10 Agosto 2010

Bandelli accusa: una maggioranza unita sul niente

Comunicato stampa di Un’altra Trieste

Davvero un bel coraggio quello del capogruppo di Forza Italia – Pdl Piero Camber a rimarcare l’assoluta unità del centro-destra in consiglio comunale.
A scorrere molto rapidamente le questioni affrontate negli ultimi mesi dal Consiglio comunale si stentano a trovare momenti di alta unità del centro destra: dal rinvio della discussione sul piano regolatore su proposta e con defezioni varie degli uomini del Pdl, alla sostanziale bocciatura in Giunta dello stesso piano regolatore con astensioni e assenze trasversali degli Assessori; alla questione della Fiera, che ha visto lo scontro frontale fra autorevoli esponenti della Giunta e illustri rappresentanti della maggioranza. Gli stessi confronti che si sono avuti sul tema molto scottante delle armi ai vigili, che si è ora impaludato in presunte vicende burocratiche, su cui, tanto per cambiare – così come sul delicato problema del Prgc – la maggioranza ha pensato bene di scaricare le responsabilità sugli uffici. Un elenco a cui aggiungere anche il dimenticato piano del traffico, su cui si sono concentrate da tempo le attenzioni della magistratura contabile.
Per non dire dell’infinito e travagliato cammino del Parco del mare, che trova sostegni e sponsor interni alla maggioranza a giorni alterni.
In tutto questo – sempre in linea con l’ostentazione di sicurezza tipica in altri momenti del primo cittadino – si aggiunge la rivendicazione della tranquillità tutta triestina che vivrebbe il centro destra. Davvero difficile da credere se non alla luce della necessità che i finiani della prima ora hanno, dagli Assessori nelle varie Giunte, ai nominati nei vari consigli di Amministrazione, di mantenere il redditizio status quo.
Davvero singolare il teatrino con cui gli uomini da sempre più vicini a Fini hanno fatto a gara a rivendicare strane distanze dal capo di sempre: un giorno vede il Vice sindaco, “dipiazzista” convinto, e il giorno dopo il finiano Dressi rivendicare la tessera di partito del Pdl. Per non dire del Vice coordinatore vicario del Pdl che si trincera dietro la sua granitica fede gasparriana e che sottolinea, in maniera a questo punto sospetta, l’imminente valorizzazione in regione del sottosegretario Menia, che il giorno dopo viene però estromesso dagli organigrammi del partito.
Per non dire dei silenzi di chi, dal neo Assessore Angela Brandi, al suo capo segreteria e vice Presidente di Trieste Trasporti, Fulvio Sluga, devono esclusivamente al diktat di Menia il loro ruolo politico, non avendo ricevuto, né l’uno né l’altro alcuna legittimazione popolare.
A questo punto l’unica coerenza va tributata all’assessore Sbriglia, che non ha nascosto la sua contiguità politica e culturale con le posizioni di Fini, ma che non può nascondere il vuoto di rappresentatività di cui a
questo punto sono vittima tutti gli esponenti dell’ex Alleanza Nazionale , e su cui occorre una riflessione diversa e più approfondita, di quella liquidatoria e comoda del Capogruppo Camber che ha – lui sì necessità – di una pax pre elettorale che gli consenta di difendere i sempre meno consensi a sostegno del locale Pdl.

Franco Bandelli per il direttivo di Un’Altra Trieste
Lorenzo Andriani
Claudio Frommel
Alessandra Gambino
Arturo Governa
Bruno Sulli
Andrea Pellarini
Salvatore Porro
Alessia Rosolen

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9 commenti a Bandelli accusa: una maggioranza unita sul niente

  1. Italiano ha detto:

    Basta Bandelli..siete in 9 gatti

  2. luca ha detto:

    daghe Francoooo avanti così!!!!!!!

  3. massimiliano ha detto:

    ridicoli entrambi gli schieramenti.
    c’è bisogno di “qualcosa di forte”, come un’amaro di Trieste del mio amico Tino, dopo una cena tosta.
    l’unica è digerire certi personaggi e guardare avanti.
    in piccolo, la situazione triestina somiglia molto a quella nazionale (transfughi, derelitti a caccia di poltrone, servitori di mestiere, etc etc…)

  4. marits ha detto:

    Per capire, chi sono i derelitti a caccia di poltrone e i servitori di mestiere?

  5. akasha ha detto:

    vai bandelli! anche a gorizia alcuni in gamba si sono staccati dal centro-destra, visto come funziona l’attuale amministrazione comunale..

  6. gio ha detto:

    Negli ultimi 2 anni sto apprendendo notizie sui politici che prima evidentemente venivano opportunamente nascoste. Parlare di disgusto è niente, cercherò di non offendere, anche perchè taluni politici hanno dimostrato, anche più volte, di avere la faccia di “bronzo”. E’ chiaro che chi sceglie un mestiere è soggetto alle sue regole, ma questo pare non vale per i politici: possono decidere e fare quello che vogliono, per loro. Il popolo che li ha eletti invece è soggetto a tutte le loro regole. E’ ora che molti cambino mestiere. Basta con i privilegi che vanno oltre la decenza. Chi decide di fare il politico deve farlo e farsi pagare il giusto. Sapete quanto “risparmiano” i politici tra stipendi, gettoni presenze, trasferte, rimborsi spese forfet oltre che documentati, auto blu, scorta, segretari, portaborse, auto per moglie e figli, ecc. Credo che un buon politico, durante il suo mandato, dovrebbe “congelare” o trasferire ad altri le prorie attività per dedicarsi al bene del popolo che lo ha eletto. E questo accade sia a livello nazionale che locale, con continui litigi su spartizioni e privilegi (non saprei come chiamarli altrimenti). Ma quì siamo in Italia e le cose funzionano diversamente dagli altri Paesi. Lo stesso vale per la città. Certi personaggi, ora di spicco, è meglio che non si presentino alle prossime elezioni.

  7. massimiliano ha detto:

    @marits: i primi sono quelli che ambiscono a ricchezza e potere grazie alla politica, i secondi quelli che da diversi anni gravitano nella politica triestina.

  8. marits ha detto:

    speravo in una risposta un pò più specifica…detta così non vuol dire nulla…

  9. massimiliano ha detto:

    l’importante è un bel “rutto liberatorio” che consenta di far sparire questi personaggi.
    digerire, ecco la soluzione.
    farli sparire dalla scena politica.

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