25 Agosto 2010

Una galleria sotto il passo del Vršič, tra Bovec e Kranjska Gora

Il collegamento tra Bovec (Plezzo) e Kranjska Gora potrebbe diventare più agevole con la realizzazione di una galleria. Il tunnel – che avrà una lunghezza di 1.120 metri – permetterebbe di evitare il passo del Vršič (1.611 metri di altitudine).

L’opera potrebbe permettere, in particolare, la transitabilità della strada anche in periodo invernale, quando il passo risulta spesso chiuso.

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129 commenti a Una galleria sotto il passo del Vršič, tra Bovec e Kranjska Gora

  1. Srečko ha detto:

    Redazione

    Usate il condizionale o l’indicativo? La differenza non e’ piccola!

    Si tratta di sogni, progetti possibili o di progetti in fase di realizzazione?

  2. annalisaturel ha detto:

    Sono in fase progettuale

  3. Luca ha detto:

    Speriamo non la realizzino mai!
    Stravolgerebbe una valle splendida!!

  4. arlon ha detto:

    Più che altro, in Svizzera xe quasi sempre verti passi de 2000/2500m. Perchè in Slovenia i sera sempre un passo de 1600, po’?

    No bastassi sistemar quela strada?

  5. com ko ha detto:

    Daccordo con Luca. La Soska Dolina e Dolina Trente la se stupenda, e rovinarla per una strada saria de mati. In inverno se fa il giro per l’Italia e basta.

  6. chinaski ha detto:

    qual e’ la fonte della notizia?

  7. chinaski ha detto:

    1.120 metri di lunghezza? piuttosto strano.

  8. chinaski ha detto:

    comunque se fosse vero sarebbe un progetto criminale. tra l’ altro c’e’ il parco nazionale.

  9. annalisaturel ha detto:

    Ne sta parlando, nuovamente, negli ultimi giorni, la stampa slovena

  10. Max ha detto:

    Pel progeto i ga già chiesto l’aiuto de Romoli, perchè i ga leto qua che a Gorizia il fa’ tuto lui…
    Sembra che lui gabi proposto il porfido per la pavimentazion e anche per le volte de la galeria.

  11. dimaco ha detto:

    per una volta poso dir de eser contrario a un progeto simile, sopratuto perchè ga un’utilità relativa. Magari se l’impatto ambientale saria limitado (cosa che no credo) forsi se podesi discuter ma tocar un gioello de tale bellezza naturalistica xe un crimine vero e proprio.

  12. Luigi (veneziano) ha detto:

    Non capisco: se all’inizio della salita c’è l’imboccatura del tunnel e alla fine della discesa dall’altra parte c’è il foro d’uscita, dove sta lo scempio? Casomai lo scempio potrebbe essere il passo, che porta d’estate decine e decine di migliaia di automobili a scavallare a 1.600 metri…

    E se facessero il tunnel abolendo la strada?

    L.

  13. dimaco ha detto:

    d’accordo luigi, ma non credo he si limiteranno solo a fare un galleria. dovranno allargare la strada di adesso per permttere un maggiore afflusso di macchine e sopratutto camino, che invece di fare il giro passerebbero tutte da li . poi bisogna calcolare l’inquinamento acustico e ambientale. Io sono contrario. A quella valle sono legati moltissimi ricordi belli della mia infanzia e mi ratrissterebbe molto vedere quella natura sfregiata.

  14. Fufo ha detto:

    A me sembra un’opera utile, il passo e’ molto lungo cosi’ d’inverno Bovec si trova praticamente scollegata da Ljubljana e Kranj.
    Il tunnel permette a chi proviene dalle due citta’ di arrivare a godersi Bovec SellaNevea in tempi ragionevoli.
    Andar a Bovec passando per Tarvisio slunga una cifra 😉 Oggi chi vien da LJ a Bovec passa per Skofja Loka per una strada a dir poco assurda (una corsia e mezo!!) con rischio incidente drio ogni curva.
    Visto tra l’altro che si accennava a rivestimenti in porfido, e visto il buon gusto che di solito la Slovenia ha nel realizzare queste opere (soprattutto in questa zona), sta roba vegnera’ fata ben (e servi).

  15. chinaski ha detto:

    luigi, i problemi sono:

    1) il movimento terra
    2) un’ opera del genere si porta dietro altre opere, come l’ allargamento della strada in valle
    3) l’ aumento del traffico in prospettiva

    ho appena passato una settimana a trenta, ospite presso una famiglia che gestisce un piccolo agriturismo. la valle ospita una comunita’ di poche centinaia di persone, che vivono in modo piu’ che dignitoso grazie a un mix di agricoltura e turismo sostenibile. e’ un piccolo miracolo, una comunita’ montana coinvolta nella gestione del parco nazionale, che vive in un equilibrio delicatissimo con la natura. buttare nel cesso, oltre alle bellezze naturali, anche la vita di queste trecento persone, e il tutto per permettere ai motociclisti di andare da klagenfurt a trieste in 60 minuti, mi sembra una porcheria. punto.

    aggiungo anche che la valle e la sua comunita’ sono state salvate da internet e dalla telefonia mobile, tanto perche’ tu non dica che sono contrario alla modernita’.

  16. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Io del Vršič ho una visione particolare, avendolo fatto quattro volte ma sempre e solo in bicicletta: per anni ho fatto dei viaggi di più giorni per le Alpi, in bici con la tenda al seguito.

    Mi dispiace, ma io metto il Vršič fra i peggiori passi per il cicloturista: traffico inverosimile e strada strettina, con notevoli zaffate di gas di scarico nel naso, soprattutto in quel lungo drittone dove addirittura i cartelli ti consigliano di scalare la marcia, con relativo sbuffo di fumo.

    Se penso a certi passi svizzeri che hanno l’alternativa del tunnel, mi viene invece in mente il paradiso (in generale la Svizzera è il paradiso per il cicloturista): la maggioranza degli automobilisti devono semplicemente passare da una parte all’altra e quindi prendono il tunnel, permettendo a me – ciclista – di salire in totale tranquillità.

    In Svizzera i tunnel abbondano, eppure lì sono veramente dei maniaci in quanto a tutela del paesaggio: tutto quindi dipende da come viene progettato, questo tunnel sotto il Vršič.

    L.

  17. dimaco ha detto:

    adeso solo per par passare la gente in bici devono forare lemotagne sconvolgendo un equilbrio delicatissmo? Fosse per me lo chiderei al traffico e permetteri di farlo solo a piedi.

  18. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Ho scritto esattamente questo: bisogna forare tutte le montagne per far passare la gente in bici.

    Tu hai capito perfettamente il mio pensiero.

    L.

  19. chinaski ha detto:

    inoltre c’e’ da considerare la natura carsica del terreno, il sistema di fiumi e laghi sotterrranei che alimentano la soca. roba da mettersi le mani nei capelli.

    se si vuole limitare il traffico in estate, si metta un pedaggio per gli automobilisti e i motociclisti di passaggio. per ridurre i dsagi durante l’ inverno, si investano piu’ soldi per la manutenzione e per lo sgombero neve.

  20. matteo ha detto:

    ah, sul grosslockner invece il traffico è inesistente

    esiste un tunnel anche li sotto, ovvio non proprio sotto il passo

  21. matteo ha detto:

    invece credo che le bici dovrebbero essere su strade alternative

  22. matteo ha detto:

    meno conosciuto ma ugualmente bello è il mangart

  23. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ho fatto in bicicletta anche la Grossglockner-Strasse, ma per cortesia: stiamo parlando della strada più famosa dell’intero arco alpino, che nessuno fa per muoversi da una parte all’altra dei crinali: tutti vanno lì proprio per fare quella strada.

    E comunque: le bici sulla Grossglockner-Strasse vanno su gratis, le auto pagano un pedaggio salatissimo (28 Euro).

    Allo stesso modo pagano il pedaggio le moto (18 Euro).

    Sì: le moto, giacché questa è la strada di montagna probabilmente più frequentata AL MONDO dai bikers.

    Mentre tu cerchi la pace dei duemila metri di quota, mandrie di bikers di tutti i tipi di sorpassano in tromba, ruggendo e sgasando allegramente. Ti raccomando i motoraduni delle Harley-Davidson, che tutti i ciclisti credo odino di cuore, visto che il loro passaggio in massa a cinquanta centimetri dalle orecchie provoca notevoli abbassamenti d’udito.

    L.

  24. chinaski ha detto:

    i motociclisti dovrebbero pagare pedaggi salatissimi. conosco gente di trenta che, se potesse, sparerebbe ai motociclisti col fucile di precisione.

  25. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ matteo

    Dimenticavo: “strade alternative” per le biciclette? Che significa: che bisogna costruire accando all’attuale strada un’altra strada per i ciclisti? Non dimenticare poi che esistono i ciclisti da strada (quorum ego) e i ciclisti da fuoristrada (mountain-bike), quindi i primi cercano l’asfalto, i secondi lo sterrato.

    L.

  26. chinaski ha detto:

    pedaggi per tutti i veicoli a motore. esclusi i residenti e i turisti che alloggiano in valle. quelli che scendono dalla germania verso l’ adriatico hanno a disposizione due autostrade, che cacchio di bisogno hanno di rompere i maroni in val trenta.

  27. sindelar ha detto:

    Vecchia storia. Mi ricordo di qualcuno che voleva fare la stessa cosa con il passo di monte croce carnico. Per fortuna che confiniamo l’Austria e almeno loro si sono opposti.

    ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2010/08/11/UD_11_PROD2.html

  28. sindelar ha detto:

    chinaski tu dimentichi certi commercianti. Quelli che vorrebbero farti entrare con l’auto nel negozio in pieno centro cittadino perchè (chissà perche poi) le zone pedonali gli portano via clienti. Convizioni dure a morire di cui nessuno è mai riuscito a spiegarne la ratio.

  29. matteo ha detto:

    28 euro per tutto il giorno, cioe puoi fare su e giu un 100000000000000000000000000 di volte sino a che la strada non chiude

    sul mangart si paga per andare in auto, nessuno ci è stato?

    il vrsic paghi il posteggio

    i ciclisti da strada sono pericolosi

  30. matteo ha detto:

    a patto che sia come sul glockner dove vai su e giu per tutto il giorno con una sola tariffa

  31. chinaski ha detto:

    @sindelar

    ovviamente mi e’ venuto in mente questo (a 1:58)

    http://www.youtube.com/watch?v=_oMtdXaqBx4

  32. chinaski ha detto:

    “i ciclisti da strada sono pericolosi”

    matteo, sei un troll, ammettilo. non si e’ nemmeno capito se sei favorevole al tunnel o no.

  33. omo vespa ha detto:

    “i ciclisti da strada sono pericolosi”

    anche in dosi picie?

  34. chinaski ha detto:

    i pericoli della vita moderna:

    1) i ciclisti da strada
    2) il pane e salame
    3) la briscola
    4) le feste de l’ unita’
    5) il rock ‘n’ roll
    6) i pantaloni a vita bassa
    7) i fumetti
    8 ) pensare
    9) scopare
    10) le clanfe
    11) …

  35. chinaski ha detto:

    ho trovato qualche informazione in piu’:

    http://www.primorske.si/Primorska/Goriska/Nova-zakonodaja-priblizuje-gradnjo-predora-pod-Vrs.aspx

    se ho capito bene (purtroppo la mia conoscenza dello sloveno e’ prossima allo zero), si tratterebbe di un tunnel breve (circa 1km), che taglierebbe fuori solo la parte piu’ alta del passo. gli ingressi dovrebbero essere all’ altezza della erjaceva koca, a 1500 metri di quota, dalla parte nord, e all’ altezza del 26esimo tornante, sempre a quota 1500 circa, sul lato sud.

  36. milost ha detto:

    Bè, se è come dici tu, è ancora peggio! Addio alla valle, ai ponti sospesi, ai sentierini che fanno scendere al fiume! Impossibile mantenere la strada qual’è in previsione di un incremento del traffico.

  37. chinaski ha detto:

    no no milost, secondo me non e’ tragica come dici tu. sarebbe stato peggio un traforo da na logu a kranjska gora. per come l’ ho capita, si tratterebbe di una galleria breve (1 km), che dovrebbe sostituire un tratto di strada di circa 1,5 km, quello piu’ esposto alle slavine. non dovrebbe esserci un incremento di traffico. almeno cosi’ l’ho capita io. comunque il prossimo fine settimana vado su a trenta in campeggio con mio figlio, e chiedero’ lumi a un mio amico che lavora nel parco nazionale. non posso credere che vada tutto in merda.

  38. chinaski ha detto:

    spulciando in rete ho visto che due anni fa si parlava di un traforo che avrebbe permesso di andare da trenta a kranjska gora in 15 minuti. quello si’ che avrebbe fatto aumentare il traffico a dismisura. se ho capito bene il progetto attuale, gli automobilisti dovranno arrampicarsi comunque fino a 1500 metri, e la galleria non dovrebbe accorciare in modo significativo i tempi di percorrenza. bu, speriamo.

  39. dimaco ha detto:

    più leggo i commenti poù sono convinto che la cosa non si debba fare. La valtrenta è un’oasi di pace presochè incontaminata. ma perchè bisogna modificare , cambiare , deturpare una delle più belle valli delle alpi. Poi come già ricordato da qualcuno fa parte di un parco naturale protetto. Ve le immaginatele migliaia di macchine e camino che ogni giorno passerebbero su è giù. Addio pace, addio al silenzio, addio a quel senso di pace che ti coglie appena esci da bovec. So di quello che parlo. noi abbiamo una vigna vicino e una casa a dove passa adesso l’autostrada. una volta vi era una pace semplicemente divina. Da quando hanno aperto quella striscia d’asfalto la notte non è poù la stessa. Per i mie era un rifugio dove andare e ricaricare le batteria in attesadella nuovasettimana lavorativa. Io la usavo per scopi più edonistici ma mi piaceva il poter uscire la notte e assaporare la deliziosacolam della natura. lo stesso sucederebbe aa val trenta.

  40. chinaski ha detto:

    dimaco, il fatto e’ che noi non possiamo farci niente, purtroppo. nemmeno i trecento trentani possono fare molto, se bovec e kranjska gora vogliono l’ opera. non so che dire, sono piuttosto preoccupato.

  41. Luigi (veneziano) ha detto:

    Forse parliamo di due cose diverse: io ricordo un traffico parecchio sostenuto sul Vršič. Non dico robe tipo il Pordoi o il Sella (peraltro passi dolomitici in ambiente fantasmagorico), ma insomma…

    L.

  42. chinaski ha detto:

    luigi

    il traffico sul vrsic di solito non e’ pazzesco. diventa sostenuto nei sabati e nelle domeniche d’estate. da settembre a giugno non ci passa nessuno, e anche in estate, nei giorni lavorativi, il traffico e’ sopportabile. tu il passo lo hai fatto 4 volte in bici, io in bici credo di averlo fatto una una quarantina di volte. il problema principale di cui si discute qui pero’ e’ il seguente: se si fa un traforo vero, il traffico attraverso la val trenta diventera’ insostenibile e causera’ seri guai ambientali, oltre alla morte di una piccola comunita’.

  43. chinaski ha detto:

    quanto agli ambienti fantasmagorici, ho capito che per te il veneto e’ imbattibile. pero’ io nelle dolomiti non ho mai trovato un fiume come questo:

    http://www.rtvslo.si/modload.php?&c_mod=photos&op=func&func=print&c_menu=6188

  44. famagosta ha detto:

    Ho letto i commenti. La maggior parte di essi favorisce il punto di vista crepuscolar romantico. Bisogna invece tener conto degli interessi della popolazione locale. C’e’ qualcuno di quelle zone che scrive su questo blog?

    per quanto riguarda gli ambienti fantasmagorici, il Soca non ha rivali, mi spiace per il Veneto. Ne ho visti di ambienti zona alpi, ma il soca e ‘ ineguagliabile. Credo che il segreto stia nel tipo di ghiaia…certo le zone particolarmente fantasmagoriche bisogna saperle raggiungere, non e’ per tutti;)

  45. Luigi (veneziano) ha detto:

    D’accordo, ma il passo Sella – da me citato – non è in Veneto in nessuno dei suoi versanti…

    Volendo fare una mia personalissima classifica, devo poi dire che i passi più belli li ho fatti in Svizzera, poi ci metto l’Italia (devo però dire che qui ne avrò fatti almeno un centinaio lungo tutto l’arco alpino, per cui evidentemente nella mia memoria seleziono il meglio…), poi più o meno sullo stesso livello la Francia (con la differenza che ce n’è molti di meno dell’Italia sulle Alpi, mentre i Pirenei sono una cosa del tutto particolare e per arrivarci ci metti due giorni), l’Austria, la Slovenia, la Croazia. Tener presente che non sto parlando delle strade in generale, ma dei passi di montagna: ambiente, traffico, stato delle strade eccetera eccetera.

    Menzione particolarissima poi per la Norvegia, che ho percorso anche in bicicletta incontrando ambienti eccezionali: purtroppo piovve sempre, il che alla lunga straccerebbe i maroni anche a un santo.

    Un fiume esattamente come quello della foto non si trova nelle Dolomiti? Probabilmente è vero, ma devo ammettere che io sono estremamente legato alle Dolomiti e alla mia terra: mi piace enormemente viaggiare, e l’ho fatto in mille modi diversi (compreso l’autostop), però ci sono tre luoghi dell’anima che sento profondamente “miei” e che non cambierei con nulla al mondo: Venezia e la sua laguna, le Dolomiti e i Lussini.

    Sorry.

    L.

  46. chinaski ha detto:

    il fatto e’, caro luigi, che la val trenta non e’ una valle propriamente alpina. e’ come se uno avesse preso un pezzo di epiro e lo avesse incastrato nelle alpi. se hai visto le gole dell’ acheronte capirai quel che voglio dire. si tratta di un paesaggio molto paricolare. anche la vegetazione e’ particolare, perche’ convivono specie alpine e specie mediterranee. inoltre alcuni affluenti della soca sono gli unici luoghi al mondo dove si possono trovare le trote marmorate. insomma, se hanno fatto un parco nazionale ci sara’ un motivo.

  47. chinaski ha detto:

    i luoghi dell’ anima? la val trenta, lussino, un paesino sul pelio che si chiama tsangarada, nella cui piazza si trova un platano di 1500 anni…

  48. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ad ogni modo, la Val Trenta me la ricordo anch’essa: molto bella, ma basta un po’ di pressione turistica in più, un po’ di soldi che girano, e allora sorgerà il problema: o regolamenti il flusso di passaggio dei mezzi gommati con un numero chiuso, oppure verrà fuori quello che soggerirà di allargare la strada, costruire tunnel eccetera eccetera.

    Guarda che “bestie” fanno in Svizzera, che – lo ripeto – ai miei occhi rimane uno dei paesi più civili e attenti all’ambiente del mondo: http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/scienzaetecnologia/tunnel/1.html

    E guarda che ricadute potrebbe avere anche per noi, una cosa del genere: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/06/tunnel_gottardo-abbattuto-ultimo-diaframma.shtml

    L.

  49. matteo ha detto:

    favorevole alla costruzione del tunnel, a parte che secondo me non passera sotto il vrsic ma sotto qualche altra parte, le strade che vanno a bovec e trenta sono congestionate, basta andare su pòer capire che ce un traffico immenso e perche stanno rifacendo la strada kobarid bovec

    i ciclisti sono pericolosi perche te li trovi in curva, ne so ben qualcosa che giro con la macchina per quei posti

    ah, basta non essere in linea con il pensiero circostante per essere definito troll?

  50. matteo ha detto:

    d’inverno non ci passa nessuno perchè è chiuso, data la neve e la furia della natura che devasta tutto, basta vedere cosa è sucesso al rifugio quest inverno

  51. chinaski ha detto:

    matteo, ti sei perso un paio di puntate, oppure non te ne frega niente di quel che scrivono gli altri. il tunnel sara’ sotto il vrsic, e sara’ un tunnel breve, che bypassera’ solo lo scollinamento, a quota 1500. lo scopo dovrebbe essere quello di evitare la zona piu’ esposta alle slavine, in modo da poter tenere il passo aperto anche in inverno. se questa ipotesi minimalista fosse confermata, il danno ambientale potrebbe non essere eccessivo. invece un traforo vero, di 15km, a quota fondovalle, non farebbe che incrementare il traffico, e in fase di costruzione causerebbe un vero disastro con il via-vai dei camion per il movimento terra.

    i ciclisti sarebbero pericolosi perche’ te li trovi in curva? proponi una legge per proibire ai ciclisti di circolare sulle curve :S . certo che le categorie “pericolose” stanno diventando davvero tante (rom, extracomunitari, ciclisti sulle curve…). chiuditi in casa, oppure nell’ abitacolo della tua macchina. oppure gira armato di un fucile a pompa o di una kawasaki.

  52. arlon ha detto:

    “i ciclisti sono pericolosi perche te li trovi in curva, ne so ben qualcosa che giro con la macchina per quei posti”
    Xe un delirio.. O_o

  53. chinaski ha detto:

    poi mi e’ tornata in mente la “discussione” sotto questo thread:

    https://bora.la/2010/08/03/lipizza-non-ci-sono-soldi-e-i-pascoli-dei-cavalli-si-trasformano-in-campi-da-golf/

    c’e’ chi si infervora per stabilire se i monti sono intrinsecamente italiani o sloveni. e non mi stupirei se fossero gli stessi a cui poi non frega niente se i territori montani diventano solo servitu’ di passaggio, e vengono abbandonati dalle persone, autoctone e no (odio questa distinzione), che ci vivono per nascita o per scelta.

  54. Bibliotopa ha detto:

    scusate, mi raccontate, già che ci siamo, perchè l’alta valle dell’Isonzo si chiama Val Trenta? io avevo letto una storia, ma non la ricordo bene

  55. matteo ha detto:

    chinaski

    a parte che basta informarsi che il tunnel non è l’unica cosa a cui si discute per mettere in sicurezza la strada, poi, non vogliono fare un tunnel da 15km, ma un tunnel da 1.2 km

    a parte che le giornate migliori sono in autunno quando non ce proprio anima viva

    un altra cosa pericolosa lungo quelle strade, i camioncini che portano i gommoni, corrono troppo e mi sono trovato in dificolta varie volte

    ovviamente tu credi che io sia di destra per affermare cose del genere, ma a me nel schierarmi frega nulla, non credo alla politica come una cosa che risolve i problemi, bensi li crea

  56. chinaski ha detto:

    matteo, ma tu capisci quel che ho scritto? sono proprio io che sono andato a informarmi sul tracciato, e ho fatto notare che a differenza del tunnel di cui si discuteva nel 2008 (15km), l’ opera di cui si discute adesso e’ molto meno impattante.

    per quanto riguarda il rafting, il mio amico che lavora nel TNP mi ha raccontato che i trentani (soprattutto quelli piu’ giovani e istruiti) volevano proibire il rafting a monte di bovec, ma alla fine hanno perso la loro battaglia contro gli operatori turistici di bovec.

  57. chinaski ha detto:

    bibliotopa

    quando la smetteremo di fare un uso ideologico dei toponimi, sara’ un gran giorno.

  58. matteo ha detto:

    l’opera non è l’unica che vogliono fare, si pensa di fare, o bariere, o piccoli tunnel, il tunnel lungo è solo una delle ipotesi

  59. Macia ha detto:

    @Bibliotopa: il nome da dove viene?

  60. dimaco ha detto:

    se3mbrerebbe derivare dal fatto che in quella valle si insediarono dei emigranti dal trentino, na ho i miei dubbi in mertio.

  61. chinaski ha detto:

    a dimaco

    certo che ci sono stato! 😀

    e la settimana scorsa ho avuto il piacere di fare il bagno nei zapotoski slapovi, nella zadnja trenta.

    http://fotovidmar.blogspot.com/2010/06/slapovi.html

  62. dimaco ha detto:

    @62
    dimmi se non è un paradiso vero e proprio. Ok fare il bagno la dentro non è stata una delle migliori idee che mi siano passate per la testa. ma è stato lo stesso fantastico. l’aqua ad agosto era gelida. sono uscito che ero blu. eheheh

  63. dadada ha detto:

    I am local from Soča valley and I would’t be so worried.
    Because:
    1. there are elections in October and local mayors have to offer something
    2. we are talking about idea, plans and feasibility studies were ordered by local community and not by ministry
    3. there isn’t enough money at the moment for such plans (we must know that implementation of other plans for road renovation is delayed)
    4. environmentalists, and series or state agencies would have to give their approval (ARSO, triglavski narodni park…)
    5. to build a new road in Slovenia from idea to accomplishment usually takes between 10 and 20 years 🙂

    However the first plans (proposals) for tunnel under Vršič were made in 1930s, but because of series of reasons (lack of money, feasibility reasons, environmental reasons)real planning of tunnel has never been made.

    There were several other plans (proposals) made in last 30 years (tunnel between Tolmin and Clodig-valli del Natisone, between Doblar and Valli del Natisone, tunnel between Bovec (Log pod Mangartom) and Tarvisio (Cave del Predil)and tunnel between Poljanska valley (Hotavlje) and Cerkno). Just one tunnel was considered feasible (the last mentioned, between Hotavlje and Cerkno) that would connect Tolmin, Cerkno and Idrija with Škofja Loka, Kranj and Ljubljana. Plans were made and works should start in 2011. But there are some rumors, that works are postponed due to lack of money. The tunnel is just part of renovation project of so called Celtica road (Idrija-Tolmin -Kobarid -Robič) that includes complete renovation of road between Cerkno and Tolmin, Tolmin bypass and Škofja loka bypass. (there is group against Tolmin bypass – http://www.facebook.com/group.php?gid=164981596684&ref=search )

    My opinion is that for local population it would be the best solution the tunnel that would connect Bovec with Tarvisio and construction of batter road Bovec – Tarvisio and Tarvisio – Kranjska gora.
    (not to mention that there is already existing rail tunnel between Log and Ca ve del Predil (Rajbelj) that should (will be – so they said)be renovated for tourist use. http://wapedia.mobi/commons/Image:Cave_del_predil_Log-pod_Mangartom_tunnel_map.svg

  64. Bibliotopa ha detto:

    la mia non era una domanda retorica sul nome, in origine pensavo che fosse una traduzione italiana del nome.. poi appunto sentii parlare di trentini ma non ricordo di che epoca.. diciamo che mi colpì un nome dal suono simile all’italiano da quelle parti. E poi, mi dicevo, Trento? che c’entri ancora il famoso ponte?

  65. chinaski ha detto:

    @ bibliotopa, macia e dimaco

    primo levi, leggendo “il sergente nella neve”, rimase colpito dalla frase “sergentmagiu’, ghe rivarem a baita?”, ripetuta ossessivamente da un soldato. la parola baita e’ di origine incerta, preindoeuropea, ed e’ presente in tutte le valli alpine. primo levi si chiedeva se la parola ebraica “bait=casa” derivasse dalla stessa radice. non so se sia verosimile, ma mi piace pensare di si’. sarebbe l’ unico etimo ad avere qualcosa di importante da dirmi. in tutte le lingue la stessa parola per indicare il rifugio, il luogo dove gli uomini sono uguali di fronte alla tormenta, e la solidarieta’ e’ reale, ed e’ questione di vita o di morte.

  66. Bibliotopa ha detto:

    concordo che val Trenta sia bellissima, indipendentemente dall’origine del nome.

  67. dimaco ha detto:

    Giuanin cossa son mi? un sergente o un oroscopo?

  68. Bibliotopa ha detto:

    #59. La cascata del Kozjak è bellissima,io la chiamo “il bagno delle fate”, ma non è ancora la parte alta di Val trenta, verso il Vrsic ( per inciso, io avevo anche sentito dai miei nonni il nome Passo della Moistrocca, prima della priam guerra).
    E il giardino botanico Juliana? non ho mai avuto l’occasione di visitarlo, ero sempre di gita e di fretta.

  69. dimaco ha detto:

    ho postato quel video solo per curiosità visto che chiansky viaggia in lungo e in largo per la slo. Vi sono alti moltissimi posti simili in alta valtrenta ma bisogna cercarli perchè sono nascosti e di difficile accesso.

  70. Mauro Franza ha detto:

    Ma quale galleria, il pedaggio devono far pagare, ciclisti gratis, i motorizzati “arma”. Se devi andare dall’altra parte prendi il treno a Most na Soci o Podbrdo.

    Sai il ridere se facendo la galleria trovano l’acqua come nel tunnel di Bohinj sulla Transalpina

  71. sindelar ha detto:

    Spero che serva a far riflettere gli sloveni, prima di fare una porcheria.

    Il cemento nelle Dolomiti è implacabile, inarrestabile, inutile. Cortina d’asfalto con il suono dolce delle moto e dei Suv che ti raggiunge nei boschi. La Natura italiana è diventata post-moderna, in futuro si scierà direttamente in macchina.
    “Io adoro il Cadore e le Dolomiti in generale. Il cemento arriva anche là. La stada Pieve Cortina e’ assordante. Se sei nel bosco senti il rumore dei camion e delle MOTO sino al Rifiugio Venezia sotto il Pelmo. Tutto è cominciato con la costruzione dell’autostrada sino a Ponte nelle Alpi. Una gettata di cemento che ha distrutto il Fadalto e il Lago di Santa Croce e la loro economia. Ora il non dico cosa di Zaia vorrebbe prolungare tale autostrada delle tangenti e dello spreco sino in Alto Adige dove però il presidente della provincia autonoma da persona intelligente lo ha bloccato ( avete presente la Val Pusteria? Io ci passserei qualche giorno per imparare come vivere con l’ambiente senza rovinarlo e considerandolo una risorsa.) Motivazione: arrivano i turisti da Austria e le merci volano rapide verso Nord (non bastano Brennero e Tolmezzo?). Cortina è effettivamente intasata dai mezzi su gomma. O si risolve il problema facendo trasporto pubblico (han tolto il treno) o si bypassa Cortina con il minor danno possibile. Poi bisogna far cultura presso il turista e presso il residente che nel caso spesso è più zoticone del turista. Infatti la speculazione chi la approva se non il residente?? I Cortinesi son fortunati. Si piangono addoso e non sanno cosa rovinano.” michele.

    tratto da http://www.beppegrillo.it/2010/08/cortina_dasfalt.html

  72. chinaski ha detto:

    mario rigoni stern, intervistato da marco paolini.

    http://www.youtube.com/watch?v=Mw-10y2kAqQ

  73. milost ha detto:

    Sindelar, io in Cadore non ci vado più perchè mi vien da piangere…a proposito di gallerie, lo sapete che esisteva ( e sicuramente esiste ancora) una galleria che collegava Bretto a Cave del Predil? Curioso che nessuno abbia mai pensato di farci qualcosa in chiave “turistico-escursionistica”.

  74. Flavio Groaiz ha detto:

    E la galleria sul stretto de Messina i la fa’ o no?

  75. diego ha detto:

    voglio un tunnel ca casa mia a dove voglio io. E basta.

  76. Luigi (veneziano) ha detto:

    Io vado in Cadore e zone limitrofe da oltre quarant’anni.

    La descrizione del fan di Grillo è – more solito – tipo “the day after”, ma purtroppo contiene una sequela di panzane.

    E’ vero che il traffico nel Cadore è massiccio, d’altro canto ci si deve decidere: o si vuole un turismo d’élite, per cui solo i milionari vanno in certe zone dell’orbe terracqueo, oppure si permette anche al volgo di spendere i propri soldi costì.

    Vorrei proprio vedere se proponessero alla Slovenia di passare da uno a cinque milioni di turisti all’anno, cosa si direbbe.

    L.

  77. brancovig ha detto:

    @74

    bella l’intervista a Mario

    grazie per il link

  78. sindelar ha detto:

    Luigi non ce la fai proprio a tenerti quando vengono fuori i grandi numeri.
    Il quadro riportato secondo me è veritiero dato che sono passato a marzo da quelle parti.
    Qui come sulla cementificazione di Sistiana hai gli occhi da zio Paperone alla parola ‘soldi’.
    Poi magari tu abiti in una località amena e se ti costruiscono un viadotto davanti casa ti incazzi più di tutti noi.

  79. Eros ha detto:

    E’ bellissimo vedere quelli che si definiscono “progressisti” totalmente contrari a qualsivoglia forma di progresso.
    Le vallate hanno bisogno di tunnel, viadotti, autostrade, ferrovie ad alta velocità. Hanno bisogno di progresso per risolvere i problemi di viabilità e perché l’economia cammini.
    Benvenuta questa galleria, e benvenuti i tempi rapidi, se saranno i rapidissimi tempi a cui la Slovenia ci ha abituati in questi anni con le autostrade.

  80. dimaco ha detto:

    Come al solito eros non caisci il senso del discorso nel suo complesso. probabilmente se fosse per te dovremmo radere al suolo tutte le forsete , togliere lo status ai parchi nazionali, cementificarli e renderli aridi solo perchè qualcuno possa andare a giocare al casino di kranjska gora più agevolmente? Ci sono già aistostra sufficenti. Non credo che sia di vitale importanza per l’economia slovena fare quel tunnel. Io non sono contro il progresso, ma è veramente progresso fare un tunnel in un parco naturale protetto?

  81. piccolo chimico ha detto:

    eros welcomes you (killers klowns from outer space)

    http://www.youtube.com/watch?v=tq5StDqfGSA

  82. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ sindelar

    Come ho già scritto, è una questione di scelte: la Cortina col trenino di cui parla il grillino era la Cortina degli anni ’50, visitata solo da ricchi e straricchi. Tanto bellina, però…

    Da quando è nato il turismo di massa, su quelle strade si muovono centinaia di migliaia di auto.

    Il punto che proprio tu ed altri non vogliono capire è che non è la strada che crea il movimento automobilistico, ma esattamente l’opposto, per cui se si vuole modificare questo andazzo l’unica è istituire un numero chiuso.

    E qui vengo alle panzane raccontate dal grillino, che tu – che sei venuto da queste parti a marzo di quest’anno – non riesci ad individuare perché evidentemente non hai l’idea di come fossero le cose prima.

    1. Il grillino afferma che tutto è nato con la costruzione del tratto autostradale Vittorio Veneto-Ponte nelle Alpi. Prima dell’autostrada, migliaia di auto intasavano il Fadalto (la strada precedente, che in realtà era un breve passo di montagna), di modo che per passare cinque chilometri ci si metteva molto spesso più di un’ora. Oltre a ciò, era divenuto impossibile lo sviluppo per le fabbriche di Longarone e del Cadore, giacché era di fatto impossibile pianificare la spedizione delle merci. Bisogna sapere che in questa piccola zona d’Italia si fabbricava oltre il 50% degli occhiali d’Italia. L’economia dei paesini del Fadalto era quindi completamente inesistente, vista l’aggressione continua dei mezzi su gomma sull’unica strada esistente, a due corsie e con vari tornanti. Esistendo anche il treno in quelle zone, non è nemmeno da dire che bisognava privilegiare la via ferrata: la situazione precedente era completamente ingestibile.

    2. L’economia del Lago di Santa Croce è stata incredibilmente aiutata dalla costruzione della nuova autostrada. Fra l’altro, la strada precedente passava lungo il lago, mentre l’autostrada passa distante da esso.

    3. Sindelar e il grillino evidentemente non sanno nemmeno che precedentemente non era solo quella strada ad essere un disastro, ma anche il tratto che da Longarone va fino a Pieve di Cadore. Questa strada – chiamata Cavallera – era a due corsie e presentava gli stessi problemi del precedente tratto, oltre a chiedere ogni anno la sua buona dose di vittime di incidenti di vario tipo. La Cavallera oggi è stata sostituita da un nuovo tratto più ampio, che fra l’altro non passa più in alcune località precedentemente attraversate da centinaia di migliaia di auto all’anno.

    4. Pensare che la Val Pusteria sia il non plus ultra – poi – significa non sapere che anche lì si è al collasso per quanto riguarda il traffico. Circa 20.000 autoveicoli al giorno passano per la val Pusteria neu periodi “caldi”.

    C’è però da aggiungere una cosa: il Trentino Alto Adige è la regione italiana che riceve più soldi di tutte le altre regioni. Come ho già scritto, cinque regioni d’Italia oggi mantengono tutte la baracca chiamata “Italia”. Le prime due in termini di bilancio negativo (cioè che cacciano la grana per le altre) sono la Lombardia e il Veneto. Come dire che un flusso enorme di denaro va da queste due regioni a tutte le altre (tranne tre), ed in particolar modo da queste due regioni al Trentino Alto Adige. Se un giorno questo flusso s’interrompesse, in Alto Adige non avranno più la possibilità di essere così bravi e belli. Sia chiaro: io ritengo che loro siano effettivamente bravi e belli, ma diciamo che lo sarebbero un po’ di meno. La Provincia di Bolzano riceve – pro capite – il triplo dei soldi ricevuti dal Veneto, e quindi qui dalle mie parti – parlando brutalmente – si potrebbe anche fare a meno di un po’ d’industrie se il flusso s’invertisse. Diventeremmo per incanto più belli e pure più simpatici, mentre a Bolzano probabilmente tornerebbero a minare i tralicci.

    Io – come dice il mio nome – abito a Venezia: proprio uno dei luoghi al mondo in cui si sperimenta “l’ultima frontiera” della pressione turistica, con percentuali di turisti per metro quadrato all’anno che credo non abbia paragone con nessun altro luogo al mondo.

    Proprio per questo dico che c’è un livello di presenze turistiche sotto il quale la stessa economia di un luogo – se basata principalmente sul turismo – non può permettersi d’andare, pena il crack. C’è anche un livello sopra il quale i problemi diventano evidenti.

    Ad oggi non c’è una “terza via”, a meno che non si disponga un numero chiuso di presenze, il che renderebbe automaticamente la località (qualsiasi essa sia) più costosa e quindi meta dei soliti ricchi di cui sopra.

    Sindelar in realtà rappresenta – probabilmente in modo inconsapevole – quella sorta di “nuovi snob” che vorrebbero che “gli altri” non intasassero le strade, i treni, gli aerei, le località più belle del pianeta.

    Mentre il signor Silvius Magnago (il “padre” dell’autonomia sudtirolese) una volta ebbe a dire: “Se per tutelare la mia gente fosse necessario chiedere un elicottero a testa, io chiederei un elicottero a testa”. Ovviamente, pagato con i soldi degli altri, quelli brutti e cattivi…

    L.

  83. chinaski ha detto:

    luigi, tu scrivi

    “Il punto che proprio tu ed altri non vogliono capire è che non è la strada che crea il movimento automobilistico, ma esattamente l’opposto”

    n realta’ il fenomeno del “traffico indotto” e’ oggetto di studio da parecchio tempo. c’e’ anche una voce su wikipedia:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Traffico_indotto

  84. chinaski ha detto:

    questo e’ un intero volume della rivista “transportation” dedicato al fenomeno:

    http://www.springerlink.com/content/0049-4488/23/1/

  85. chinaski ha detto:

    per il resto, spero che i killer klowns di eros non mi facciano comparire una roba tipo questa

    http://www.giorgiocattaneo.com/BBK-cicloturismo/img500x330/fadalto2.jpg

    in un posto tipo questo

    http://outdoors.webshots.com/photo/1465720123079191133GidNSA

    zivio

  86. chinaski ha detto:

    luigi

    per prevenire l’ accusa di essere un cazzaro, ti linko anche questo articolo specialistico

    http://www.cts.cv.imperial.ac.uk/documents/publications/iccts00003.pdf

  87. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ chinaski

    D’accordo, ma io mi riferivo specificamente alla strada in questione. Per vent’anni il Fadalto è stato il collo di bottiglia dove passava il traffico verso le dolomiti venete, oltre che verso la zona industriale di Longarone e le occhialerie del Cadore.

    Con l’effetto incredibile – mai provato evidentemente da chi s’inalbera contro l’attuale autostrada – di dover stare per ore in coda sui tornanti di questa strada a due corsie, dietro a TIR con rimorchio, autobus di vacanzieri, camperisti et similia. Alle volte poi si stava fermi perché due autobus s’erano incrociati in curva, e si doveva quindi diventare vigili del traffico, chiedendo alle auto dietro ai bus di retrocedere di venti centimetri l’una per permettere l’evoluzione a marcia indietro di questi mastodonti. Mezza giornata persa a porconare in fila. Una volta ricordo uno che aspettando lo snodarsi del traffico aveva finito la benzina, e quindi andava di auto in auto a questuare un mezzo litro di super…

    Alle volte infine – per evitare la tortura nei giorni più a rischio – potendolo fare si tornava indietro sui monti o addirittura si allungava il giro passando per la provincia di Pordenone (superando la strada per il Vajont) e poi per la bassa udinese, per tornare a Venezia. Come se tu per tornare da Lussinpiccolo a Trieste facessi una deviazione all’altezza di Buie verso Lubiana e poi piombassi a casa tua da Gorizia.

    Alle due di notte.

    L.

  88. Luigi (veneziano) ha detto:

    Per essere chiari: io non sto dicendo che questa autostrada sia bella: è un’opera paesaggisticamente orrenda.

    Ma non mi si venga a dire che è inutile.

    L.

  89. chinaski ha detto:

    bon, sul fadalto non mi esprimo perche’ non lo conosco (ci sono stato nel 1981, in prima media, perche’ la prof. di educazione tecnica ci aveva portato a visitare la centrale elettrica. all’ epoca avrei sganciato una bomba H su fadalto e sue turbine del cazzo). pero’ un parco nazionale e’ un parco nazionale, serve per tutelare un certo patrimonio naturalistico. cosi’ come non si puo’ costruire una discoteca stile riccione in piazza s.marco, allo stesso modo non si puo’ fare un’ autostrada con viadotti alti 60 metri in un parco nazionale.

  90. chinaski ha detto:

    tornando al vrsic, spero che ci pensino bene prima di fare cazzate irreparabili (non c’e’ una val trenta di riserva, purtroppo)

  91. sindelar ha detto:

    Avrò avuto 5 o 6 anni quando i miei mi portavano a Sappada, dormivamo a casa di una signora, alla mattina colazione col latte scaldato sulla cucina a legna. Ci arrivavamo a bordo di una Citroen Diane, era la parente della 2CV. Non ci sono autostrade da Tolmezzo a Sappada. Non molto tempo dopo abbiamo cominciato ad andare in Val Badia, niente SUV o monon-volumi del piffero, un’auto-del-popolo modello Golf.
    Ricordo questa vecchietta di Monfalcone che ci raccontò che lei dopo la guerra saliva su a sciare ogni anno con le amiche a bordo di un camion militare, sedute sul cassone. 300km sotto un telo, ma lo facevano perchè per loro non ci pensavano neanche pur di divertirsi. Non c’erano i telepass e altro, solo la voglia di andare a divertirsi anche facendosi ore sul pianale di un camion.
    La generazione dei miei genitori idem, andavano con una cinquecento a sciare a Forni per dormire in una soffitta senza riscaldamento.
    Poi è arrivato il consumismo, gli sci di albertotomba (quello che a Cortina superava la gente in coda con il lampeggiante, mica in autostrada), gli scarponi di bodimiller.
    Voi lo chiamate progresso io lo chiamo ‘cagare fuori dal vaso’.
    L’ultima evoluzione della specie è stato il SUV. Non puoi arrivare a Cortina con un mostro lungo 5 metri e largo 2,5. Non ce la farai mai, soprattutto se non sei pratico della montagna perchè ci vai una volta all’anno. Ma al SUV non possiamo rinunciare, allora come facciamo? Idea! L’autostrada fino alla camera da letto.

    Com’era bella Covtina quando non ci venivano i pezzenti. Ti vicovdi Mavta?

  92. umberto ha detto:

    A parte l’obbrobrio di una simile idea, ma mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse dove dovrebbe essere scavato un tunnel di soli 1,200!
    Potevano aspettare il primo di aprile per dare una simile notizia.

  93. chinaski ha detto:

    umberto, se leggi sopra avevo gia’ trovato alcune indicazioni in rete. il tunnel dovrebbe essere un’ opera abbastanza contenuta, a quota 1500, dalla erjaceva koca a nord, fino al 26esimo tornante a sud. in pratica il tunnel dovrebbe bypassare solo lo scollinamento, cioe’ il tratto piu’ esposto alle slavine. 1200 metri che sostituirebbero 1500-2000 metri di strada rettilinea. se le cose stanno cosi’, l’ opera non dovrebbe avere un impatto eccessivo. in particolare non dovrebbe comportare un aumento del traffico. resta il fatto che ci sarebbero circa 70mila metri cubi di materiale di scavo che andrebbero trasportati a valle e ammassati da qualche parte (un tunnel a livello fondovalle sarebbe lungo 15km, per un totale di 1 milione di metri cubi di materiale)

  94. chinaski ha detto:

    sindelar, io non mi preoccuperei troppo del durruti dei parioli, col suo codazzo di clown extraterrestri. parla tanto per parlare. non molto tempo fa aveva detto di voler rinascere sloveno, perche’ gli sloveni sono alti e biondi mentre gli italiani sono bassi e hanno i capelli scuri. poi purtroppo il moderatore ha cancellato il post.

  95. Eros ha detto:

    chinaski, perché mi attacchi in questo modo?

    Il post di sindelare (95) sembra scritto da un socialista utopista. Per intenderci, i socialisti utopisti erano contrari allo sviluppo industriale ed al progresso. Non a caso, Marx li definiva in questo modo: “coloro che vogliono far girare al contrario la ruota della Storia”. Ho citato Marx, non i miei idoli Ayn Rand o Rothbard.

    Vedere il mondo come “si stava meglio quando si stava peggio” è una filosofia. Rispettabile come tutte. Ma non mi venite a dire che siete progressisti se volete tornare alla baita senza riscaldamento e/o se volete andare a sciare andando a cassone e tornando a baule…

    Per questo sostengo senza tema di smentita che voi finti progressisti siate i veri nemici della sconfitta della povertà. Noi anarco-capitalisti vogliamo un mondo ricco, tecnologicamente avanzato, in cui tutti – anche i popoli oggi più poveri – possano avere accesso a tutto, da internet ai trasporti più veloci. Da quando in Valsusa c’è una meravigliosa autostrada che porta direttamente sulle piste da sci, l’Alta Valle si è trasformata, attirando molto lavoro e accrescendo la sua ricchezza. Oggi gli stranieri che lavorano in Valsusa non sono più poveri. Andate a dire a loro che bisogna tornare alla baita senza riscaldamento!

    Il mondo che ogni povero sogna è un mondo opulento e ricco, un mondo moderno e veloce, fatto di autostrade a 5 corsie e di treni ad alta velocità. Sono solo i comunisti al caviale che, invece, vorrebbero far girare al contrario la ruota della storia. Perché esotico è “cool”…

  96. Eros ha detto:

    Scrive Luigi:

    “Sindelar in realtà rappresenta – probabilmente in modo inconsapevole – quella sorta di “nuovi snob” che vorrebbero che “gli altri” non intasassero le strade, i treni, gli aerei, le località più belle del pianeta.”

    Ciò, son d’acordo con ti, Luigi!

  97. Eros ha detto:

    Scrive DIMACO:

    “82dimaco
    30 agosto 2010, 14:00
    Come al solito eros non caisci il senso del discorso nel suo complesso. probabilmente se fosse per te dovremmo radere al suolo tutte le forsete , togliere lo status ai parchi nazionali, cementificarli e renderli aridi solo perchè qualcuno possa andare a giocare al casino di kranjska gora più agevolmente? Ci sono già aistostra sufficenti. Non credo che sia di vitale importanza per l’economia slovena fare quel tunnel. Io non sono contro il progresso, ma è veramente progresso fare un tunnel in un parco naturale protetto?”

    —–

    Mai detto che bisogna radere al suolo nulla. Sostengo che la vita va SEMPLIFICATA e migliorata il più possibile.
    Torneresti indietro, rinunciando ad internet o alla liberalizzazione delle vie aeree che ti consente di andare a Nuova York con 300 euro a/r?
    Rinunceresti alla TAV Roma-Padova in 3 ore? O Milano-Napoli in 4 ore? Io no. E la massa non rinuncerebbe!

    Ci vuole PROGRESSO, sempre più progresso, per sconfiggere la povertà! O volete un mondo in cui pochi snob sono ricchi e possono permettersi l’autista privato e la massa muore di fame?

  98. milost ha detto:

    Sindelar, 30 anni fa a Cortina c’eravamo tutti, i ricchi e noi pezzenti, loro nelle ville e noi nelle pensioni, loro seduti al Posta e noi sulle vie ferrate e sulle cime, ci ignoravamo serenamente ed educatamente, e la mattina in centro ci si sorrideva pure andando a bere il caffè in quella pasticceria di cui adesso mi sfugge il nome…in giro per i rifugi eravamo tutti uguali, stanchi e puzzolenti…il popolo dei Suv è un’altro,di recente formazione grazie alle modificazioni genetiche indotte dal Progresso ( che non è Evoluzione): è quello che non è dei veri ricchi e non è dei pezzenti, non sa lo charme autentico nè dei primi nè dei secondi, ed è la categoria più temibile, in strada, in pizzeria e in baita!

  99. chinaski ha detto:

    eros, fa una cosa: prendi su e vai a trenta a proporre ai trentani un’ autostrada a 5 corsie su piloni di 60 metri lungo la val trenta. secondo me ti cacciano a pedate. poi vai a dogna o pietratagliata, paesini rimasti incastrati sotto i piloni della A23, e prova a far proselitismo tra i quattro vecchietti rimasti, che passano le giornate masticando tabacco e fissando il vuoto tra i camion che rombano via.

    ah, se tu perdessi meno tempo coi tuoi amichetti extraterrestri, avresti visto che nel post n.15 ho scritto che la val trenta e la sua comunita’ si sono salvate grazie a internet e alla telefonia mobile. non c’e’ miseria in val trenta. non ci sono baite senza riscaldamento. ci sono case costruite secondo criteri moderni, rispettando le caratteristiche architettoniche del luogo. ci sono ragazzi, figli di montanari, che dopo aver studiato economia a lubiana hanno deciso di tornare in valle, e di usare quel che hanno imparato per far nascere un turismo compatibile con l’ ambiente e con la vita dei villaggi.

    il tuo giochetto di tirare fuori marx e’ puerile. marx non diceva affatto che gli operai delle fabbriche inglesi nella prima meta’ dell’ ottocento dovevano essere contenti della vita che facevano. anzi, diceva che facevano una vita di merda. diceva anche che invece di distruggere le macchine come il generale ludd, dovevano impadronirsene e imparare ad usarle.
    ma non basta. un po’ di tempo dopo, rosa luxemburg diceva: “vogliamo il pane, ma vogliamo anche le rose”. e le rose sono, per esempio, vivere in un ambiente pulito, e avere un bel paesaggio intorno.

    ma lasciamo perdere marx, ludd e rosa luxemburg, che con la viabilita’ in val trenta non c’entrano un klinz. torniamo al 2010. se ti prendessi la briga di leggere gli articoli che ho postato, vedresti che il problema che ci si pone, oggi, e’ quello di far *diminuire* il traffico, non di farlo aumentare.

  100. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ sindelar

    La prima volta che sono stato a Cortina sarà stato nel 1967 o nel 1968. Diciamo però che mi ricordo abbastanza bene dei primissimi anni ’70.

    Ricordo quella Cortina e soprattutto la Val Badia, dove ancora c’erano i vecchi che sfalciavano i prati a mano e le loro mogli che portavano sulla schiena covoni da 50 kg.

    Non credo di sbagliare se dico che all’epoca le presenze turistiche erano meno della metà della metà di quelle attuali. Ho il ricordo degli impianti di risalita: pochissime funivie, gran ganci singoli, seggiovie singole, bidonvie a due posti. Verso la fine degli anni ’70 si capiva che le cose erano cambiate perché laddove prima c’era un prato adesso spuntava una casa, ma anche perché le ore di coda negli impianti di risalita erano diventate una costante.

    Morale della favola: gli impianti sono stati tutti quanti rimodernati per permettere a migliaia di sciatori di salire in fretta. Ma le strade sono state cambiate ed ampliate ben dopo! Per cui per anni annorum s’andò avanti con flussi turistici decuplicati, ma con le stesse identiche strade, con gli effetti che ho già descritto.

    La Cavallera (la strada che passa per il basso Cadore) era diventata un girone dantesco: quella venne radicalmente modificata fra il 1983 e il 1986.

    L’autostrada Vittorio Veneto – Ponte nelle Alpi viene invece iniziata (se non ricordo male) nel 1986/87, e finita all’inizio degli anni ’90.

    Adesso c’è un altro problema: il traffico che passa per Cortina. Per cui è di questi ultimi anni la discussione sulla cosiddetta “tangenziale di Cortina”: una strada ad alto scorrimento praticamente tutta interrata, con parcheggi scambiatori in due/tre uscite e navette per andare verso il centro. Grandi polemiche in corso.

    Gli è che adesso Cortina è strangolata da un flusso di auto continuo.

    Tanto per dirne una: sabato scorso sono andato a fare la ferrata Tommaselli, che parte dal Lagazuoi (passo Falzarego): mi sono mosso da casa alle 05.30, sono Passato per Cortina alle 08.00, ho preso la prima corsa della funivia per il Lagazuoi, poi alle 17.30 sono tornato indietro, sempre passando per Cortina. Domenica prossima andrò a fare la ferrata Piazzetta sul Piz Boè (gruppo del Sella), e prenderò sempre l’autostrada di cui si parla.

    Quindi io sono uno di quelli che utilizza molto spesso le strade di cui parliamo.

    Queste cose sono sempre una medaglia a due facce: il turismo porta sempre con sé i soldi, ma anche una serie di problematiche.

    Tornando alla val Trenta e al tunnel sotto il Vrsic, mi viene da chiedere: che succederebbe se in cinque anni il traffico raddoppiasse? Si chiuderebbe la strada mettendo per esempio un bel pedaggio da 10/20 Euro pro capite, o si proporrebbe il suo allargamento/rimodernamento?

    L.

  101. Eros ha detto:

    CHINASKI, ma ti pare che dobbiamo frenare lo sviluppo, la produzione ed il progresso per 4 vecchi che masticano tabacco? Ma dove vivete?

  102. Eros ha detto:

    Scommetto che la maggior parte degli scriventi sono contrari all’allargamento della Ypsilon istriana… Vuoi mettere quant’è bello stare in fila sotto il sole e scoraggiare il turismo pur di non vedere un viadotto?

  103. chinaski ha detto:

    luigi

    “Tornando alla val Trenta e al tunnel sotto il Vrsic, mi viene da chiedere: che succederebbe se in cinque anni il traffico raddoppiasse? Si chiuderebbe la strada mettendo per esempio un bel pedaggio da 10/20 Euro pro capite, o si proporrebbe il suo allargamento/rimodernamento?”

    la val trenta fa parte del triglavski narodni park. i valligiani sono circa 300, e le strutture turistiche sono solo campeggi e piccoli agriturismi. quindi se il traffico raddoppiasse, sarebbe solo traffico di passaggio. ci sono due autostrade che circumnavigano il tnp, a ovest la A23 in territorio italiano, e a est la klagenfurt-jesenice-lubiana. inoltre c’e’ il passo del predil, da tarvisio a bovec, che e’ alto solo 1156m. quindi le vie alternative non mancano. quindi c’e’ il modo di evitare che il traffico in val trenta raddoppi.

  104. chinaski ha detto:

    eros

    evidentemente non capisci quello che leggi.

    i quattro vecchietti che masticano tabacco non fermano un bel niente, i quattro vecchietti che masticano tabacco sono cio’ che resta dei paesi della valcanale dopo la costruzione dell’ autostrada.

    l’ autostrada ha portato indubbiamente vantaggi a tolmezzo e a udine, ma ha causato lo spopolamento della valle. non puoi raccontare supercazzole sulle autostrade che portano benessere nelle valli alpine. le autostrade portano vantaggi ad alcuni, e svantaggi ad altri.

  105. chinaski ha detto:

    comunque, luigi, cosa diresti se qualcuno proponesse di tirar giu’ un po’ di quelle vecchie case di cui e’ pieno il centro di siena, in modo da permettere ai turisti di arrivare comodamente in macchina fino a piazza del campo per godersi il palio?

  106. dimaco ha detto:

    ma la smettete di cancellare i mie commenti(non sono offensivi, non ho offeso nessuno) ma che ho scritto di tanto sbagliato.

  107. Redazione ha detto:

    dimaco, è vero, non sono i tuoi commenti a essere offensivi.
    Sono stati cancellati perchè risposte a commenti offensivi di altri lettori.
    Non essendoci più il commento “di partenza”, abbiamo cancellato anche quelli di risposta 😉

  108. dimaco ha detto:

    Tornando in topic, la valle si presta benissimo a girarci dei film. Le cronache di narnia ne sono un ottimo esempio. non ditemi che non ne ha giovato tutta la vlle. Non si trovava un posto dove dormire a pagarlo a peso d’oro. Risotoranti pieni , alberghi, pensioni, camere tutto eaurito. Hanno guadganto più in due mesi che in tutti l’anno. Esenza incidere in maniera definitiva sull’ambiente.

  109. dimaco ha detto:

    ringrazio la redazione per il chiarimento.

  110. Eros ha detto:

    CHINASKI, la vita funziona così: dobbiamo perseguire la massima felicita per ilnmaggior numero. Il minor numero ci rimette? Pazienza. Non possiamo far girare al contrario la ruota della storia per proteggere 4 gatti e 2 mucche

  111. chinaski ha detto:

    eros, e’ del tutto evidente che non te ne frega niente di questa discussione, visto che chiaramente non hai letto gli articoli sulla viabilita’ e il traffico indotto, ne’ quel che ho scritto sulla microeconomia della val trenta. immagino che non te ne freghi niente nemmeno del fatto che una montagna spopolata e devastata ha come conseguenza le alluvioni in pianura, e di altre considerazioni di questo tipo. ti interessa solo ripetere all’ infinito i tuoi quattro slogan sulla ruota della fortuna e roba del genere. ti lascio ai tuoi clown extraterrestri. zivio.

  112. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ chinaski

    Riformulo la domanda: che succederebbe se il traffico per la val Trenta arrivasse al punto tale da intasare le strade per duecento giorni all’anno?

    Giacché questa era la situazione di partenza delle vie dolomitiche che arrivano in Cadore.

    La soluzione all’epoca fu: rifare le strade più larghe e capienti. Così come adesso si sta per fare una nuova tangenziale per Cortina d’Ampezzo, visto che attualmente il traffico passa massicciamente per il centro.

    Forse c’è un’alternativa, ma attualmente l’unica che pare riesca – almeno in linea di principio – ad evitare di metter mano alla montagna è il numero chiuso.

    Altre proposte?

    L.

  113. milost ha detto:

    @Ricordo, a proposito di Narnia, che i plezzani speravano la produzione lasciasse in situ alcune realizzazioni costruite apposta per le riprese ( un ponte di legno, forse?). Eros, grazie, basta così, stiamo per vomitare!

  114. Bibliotopa ha detto:

    Luigi Veneziano, io conosco sia Cortina ( dal 1954, in cui ci andai per la prima volta asciare) che la Val Trenta e in genere le Giulie Orientali.
    Bene, il punto è che non si possono confrontare perchè non c’è in Val Trenta una cittadina come Cortina d’Ampezzo! il fondo della Val Trenta, e poi la Val Trenta interna con le sorgenti dell’Isonzo non hanno paesi delle dimensioni di quelli del Cadore, Krajnska Gora è più sviluppata, ma ci si arriva benissimo da est e da ovest.
    E per te che vai a fare le ferrate come la Tomaselli e la Piazzetta, ti invito a provare le “ferrate” come il Grintavec o la Kriska Stena, sono proprio da quelle parti e, se non le hanno cambiate recentemente, scoprirai che la “ferrata” slovena prevede ogni tanto un paio di pioli: il resto, si va in libera, senza tirarsi su di braccia attaccati al cavo!

  115. chinaski ha detto:

    luigi, parliamo di trenta o di cortina? cosi’ per capire.

    ho spiegato che la val trenta ha 300 abitanti e che e’ integralmente contenuta in un parco nazionale. ho spiegato che eventuali aumenti di traffico riguarderebbero veicoli che NON sono diretti in val trenta, ma che scendono dall’ europa centrale verso l’ istria e la dalmazia. ho spiegato che la stessa direttrice e’ coperta da due autostrade e da una statale. chi decide di deviare per la val trenta lo fa per concedersi una distrazione di un’ ora durante il viaggio. non ci vedrei niente di male ad istituire dei pedaggi per questi automobilisti.

    spero che come risposta sia sufficiente.

    aggiungo che, per come la so io, i parchi nazionali servono a tutelare la natura e il paesaggio. ne segue che la politica dei trasporti in un parco nazionale deve essere finalizzata alla diminuzione, o perlomeno al non incremento, dei volumi di traffico.

    ho condiviso coi lettori alcune informazioni che ho trovato a proposito del tunnel sotto il vrsic. ho indicato quali sarebbero i vantaggi di quell’ opera e quali i suoi svantaggi. ho fatto dei confronti con l’ opera proposta due anni fa, e ho fatto notare che quella sarebbe stata molto piu’ impattante.

    ho raccontato come funziona la microeconomia della valle, e come la valle si sia salvata grazie a internet, alla telefonia mobile, e ad alcuni giovani che hanno studiato e che hanno deciso di tornare in valle.

    quel che penso, lo ho espresso in modo chiaro, e ho persino portato alcuni articoli scientifici a sostegno delle mie affermazioni sul traffico indotto.

    non mi sono tirato indietro neppure su karl marx e sul socialismo utopistico, che con il tunnel sotto il vrsic non c’entravano una mazza.

    a questo punto non saprei francamente che altro dire. parliamo del lago d’aral?

  116. dimaco ha detto:

    i plezzani chiesero di lasciare sul posto il villaggio e il ponte da poter usare come atrattiva turistica. ma la walt disney non ne volle sapere. Se non ricordo male pretendevano una fetta enorme sui proventi e tutte le spese a carico del comune di bovec.

  117. Eros ha detto:

    L’autostrada in Valsusa ha portato ricchezza, lavoro e progresso. E le Olimpiadi del 2006. Rifiutate a Cortina proprio per problemi di infrastrutture.
    Nessuno ha devastato la Valsusa e non c’è stato nessuno spopolamento.
    La tav porterà ancora più ricchezza e progresso. Non saranno certo i 4 scalmanati noglobal di Venaus a fermarla.

  118. Dario Predonzan ha detto:

    Così dal Vrsic siamo arrivati al capo opposto delle Alpi. Mica male. Il prossimo salto lo farà sui Pirenei oppure, già che c’è, sulle Rocky Mountains o sull’Himalaya.
    Davvero divertente questo anarco-liberista o come cavolo si chiama. Solo lui poteva arrivare a scrivere che la TAv porterà ricchezza e progresso alla Val di Susa. Come no? Una linea pensata per correre velocissimi da Torino a Lione e che in Val di Susa non farà – ovviamente – alcuna fermata, porterà certo miliardate di Euro ai valsusini. Che fessi costoro a non essersene accorti…
    Gli mancava Eros. A lui magari segnalerò un po’ di blog di quella zona, ai quali potrà elargire il suo verbo: chissà come saranno contenti!

  119. Eros ha detto:

    Ti sbagli, è prevista una fermata nel nodo centrale di Oulx-Cesana-Claviere-Sestrieres.
    I blog della zona? Gestiti da noglobal e disobbedienti.
    Sei mai stato sul posto a parlare con la gente?
    La TAV, come la Torino-Bardonecchia a suo tempo, porterà ulteriori ricchezza e sviluppo in Alta Valle.
    Ma è sempre stata la stessa storia: i reazionari, i nemici del progresso, si sono sempre opposti a qualsivoglia forma di sviluppo. 30 anni fa si opponevano al Traforo del Frejus, poi alla Torino-Bardonecchia, poi alla Circonvallazione di Oulx, poi alla TAV, ora al raddoppio del Frejus. Qualsiasi cosa significhi PROGRESSO è vista come fumo negli occhi da questi retrogradi nostalgici del “buon selvaggio” di Rousseau…

  120. Eros ha detto:

    N.B.: si dice “valsegusini”.

  121. chinaski ha detto:

    @ dario

    bon, se durruti qui ha finito il suo comizio, segnalo a te e agli altri che

    “On 10th of July 2003 the UNESCO office in Paris adopted a Decision to include the Julian Alps and the Triglav National Park into the international network of biosphere reserves MAB. The Julian Alps have thus become part of a network of model regions of sustainable development.”

    (notizia tratta dal sito ufficiale del tnp)

    http://www.tnp.si/national_park/

    vedremo come andra’ a finire col tunnel sul vrsic. comunque credo proprio che per il momento durruti e i suoi clown etraterrestri dovranno rinunciare all’ idea di fare un’ autostrada a cinque corsie in val trenta.

  122. dimaco ha detto:

    chinmasky, certa gente asfalterebbe la tomba della propria madre pur di guadagnarci.

  123. Eros ha detto:

    perché queste provocazioni, dimaco?

    ho parlato di PROGRESSO e SVILUPPO, non tanto di GUADAGNO.
    Certo, sviluppo e progresso portano ricchezza, ma per tutti.
    Ho parlato di MASSIMA FELICITA’ PER IL MAGGIOR NUMERO, non per il MINOR NUMERO.

    Siete invece voi radical-chic, ideologi del “politically correct”, che volete la massima felicità solo per voi. E del progresso dei più ve ne fregate

  124. Eros ha detto:

    chinaski, durruti era una anarco-collettivista, l’altra faccia della medaglia del comunismo, che per me è uno dei mali assoluti del XX secolo, insieme a fascismo, nazismo e nazionalismo. Male assoluto nel senso che Hannah Arendt dava a queste due parole.
    Chiamami Rothbard, o Spooner. O, meglio ancora, Nozick.

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