I 66 lavoratori dell'”Ospizio Marino” di
Grado, sottoposto a procedura di liquidazione dal Tribunale di
Gorizia, potranno usufruire degli ammortizzatori sociali in
deroga per quattro mesi con effetto retroattivo a partire dal 16
luglio scorso, da quando cioè sono senza stipendio, e quindi fino
a metà novembre.
Nel frattempo l’Amministrazione regionale confida di poter
rendere di nuovo operativa la struttura mentre i liquidatori
stanno lavorando per mettere in vendita il complesso aziendale,
mantenendo il vincolo di destinazione (attività di assistenza e
riabilitazione per persone disabili) e la garanzia per la forza
lavoro.
È quanto emerso oggi nella riunione del Tavolo di concertazione,
che si è svolta a Trieste nella sede della Presidenza della
Regione su iniziativa dell’assessore regionale al Lavoro Angela
Brandi, presenti l’assessore alla Salute Vladimir Kosic e due dei
tre liquidatori della Fondazione “Ospizio Marino di Grado”
nominati dal Tribunale di Gorizia, Doretta Cescon e Claudio
Tomba.
Il Tavolo di concertazione, formato dai rappresentanti delle
organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria, è
stato chiamato ad approvare una modifica dell’Accordo regionale
sugli ammortizzatori in deroga per l’anno 2010, in modo da
estendere anche a casi come quello dell'”Ospizio Marino” la
possibilità per i lavoratori di accedere a questi strumenti di
garanzia del reddito.
Come ha rilevato Kosic, il caso dell'”Ospizio Marino” pone una
duplice emergenza: il diritto al lavoro ma anche la garanzia
della salute. La struttura gradese rappresenta infatti una
presenza storica per il Friuli Venezia Giulia, offrendo un
servizio unico per utenti della regione e di fuori regione, un
servizio “al quale – ha sottolineato l’assessore – non possiamo
rinunciare”.
I liquidatori hanno confermato la “ragionevole possibilità” di
alienare il complesso aziendale a un soggetto qualificato, capace
di assicurare la continuità del servizio e dell’occupazione. I
liquidatori hanno anche sottolineato come l’attività tipica
dell'”Ospizio marino”, dal punto di vista economico e
finanziario, risulti “sana”.
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