Camera di commercio: “Dati negativi, ancora lontana l’auspicata ripresa dell’economia isontina”

Elementi a carattere negativo, sostanzialmente generalizzati, sullo scenario delle rilevazioni relative al secondo trimestre dell’anno.

Il manifatturiero risulta assolutamente in controtendenza a quanto rilevato a livello nazionale nello stesso periodo (+9%); a livello locale, infatti, gli indici si evolvono in modo lento e discontinuo, se si considera che solo nello scorso trimestre i consuntivi della produzione e del fatturato sono risultati, rispettivamente, del +3,0% e del +10,1%, a fronte di -1,8% e –6,5% del trimestre in esame.

La domanda estera, peraltro, incide significativamente sul fatturato globale, rappresentando, nel trimestre, oltre il 50%, ed accusando una variazione tendenziale del -10,1%, mentre la domanda interna registra –1,7%.

Nel settore dell’edilizia, ormai sono quasi due mesi che le variazioni tendenziali permangono sostanzialmente negative, con maggiori riflessi nella classe superiore per addetti. Risulta, di conseguenza, chiaro che tali situazioni incidono direttamente sull’occupazione, in termini di posti di lavoro, ricorso agli ammortizzatori sociali, mobilità, etc.

Anche il commercio al dettaglio non sfugge all’andamento negativo del trimestre (-1,8%), interrompendo quella certa tendenza al recupero in atto nei precedenti trimestri.

“Spesso nella lettura dei dati trimestrali – commenta il Presidente della Camera di Commercio, Emilio Sgarlata, – si è visto e sentito, nel caso di qualche sintomo positivo, anche settoriale, affermare la fine della crisi o l’inizio della auspicata ripresa: da parte nostra, pur in una visione ottimistica, abbiamo analizzato questi eventi con grande cautela, definendoli allo stato di sintomi, non certo segnali di inversione di tendenza. Siamo del parere che prima di celebrare le inversioni di tendenza, debba registrarsi una evoluzione positiva consolidata, in più trimestri, magari anche di lieve entità, ma continua e relativa a diversi comparti, con particolare riguardo al manifatturiero. Fatti episodici e sporadici possono essere imputati a molti fattori, quali, ad esempio, il riallineamento delle scorte, episodi che nulla hanno a che vedere con la ripresa dell’economia, auspicata da tutti: bisognerà, quindi, attendere, assistere purtroppo a nuove problematiche legate all’occupazione, ma continuare a credere all’inversione di tendenza, che dovrà sicuramente arrivare e trovarci preparati ad una ripartenza decisa e competitiva, impregnata di entusiasmo ed ottimismo che ci è proprio”.