31 Luglio 2010

Le “scovaze” di Gorizia all’inceneritore di Trieste, l’umido triestino a Staranzano e Moraro

L’inceneritore di Trieste smaltirà i rifiuti indifferenziati prodotti nella provincia di Gorizia, mentre gli impianti di compostaggio di Moraro e di Staranzano accoglieranno i rifiuti umidi e il verde della provincia di Trieste.

Provincia di Trieste e Provincia di Gorizia hanno infatti siglato un protocollo d’intesa per giungere ad un sistema di smaltimento integrato dei rifiuti e stabilire le modalità di conferimento presso i rispettivi impianti di recupero e di smaltimento. L’obiettivo è la definizione dei flussi di scambio di rifiuti tra le due province fino alla piena saturazione dei rispettivi impianti e l’individuazione di tariffe di conferimento concertate con i due gestori AcegasAps e Iris Spa.

Il protocollo, di durata quinquennale (fino al 31 dicembre 2015), individua nel termovalorizzatore di Trieste l’impianto di smaltimento finale per i rifiuti indifferenziati della provincia isontina e negli impianti di compostaggio di Moraro e di Staranzano le strutture di conferimento preferenziale per il rifiuto umido dell’area triestina.

A Trieste, secondo quanto stabilito nel testo, dovranno confluire i rifiuti urbani di Gorizia fino ad una quantità massima di 30mila tonnellate l’anno, a Gorizia negli impianti di compostaggio fino a 4.000 tonnellate e in quello di selezione del secco fino a 20mila tonnellate l’anno. Le tariffe saranno identiche a quelle applicate ai rifiuti appartenenti al territorio di riferimento.

Le due Province costituiranno un gruppo di lavoro che valuterà l’efficacia del Protocollo e proporrà, se necessario, eventuali modifiche o integrazioni allo stesso.

10 commenti a Le “scovaze” di Gorizia all’inceneritore di Trieste, l’umido triestino a Staranzano e Moraro

  1. Wehrle ha detto:

    Ma l’impianto di Staranzano non è di un privato? Qui leggo solo i nomi di Acegas e Iris… Mi sfugge qualcosa? Alessio, aiuto!

  2. piano inclinato ha detto:

    anche quello di Moraro è di una società privata… o no?

  3. Wehrle ha detto:

    2 – L’impianto di Moraro è di Iris, definita dalla normativa nazionale “impresa pubblica” (deve applicare la normativa pubblica sugli appalti), i cui soci sono, per oltre il 90% del capitale, i comuni della provincia di Gorizia. Se fosse impresa privata, qualcuno dovrebbe spiegare in forza di quale potestà la provincia le imponga di chiudere la discrica a fine anno, pur non essendo esaurita.
    Non capisco cosa centri con Acegas e Iris l’impianto di Staranzano.

  4. Alessio ha detto:

    Tutte le discariche, quando vengono autorizzate, prevedono già in anticipo il tipo ed il quantitativo massimo di rifiuti che potranno ricevere, dato che viene iscritto in autorizzazione, anche se di solito poi, nel tempo e con interventi di vario tipo, se ne può aumentare la capacità ricettiva, ogni volta però serve l’autorizzazione a farlo da parte della provincia che valuta se tali interventi sono conformi con il programma provinciale dei rifiuti e con le altre norme ambientali.

  5. Alessio ha detto:

    L’impianto di Staranzano, di proprietà di privati, rientra comunque in quelli autorizzati a ricevere l’umido secondo il piano provinciale rifiuti.

  6. milost ha detto:

    Nessuno ci ha mai detto come funziona la commercializzazione del compost prodotto a Moraro: Alessio sai qualcosa?

  7. Alessio ha detto:

    No, il naso fino a là dentro non ce l’ho, so solo che qualcosa trova mercato anche se non so quanto.

  8. Wehrle ha detto:

    Viene venduto, come compost di qualità, a diverse aziende agricole, con ottimi risultati sulle coltivazioni, da quello che mi dicono.

  9. Bibliotopa ha detto:

    per curiosità, qualcuno sa cosa ne fanno delle tantissime alghe che raccolgono quotidianamente con i camion sulla spiaggia di Grado?

  10. Wehrle ha detto:

    Immagino, vista la scarsa qualità del prodotto così pieno di impurità, sia trasportato in qualche impianto di smaltimento, tipo discarica.
    E pensare che con quelle di Guam ci fanno i fanghi per la cellulite…

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