12 Luglio 2010

“Anche Gretta va in Wacka”: iniziati i lavori sul Rio Martesin

“Anche Gretta va in Wacka”. Con questo slogan i cittadini del rione si sono ritrovati per una nuova conferenza stampa, questa volta all’incrocio tra Via Cormons e Via del Collio. E’ proprio qui infatti che in questi giorni è stato compiuto il primo passo concreto verso la cementificazione del Rio Martesin: una dozzina di alberi sono stati infatti abbattuti nell’area tra le due vie, al fine di posare le nuove tubazioni dell’acqua e del gas. Molto probabilmente, però, vista l’ampia operazione di disboscamento, qui saranno posti anche i materiali e gli autocarri che difficilmente potrebbero sostare nel vicolo che porta alla conca della vallata, una strada ripida e stretta.

La tabella informativa del cantiere indica la costruzione del caseggiato in zona Gretta – ovvero quello sul versante occidentale, che appunto ricade nel comune censuario di Gretta -. Gli altri sei caseggiati, previsti sul versante orientale, non rientrano per adesso nei piani del cantiere.
Nonostante il ricorso al Consiglio di Stato che potrebbe bloccare tutte le concessioni, la Gia (Gestione Italiana Appartamenti) ha deciso quindi di muoversi d’anticipo, bruciando i tempi e disattendendo le richieste dei residenti che il 23 giugno avevano chiesto alla società romana di sospendere i lavori in attesa della sentenza definitiva. In questi giorni alle poche voci di alcuni politici che hanno difeso la causa del Rio Martesin in tutte le sedi – uno su tutti Alfredo Racovelli, consigliere comunale dei Verdi – si sono aggiunti nuovi nomi, come i bandelliani che hanno espresso la loro contrarietà al progetto di cementificazione. Un risveglio probabilmente tardivo, visto che all’epoca dell’approvazione del progetto da parte degli Uffici tecnici del Comune, non si era riscontrata alcuna opposizione da parte dei bandelli-boys.

«Il presidente della Commissione Lavori pubblici Lorenzo Giorgi mi ha appena confermato che entro giovedì verrà istruita una seduta congiunta tra la sua commissione e quella Urbanistica proprio qui per valutare la situazione. Già in questi giorni mi è stato negato l’accesso agli atti, anche se questo dovrebbe essere garantito dalla legge. Tra l’altro non ci vogliono dire nemmeno che magistrato abbia acquisito l’esposto che presentammo al Tribunale, per ora infruttuosamente», ha dichiarato Alfredo Racovelli.

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4 commenti a “Anche Gretta va in Wacka”: iniziati i lavori sul Rio Martesin

  1. Dario Predonzan ha detto:

    Fanno rabbia (e pena nel contempo) i consiglieri comunali di maggioranza, che ora – a parole – appoggiano le proteste degli abitanti di via Rio Martesin .
    Perchè la questione, nota da un quindicennio, poteva e doveva essere affrontata e risolta nei tempi e nei modi giusti anni fa, modificando il piano regolatore. Il che non è stato fatto. Perchè chi poteva non lo ha voluto fare. Eppure abitanti e associazioni ambientaliste denunciarono già nel ’95 lo scempio futuro nella zona, che ha le sue radici nel demenziale piano regolatore del sindaco Illy (approvato nel ’97), costruito in funzione degli interessi della speculazione edilizia ed immobiliare.
    WWF, Italia Nostra e Legambiente – dopo che le osservazioni contrarie agli scempi erano state respinte dal Consiglio comunale di allora – chiesero subito di avviare una variante, per porre rimedio almeno alle previsoni più devastanti. Non se ne fece nulla. La richiesta fu reiterata molte volte negli anni successivi, dopo che diventò sindaco Roberto Dipiazza, anche con il sostegno di petizioni, raccolte di firme, ecc. Tutto inutile, per la sudditanza della maggioranza del Consiglio comunale – e il sostanziale menefreghismo anche di parte dell’opposizione – di fronte agli interessi del blocco di potere edilizio-immobiliare.
    Sarebbe bene, perciò, che chi non ha saputo e voluto contrastare la speculazione in quell’area(e altrove) quand’era il momento, oggi eviti almeno di prendere il giro i cittadini.

  2. giorgio dp ha detto:

    Forza Freddy

  3. jure de martesin ha detto:

    Sono un abitante della zona e trovo dificile commetare quello che sta accadendo, invito chi è interessato a venire a vedere l’ultima zona verde di gretta . Ma la cosa che impressiona è sopratutto l’aspetto politico, si fanno proclami per tutelare la sicurezza dei cittadini: telecamere amiche, ronde e vigili urbani armati !!! E allo stesso tempo l’amministrtazione comunale non è in grado di richiedere alla ditta costruttrice un progetto di viabilità degno di questo nome. Le responsabilità come sempre non sono di nessuno ma gli amministratori conoscono i dati statistici legati agli incidenti stradali? Un nuovo progetto di tale impatto dovrebbe prevedere perlomeno un marcipiede per i pedoni. Questo è a mio avviso l’aspetto più inquitante di tutta questa “strana situazione” ma l’estate si sa è tempo di tormentoni e allora anche noi canteremo: “anche Gretta va… in Wacka”

  4. wuwuzela ha detto:

    Come mai nessuno dice che sotto il vostro bellissimo verde c’era un volume enorme di immondizie causate probabilmente dai Vs. smaltimenti di ruderi non autorizzati e che gli alberi erano malati?? Fa sempre comodo a tanti il non sapere o non capire, ma domani quando ci sara’ l’area recuperata con i posteggi a disposizione della cittadinanza (non pagati di certo da Voi) allora come la metteremo?? Se siete coerenti domani posteggierete in Gretta e Vi muoverete a piedi, ma sappiamo che non sara’ cosi’! Saluti a tutti

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