17 Luglio 2010

Due operai colti da malore in piazza Vittoria a causa del caldo

Non c’è pace per piazza Vittoria. Dopo tutte le grane che stanno portando a ritardi su ritardi nella conclusione dei lavori, il caldo opprimente di ieri ha messo ko due operai che stavano lavorando alla pavimentazione della piazza. I due sono stati immediatamente assistiti e trasportati poi al pronto soccorso dell’ospedale di Gorizia.

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9 commenti a Due operai colti da malore in piazza Vittoria a causa del caldo

  1. deluso ha detto:

    La “maledizione” continua per la piazza … a questo punto chiamate uno stregone.
    Operazione sottoveste – film del 1959
    La scena dello stregone polinesiano che benedice il sommergibile rosa

  2. alpino ha detto:

    brutta storia, anche qui a Padova ci sono stati operai caduti come pere cotte sotto i 38 gradi e 66% di umidità…se si mette un allarme meteo come quello attuale per le temperature bisognerebbe vietare certi impieghi gravosi in determinate ore del giorno..eppure ragazzi sulla A4 asfaltano con queste temperature…

  3. deluso ha detto:

    colgo l’ occasione per ricordare una bella piazza di Padova: Prato della Valle

    Si sarebbe certamente qualificata bene la nostra con un manto erboso come soluzione urbanistica ed ambientale al posto delle mattonelle con effetto pietra ollare …

  4. alpino ha detto:

    si Prato della Valle è stupenda ques’inverno poi innevata con addobbi e luci era unica, devo anche dire che Padova ha realizzato un mega Cavalcavia ed un palazzetto dello sport per la serie A1, lavori iniziati, dopo Piazza Vittoria ed ad oggi tutto consegnato da mesi ed in pieno utilizzo, al momento Piazza Vittoria è uno scandalo vero e proprio, la nostra piccola Salerno Reggio Calabria, la mia paura è che qualsiasi altra opera un pochino più impegnativa posta in essere dalle nostre incapaci amministrazioni si trasformi in un eterna opera incompiuta…

  5. Alessio ha detto:

    Mica tutti xè daccordo che col caldo bisogna far più attenzion

    Pordenone. Niente pausa contro l’afa
    in ditta: mini-sciopero da 15 minuti
    L’azienda ha rifiutato di concedere una terza pausa in aggiunta
    alle due previste giornalmente: «Il caldo è intollerabile»
    PORDENONE (16 luglio) – Uno sciopero di quindici minuti ogni due ore per far fronte all’afa insopportabile all’interno della fabbrica. È quanto sta avvenendo da ieri mattina – la protesta anti-caldo continuerà anche nella giornata di oggi – alla “Lavorazioni Inox”, azienda metalmeccanica del Gruppo Sassoli di Villotta di Chions.

    I circa 140 dipendenti hanno deciso di fermarsi dopo che la direzione aziendale aveva rifiutato la proposta di concedere una pausa di dieci minuti in aggiunta alle due già previste nell’arco delle otto ore lavorative. Negli ultimi giorni le temperature in fabbrica hanno raggiunto punte molto elevate che si sommano all’alto tasso di umidità.

    «Soprattutto in alcuni reparti – sostiene Maurizio Marcon, esponente della Fiom-Cgil – dove i macchinari producono ulteriore caldo il rischio di colpi di calore o di malori per gli operai non è affatto scontato. La situazione è pesantissima se si considera anche che, in alcune circostanze, gli operai sono obbligati a lavorare con tute pesanti, caschi e scarponi per motivi di sicurezza. Per questo avevamo chiesto di poter rimodulare i tempi prevedendo una terza pausa di dieci minuti».

    Di fronte al rifiuto da parte aziendale di discutere gli operai hanno deciso di proclamare lo sciopero a singhiozzo: ogni due ore un quarto d’ora di stop per evitare i colpi di calore. Nei reparti, l’azienda ha provveduto a distribuire acqua e sali minerali. «Ma non è sufficiente – aggiunge il sindacalista -. In attesa dei promessi impianti e accorgimenti tecnici per abbattere il calore è necessario intervenire subito consentendo dei riposi più frequenti almeno finché la situazione climatica di questi giorni non si attenua».

    «La decisione è stata presa – conferma Denis Dalla Libera, Fim-Cisl – dopo che era stato ripetutamente sottolineata all’azienda la pesante situazione». In altri casi, come alla Sole-Comina, si è trovata una soluzione con un accordo. «Per tempo – spiega la Cgil – è intervenuto il medico di fabbrica stabilimento, con il monitoraggio continuo, le temperature oltre le quali sospendere la produzione e concedere delle pause proprio per evitare malori nelle situazioni in cui il caldo si fa intollerabile».
    http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=110867&sez=NORDEST

  6. poldo ha detto:

    Piantè un 2 alberi dove manca le piastrelle, anzi cavele tutte e fasè un bel parco tanto la piazza così come xe non serve niente.

  7. muschio ha detto:

    @poldo…te ga ragion!!:-)

  8. akasha ha detto:

    se i lavori finivano come previsto e come aveva assicurato il primo cittadino…cmq fra poco il sindaco farà un sopralluogo e infonderà fiducia a tutti, essendo molto carismatico..
    peccato che gli “scacchi” non hanno portato nè fortuna nè 1 poco di ombra…

  9. alpino ha detto:

    caxxo Poldo te gà ragion sarebbe bellissimo un po’ de verde nel cuore della città, panchine alberi e vialetti..il verde non guasta mai e ne guadagnamo tutti

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