30 Luglio 2010

Attivisti di Greenpeace in azione nel campo OGM in Friuli – Video

Pubblichiamo un comunicato di Greenpeace

Abbiamo le prove di un secondo campo di mais OGM in Friuli. All’alba i nostri attivisti sono entrati nel campo – a Vivaro in provincia di Pordenone – e hanno tagliato, isolato e messo in sicurezza le parti superiori delle piante di mais transgenico che producono il polline, responsabile della contaminazione. Stiamo facendo quello che le autorità hanno rimandato per settimane.
Siamo di fronte a un atto assolutamente irresponsabile: anche in questo campo il mais è fiorito e sta già disseminando il proprio polline sulle coltivazioni circostanti. Il tipo di mais OGM è precisamnete il MON810 brevettato dalla statunitense Monsanto.
Questo è il secondo campo di mais transgenico che abbiamo identificato in pochi giorni. A questo punto non possiamo escludere che, oltre al campo di mais di Fanna identificato ieri, esistano anche altre coltivazioni di mais OGM in Friuli. È quanto mai necessario che la pubblica autorità provveda oggi stesso a isolare e distruggere entrambi i campi OGM di Fanna e Vivaro, e che inizi immediatamente una scrupolosa campagna di campionamenti e analisi a più ampio raggio.
La Procura di Pordenone non deve più perdere tempo e incriminare i responsabili e tutti i suoi possibili complici. Il rischio di una contaminazione di tutto il mais del Friuli deve essere scongiurato.
Alla luce di questi avvenimenti, ci appelliamo al Governo italiano affinché respinga la recente proposta della Commissione europea: semaforo verde agli OGM in cambio della possibilità di un divieto nazionale basato su promesse legislative indifendibili in tribunale quando le aziende biotech ricorreranno contro tali decisioni.
La Commissione, infatti, chiede di velocizzare le autorizzazioni degli OGM, diminuendo i margini di sicurezza ambientale dei medesimi, ma non intende concedere agli Stati membri la possibilità di vietare OGM per motivi legati alla salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente.
La stessa valutazione della Commissione ha concluso poi che la proposta causerebbe un “impatto negativo per gli agricoltori NON-Ogm” poiché non si potrebbe far fronte ai problemi di contaminazione che scaturirebbero negli Stati membri che decidessero di avviare coltivazioni transgeniche.

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22 commenti a Attivisti di Greenpeace in azione nel campo OGM in Friuli – Video

  1. bonalama ha detto:

    grazie greenpeace ma non aspettatevi gratitudine dai cittadini. ancora grazie

  2. DaVeTheWaVe ha detto:

    ben fatta Greenpeace!

  3. marino ha detto:

    Grazie!

  4. guidolino ha detto:

    ben fatta!

  5. Victor Bergman ha detto:

    Che mandria di buffoni.

    Forse qualche volta ho devoluto qualcosa a Greenpeace, per le loro campagne contro la caccia alle balene o qualcosa di simile… beh, non lo faro più!

    Questa campagna contro gli OGM è una pagliacciata demagogica senza alcun fondamento scientifico. E’ solo un pretesto per degli quaraquaqua a fare mostra di se stessi. Andassero a lavorare!

    Esprimo la totale solidarietà e stima per gli imprenditori che sperimentano e adottano nuove tecnologie di coltivazione.

  6. sindelar ha detto:

    Una faccenda che doveva essere affrontata in altri termini e luoghi è stata tipicamente italianizzata con motivi pretestuosi da entrambi i lati del contendere. Non è più un discorso OGM si/no. E’ diventato altro e questo lo pagheranno i cittadini che non sono stati mai o mal informati.

  7. marino ha detto:

    @Victor Bergman #5
    Solidarietà e stima a chi sperimenta tecnologie a rischio per l’ambiente?
    Complimenti!

  8. Victor Bergman ha detto:

    @Marino #7

    A rischio per l’ambiente?
    Quale rischio?
    Quanto rischio?
    Specificare prego!
    Tutto il resto sono pagliacciate per gente che si annoia nel periodo tra Carnevale e Halloween…

  9. Srečko ha detto:

    Bergman

    Non e’che gli antiOGM debbano dimostrare la nocivita’ degli ogm! E’ il viceversa, cioe’ chi propone gli ogm deve dimostrare la loro innoquita’ assoluta. Poi non saremo piu’ contrari. Almeno io no, ma fino ad allora assolutamente si.

  10. sindelar ha detto:

    Srecko concordo con quanto dici. Sarebbe anche il caso che qualcuno chiedesse scusa per le puttanate che sono state fatte circolare in questi anni come la storia delle fragole-pesce.

  11. Victor Bergman ha detto:

    Tutto il cibo più o meno “naturale” oggi a nostra disposizione comporta dei rischi per la salute di chi lo consuma.

    Le notizie di morti per intossicazioni o crisi anafilattiche in seguito a pasti a base di cibi NON OGM sono frequenti nella cronaca nera, e non fanno notizia certo gli innumerevoli casi quotidiani che fortunatamente hanno un esito non mortale dopo un po di scagozzo.

    Per non parlare poi di cibi tradizionalissimi NON OGM che sono a lungo termine dei veri e propri veleni, sia per la propria natura (l’alcool, i grassi animali) sia per il modo con il quale vengono prodotti (residui di pesticidi negli vegetali etc…).

    E’ pertanto assurda la richiesta di una dimostrazione della non nocività “assoluta” degli OGM come sarebbe assurdo voler dichiarare assolutamente non nocivo il latte di mucca, per dirne uno.

    Mi sembra invece del tutto ragionevole autorizzare la produzione di prodotti alimentari OGM che non presentano livelli di pericolosità superiori a quelli del cibo tradizionale. E visto che cibi OGM vengono prodotti e consumati da 15 anni circa e che non esiste NESSUN CASO SCIENTIFICAMENTE DOCUMENTATO di avvelenamento da cibo OGM,
    (in rete girano un sacco di bufale per gli allocchi), che cazzo volete?

    E scusate il francesismo.

  12. marino ha detto:

    Che cazzo vuoi tu, che confondi rischio alimentare con quello ambientale?

    OGM rilasciati nell’ambiente possono modificare pesantemente l’ecosistema. Dico “possono” perché è ragionevole pensare che ciò possa accadere e non è assolutamente dimostrabile il contrario. Il principio di precauzione deve fare il resto.

    Prova a pensare quali guai hanno fatto e stanno facendo delle specie “solamente” alloctone e immagina la potenzialità di contaminazione degli OGM.

    Qui si parlava di questo (e in questo senso hanno agito i volontari di Greenpeace) e non di pericolosità alimentare degli OGM.

  13. brio zona (blog) ha detto:

    Non parlerio de tossicità dei OGM come de un qualsiasi altro “veleno” o come se fossi un problema de colesterolo o allergico.
    La questione xè molto più complessa e potenzialmente incontrollabile, visto che se tratta de manipolazioni genetiche.

    “Innanzi tutto va detto che oggi sono proprio le aziende del biotech, colpevoli di avere nascosto gli effetti tossici dei loro prodotti, ad essere incaricate di determinare se i cibi ogm sono sicuri. Si tratta di un evidente e grave paradosso. Detto questo va subito fatta chiarezza sulla differenza tra il miglioramento genetico tradizionale, ovvero le tecniche di riproduzione e incrocio usate dai contadini per millenni, e la moderna ingegneria genetica. A differenza di quanto sostengono i difensori degli ogm, gli scienziati della Fda, e non solo loro, sottolineano che si tratta di una differenza sostanziale, in quanto l’ingegneria genetica attraversa le naturali barriere di specie usando pratiche di laboratorio imprecise e una tecnologia fondata su concetti datati in materia di geni e cellule. L’inserimento del gene avviene in due modi: utilizzando una sorta di «gene pistola» sparato in un insieme di cellule oppure usando batteri che invadono la cellula con un dna estraneo. La cellula alterata viene quindi clonata. Questi processi creano molti danni collaterali, causando mutazioni in centinaia o migliaia di punti. I geni naturali possono essere cancellati oppure spenti o accesi in maniera permanente, mentre centinaia di essi potrebbero modificare i loro livelli di espressione. Per di più il gene inserito può trasferirsi dal cibo all’organismo umano o nel dna dei batteri presenti nel nostro corpo e le proteine ogm prodotte dal gene possono avere proprietà o effetti sconosciuti……”
    fonte: http://www.aamterranuova.it/article2867.htm

  14. brio zona (blog) ha detto:

    Senza contare che il motivo è sempre economico.
    Chi produce sementi OGM punta alle royalties, pagamento del brevetto da parte del coltivatore.
    Potrebbe succedere che ci sia una contaminazione di una coltivazione tradizionale con una ogm e il coltivatore tradizionale potrebbe trovarsi costretto a pagare le royaties senza aver voluto coltivare ogm.

  15. brio zona (blog) ha detto:

    “Le sementi commerciali prodotte con l’ingegneria genetica non stanno producendo maggiori quantità di cibo, né stanno riducendo l’uso di prodotti chimici. Mentre l’argomento della fame è quello più frequentemente usato per promuovere e imporre l’ingegneria genetica, gli OGM hanno più a che fare con la fame di profitti delle multinazionali che con la fame di cibo della povera gente.
    …..La tecnologia dell’ingegneria genetica non ha a che vedere con lo sconfiggere la scarsità di cibo, ma con il creare monopoli sul cibo e sui semi, ….

    Dopo aver fatto pressioni sul governo Lula in Brasile, per rimuovere temporaneamente il bando sugli OGM, la Monsanto sta ora reclamando le royalty sui geni dei semi di soia resistente al Round Up, mostrando ancora una volta che i profitti tramite la riscossione di royalty sono il vero obiettivo della diffusione degli OGM.
    ….. Quando i semi sono brevettati, i coltivatori che esercitano la loro libertà e il loro diritto di conservare e di scambiarsi i semi, sono trattati come “ladri di proprietà intellettuale”. Questo può arrivare a livelli assurdi, come nel caso di Percy Schmieser, i cui campi di canola sono stati inquinati dalla Canola resistente al Round Up della Monsanto, e anziché essere la Monsanto a compensare Percy per inquinamento, per il principio secondo cui “chi inquina paga”, la Monsanto ha intentato una causa chiedendo 200.000 dollari per il furto dei suoi geni. La Monsanto ha usato agenzie investigative e polizia per mettersi sulle tracce dei coltivatori e dei loro raccolti.”
    http://www.communicationagents.com/ivaningrilli/2003/08/22/la_monsanto_la_ricerca_genetica_ogm_e_gli_usa.htm

  16. sindelar ha detto:

    15 stavo proprio leggendo la storia di Schmeiser ma da quello che c’è scritto nelle sentenze che lo riguardano il problema era che lui ha usato il Round Up approfittandosene.

    http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/09/18/monsanto-contro-schmeiser-lagricoltore-contaminato-dagli-ogm/

  17. fabry ha detto:

    ma victor bergman no iera quel de spazio 1999? iera meio se restava sulla luna, a zogar col dna dei bisi nelle celle idroponiche della base alpha 🙂

  18. Victor Bergman ha detto:

    @Marino

    Ripeto la mia domanda:

    quale rischio?
    quanto rischio?

    Nessuno di voi, esperti di biologia e rischi ambientali sa rispondere! Sapete solo copianincollare i soliti articoli sensazionalistici, basati su bufale e notizie manipolate, che si perpetuano gridanti al complotto, su centinaia di siti sedicenti ambientalisti.

    “OGM rilasciati nell’ambiente possono modificare pesantemente l’ecosistema.”
    Quale ecosistema?
    Quello di centinaia di km quadrati coltivati intensivamente da decenni? Quello degli immensi parcheggi dei centri commerciali?
    Quello delle zone industriali e degli aeroporti? O quello dei conglomerati urbani?
    Ah no, certo, tu pensavi all’ecosistema delle montagne di Heidi. Non è infatti difficile immaginare il mais OGM che con il suo polline contamina i prati fioriti e … che cosa?
    NON LO SAI.

    “Prova a pensare quali guai hanno fatto e stanno facendo delle specie “solamente” alloctone e immagina la potenzialità di contaminazione degli OGM.”
    Il mais non OGM non è forse alloctono, come gran parte delle coltivazioni tradizionali?
    Quali terribili guai avrebbero fatto queste?

    La verità è che la campagna anti-OGM sta degenerando ben oltre il ragionevole atteggiamento cautelativo, esibendo un’impressionante quantità di stronzate, bla bla pseudoscientifici, fanatismo ideologico, paure irrazionali e isteria popolare, sulle quali si avventano piccoli e grandi demagoghi.

    @fabry: sì, sono io 😉

  19. Bibliotopa ha detto:

    #12:”Prova a pensare quali guai hanno fatto e stanno facendo delle specie “solamente” alloctone e immagina la potenzialità di contaminazione degli OGM.”

    specie alloctone come il mais, la patata e il pomodoro trapiantati dall’America in Europa?

  20. muschio ha detto:

    @Victor Bergman
    se lei sostiene gli OGM e magari li semina sono affari suoi(può pure mangiarseli tutti!)…sarà sempre costretto a comprare le sementi da pioneer e monsanto ai prezzi che loro decideranno…i loro fertilizzanti e i loro antiparassitari!poi se per caso ci sono delle malattie(umane), le venderanno pure i farmaci per curarle!!e sarà disposto a pagare qualsiasi cifra per sopravvivere!le contaminazioni da polline OGM si evolvono secondo il principio di Mendel tramite la solita Ape Maia (fiore-ape-fiore-ape-ecc.).Poi visto che le analisi sulla tossicità di tali prodotti le fanno o le stesse multinazionali o gli stessi centri di ricerca universitari, che a sua volta sono finaziati dalle stesse multinazionali!quindi visto che non si è sicuri che facciano bene e non si è sicuri che facciano male, mi chiedo per quale motivo le si devono coltivare? visto che di fame qui da noi non muore nessuno!mi dia una motivazione valida per la quale è auspicabile l’utilizzo degli OGM!
    http://www.equivita.it/Comunicato26.07.10.htm

  21. sindelar ha detto:

    Il caglio del formaggio che tutti, anche gli anti-OGM, mangiamo viene prodotto da organismi transgenici per non prelevarlo dallo stomaco dei vitelli.
    Idem per l’insulina che qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè dobbiamo estrarla ancora dai maiali.
    Se gli OGM sono un passo avanti benvengano. Il problema è che il dibattito non è basato su delle coscienze critiche perchè in Italia non sappiamo forse neppure cos’è la coscienza e davanti a temi importanti è meglio giocare a guardie e ladri o guelfi e ghibellini.
    Qui una risposta a Petrini.

    http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/08/03/legalita-ogm-for-dummies/

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