30 Agosto 2010

Beni demaniali: accordo tra la Regione e il Comune di Grado

‘È un risultato importante che lascia prevalere la logica del buon senso sulla staticità della burocrazia che per anni aveva impedito il raggiungimento di un accordo e aveva danneggiato le parti costringendo privati e amministrazioni pubbliche a spendere denaro in contenziosi” ha affermato l’assessore regionale al Patrimonio Sandra Savino che oggi ha firmato con il Commissario del Comune di Grado Giovanni Blarasin l’Accordo tra Regione e Comune ”che chiude un ciclo nebuloso in materia di concessioni e riscossioni dei canoni” le ha fatto eco lo stesso Commissario, definendo quella di oggi una ”giornata storica per il Comune di Grado”.

L’Accordo sancisce l’atteso passaggio di consegne dalla Regione al Comune, dopo anni di contenziosi e disservizi all’utenza causati dalla promiscuità di competenze tra Demanio statale, regionale e beni intavolati al Comune.
L’atto trasferisce definitivamente la titolarità dei beni regolarmente intavolati al Comune di Grado e rientranti lungo le sponde del canale dei Moreri e del canale Belvedere; contestualmente attribuisce all’Amministrazione comunale la funzione di riscossione, rilascio e rinnovo della concessioni, nonché di gestione degli ormeggi su un territorio sul quale già esercitava la propria competenza, ma con regolamentazione confusa che aveva creato contenziosi e dissapori tra gli utenti.

All’incontro ha presenziato anche il consigliere regionale Roberto Marin che si era dedicato personalmente al raggiungimento del risultato seguendo le procedure burocratiche e amministrative, che hanno consentito di giungere alla conclusione dell’atto.

Il Consigliere ha ringraziato l’Assessore Savino e la Direzione ”per aver colto l’urgenza del provvedimento e aver recepito le necessità del territorio”. ”Gli incontri effettuati negli ultimi mesi – ha rilevato Marin – hanno consentito di chiudere definitivamente una situazione di disagio e incertezza e di aprire un nuovo percorso che permetterà un proficuo utilizzo dei beni, nonché il mantenimento e l’ampliamento di strutture e approdi nautici”.
”In particolare – ricorda il consigliere – l’Accordo darà finalmente risposte concrete e certe ai soggetti privati che potranno rapportarsi d’ora in poi con un unico interlocutore”.

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