10 Agosto 2010

Lupieri sui costi della politica: rendere obbligatoria la presenza ad almeno il 30% delle votazioni del Consiglio regionale

Contenere le spese aumentando l’efficienza. Specie in Aula e nelle Commissioni. La proposta arriva da Sergio Lupieri, consigliere regionale del Partito Democratico.

“Alla Camera è in vigore un sistema di verifica che richiede la partecipazione di ogni singolo parlamentare ad almeno il 30% delle votazioni effettuate nel corso della seduta, fa notare Lupieri. E’un procedimento corretto, perché certifica l’effettiva presenza in Aula, presenza che non sempre è garantita dalla semplice firma.
Questo sistema potrebbe essere esteso al nostro Consiglio regionale, prevedendo che la presenza dei singoli consiglieri sia ritenuta valida solo una volta accertata la loro partecipazione a un numero di votazioni non inferiore al 30% di quelle effettuate nel corso delle seduta. Si potrebbe, anzi, innalzare la soglia al
50% o più. Altrimenti, scatta la trattenuta per le assenze non giustificate. E un’analoga procedura potrebbe essere trasferita anche alle Commissioni.
Inoltre, aggiunge il consigliere, si potrebbe prevedere la possibilità per i consiglieri di presentare congedi dalle sedute d’Aula a ore, considerando che ci può essere la concomitanza tra sedute del Consiglio e necessità di partecipare a incontri e manifestazioni all’esterno delle sedi consiliari.
Il presidente del Consiglio Edouard Ballaman ha tutta l’autorità e gli strumenti per poter proporre una modifica del regolamento che consenta di migliorare in modo significativo i lavori dell’Assemblea e delle Commissioni. E conosce pure bene il sistema adottato dal vicino Veneto dove i consiglieri sono soggetti a un triplice controllo: registro delle presenze, badge personale antipianisti, e presenza alle votazioni”, è la sua conclusione.

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11 commenti a Lupieri sui costi della politica: rendere obbligatoria la presenza ad almeno il 30% delle votazioni del Consiglio regionale

  1. matteo ha detto:

    il 30? con quello che li paghiamo come minimo ci devono dare il 100%

  2. giorgio ha detto:

    D’accordo con Matteo. Del resto, con la mia paga di dipendente (notevolmente più bassa di quella dei consiglieri), devo essere presente in ufficio al 100%.

  3. Roberto Zolia ha detto:

    La loro faccia di bronzo non ha limiti. Prima hanno dichiarato inammissibile il referendum sui loro benefits. Ora con la stessa faccia parlano di un 30% minimo di presenza alle votazioni. Come se io andassi dal mio datore di lavoro e mi facessi la paga + la liquidazione + la pensione come voglio io (coi soldi suoi) e poi dichiarassi che lavorerò come minimo il 30% delle ore ma con lo stesso stipendio. Forse ho sbagliato mestiere, cribbio.

  4. Alessio ha detto:

    Solo per curiosità, come ha votato Lupieri sulla proposta di referendum per l’abolizione dei vitalizi?

  5. jacum ha detto:

    siamo sicuri di resistere nel continuare in questa direzione?

    mi go le bale piene de sta gente e de sta politica cacao!

    xe ora de scrolarse dele spale sta zavorra d’Italia una volta per tutte. gavemo le carte in regola, i numeri per far, e la popolazion per esser qualcosa de diverso, de novo.

    co sti quá non ndemo vanti, ma indrio!

  6. fabry ha detto:

    …e notetetempo venne montata una ghigliottina in piazza…

  7. fabry ha detto:

    *nottetempo (ci vorrebbe un correttore ortografico 🙂

  8. gio ha detto:

    Negli ultimi 2 anni sto apprendendo notizie sui politici che prima evidentemente venivano opportunamente nascoste. Parlare di disgusto è niente, cercherò di non offendere, anche perchè taluni politici hanno dimostrato, anche più volte, di avere la faccia di “bronzo”. E’ chiaro chge chi sceglie un mestiere è soggetto alle sue regole, ma questo non vale per i politici: possono decidere e fare quello che vogliono, per loro. Il popolo che li ha eletti invece è soggetto a tutte le loro regole. E’ ora che molti cambino mestiere. Basta con i privilegi che vanno oltre la decenza. Chi decide di fare il politico deve farlo e farsi pagare il giusto. Sapete quanto “risparmiano” i politici tra stipendi, gettoni presenze, trasferte, rimborsi spese forfet oltre che documentati, auto blu, scorta, segretari, portaborse, auto per moglie e figli, ecc. Credo che un buon politico, durante il suo mandato, dovrebbe “congelare” o trasferire ad altri le prorie attività per dedicarsi al bene del popolo che lo ha eletto. MA quì siamo in Italia e le cose funzionano diversamente dagli altri Paesi.

  9. Io preferirei fare così:
    1) alzerei il limite del 100%;
    2) se uno scende sotto (salvo casi di assoluta veridicità, tipo malattia, con visita fiscale a sorpesa) vi sono le trattenute di 500-600 euro ogni volta che va sotto questa soglia;
    3) abolizione delle doppie cariche, se uno ì assessore, si deve dimettere immediatamente da consigliere, non può prendere 2 indennità.

    Voi cosa ne pensate?
    Ettore

  10. Riccardo Laterza ha detto:

    Non è per difendere la classe politica (lo fanno già abbastanza bene da soli…), ma non partecipare ad una votazione può anche essere una scelta politica, quindi il ‘limite’ del 100% è un’esagerazione. Detto questo è una vergogna che vi siano doppi incarichi etc etc

  11. Riccardo Laterza ha detto:

    P.S. La presenza in Aula è una cosa, il votare o no è un’altra

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