14 Agosto 2010

Lascia una cliente anziana sotto la pioggia per non rovinare l’auto: multato

Un tassista triestino, che ha lasciato un’anziana cliente di 85 anni sotto la pioggia battente per evitare di rovinare l’auto, è stato multato dalla Polizia Municipale per 77 euro.
La donna, che ha serie difficoltà a camminare – ha riferito oggi la Polizia Municipale all’Ansa – ha preso un taxi in via Giulia, giovedì scorso, mentre sulla città si abbatteva un violento temporale, per tornare a casa nel rione di San Luigi. A un certo punto, giunto a circa 150 metri dall’abitazione, in via Umberto Felluga, il tassista si è fermato e ha spiegato alla donna che, per evitare danni meccanici, non poteva andare avanti su quel tratto di strada in forte discesa, con il fondo in porfido, perchè la sua auto ha sospensioni troppo basse. Ha quindi fatto scendere la donna che – secondo quanto riferito dalla Polizia Municipale – è rimasta da sola per strada, con il bastone, sotto la pioggia, ed è stata costretta a chiedere aiuto al marito, anche lui oltraottantenne, per rientrare a casa, non senza difficoltà, entrambi fradici.

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9 commenti a Lascia una cliente anziana sotto la pioggia per non rovinare l’auto: multato

  1. isabella ha detto:

    ben fatta.

  2. Flores ha detto:

    De cavarghe la licenza a un muss compagno, che se la xè vera el ga dimenticà ch’el iera in servizio e no ch’el stava dando un passaggio a un’autostoppista….
    La me par talmente inverosimile che stento a crederla. Anche perché go trovà sempre la massima disponibilità da parte dei nostri tassisti tutte le volte che go chiesto in anticipo de trasportame insieme al cagnolin e da parte mia assicurando de tignirlo rigorosamente in brazo, perchè me par doveroso no sporcarghe i sedili…

  3. Paolo Geri ha detto:

    Se è vera – ma ci devono essere testimoni, non basta la parola della signora – ritiro immediato della licenza a tempo indeterminato.
    Ma sono convinto che non succederà niente. Figurarsi se non ha qualche “santolo” negli uffici comunali.

  4. Lauro ha detto:

    Premetto che non conosco le strade del Rione S. Luigi.

    Però, se è vero che le sospensioni del Taxi non gli permettevano di affrontare quella strada, vorrei capire in quali condizioni si trova quella via. Perchè magari in “qualcosina” il Comune potrebbe entrarci..

    Un’auto adibita a servizio Taxi non può avere le sospensioni così basse, e se l’autista non se l’è sentita di affrontare quella strada in quelle condizioni climatiche.. beh..

    Delle due l’una:

    1. come dice Geri, sospensione della licenza
    2. se la strada è davvero in condizioni critiche, restituzione della multa con tante scuse, e denuncia al Sindaco.

  5. Stefano (l'altro). ha detto:

    Quoto Lauro. Se per caso il taxista legge bora.la potrebbe dare anche la sua versione dei fatti.

  6. ponterosso ha detto:

    Neanch’io conosco bene San Luigi, ma non credo che in altre occasioni la signora sia ritornata a casa con un fuoristrada da Camel Trophy.

    Credo non basti avere una macchina bianca a quattro porte per fare il tassista, la macchina dovrebbe avere una buona accessibilità e abitabilità per i passeggeri e l’eventuale bagaglio ed essere in condizioni di spostarsi sui normali tratti cittadini.

    Immagino che lo stesso taxi si sarebbe rifiutato di trasportare due passeggeri obesi a Scalasanta alta o in Vicolo delle Rose…..

    Purtoppo la città ha parecchie “destinazioni difficili” dove anche un autista esperto (e con automobili a sospensioni”normali”) può incontrare problemi.

    Credo che comunque un tassista possa rifiutarsi di continuare la corsa in condizioni stradali difficili (strettoie, sterrati, ghiaccio, fango ecc.) in teoria dovrebbe però riportare il passeggero almeno “al sicuro”.

  7. omo vespa ha detto:

    che mona pero – se xe vero, no solo cavarghe la licenza ma anche rimandarlo ale elementari. bastava un minimo de bon senso “cio, no ghe l facio – femo cosi, ciamo un colega che ga le sospensioni a posto (ghe ne sara uno) e lei signora la speti qua in machina finche no el ariva”. no ghe vol un genio, per arivarghe, o si? e per el sovraprezo fa lui o che ghe mandi in comun, se ghe xe efetivamente colpe.

  8. sindelar ha detto:

    Ha ragione omo vespa.
    La stessa cosa ho pensato quando ho sentito la notizia: “Non vuoi portarmi a casa? Bene, chiama un tuo collega che mi venga a prendere. Il conto lo chiedi a lui”.
    Ma la signora ha fatto benissimo a denunciarlo per quello che è: un cialtrone.

  9. brancovig ha detto:

    Non per generalizzare, ma nella categoria ci sono presone perbene, ma anche no (esperienza personale)

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