17 Agosto 2010

Ballaman: da Consiglio FVG cordoglio per scomparsa Cossiga

Il presidente Edouard Ballaman ha espresso il cordoglio del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e suo personale per la scomparsa di Francesco Cossiga.

Sono molto addolorato – ha affermato Ballaman – perché conoscevo Cossiga e ne avevo grandissima stima. Ho anche avuto modo di sentirlo recentemente, poco prima che le sue condizioni di salute si aggravassero, durante le Giornate del federalismo solidale.

E’ stata quella l’occasione per conferire al presidente Emerito della Repubblica un premio come riconoscimento al suo operato all’epoca del terremoto in Friuli, perché da ministro dell’Interno volle trasferire alla Regione Friuli Venezia Giulia tutte le competenze necessarie per gestire la fase della ricostruzione, attuando così il primo esempio concreto di federalismo nel nostro Paese.

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43 commenti a Ballaman: da Consiglio FVG cordoglio per scomparsa Cossiga

  1. cagoia ha detto:

    http://www.agi.it/news/notizie/201008171336-cro-rt10099-cossiga_l_externator_che_affosso_la_dc

    Non aveva nemmeno disdegnato la politica internazionale piu’ spinosa, come quando da Trieste invito’ i carri armati serbi, impegnati in una guerra lampo contro la neoindipendente Slovenia, a passare per il capoluogo giuliano per rientrare piu’ rapidamente a casa. Sarebbe stata la prima volta che un militare jugoslavo si sarebbe riaffacciato in citta’ dai tempi delle foibe. I triestini non gradirono.

  2. Dario Predonzan ha detto:

    Non gradirono i soliti fascistoni locali, ai quali andava più che bene il massacro interetnico tra i popoli ex-jugoslavi (“Che se i copi pur fra de lori…” sentivo dire in giro allora) e che in realtà tifavano per la Serbia, sperando magari di poter recuperare l’Istria.
    L’idea di Cossiga non era poi malvagia, perchè puntava a far uscire le truppe federali dal cul de sac in cui erano finite in Slovenia, per farle rientrare a casa loro. Potendo così favorire l’indipendenza slovena (e croata), ma anche cercando di diminuire la tensione tra le parti in conflitto, per l’avvio di un dialogo ed un possibile compromesso.
    I guai veri Cossiga li aveva combinati prima, per esempio quando nel ’77 mandò gli infiltrati della PS a sparare in una manifestazione a Roma (fu uccisa Giorgiana Masi). Molti anni dopo rivendicò di fatto quell’episodio: suggerì al Governo di reagire alle manifestazioni contro la “riforma Gelmini” infiltrando dei provocatori tra i manifestanti, per poterli poi manganellare a piacimento….

  3. cagoia ha detto:

    Vecchia intervista…

    Il piano “Alabarda”

    Alberto Statera, direttore del «Piccolo», il quotidiano di Trieste, ha voluto chiedere in un’intervista all’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga maggiori dettagli su una faccenda presentata come
    storica: il piano 1976-’77 per cedere Trieste all’Unione Sovietica.
    Cossiga, allora ministro dell’Interno in un governo Andreotti, dice di aver elaborato personalmente il Piano Alabarda poi presentato alla Nato:
    «Prevedevamo che alla morte di Tito ci sarebbe stato un intervento dell’Urss per annettersi la Jugoslavia e che con qualche scusa i comunisti avrebbero sconfinato a Trieste, perché avevano bisogno di un gran porto adriatico».

    “Quando entrò in agonia il maresciallo Tito, la Nato proclamò lo stato d’allerta giallo,il primo stadio. Ma una eventuale invasione sovietica della Jugoslavia,dovuta ad una richiesta interna,a una frantumazione della Jugoslavia,non avrebbe avuto alcuna reazione da parte dell’Alleanza Atlantica perchè i sovietici avrebbero ripreso quello che gli spettava in base a Yalta.Detto questo oggi posso aggiungere che in Italia esisteva un piano che si chiamava “Alabarda”. Noi pensavamo che i sovietici avrebbero invaso la piccola striscia della Venezia Giulia e sapevamo benissimo che non potevamo chiedere all’Alleanza Atlantica di provocare una ritorsione nucleare per difendere Trieste. E il piano prevedeva che ,appena le truppe sovietiche fossero entrate in Jugoslavia,le unità militari avrebbero dovuto sgombrare da Trieste e la Venezia Giulia.Sarebbero rimasti il prefetto,il questore,la polizia e i carabinieri per mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica finchè le truppe sovietiche non avessero deciso di sostituirsi in queste funzioni”.

    Il Piano Alabarda di Cossiga prevedeva, per evitare guerra e sangue, la cessione di Trieste, lo sgombero delle forze armate anche da tutto il Friuli Venezia Giulia, un accordo riservato con Austria e Germania per regolare il traffico degli emigranti jugoslavi che volessero rientrare.
    Circa venticinque anni dopo il ritorno di Trieste all’Italia, si era pronti a cedere la città ai sovietici.
    L’Urss pretese Trieste? Mai. Procedette ad annettersi la Jugoslavia? Neanche per sogno. Il Piano Alabarda rimase quel che era, un’invenzione, un fantasma, un gioco, uno svago. Voi vedete in che mani siamo stati, siamo.

  4. Chi era costui? ha detto:

    “Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni (…). Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì.”

    (Francesco Cossiga su Quotidiano Nazionale)

  5. Eros ha detto:

    Io, personalmente, avrei preferito vivere in Jugoslavia. Né in Italia, né in Urss. Il progetto jugoslavo dell’AUTOGESTIONE era affascinante e ne avrei voluto far parte.

  6. Eros ha detto:

    Le forze di PS devono mantenere l’ordine, caro Predonzan. A volte un Po di manganello fa solo che bene. In Italia ce ne vorrebbe molto di più contro chi attenta alla proprietà privata

  7. marisa ha detto:

    Sulla stampa ho letto che da anni soffriva di depressione bipolare: alternava periodi cupi a periodi di grande effervescenza.
    Vi risulta?

  8. Flores ha detto:

    Io non l’ho letto, ma me lo farebbero supporre l’irruenza di certe sue “picconate”,le manifestazioni di un umorismo pungente , la battuta irresistibile degna di un comico di razza, alternate a lunghe fasi di silente latitanza.

  9. Dario Predonzan ha detto:

    @ Eros

    Ammesso – e non concesso – che il manganello sia la soluzione ai problemi, direi che se lo meriterebbero di più quelli che attentano alle proprietà pubbliche (e le distruggono), anzichè a quelle private. Sono le prime e non le seconde, oggi in Italia, a rischiare di più. Basta pensare allo stato di tanti servizi pubblici (scuole e università, ad esempio), o a come sono trattati beni di proprietà pubblica quali le coste, ecc.
    Credo però che discorsi del genere, per i pasdaran del liberismo sfrenato, siano incomprensibili.
    A proposito: un liberista affascinato dall’autogestione jugoslava? Mi sa che c’è un po’ di confusione in certe teste: anche perché non è un mistero che fine ha fatto (sul piano strettamente economico) quell’autogestione….

    Comunque ricordo Cossiga ed i suoi non si limitarono a far manganellare i “sovversivi”, ma gli fecero sparare. Ora magari l’ineffabile Eros dirà che anche qualche pallottola, ogni tanto, ci vuole.
    Certo, ma contro mafiosi, camorristi & co, non contro dimostranti disarmati.
    Però l’Italia è il Paese dello Stato forte con i deboli e debole con i forti.
    E’ anche il Paese dove le cose e le idee serie finiscono in caricatura: per esempio uno come Berlusconi si definisce “liberale” e nessuno gli ride in faccia.

  10. Eros ha detto:

    L’autogestione jugoslava era un esperimento, di quelli che non si facevano da secoli. Per questo avrei voluto esserci. Per il resto, mai detto che liberismo ed autogestione siano compatibili. Quello che non capite, è che noi anarco-libertari non siamo ideologicamente chiusi verso gli esperimenti come voi statalisti.

    Quanto ai servizi pubblici, chi punta alla loro distruzione per me è un eroe. Sono il luogo in cui le risorse di chi produce passano con un furto a chi dedica la sua vita a fare il parassita.

  11. Srečko ha detto:

    Gladio e l’operazione omonima.

    Gladio fu un’organizzazione ufficialmente “in favore delle istituzioni”, di fatto eversiva in quanto operava contro i cittadini, contro le libere scelte dei cittadini, contro la democrazia.
    Cossiga, si dice, la sapeva lunga in fatto di Gladio…

  12. marisa ha detto:

    Nella Slavia friulana hanno sperimentato sulla loro pelle il “controllo” del territorio e non è stata una cosa piacevole. Dichiararsi di lingua slovena era sinonimo di “essere comunisti” e quindi “pericolosi” e quindi da tenere sotto controllo. I primi della lista dei controllati, erano i sacerdoti che osavano dire Messa nel dialetto sloveno delle valli. Chi più comunista di loro!

  13. marisa ha detto:

    Confesso che non nutro una grande simpatia per Wikipedia, ma vi linko ugualmente la voce FRANCESCO COSSIGA.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Cossiga

  14. Eros ha detto:

    Srecko, potresti dimostrare con meticolosità certosina in che modo Gladio sia stata eversiva, per favore? Ti prego di citarmi i dettagli delle prove con cui avvalorerai questa tua accusa. Grazie

  15. Srečko ha detto:

    Eros

    1) Vedi la risposta di Marisa 13.
    2) Leggi quanto disponibile in matera anche sul net

  16. Srečko ha detto:

    Eros

    Basta?

  17. Eros ha detto:

    No, voglio le prove del processo Casson. Non ciacole da bar.
    Gladio ha difeso l’Italia da una potenziale invasione sovietica. I Gladiatori sono degli eroi nazionali così come i Partigiani.
    Se oggi io e te, Srecko, siamo liberi di scrivere lo dobbiamo prima ai Partigiani, poi ai Gladiatori.
    Spero che tu non sia così accecato dall’ideologia di partito da non capirlo

  18. Eros ha detto:

    Da Wiki:

    Cossiga e Gladio

    Nel 1966, quando entrò per la prima volta al governo, Cossiga ricevette la delega, come Sottosegretario alla Difesa, a sovrintendere Gladio, sezione italiana di Stay Behind Net, organizzazione segreta dell’Alleanza Atlantica (di cui facevano parte anche Austria e Svezia).

    —-

    naturalmente Austria e Svezia sono due note nazioni eversive…

  19. cagoia ha detto:

    Si,si quei che ne difendeva…
    i ga preparà el Piano Alabarda giusto per difenderne.

  20. Eros ha detto:

    Cosa c’entra il PIANO ALABARDA con GLadio?

  21. cagoia ha detto:

    c’entra con cossiga

  22. Srečko ha detto:

    Eros

    Ma non ti preoccupa neanche un po’ il fatto che per difendere la “democrazia” abbiano violato ogni regola di democrazia?

    Nelle Valli del Natisone, Gladio ebbe una funzione prettamente antislovena!

    Comunque non sono accecato da nessuna ideologia di partito, perche’ non ho partito. Ho pero’ idee politiche. Il che e’ un po’ diverso…

  23. Eros ha detto:

    Vi porti per favore le prove che nelle Valli del Natisone Gladio abbia avuto una funzione anti-slovena? Mi citi per favore dove, come e quando? Grazie.

    Quale sarebbe la violazione della democrazia da parte di Gladio? Il fatto che fosse una struttura segreta? secondo te se io devo difendere il mio Paese con dei militari vado in giro ad appendere i manifesti e così lo fo sapere anche al nemico da cui mi difendo?

    Mi dispiace dirtelo, ma la tua posizione è prettamente ideologica. Qualsivoglia cosa sia “nato” o “militare” per voi di sinistra è automaticamente una cosa contro la democrazia. Per voi della minoranza è automaticamente una cosa anti-slovena.
    Io sono sempre stato, sempre sarò, dalla parte della minoranza slovena, perché odio i prepotenti ed a Trieste e Gorizia oggi i prepotenti sono gli italofoni. Detto questo, però, non posso non ammettere che a volte siate troppo permalosi e vittimisti. Qualsiasi cosa la vedete “contro”. Un po’ come gli esuli istriani che giudicano qualsiasi legge o mossa croato/slovena un qualcosa contro di loro.
    Meno egocetrismo (ed etno-centrismo) farebbe bene a questo confine.

  24. Srečko ha detto:

    Eros

    Aime, devo anche lavorare per guadagnarmi la pagnotta…

    Non sono della minoranza, ma della maggioranza. Concludi tu il significato.

    Sugli atti antidemocratici ti ho gia’ riportato qui sopra i siti in inglese. Evidentemente non li comprendi. Purtroppo non ho tempo per tradurti.

    Sulle azioni nelle valli del Natisone puoi trovare parecchia letteratura anche qui su internet. Basta che tu lo voglia…

  25. Srečko ha detto:

    Eros

    Ti consiglio il libro “Gli anni bui della Slavia” di Zuanella e Qualizza.

    Gli autori sono due preti cattolici. Noti Komunisti accecati dall’odio per gli italiani… 🙁 🙁 🙁

  26. Eros ha detto:

    Perdonami, ma che siano in inglese, sloveno, ecc. ecc. non importa. Non ho problemi con le lingue straniere, ne parlo molte.
    Il fatto è un altro: sono ciacole, non sono fatti. Sono un mix di “si dice”… Cose che, da empirista humiano quale sono, non considero nemmeno vicine alla verità. E’ lo stesso metodo che applico alle stragi dell’Istria. I si dice che avessero amputato i seni a Norma Cossetto” per me non ha nessun valore, visto che il verbale di Harzarich riporta che la Cossetto aveva il “corpo intatto”. Ho usato questo esempio, perdonatemi, tanto per far capire cosa intendo dire per “ciacole”.

    E così come ogni 10 febbraio si racconta, mentendo sapendo di mentire, che la Cossetto aveva i seni amputati, si continuerà a dire che Gladio era eversiva.

    Sono solo menzogne lontane dalla realtà dei fatti. Dalle PROVE inconfutabili, unico cibo di cui noi humiani ci nutriamo.

  27. Srečko ha detto:

    Eros

    Auguri!

    Sei destinato a morire di fame…

  28. marisa ha detto:

    EROS, perchè vuoi fare il troll anche in questo POST? Non c’è POST dove non “trolli”!

    Parlando di Francesco Cossiga vi regalo una chicca. Com’è noto Cossiga era sardo, e i sardi sono minoranza linguistica storica riconosciuta dallo Stato italiano ai sensi dell’art. 6 della Costituzione italiana.

    Mi risulta tuttavia che Cossiga non abbia mosso un dito in difesa nè della minoranza linguistica sarda, nè della lingua sarda. E con gli altissimi incarichi politici e istituzionali che ha ricoperto avrebbe potuto fare tantissimo.

    In compenso, mi risulta che la stampa basca oggi dedichi spazi alla morte del loro amico Francesco Cossiga…..

    Nazionalista italiano in patria e difensore dei baschi fuori dei confini italiani?

  29. Eros ha detto:

    Non sto trollando, ho chiesto le PROVE

  30. massimiliano ha detto:

    il “Piano Alabarda” mi sembra più una trovata degna di Fantinel & C. che una possibilità reale…
    mai possibile che in questa città si viva ancora nutrendosi di passato?

  31. cagoia ha detto:

    oddio… del piano alabarda ga parlà cossiga.
    In diverse interviste fate in un momento in cui no gaveva nessuna necessità de inventarse ste robe.

  32. massimiliano ha detto:

    ok, ma qui c’è chi rimesta in queste cose ridicole. qui si vive sempre e comunque nella speranza che “qualcosa” accada…
    intanto gli altri pensano ad andare avanti.

    “e camminare un po’ ubriachi, chissà, qualcosa forse succederà.. ma poi finisce che mi confondo anche un po’, con altre storie di cent’anni fa…” (Gino D’Eliso)

  33. Eros ha detto:

    Ecco cosa significa citare le fonti (in questo caso una sentenza passata in giudicato):

    Gladio non si è occupata della minoranza slovena (Il Piccolo 22 ott)
    mercoledì 22 ottobre 2008
    LETTERE
    Una breve puntualizzazione su quanto scritto da Boris Pahor sul Piccolo di lunedì 6 ottobre con il titolo «C’è ancora chi si ostina a negare la cultura e la lingua degli sloveni».
    Mentre ringrazio Pahor per l’opportuna citazione della figura di Carlo Podrecca, vero garibaldino delle Valli del Natisone, che costituisce la migliore prova dell’essenza mazziniana e democratica del Risorgimento Italiano, devo con rammarico constatare che l’autore dell’intervento ha del tutto travisato l’origine e la funzione della struttura militare segreta Stay Behind, altrimenti nota come Gladio. Pahor sommariamente addebita alla Stay Behind ruoli di snazionalizzazione nei confronti della minoranza slovena vivente del Friuli Venezia Giulia che la struttura non ha mai avuto.
    Invito lo scrittore a leggersi la sentenza della Corte di Assise di Roma del 3 luglio 2001, N. 18021/94 R.G.N.R, N. 35/97 del Reg. Gen., passata in giudicato, che rimuovendo ogni disinformazione diffusa in passato sull’argomento afferma che i compiti di Stay Behind erano esclusivamente incentrati sulla preparazione di una rete clandestina di resistenza in caso di invasione del territorio nazionale da parte di forze nemiche, e in particolare – prima del crollo del muro di Berlino – di quelle del Patto di Varsavia, che per tutto il periodo della guerra fredda costituì il pericolo maggiore.
    La sentenza esclude recisamente che Stay Behind possa mai aver svolto ruoli di tipo politico, ovvero di controllo di qualsiasi tipo sulla popolazione presente nel territorio nazionale. In conseguenza di ciò, anche sulla scorta dei ricordi personali miei e di quelli degli altri ex appartenenti alla struttura, posso escludere nella maniera più categorica che le problematiche relative alla tutela della minoranza linguistica slovena facessero parte della nostra sfera di attività.
    Del resto, e credo che su questo aspetto Pahor converrà, ove fosse deprecabilmente avvenuta un’occupazione, la stessa non allineata Jugoslavia sarebbe stata verosimilmente invasa, e, quindi, tra gli sloveni al di là del confine avremmo probabilmente trovato degli alleati, piuttosto che dei nemici.
    D’altronde la storia si è evoluta, è dal 1998 che è operativa una forza terrestre multinazionale, formata da unità dell’esercito italiano, sloveno e ungherese, popolo questo che, a differenza degli sloveni e degli italiani, ha provato sulla propria pelle cosa fosse il Patto di Varsavia, in quanto né gli sloveni, grazie alla fama della loro organizzazione partigiana, né gli italiani, grazie alla credibilità della Nato e, mi si conceda, anche della Gladio, hanno per fortuna mai avuto modo di vivere quell’esperienza.
    Grato per l’ospitalità, colgo l’occasione per inviare i migliori saluti a Boris Pahor, con il vivo augurio di nuovi successi letterari.
    Magg. Alp. (c) Marino Valle

  34. marisa ha detto:

    @ FLORES – COMMENTO 8

    Il Gazzettino ed. di udine – mercoledì 18 agosto 2010, dedica un lunghissimo servizio al ricordo di Francesco Cossiga.

    Tra le altre cose si può leggere:
    ” (…)Per tanti anni ha subito e combattuto contro la sua bipolarità, alternando periodi di euforia e di brillantezza SOPRA LE RIGHE, a picchi di depressione che alteravano l’umore e ammutolivano la logorrea dell’uomo, comunque sempre intellettualmente geniale, immaginifico, coltissimo e tanto, tanto ironico (…)”.

    Non per scavare nella vita privata di Cossiga, ma quanto ha inciso la sua bipolarità nelle tante “picconate” e “esternazioni sopra le righe”?

  35. massimiliano ha detto:

    @marisa:
    analizzando quello che – giustamente – hai sottolineato, viene da chiedersi cosa potranno pensare i posteri delle “esternazioni” verbali e non solo, di gente come Mr. B, Bossi, Calderoli, etc etc….

  36. omo vespa ha detto:

    cosa potranno pensare i posteri? i ne compatira. o i pensera che magari lasar liberi i mati no iera poi una cosi bona idea…

  37. Flores ha detto:

    Grazie Marisa per la citazione a conferma della bipolarità di Cossiga
    ” Comunque intellettualmente geniale imaginifico coltissimo e tanto tanto ironico”.
    Forse la sindrome avrà inciso sulla frequenza e la virulenza delle “picconate” ma suppongo che le caratteristiche che citi abbiano determinato i contenuti delle medesime.
    Come Maradona. Riduttivo e ingiusto attribuire all’ uso di droghe il suo inimitabile tocco di palla.

  38. dimaco ha detto:

    #15
    -Il progetto jugoslavo dell’AUTOGESTIONE era affascinante e ne avrei voluto far parte.-
    Giusto per segarti le gambe:
    nell’autogestione di fattura yugoslava, si lavorava per il bene comune e non per il singolo. Tutto ciò che veniva fatto era per quel sociale che tu tanto disprezzi, si alvoravo perchè anche gli altri abbian qulcosa, si divideva. Uno come te che la pensa come te sarebbe finito su una piccola isoletta dell’adriatoco a spostare pietre dalla mattina alla sera.
    Tornando in thread, cossiga è morto e si è portato nella tomba parechi segreti.Il papa ha dètto che avrebbe pregato per lui, mente molti altri hanno stappato una bottoglia del miglior champagne. quella buona però la tengono da parte per il funerale di andreotti. una parte d’italia ha versato una lacria, una più poccola parte d’italia invece ha tirato un sospiro di sollievo.

  39. abc ha detto:

    @ 2 Dario Predonzan

    “L’idea di Cossiga non era poi malvagia”. Non condivido.
    Fu fatto notare al Presidente che la Slovenia ha il porto di Capodistria. Al che lui rispose “ma mi dicono che ha i fondali bassi”.

  40. marisa ha detto:

    @ Flores

    D’accordo con te che la genialità di Maradona come calciatore non dipendenza dall’uso droghe. Così anche parlando di Cossiga, la sua non nascosta bipolarità, ha con grande probabilità, potenziato alcune sue caratteristiche come ad esempio l’ironia, ma non certamente, nel bene come nel male, le sue scelte e la sua linea politica.

    Del resto un altro personaggio che era noto soffrire di depressione (non lo ha mai nascosto) è stato Montanelli. Un giornalista che, comunque lo si giudichi, è stato un grande del giornalismo italiano.

  41. marisa ha detto:

    ovviamente: “non dipendeva dall’uso di droghe”.

  42. giorgio ha detto:

    ‘Gli anni bui della Slavia’ é un ottimo libro…peccato che oggi proprio non si parla di ste cose..

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