti maleducati d’ogni sorta. Per questo, sappiatelo: la pazienza sarà la vostra arma migliore. Ah, inutile cercare di corrompere gli Angeli, i volontari che controllano gli accessi davanti al portone: molto spesso lavorano gratis e forse per questo sono ferocissimi.

I libri. Se arrivate in treno viaggiate leggeri: al ritorno almeno qualche libro cercherà di infilarsi in valigia. E se già partite con questa missione, bene, sappiate che le librerie tendono agli sconti molto più degli stand. Ma non le troverete mai meno vuote: il sabato in libreria è attività normale tutto l’anno per i pordenonesi, figurarsi quando i sensi di colpa per non conoscere nessuno degli ospiti porta a certe corse all’ultimo minuto per avere almeno un’idea di cosa si dice in copertina. Gli stand poi portano sempre qualche curiosità: dal libro usato a quello antico, dalla casa editrice un po’ particolare non potrete non cadere in tentazione. Specie quest’anno che Piazza XX settembre, luogo dove di solito stazionano i tendoni librosi, sarà guardata dall’alto dalla nuova spettacolare biblioteca!

La rete. Piccola deliziosa chicca: il centro di Pordenone è dotato di wireless pubblico e gratuito! Attivatevi da subito per ottenere le apposite credenziali d’accesso e potrete sfruttare l’occasione per raccontare dal vivo la città 😉 .

E… ci vediamo tra i libri!

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2 commenti a Pordenonelegge alle porte: ecco come viverla nel modo migliore

  1. Andrea ha detto:

    Grande Sara! Ti dai al giornalismo?
    In bocca al lupo!

  2. sara ha detto:

    Grazie Andrea :)! Hii scrivo da tanto di qua e di là, diciamo che però ciò comporta al momento entrate pari a quelle prodotte dalla laurea in ingegneria (0) :D!

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