16 Luglio 2010

Turiste multate per 206 euro per aver fatto il bagno nell’Area Marina Protetta di Miramare

Due turiste italiane sono state multate per 206 euro ciascuna per aver fatto il bagno nelle acque della Riserva marina di Miramare, a Trieste, zona protetta e chiusa alla balneazione. L’episodio – riferito oggi dalla polizia Municipale di Trieste – e’ avvenuto un paio di giorni fa e ha visto protagoniste due donne della provincia di Como, sorprese dai Vigili urbani intorno alle ore 13.00 mentre si immergevano nelle acque del Parco, primo parco marino istituito in Italia e attualmente una delle 130 riserve del WWF. Le due turiste, incuranti del cancello chiuso con il lucchetto e dei cartelli di divieto, forse per sfuggire alla calura opprimente, hanno disteso gli asciugamani sulla spiaggetta e si sono immerse nelle acque del Parco marino, dove e’ vietata la navigazione, l’accesso, la sosta con navi e natanti e la balneazione, tranne che per motivi di sorveglianza, ricerca e visita, sotto il controllo diretto delle autorita’ della riserva.

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12 commenti a Turiste multate per 206 euro per aver fatto il bagno nell’Area Marina Protetta di Miramare

  1. ufo ha detto:

    Ma vale ancora la pena di tenere in piedi questa riserva?

    Visto che si progetta di versare in mare giornalmente un mezzo quintale di cloro ad uso rigassificatore, e questo proprio in un punto da cui poi la corrente va dritta verso Miramare (debitamente raffreddata di qualche grado sempre grazie ai due rigassificatori)… mi sembra una presa in giro.

    O erano proprio tanto zozze, le due?

  2. jacum ha detto:

    il Bagno piú caro d’Italia! e senza sdraio e ombrellone!

    un altro primato.

  3. Alessio ha detto:

    x ufo

    Credo ci abbiano già pensato se tenere o no in piedi questa riserva, chi ha letto i giornali nei giorni scorsi sa dove andrà a colpire tra l’altro la manovra finanziaria

  4. alpino ha detto:

    a sto punto a remengo la riserva naturale e quei 4 che la va a veder e apriamo ai bagnanti tanto domani o la andrà a picco per mancanza de fondi o per inquinanti e affini e allora che si possa godere di questa bellezza fin che si può..mamma che voia de farme un tocio..

  5. dultan ha detto:

    si al posto del castel femo un bel parcheggio, tiremo zo quelle do piere bianche che sembra tanto disneyland

  6. marino ha detto:

    Ah, perché le riserve naturali se fa per quei che le va a veder?

  7. Antonio ha detto:

    Rimane il triste fatto che, nonostante tanto di cartelli di divieto, cancello e lucchetto, qualcuno se ne frega delle regole e le infrange. Oramai l’Italia è questa.
    Multa sacrosanta.

  8. brancovig ha detto:

    Giusta Multa

    punto e basta

  9. Flores ha detto:

    Comodo far i trasgressivi da quattro soldi… quei della multa appunto!
    Una bela clanfa dalle rocce con impirada finale saria stada una trasgression… “all’altezza”!
    Me auguro solo che con la scusa che no le xè residenti, la multa no vadi in cavalleria!

  10. Bibliotopa ha detto:

    come se non ci fossero spiaggette perfettamente balneabili a poche decine di metri di distanza.

  11. Julius Franzot ha detto:

    @ Bibliotopa

    Nei paraggi ci sono solo gettate di cemento e nessuna spiaggetta. Ciò non toglie che la multa sia giusta: le leggi sono fatte per essere rispettate.

  12. Bibliotopa ha detto:

    Per noi triestini cemento è comunque un luogo per far bagno, comunque ai Topolini c’è una spiaggia di sassi come quella della riserva, e pure fra una gettata di cemento e l’altra al Bivio di Miramare ci sono zone a spiaggetta di sassi. Te lo dice una che ci va a fare il bagno abitualmente.
    Al di là che la parola spiaggia andrebbe usata solo per la sabbia e allora non si parla di spiagge a Trieste.

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