19 Luglio 2010

Acegas Trieste: arrivato Maiocco, ultimo tassello Daniele Magro?

Con Maiocco e Magro la squadra potrebbe essere al completo

Federico Maiocco

Federico Maiocco è la new entry in casa Acegas, classe 1983 piemontese, scelto dalla coppia Boniciolli-Dalmasson per lo spot di ala nella prossima stagione, ma non solo, vista la duttilità, è uomo che può ricoprire più ruoli e soprattutto dare un’importante additivo in termini di esperienza; con capitan Bocchini e Moruzzi la guida al manipolo di imberbi giovanissimi che formeranno il roster per la stagione 2010/11.

L’ultimo tassello mancante arriverà dal reparto lunghi, il “manzo” da affiancare a Michele Benfatto, chili e centimetri per garantire profondità in area pitturata, forse quello che è mancato l’anno scorso. L’identikit del giocatore porta dritto dritto ad individuare in Daniele Magro la scelta operata, classe ’87 di 208 centimetri, la stagione scorsa in forza alla Siram Fidenza, con un fatturato medio di quasi 7 punti a partita e oltre 6 rimbalzi, giocatore potenzialmente e tecnicamente “lavorabile”.

Tirando le somme quindi nel reparto guardie avremo Lenardon, Contento, Vidani, Moruzzi, Bocchini, nel reparto ali Colli, Maiocco, Raspino e i lunghi Benfatto e Magro; salta all’occhio l’inversione di tendenza rispetto ai presupposti pre-estivi, quelli che volevano il gruppo formato da 7-8 giocatori nelle rotazioni e il resto giovanissimi del vivaio. Evidentemente coach Dalmasson vuole una macchina che sfrutti tutti i cilindri a disposizione, nessuna “stella” ma dieci “operai” del parquet pronti a lavorare sodo. Ed ecco la seconda sorpresa non preventivata: si parlava come conditio sine qua non per ripartire la necessità di avere due giocatori che siano leader tecnico-carismatici all’interno del roster; secondo il mio inutile parere sono arrivati due possibili leader “etici” più che tecnici (vedi Maiocco e Moruzzi), forse carismatici, non certo tecnici, cioè non di quelli che si prendono 5-6 palloni che scottano nei momenti chiave per metterli nel cesto.

Diciamo che tutto sommato i dieci giocatori dieci che formeranno l’Acegas 2010/11 sono frutto della massimizzazione del rapporto fra costi-benefici, un mercato degno di una manovra finanziaria, cercando di far leva su spinte motivazionali e gradite scelte di vita. Il potenziale ovviamente sarà tutto da scoprire, in virtù del girone che si verrà formando (ad oggi la sola Trento, anche grazie agli ex triestini Spanghero e Benevelli, sembra recitare la parte della big certa) e dalla chimica che giornalmente traccerà positivi o negativi segnali. Una prematura e superficiale visione d’insieme potrebbe evidenziare, come già sopra descritto, la mancanza di un cosiddetto “atomo impazzito” capace di avere quel feeling con il canestro a prescindere dai giochi di squadra, e forse l’unico che potrebbe rispondere a queste caratteristiche, è giovanissimo e reduce da un pesante infortunio (Contento ndr.).

Ultima considerazione in merito ai romanticismi sul ritorno di Gregor Fucka; ahimè, gli stessi numeri condanno anche i sognatori più incalliti, avendo dieci giocatori già praticamente contrattualizzati, dubito che Matteo Boniciolli spenda un extra budget per l’airone di Kranij, sarebbe un scelta borghesotta in un società sportiva a trazione…proletaria!
Come diceva Gene Hackman nelle vesti di coach Dale degli Hoosier in “Colpo Vincente”, alla presentazione della squadra assente del leader assoluto (Jimmy Chitwood): “non mi interessa chi manca, questi sono i giocatori della squadra di quest’anno, i vostri giocatori, quelli che difenderanno i colori dell’Indiana!”

Raffaele Baldini

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